Blatter favorevole alla moviola in campo sui gol fantasma

L’ultimo episodio clamoroso è capitato nel nostro campionato, in una gara – Milan-Juventus – che può decidere l’intera stagione. Ma la letteratura calcistica è piena zeppa di situazioni come quella del gol-non gol di Sulley Muntari, che lo scorso sabato ha scatenato una lunghissima serie di polemiche. Josep Blatter, numero uno della Fifa, pur non riferendosi alle vicende del calcio nostrano, dice basta ai gol fantasma ed invoca l’uso della tecnologia per evitare situazioni spiacevoli ed inutili recriminazioni.

Serie A dopo Ferragosto e stop al campionato in inverno, le nuove proposte anti-gelo

Il freddo di questi giorni che sta mettendo in ginocchio l’Italia ed il calcio ha portato i vertici della Federcalcio a discutere di nuove regole. Essenzialmente si sta pensando di agire in due direzioni: il calendario e gli stadi. Sarà il primo punto quello più immediato visto che si sta pensando di fare come accade già in Inghilterra ed in Germania dove i campionati iniziano subito dopo Ferragosto.

Anticipando di una decina di giorni l’inizio della Serie A si avrà un duplice vantaggio: si eviterà il ritardo di condizione delle squadre italiane ai primi turni delle coppe, per evitare eliminazioni precoci come quest’anno, e si avrà un certo vantaggio temporale per poter sospendere il campionato in inverno.

Tessera del tifoso illegittima, ma resta in vigore

La tessera del tifoso non va bene, ma resta in vigore. E’ questo in sostanza quello che si è deciso (o meglio non si è deciso) ieri in sede di una sentenza del Tar del Lazio. Secondo il tribunale Regionale infatti, la tessera sarebbe illegittima in quanto può presentare una pratica commerciale scorretta. Alla base della decisione c’è la costrizione per i tifosi che vogliono acquistare abbonamenti o biglietti per le trasferte ad aprire una carta di credito ricaricabile che, secondo il Codacons, rischia di condizionare le scelte economiche dei tifosi.

Diritti tv: trovato accordo che fa arrabbiare De Laurentiis

Quasi tutti i presidenti di Serie A hanno sottoscritto immediatamente il nuovo accordo triennale con Infront, società mediatrice per i diritti tv, che daranno l’opportunità di vedere le partite a pagamento dal prossimo campionato fino al 2015. Un’offerta che, seppur non ai livelli dei campionati stranieri, faceva guadagnare un po’ di soldini ai club italiani, ma che non è andata giù a De Laurentiis.

Sì, sempre lui, il vulcanico presidente del Napoli che se l’è presa con il sorteggio del campionato, quello della Champions League e con le nuove regole sul contratto collettivo. Ora non gli va giù nemmeno il contratto televisivo, che secondo lui è un favore a Berlusconi. Ma come funziona?

Ma il campionato inizia o no? Questione di “interpretazioni”

A 4 giorni dall’inizio della prima giornata del nuovo campionato, ancora non si sa se questa si giocherà o se verrà rimandata. Il motivo del contendere è sempre quel famoso articolo 7 del contratto nazionale di lavoro a cui, come se non bastasse la confusione attuale, ci si è aggiunta anche la mano della politica con i contributo di solidarietà.

Ma andiamo con ordine. Oggi le parti in causa si incontreranno alle 14 per decidere sul da farsi. Secondo la Figc il problema dell’articolo 7 è tutta una questione di “interpretazione”. In breve, l’articolo vuole che i giocatori messi fuori rosa non si allenino con i compagni. La norma ovviamente non piace ai calciatori, e allora Abete porta l’esempio di squadre con 40 o 50 giocatori in rosa. In questi casi, dice, non sarebbe uno scandalo se il gruppo fosse diviso in due.

Sciopero dei calciatori: torna lo spettro sul nuovo campionato

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Il nuovo campionato dovrebbe cominciare il 27 agosto. Dovrebbe, appunto, perché non è sicuro. Damiano Tommasi, il neopresidente dell’Associazione Calciatori succeduto a Sergio Campana, ieri ha riproposto il dilemma con cui il suo predecessore aveva lasciato la sua carica: cosa fare se non si trova l’accordo sul contratto nazionale di categoria?

Intervistato su SkySport, l’ex centrocampista della Roma ha fatto sapere di aver girato quasi tutti i ritiri della Serie A ed aver trovato tutti d’accordo: bisogna convergere tutti su un testo unico o è meglio dar vita al tanto temuto sciopero dei calciatori. Il problema è sempre lo stesso, come ha confermato anche Beretta, presidente della Lega Calcio: il famoso articolo 7.

Scudetto 2006: gli ultimi scenari tra risarcimenti e riassegnazioni

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La fatidica data del 18 luglio si avvicina, e forse la decisione sul famoso scudetto del 2006 potrebbe essere persino presa prima. Ma rimanendo con il giorno segnato in rosso sul calendario, cerchiamo di capire com’è la situazione allo stato attuale. L’unica certezza è che lo scudetto non verrà riassegnato alla Juventus. Tutto il resto è solo supposizione.

Dall’essere sicuro che lo scudetto non verrà toccato, ora Moratti ha capito che la situazione dell’Inter si fa sempre più difficile, tanto da minacciare di chiedere i danni. In pratica la sentenza di pochi giorni ha stabilito che l’Inter è colpevole ma prescritta. Alla prescrizione si può rinunciare, e se i nerazzurri sono così angioletti come dicono, potrebbero chiedere di continuare il processo, ma quest’eventualità è sicuramente da scartare.

Figc: sì al secondo extracomunitario

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All’indomani del mondiale fallimentare in terra sudafricana, il calcio italiano decise di darsi un nuovo regolamento, limitando il numero degli extracomunitari presenti in ogni squadra di club. La decisione della Figc non venne presa bene dalle varie società, ma nulla riuscì a far ravvedere gli alti vertici del pallone nostrano, che incolpavano gli stranieri della disfatta azzurra. Ma oggi, a nemmeno un anno di distanza da quella discussa e discutibile decisione, si torna al passato e si permette nuovamente ai vari club di tesserare il secondo extracomunitario. Questa la spiegazione di Giancarlo Abete, presidente federale:

E’ stato risolto all’unanimità un problema strategico per il calcio italiano. E’ una norma in linea con quella del 2009 e 2010, ma con dei correttivi. Si è voluto evitare che giovani di serie che diventano professionisti vengano utilizzati per la sostituzione di un extracomunitario. E’ una norma di garanzia. Siamo rimasti all’interno delle quote previste dal Coni che individuano il numero massimo di nuovi contratti per gli extracomunitari in 60.

Tessera del tifoso: le novità per la stagione 2011/2012

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Nella giornata di ieri il Ministro dell’Interno Roberto Maroni, in una conferenza insieme a Coni, Figc e Lega Calcio, ha presentato le nuove linee per la stagione calcistica che sta per iniziare. La maggiore sorpresa è venuta quando Maroni ha annunciato di voler eliminare le recinzioni presenti intorno ai campi. Questo obiettivo sarà graduale, in questa stagione ci saranno i primi tentativi (Cagliari, Udinese e Juventus dovrebbero essere i primi club a tentare questa carta) ma poi si cercherà

di eliminare entro la fine del prossimo campionato ogni forma di barriera, gabbia o rete dagli stadi italiani. E’ un obiettivo importante, che sposa la filosofia di vivere l’evento sportivo come in tutta Europa. Anche le indicazioni della Uefa vanno in questa direzione: il tutto rientra nell’idea ipotizzata dal ministro Maroni nella fase di partenza della tessera del tifoso, come conclusione ideale di questo iter

ha spiegato Giancarlo Abete.

Regolamento: l’International Board dà l’ok ai 5 arbitri per gli Europei

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L’esperimento dei 5 arbitri (i 3 classici più i due di porta) ha avuto successo, e così diventerà ufficiale nel 2012, in occasione del Campionato Europeo che si terrà in Inghilterra. Un successo nemmeno tanto lampante, dato che negli ultimi due anni, quando gli arbitri di porta sono stati utilizzati soltanto in alcune competizioni, c’è stato bisogno di loro soltanto in una occasione, in un gol fantasma che è stato pure valutato male durante una gara dello scorso anno di Europa League, ma nonostante questo la coppia Blatter-Platini continua a preferire gli uomini alla tecnologia, e continuerà sulla strada che comunque era già segnata.

Il 125° International Board che si è tenuto ieri ha dunque rinviato di un anno la decisione sulla tecnologia, dato che le 10 aziende che si erano proposte per attuarla non hanno ottenuto sufficienti risultati, e così la sensazione è che continueremo a non ottenere la giusta sicurezza in situazioni critiche come i gol-non gol, dato che molto spesso l’occhio umano non riesce a distinguere una differenza millimetrica a velocità normale.