Premier League: è Balotelli-Lampard show

Non ci sono state grosse sorprese in questo weekend di Premier League, ma lo spettacolo di certo non è mancato. Ne sa qualcosa Mario Balotelli che ha messo a segno uno dei gol più belli della settimana, il secondo per la sua squadra nelle partite di sabato, per lo 0-4 finale con cui il Manchester City si impone sul Blackburn.

Ma ne sa qualcosa anche il “vecchietto” Lampard, tanto criticato nelle ultime giornate, che risponde da campione con una tripletta, la quale fa seguito alla rete di Champions League. Considerando che Lampard di mestiere fa il centrocampista, tre gol in una sola gara, anche se contro l’ultima in classifica, fanno sempre piacere.

Manchester City: tutti contro il Mancio, e l’Inter sogna Tevez

La sconfitta di ieri sera contro il Bayern Monaco potrebbe costare cara a Roberto Mancini. L’ex tecnico dell’Inter ha infatti sollevato un polverone su Carlitos Tevez, ma non solo. Il caso incriminato è avvenuto nella ripresa, quando la squadra era sotto di 2-0 e Mancini ha chiesto all’argentino di entrare. Secondo quanto riferisce il tecnico a fine partita, Tevez si sarebbe rifiutato di scendere in campo e quindi per lui un calciatore che non obbedisce agli ordini non è degno di giocare mai, e per questo Tevez ha chiuso con il City.

Poche ore dopo però è arrivata la smentita da parte del calciatore stesso, il quale ha spiegato che si stava scaldando, ma siccome in panchina c’era molta confusione, non si è capito con il Mancio e dunque lui non ha rifiutato l’ingresso, ma semplicemente non ha capito ciò che l’allenatore gli aveva detto. Ma non finisce qui.

Mancini: “Non ho giocatori a centrocampo”

 Tutto avremo aspettato di sentire dall’ allenatore del Manchester City, tranne lamentarsi dei pochi giocatori a disposizione in rosa. Invece Roberto Mancini per giustificare il pareggio di 2-2 contro il Fulham è ricorso a questa attenuante. Insomma, dopo circa 80 milioni di euro spesi per il solo mercato estivo, e gli oltre 350 spesi in tre anni dallo sceicco Mansour, l’allenatore italiano non è soddisfatto della rosa. Siamo arrivati al paradosso sentendo le parole di Mancini:

In questo momento, non ho giocatori  e posso solo cambiare i centrali di difesa e gli attaccanti, mentre a centrocampo ho solo due uomini, visto che Milner e De Jong sono infortunati

Con una rosa di 29 giocatori di cui ben nove catalogati come centrocampisti, e il mercato estivo che ha portato stelle del Calibro di Nasri e Aguero alla sua corte, davvero Mancini si può lamentare di aver pochi giocatori? L’essersi fatti rimontare dal 2-0 al 2-2 probabilmente è frutto di altro, e per fortuna nella seconda parte dell’intervista Mancini dice:

Anche il Manchester United cederà alle sirene del Qatar?

 Da qualche mese, nel calcio sembra particolarmente difficile dire di no ai petroldollari del Qatar. Tra l’organizzazione della Coppa del Mondo 2022, l’acquisto del Malaga e del Paris Saint Germain e la partnership con il Barcellona, l’emirato del Medio Oriente è sempre al centro del mondo del pallone.

E sembra che non sia finita – almeno secondo The Daily Mirror -: il Manchester United sarebbe il prossimo obiettivo degli investitori provenienti da Doha.

Manchester City: Mario Balotelli ai margini del progetto

Ogni settimana il nome di Mario Balotelli finisce su qualche televisioni o giornale. il problema per il futuro della nazionale italiana è che raramente il giocatore finisce sotto i riflettori per le sue performance sul campo da calcio.

Negli ultimi due mesi si è fatto ricordare soprattutto per il colpo di tacco sciagurato durante la tourné negli Stati Uniti della sua squadra, ha avuto problemi con Joe Hart in allenamento, è stato convocato dai giudici napoletani per la sua passeggiata a Scampia, ha messo in difficoltà il CT Cesare Prandelli e infine ha detto più volte ai giornali che detesta la città di Manchester.

Premier League: è Manchester show, Aguero e Rooney viaggiano a suon di triplette

La Premier League perde un po’ della sua solidità e di quella fama di campionato equilibrato, e prende un po’ la via della Liga in cui ci sono soltanto 2 squadre eccezionali e le altre che dietro possono solo arrancare. I team “extraterrestri” d’Inghilterra risiedono entrambi nella città di Manchester, e non possono nulla le tanto acclamate squadre londinesi, quest’anno la capitale del calcio è la fredda città industriale in cui lo United ha finalmente un rivale.

Si chiama Manchester City, una squadra che si può permettere di lasciare in panchina Dzeko per tutta la partita, Balotelli quasi, e mandare in campo lo stesso uno squadrone da far paura. Contro il povero Wigan fa tutto Aguero, in 5 minuti, dal 13′ al 18′, chiude la gara, e poi nella ripresa segna il gol del 3-0 e lascia spazio al giovane italiano. Nel mezzo anche un rigore sbagliato da Tevez, ma poco importa, con un Kun così non pesa.

Premier League: clamoroso United, 8 gol all’Arsenal

Avremmo voluto tanto vedere questa partita con l’Udinese al posto del Manchester United, ma ci rendiamo conto che i friulani non possono essere i Red Devils. Sarebbero bastate anche la metà delle 8 reti rifilate all’Arsenal dalla squadra di Ferguson per passare il turno in Champions, ma intanto questa partita deve suonare come più di un campanello d’allarme per i Gunners che ancora non hanno sostituito a dovere i loro campioni appena partiti.

L’Arsenal non è molto sereno, come ha dimostrato anche il crollo contro il Liverpool, e così sul terreno dei campioni d’Inghilterra fanno una figuraccia. A partita ancora aperta Van Persie sbaglia un rigore, e questo porta ad un crollo psicologico che favorisce le tre reti di Rooney, le due di Young, e quelle di Welbeck, Nani e Park (appena 2 minuti dopo l’ingresso in campo). Per l’Arsenal la consolazione sta nel vedere che almeno Walcott c’è con il gol nel finale di primo tempo, e Van Persie si riscatta segnando a metà ripresa.

Premier League: favoloso City, Malouda salva il Chelsea

La seconda giornata di campionato conferma che è il Manchester City la squadra da battere. I ragazzi di Mancini sembrano una corazzata invincibile che soltanto i cali di concentrazione possono battere. Basti dire che nell’ultima gara contro il Bolton in panchina si accomodano Tevez e Balotelli, per capire la qualità della rosa.

Il City mette sotto gli avversari per tutto il primo tempo, Aguero per una volta non è il solito cecchino, ma si mangia l’impossibile, e così bisogna affidarsi alla fortuna per sbloccare il risultato. Un bel regalo lo fa Jaaskelainen che si fa rimbalzare davanti un tiro innocuo di Silva che finisce in porta. Una volta trovato il gol, il City si scioglie e raddoppia, stavolta con Barry. Il Bolton non ci tiene a passare da vittima sacrificale e si fa sotto, prima accorciando con Klasnic, e poi nella ripresa, dopo il terzo gol di Dzeko, segnando ancora, ma il City è troppo forte ed è impossibile togliergli punti.

Premier League: pochi gol e tante botte nella prima di campionato

Non sarà di certo una prima di campionato che passerà alla storia per il bel calcio, quella appena trascorsa in Premier League. La nuova stagione, che già si era aperta con lo spettro delle proteste di piazza che hanno fatto rinviare una partita (Tottenham-Everton), porta la violenza anche in campo, e precisamente in Newcastle-Arsenal. Protagonista è sempre il solito Joey Barton, autore di un fallaccio su Gervinho. L’ivoriano fa un po’ di scena ed il bad boy lo tira su di prepotenza, scatenando un putiferio.

Non mancano spintoni e un po’ troppo di irruenza, oltre alla solita sceneggiata di Barton che cade come se fosse stato sparato. Alla fine Gervinho verrà espulso per la manata e, al novantesimo, sono più i lividi che i gol. Steccano un po’ tutti. Il Chelsea dei miliardi non va oltre lo 0-0 contro lo Stoke che in casa è un avversario tosto, il Liverpool pareggia contro il Sunderland e così l’unica big a vincere è il Manchester United in attesa del posticipo del City.