Le 12 regole più assurde del calcio

A soli 4 giorni dalla sconfitta contro l’Olanda (che brucia ancora), la Gazzetta dello Sport ha intervistato l’ex arbitro Daniele Tombolini, a proposito del gol alquanto “dubbio” di Van Nisterlrooy. Ma anzichè una valutazione tecnica, Tombolini ha rilanciato, elencando una serie di regole del calcio molto singolari, di cui in pochissimi sono a conoscenza.

Le regole riguardano fatti accaduti realmente in qualche angolo remoto del mondo, e sono eventi abbastanza rari, ma per quanto possano sembrar strani, e a volte anche assurdi, state certi che il regolamento Fifa li prevede.

Platini: “La Champions? Una truffa!”

Ci va giù pesante il presidente della Uefa Michel Platini, a proposito delle regole della partecipazione alla Champions League. Secondo lui le regole attuali portano a degli squilibri scandalosi tra grandi e piccoli club, tanto da poter parlare di torneo falsato, ed in certi casi anche di truffa.

Non a caso il presidente vuole cambiare le regole di qualificazione al torneo più importante d’Europa, e le ha già dettate in passato, anche se non si sa da quando dovranno entrare in vigore. Di questo ne riparleremo in futuro, ma la notizia di oggi è che Platini ha fatto i nomi delle squadre che stanno truffando il calcio internazionale. Per una volta i francesi non ce l’hanno con noi, ma con le squadre inglesi, Chelsea e Manchester United in testa.

Manchester City e Herta Berlino qualificate in Uefa grazie al fairplay

Di classifiche strane ce ne sono davvero tante. Ma quella più importante tra quelle più assurde è sicuramente quella del fairplay perchè, può sembrar strano, ma concede tre posizioni nella prossima coppa Uefa. Questa strana classifica esiste già da 14 anni, ma nessuno poteva immaginare che avesse un valore così alto, in quanto ancora nessuna squadra italiana ne aveva usufruito.

Questa classifica parte dal presupposto che ci siano delle nazioni più corrette di altre, sia durante i 90 minuti che fuori dal campo. A seconda della classifica nazionale poi vengono stilate le graduatorie dei singoli club, e siccome l’Italia finora è sempre risultata intorno al trentesimo posto (l’anno scorso eravamo 34esimi), non ci aveva mai sfiorato questa possibilità.

Scandalo portoghese: Boavista in B, Porto sei punti in meno!

Pensavate forse che l’Italia fosse l’unica nazione ad avere la sua Calciopoli? Certo l’eco dello scandalo nostrano si è diffusa rapidamente in tutto il Vecchio Continente, suscitando ilarità e critiche da ogni parte, soprattutto perché vedeva coinvolte, tra le altre, due delle squadre più blasonate, Juventus e Milan.

Ma a quanto pare tutto il mondo è paese ed ora spuntano fuori le magagne del calcio portoghese, con una vicenda che ha come protagonisti i due club di Oporto, Boavista e Porto.

Ne avevamo già accennato su queste pagine, paventando la possibilità di severe sanzioni, se si fosse dimostrata la responsabilità diretta delle due società. ed ora arriva la stangata: Boavista in serie B e Porto penalizzato di sei punti, da scontare nel campionato in corso.

Pelè: Maradona dovrebbe perdere i titoli perché era dopato

Nella sua biografia tracciata qualche mese fa su queste pagine, avevo volutamente evitato di raccontare il Maradona fuori dal campo, limitandomi a cantarne le imprese sportive, la gioia che riusciva a regalare ai miei occhi nel vederlo giocare.

Ma ora eccola l’occasione per tornare a parlare di lui, di quel lato oscuro che lo ha accompagnato per gran parte della sua carriera, pur non intaccandone il mito, perché Maradona è stato grande a prescindere. Ma c’è chi non pensa che come me e, dall’alto della sua esperienza sportiva e della sua fama internazionale, esprime il suo disappunto verso chi non ha punito a sufficienza Maradona per gli errori commessi:

Maradona dovrebbe perdere tutti i titoli che ha vinto. Perché? E’ risultato positivo ai controlli antidoping.

Francesco Totti ancora graziato: solo 1000 euro di multa!

Verità e bugie, fatti appurati e indiscrezioni poi smentite, polemiche a non finire tra innocentisti e colpevolisti: la telenovela Totti continua a tener banco sulle pagine di tutti i quotidiani sportivi e non.

I fatti sono noti: nel corso della gara tra Udinese e Roma di domenica pomeriggio, il capitano giallorosso ha ripetutamente insultato l’arbitro, mandandolo a quel paese. Motivo della reazione sproporzionata, la posizione del direttore di gara che ne ha ostacolato il tiro, frapponendosi tra lui e la palla.

L’azione era pericolosa e, visto che in quel momento si era sul punteggio di 1-0 per i friulani, avrebbe potuto significare il pareggio. La giacchetta nera in questione è Rizzoli, che evidentemente ha ritenuto di aver già pesantemente danneggiato il giallorosso ed ha deciso per la semplice ammonizione.

Capello: vi insegno le buone maniere!

Più difficile del previsto la missione di Fabio Capello alla guida della nazionale inglese e non perché gli uomini a sua disposizione siano poco validi, ma perché sembra che in Inghilterra non abbiano idea di come ci si debba comportare in campo e fuori. Ecco allora arrivare quello che il Daily Express aveva definito “The Godfather”, che ha il compito non facile di insegnare le buone maniere ai suoi calciatori.

Vi insegnerò il rispetto!

Questa la frase urlata da don Fabio dalle pagine del Daily Mail, dopo aver assistito alla reazione dei giocatori del Chelsea contro l’arbitro Mike Riley, nella gara con il Tottenham. I fatti. Al 45′ del primo tempo Ashley Cole, giocatore dei Blues e della nazionale, commette un fallaccio su Hutton, con un tackle in velocità e alzando la gamba in modo pericoloso. Il fallo meriterebbe il rosso diretto, ma l’arbitro opta per l’ammonizione. Proteste del Tottenham? No, strano ma vero, ad arrabbiarsi è proprio il giocatore del Chelsea, che si lascia andare ad una reazione esagerata, spalleggiato dai compagni John Terry, Frank Lampard e Didier Drogba.