Premier League: Bale miglior giocatore dell’anno, Wilshere miglior giovane

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Tutto da copione. L’Associazione dei Calciatori Professionisti britannici ha eletto Gareth Bale miglior giocatore di questa Premier League. Il campionato ancora non è finito, ma l’esterno gallese che ha fatto impazzire, tra le altre, la difesa dell’Inter in Champions League, ha già ottenuto il riconoscimento maggiore del campionato.

In lizza c’erano anche altri campioni come Tevez, Vidic, Nasri e Van Der Vaart, ma il difensore del Tottenham è stato favorito da un lato per la giovane età, appena 21 anni, dall’altro perché è l’unico quasi sicuro di lasciare il suo club, molto probabilmente per l’estero, e la mossa puzza un po’ di rivalutazione del cartellino che negli ultimi tempi, a causa di alcuni problemi fisici, si stava deprezzando.

Premier League: il Liverpool ferma l’Arsenal al 102′

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Per 97 minuti non accade nulla, poi tutto cambia. Arsenal-Liverpool, big match di una giornata spezzatino che più spezzatino non si può (5 partite al sabato, una domenica, una martedì, due rimandate alla prossima settimana ed un’altra rimandata di un mese), era cominciato male, con poche azioni da gol ed un grave infortunio per Carragher, costretto al ricovero per una testata. Ed è stato proprio l’infortunio del difensore che ha fatto perdere oltre 10 minuti che hanno poi portato ad un recupero così lungo.

Sembrava di essere ai supplementari, e ad un certo punto persino ai rigori quando al 98′ l’arbitro ne concede uno ai padroni di casa, e al 102′ ne concede uno agli ospiti. Alla fine saranno entrambi segnati ed i Gunners perdono l’occasione di avvicinare il Manchester United che ora se la ride a +6.

Premier League: il Liverpool travolge il City, in vetta è sempre più United-Arsenal

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Il lungo week-end di Premier League si è concluso solo ieri sera con la travolgente vittoria del Liverpool sul Manchester City. La squadra di Mancini deve affrontare i soliti problemi: assenze per infortuni, mancanza di idee e la solita dipendenza da Tevez, talloni d’Achille da cui non riesce proprio a liberarsi.

I Reds invece, da quando hanno cambiato allenatore, vanno alla grande, ed ormai vedono sempre più vicina la qualificazione europea dopo aver seriamente rischiato la retrocessione. Ad Anfield Road non c’è partita, i padroni di casa vanno in vantaggio dopo appena 13 minuti, ed in poco più di mezz’ora sono sopra già di tre gol (doppietta dell’impressionante Carroll). Il City da parte sua fa molto poco quando in campo c’è Tevez, ed uscito lui per infortunio non fa assolutamente più nulla. Balotelli gioca più di un’ora ma non cambia molto la sua prestazione rispetto a quando sedeva in panchina.

LeBron James investe nel calcio

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Cosa c’entra LeBron James, la più conosciuta star della Nba, il campionato di basket Usa, con il calcio? Fino a ieri nulla, e anche oggi, come dice il fenomeno a stelle e strisce, continua a non sapere

nulla di calcio, ma sono un uomo d’affari.

La parola giusta è l’ultima che ha detto: affari o come si dice in inglese business. E nel mondo degli affari non ci sono barriere: un settore vale l’altro – se può far guadagnare soldi. E così la star del basket Usa LeBron James diventa azionista del Liverpool, squadra di calcio europea.

Rooney, le parolacce e l’addio dello sponsor

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E’ l’eroe del giorno in casa Manchester, avendo contribuito in maniera determinante alla vittoria dei Red Devils sul Chelsea nell’andata dei quarti di Champions League, ma non si può certo dire che per Wayne Rooney sia un bel giorno. E’ notizia di queste ore che la Coca Cola, lo sponsor che lo aveva scelto come testimonial, ha deciso di non rinnovargli il contratto, facendogli perdere qualcosa come 600mila sterline di introito.

Il motivo? Ufficialmente il contratto è scaduto, come fanno sapere dalla Coca Cola, e le due parti hanno deciso di non rinnovarlo, ma è lecito pensare che la rescissione sia dovuta in realtà all’ultima bravata dell’attaccante inglese, che si è sfogato a suon di parolacce irripetibili di fronte alle telecamere nell’ultimo match di campionato.

Premier League: Rooney a rischio squalifica per bestemmie, ma il suo Manchester United va

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Corre come un treno il Manchester United in Premier League. Va così forte che delle volte non si riesce a star dietro alla sua locomotiva, Wayne Rooney, che però rischia pericolosamente di deragliare. Dopo gli scandali sessuali, eccone un altro che probabilmente in Italia non avrebbe fatto scalpore, ma nel Paese del puritanesimo pesa come un macigno: una serie di parolacce scandite di fronte alla telecamera durante un’esultanza talmente evidenti che persino i commentatori di Sky inglesi hanno dovuto chiedere scusa al pubblico per averle mandate in onda.

Il bad boy inglese si è giustificato affermando che era uno sfogo dovuto all’eccitazione per la tripletta rifilata al West Ham, ma la federazione britannica non sembra volergliela far passare liscia, e pare stia decidendo di squalificarlo per due giornate. L’importante però è che i Red Devils sono riusciti a superare l’ostacolo West Ham a Londra, ma soprattutto ad allontanare le inseguitrici Arsenal e Chelsea.

Mancini: Balotelli cambierà

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Speravamo che lasciare l’Inter e trasferirsi in Inghilterra potesse contribuire in modo positivo alla sua crescita, ma evidentemente Mario Balotelli ha ancora un lungo cammino dinnanzi prima di potersi definire adulto. Le ultime bravate in ordine di tempo (il colpo di karate in Europa League ed il tiro al bersaglio contro i ragazzini delle giovanili del Manchester City) gli sono costate la convocazione in nazionale e una multa salata da parte del club, che ormai è stanco dei colpi di testa del giovane attaccante italiano.

Probabilmente anche Roberto Mancini ne ha piene le scatole degli atteggiamenti infantili di Supermario, ma almeno davanti alla stampa si dice sicuro della volontà di cambiare del ragazzo:

Non mi pento di averlo portato qui perché Mario è un giocatore fantastico e deve capire che questa può essere per lui una grande esperienza.

Balotelli: maxi multa, il pensiero torna al Milan?

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Stavolta l’ha fatta davvero grossa, e la vicenda delle freccette contro i ragazzini non può passare inosservata. La dirigenza del Manchester City ha deciso di usare la mano dura, e gli ha comminato 100 mila sterline di multa (circa 113 mila euro) più un richiamo ufficiale. A breve si terrà anche un colloquio tra Balotelli ed i dirigenti che vorranno sapere da lui che intenzioni ha per il futuro.

Non ha più 18 anni ed ora che dovrebbe essere maturato (almeno a quanto dice l’anagrafe) o si comporta da professionista o è libero di andarsene. Le multe comminate a Supermario dagli inglesi salgono così ad un totale di 300 mila sterline, sommando tutte le varie bravate fatte dentro e fuori dal campo, e addirittura adesso sembra che stiano pensando a cederlo.

Balotelli tira freccette ai ragazzini

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Un passo in avanti e quattro all’indietro: riusciremo mai a parlare di lui come di un adulto responsabile? Inutile dire che ci riferiamo a Mario Balotelli, ormai sulle pagine dei giornali più per le sue bravate dentro e fuori dal campo che per le doti da fenomeno che pure si ritrova. Ma a che serve essere un talento se poi ci si lascia andare ad atteggiamenti degni di un ragazzino irresponsabile?

Qualche giorno fa avevamo registrato il suo grande coraggio nel chiedere aiuto ed aveva sperato che quella richiesta rappresentasse l’inizio di un percorso di crescita. Speranze vane, visto che Supermario è tornato nuovamente a sorprenderci.

A sentire il settimanale People, l’attaccante del Manchester City avrebbe trovato un nuovo modo per divertirsi, tirando freccette ai ragazzini delle giovanili nel centro di allenamento di Carrington.

Il Manchester City pronto a fare follie per Mourinho

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In campionato il Real Madrid segue le lepri del Barça a cinque punti di distanza, e finalmente in corsa per la Champions League dopo aver superato negli ottavi l’Olympique Lione. I Blancos stanno vivendo un momento complessivamente positivo.

La Casa Blanca lo deve principalmente ai suoi giocatori ma anche a José Mourinho. Lo Special One sembra aver trovato un buon equilibrio e le prestazioni dei suoi protetti ne risentono positivamente.

Premier League: Ancelotti batte Mancini e lo manda in crisi

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Si prospettano tempi duri per il Manchester City, ed ancor di più per il suo tecnico, Roberto Mancini. I sogni scudetto sono stati salutati già tanto tempo fa, ed ora persino la qualificazione in Champions League viene messa in discussione. Nonostante i tanti milioni spesi, rimane la conferma che è Tevez l’anima della squadra, e quando non c’è lui non si vince.

Nel derby italiano tra Ancelotti ed il Mancio ha la meglio il tecnico dei Blues, anche se la gara è stata equilibrata. Balotelli va in panchina, Dzeko gioca da unica punta, ma di azioni ce ne sono poche da un lato e dall’altro. Fino a metà primo tempo, quando entra Drogba e la gara cambia. Parte dai suoi piedi la palla che David Luiz trasforma nell’1-0, e la partita viene chiusa nei minuti di recupero da Ramires. La vittoria del Chelsea vale il sorpasso al terzo posto al City che ora deve guardarsi indietro, e deve ringraziare il West Ham che ferma il Tottenham sullo 0-0 e lo lascia a -4 dal quarto posto.

Manchester City: scaricato Balotelli, si annuncia un calciomercato miliardario

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Le squadre di tutta Europa sono avvisate: la regina del prossimo calciomercato sarà sicuramente il Manchester City. Il club dello sceicco ha tre assi nella manica che potrebbero mettere a disposizione del proprio direttore sportivo un pozzo senza fondo da cui attingere milioni per costruire una delle squadre più forti del mondo.

Il gruzzolo più grande arriva dalle sponsorizzazioni, e da una in particolare, quella del nome dello stadio. Vendendo ad una società privata il diritto di battezzare il City of Manchester con il proprio nome per i prossimi 15 anni potrà ottenere in cambio un assegno da 100 milioni di sterline (114 milioni di euro) che permetteranno di agire nell’ambito del fair play finanziario. A questo assegno già consistente andrà aggiunto quello che arriverà dalla cessione di Balotelli, considerato un acquisto sbagliato da Mancini e, testuali parole, un “idiota” e un “codardo” dalla stampa inglese; e dall’assegno per Adebayor che molto probabilmente verrà riscattato dal Real Madrid. Insomma, mentre tutte le altre squadre dovranno fare i conti con i bilanci, il City potrà spendere qualcosa tipo 130-150 milioni di euro.

Balotelli-Mancini: è rottura, il Milan sta a guardare

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Era rimasto l’unico in patria a difenderlo ancora, ma adesso anche il Mancio non ce la fa più e se la prende con il suo pupillo.

Dalla panchina non ho visto, ma qualora l’espulsione fosse giusta, certamente Mario non avrebbe fatto una cosa buona per la squadra. Non c’era motivo per farsi cacciare, se l’avessi saputo non l’avrei fatto giocare. Abbiamo fatto bene, la squadra ha creato tanto, chissà cosa saremmo stati capaci di fare giocando 11 contro 11, peccato…

ha dichiarato Mancini a fine gara. L’episodio contestato è stata quella mossa di karate con cui Balotelli quasi mandava all’ospedale un avversario nella sfida di ieri contro la Dinamo Kyev negli ottavi di finale di Europa League, che a Balotelli è costato un cartellino rosso, ma al City molto di più: l’eliminazione.