“Juventini bastardi imbroglioni”: la vita di Brian Clough diventa un film

Correvano i mitici anni settanta e nel Regno Unito spopolava il nome di un tecnico con la fama di vincente, sebbene allenasse squadre potenzialmente senza possibilità alcuna di conquistare la gloria. Eh si, perché se è semplice mettere in fila trofei e coppe con una squadra di fenomeni, non lo è altrettanto quando si è alla guida di una provinciale, che al massimo può ambire ad una posizione comoda in classifica.

Ebbene, Brian Clough sovvertì ogni regola calcistica, regalando più di un sogno ai club che puntavano sulla sua professionalità, primo fra tutti il modestissimo Derby County, condotto fino alla semifinale di Coppa dei Campioni, poi persa contro la Juventus. Le cronache dell’epoca parlano di una gara molto discussa sotto il profilo arbitrale, il che indusse il tecnico a sospettare che l’arbitro avesse ricevuto un compenso dai cheating bastardas (bastardi imbroglioni) bianconeri. E non si limitò a quelle dichiarazioni di fuoco, aggiungendo poi frasi scomode sullo scarso coraggio degli italiani durante il secondo conflitto mondiale.

Un allenatore che non le mandava certo a dire (vi ricorda qualcuno?) e che già in passato aveva seminato scompiglio all’interno dello spogliatoio del Leeds United, venendo poi cacciato per gli scarsi risultati ottenuti sul campo. Un esonero che poteva costargli caro e che invece segnò la sua fortuna.

Da Adriano a Ronaldinho: i campioni derubati

La tecnica è sempre la stessa: si aspetta che il padrone di casa esca e poi ci si introduce nell’appartamento per far razzia di qualunque cosa valga la pena portar via. Facile la vita del ladro, specie se l’obiettivo del furto è un calciatore famoso, le cui tappe nel corso della giornata sono note a tutti, tanto da permattere di agire indisturbati.

Lo sa bene Adriano che lo scorso ottobre, al ritorno da una gara di campionato, trovò la sua villa svaligiata, proprio mentre lui giocava ed esultava per il gol ritrovato. E lo sa bene anche Ronaldinho, che non deve aver passato un felice Natale, visto che qualche giorno prima i topi di appartamento avevano violato la sua intimità casalinga, avendo almeno il buon cuore di lasciargli il Pallone d’Oro.

Che dire di poi di Mexes, privato dell’automobile con tanto di figlioletta a bordo? Eh si, essere ricchi e famosi non sempre conviene e nell’ultimo periodo lo hanno capito anche nella terra di Sua Maestà, dove i furti nelle ville dei campioni sono ormai quasi all’ordine del giorno.

Premier League: lezione di calcio del Liverpool al Manchester United, all’Old Trafford finisce 1-4

Non si può di certo dire che la Premier League sia riaperta, ma una partita come quella di ieri non se l’aspettava nessuno. Il Manchester United e il Liverpool, le due squadre più in forma a livello europeo, si affrontavano in una gara che poteva valere mezzo campionato, e non hanno tradito le aspettative.

Lo United tiene meglio il campo, tanto da passare subito in vantaggio grazie ad un rigore trasformato da Cristiano Ronaldo. Poi però uno dei migliori calciatori dei Red Devils, Vidic, decide di complicarsi la vita, e prima commette un errore madornale che consegna a Torres la rete del pareggio, e poi, dopo l’1-2 firmato Gerrard, stende il capitano dei Reds e viene espulso. La conseguente punizione viene trasformata da Fabio Aurelio, e nel finale c’è gloria anche per l’ex difensore dell’Udinese Dossena, che dopo il gol al Real Madrid trafigge anche Van Der Sar per l’1-4 finale.

Cristiano Ronaldo, futuro italiano?

Ieri sera ha dato la prova di essere un grande campione, e tra l’altro ha lasciato anche il suo solito marchio, il gol, anche su una squadra con un ottima difesa come quella dell’Inter. Il professionista si è comportato come tale, ma l’uomo un po’ sarà rimasto dispiaciuto, perché dentro di sè il calciatore sa che nel suo futuro potrebbe esserci proprio l’Inter.

La storia che i nerazzurri arrivarono ad un passo dal prenderlo quando la sua carriera ancora era agli albori si è rivelata vera, e lo stesso CR7 l’ha confermato ieri, poco prima della partita di Champions, quando ha ammesso che Suarez ed il suo procuratore, Jorge Mendes, si incontrarono in Portogallo per il passaggio del calciatore all’Inter, una trattativa che si interruppe all’ultimo momento.

Premier League: tonfo pauroso per il Liverpool, il Chelsea aggancia il secondo posto

Il fine settimana di Premier League perde il Manchester United a causa della finale di Curling Cup che si tiene, come tradizione, di domenica sera contro il Tottenham. Ma anche senza i Red Devils, non sono di certo mancate le emozioni. A regalarle principalmente è la gara del Liverpool, chiamato ad un facile confronto contro il Middlesbrough, una delle squadre più inguaiate dell’intero campionato.

Ed invece, nonostante in campo ci fossero tutti i titolari, i Reds giocano una partita spenta, senza mordente, tanto che se ne accorgono anche gli avversari, i quali non vedendo reazioni degli uomini di Benitez vanno in gol al primo affondo, grazie anche ad una sfortunata deviazione di Xabi Alonso. La gara finisce 2-0 per il Boro e lo United è sempre più lontano. Anche con una partita in meno i punti di distacco dalla vetta rimangono 7.

Mourinho verso il Liverpool?

Solo ieri titolavamo “Rafa Benitez non si muove da Liverpool“, certi del fatto che il tecnico spagnolo avesse convinto una volta per tutte i proprietari americani del club, dopo l’ottima prova sul campo del Real Madrid. Ma una rondine non fa primavera e l’accordo tra l’allenatore e la società sul rinnovo del contratto appare più lontano che mai, tanto che sulla stampa inglese si vocifera da tempo sul suo possibile sostituto.

L’ultima indiscrezione ha però del clamoroso, visto che porta sulle tracce di Josè Mourinho, già stanco della sua avventura in terra italiana e intenzionato a tornare quanto prima nella Premier League. Stando a quanto afferma il Daily Mail, il tecnico di Setubal punterebbe alla panchina del Manchester United, approfittando della scadenza del contratto di Sir Alex Ferguson datata 2010.

Ma nel caso arrivasse un’offerta irrinunciabile dal duo Gillet-Hicks, il caro Josè non ci penserebbe su due volte e salirebbe al volo sul primo aereo per l’Inghilterra. E l’Inter?

Premier League: Santa Cruz interrompe l’imbattibilità della porta dello United

Buone notizie per la Roma, bruttissime per Juve e Inter per quanto riguarda la Champions League. I rivali dei giallorossi, l’Arsenal, sono in crisi ormai da mesi e non sembrano riuscire ad uscirne. Ancora senza Adebayor la squadra di Wenger non riesce ad andare oltre lo 0-0 contro il Sunderland, in cui il migliore in campo è il neo acquisto Arshavin, che però in Champions non ci sarà. L’Arsenal così rimane al quinto posto a -6 dall’Aston Villa, sconfitto dal Chelsea.

Infatti i Blues e il Manchester United sono apparsi molto in forma in questa giornata. Il Chelsea vince 0-1 al Villa Park, uno dei campi più difficili dell’intera Premier League, ma il punteggio può stare anche stretto alla squadra di Hiddink, che ha ritrovato la serenità. Meglio ancora il Manchester United, che con i suoi uomini più rappresentativi, Rooney e Cristiano Ronaldo, superano il Blackburn. La notizia positiva per i Red Devils è che le vittorie consecutive diventano 10, quella negativa è che l’inviolabilità della porta si ferma a 1334 minuti a causa del gol di Santa Cruz.

Premier League: United e Liverpool fanno una corsa a due

E’ la giornata degli esordi in Premier League. Con la maglia del Chelsea fa il suo esordio l’ex interista Quaresma, con una prestazione appena sufficiente, ma non abbastanza per far guadagnare i tre punti alla sua squadra. Ad altri due esordienti invece va molto meglio. Il brasiliano Jo, passato nei giorni scorsi dal Manchester City all’Everton, diventa subito l’idolo dei tifosi azzurri segnando due gol nella sua prima partita. Fa anche meglio Craig Bellamy, che nella prima partita con la maglia del Mancher City segna il gol decisivo, quello che regala una vittoria che serviva come l’aria alla squadra di Mansour.

Con queste vittorie l’Everton si assicura il posto in Uefa che merita, visti i 6 punti di distacco sulle inseguitrici, mentre il City si allontana definitivamente dalla zona retrocessione. Non siamo partiti con il parlare delle squadre in vetta, perché a parte lo 0-0 del Chelsea contro l’Hull City non ci sono state grosse novità.

Steve Bennett e le ammonizioni “a richiesta”

Pensavamo di averle sentite proprio tutte riguardo al mondo del pallone, ma evidentemente non c’è limite alla fantasia dei calciatori quando si tratta di marcar visita e guadagnare qualche giorno di vacanza.

Eh si, perché se è abbastanza usuale assistere ad interventi mirati a rimediare un’ammonizione (per saltare una gara poco importante, ad esempio), non è altrettanto “normale” che qualcuno chieda al direttore di gara di essere ammonito per potersi godere qualche giorno di vacanza, alla faccia dei compagni che continuano a sgobbare per tenere alto l’onore della squadra.

Eppure succede anche questo e non in campionati minori o sconosciuti ai più, ma nella ricca e prestigiosa Premier League, che non si ferma neppure durante le festività natalizie, costringendo gli atleti agli straordinari, mentre i colleghi si strafogano in lauti pranzi e cenoni. Ma c’è qualcuno che riesce a sottrarsi alla dura legge del calcio inglese, chiedendo appunto all’arbitro di turno di essere ammonito o espulso. Non ci credete? E allora ascoltate le rivelazioni di Steve Bennett, uno dei fischietti più apprezzati nella terra di Sua Maestà.

Premier League: il Chelsea dice addio allo scudetto

Campionato finito per il Chelsea, almeno dal punto di vista dello scudetto. La squadra di Scolari finora era rimasta appesa ad un filo, un pò a causa di qualche episodio sfortunato. Ma la sconfitta arrivata nel posticipo della 24^ giornata contro il Liverpool chiude definitivamente tutti i giochi per i Blues.

Il Chelsea quest’anno non ha mai vinto contro una delle grandi, anzi, ha sempre perso, e così, dopo una gara piuttosto equilibrata, ci pensa Torres con una doppietta nel finale a portare a casa la vittoria per i Reds. Attualmente i punti di distacco dei Blues dalla vetta sono 5, ma con una partita in più rispetto allo United. In caso di vittoria (molto probabile) degli uomini di Ferguson, i punti diventerebbero 8, e la vittoria della Premier risulterebbe impossibile.

Premier League: United prova la volata, Bellamy condanna la sua ex squadra

Tutto facile per il Manchester United. Con una partita da recuperare la squadra di Alex Ferguson si ritrova a +2 sulle inseguitrici, una squadra in cui tutti i pezzi stanno tornando al loro posto, e sembra sempre più imbattibile. Dopo il recupero fisico di Cristiano Ronaldo anche la difesa titolare è tornata, e adesso chi li ferma più? Sarà una bella gatta da pelare per Mourinho in Champions.

Tornando alla Premier League, nel turno infrasettimanale tocca al fanalino di coda del WBA affrontare i Red Devils, e forse i suoi calciatori avrebbero fatto bene a prendersi una giornata di vacanza. Nonostante si giocasse in casa del West Bromwich, la gara dura soltanto 22 minuti, il tempo che ci vuole a Berbatov per sbloccare il risultato. Si divertono anche Tevez, il solito difensore-goleador Vidic (quarto gol per lui), ed anche Cristiano Ronaldo, autore di una doppietta. Al novantesimo si va tutti negli spogliatoi sullo 0-5, ma quello che più conta è che il Liverpool non tiene il passo.

Robinho arrestato per violenza sessuale

E’ cominciato nel peggiore dei modi il 2009 per i tifosi del Manchester City, illusi da un padrone milionario, che voleva far razzia di grandi campioni, e ritrovatisi quasi alla conclusione del mercato invernale con pochi motivi per festeggiare.

Ma i clamorosi rifiuti incassati in questi ultimi giorni potrebbero non essere il male peggiore per i Citizens, che questa mattina sono stati svegliati da una notizia scioccante: la loro stella più splendente è stata arrestata per violenza sessuale. Si, avete capito bene, Robinho è stato fermato dalla polizia per il presunto coinvolgimento nello stupro di una ragazza di 18 anni.

I fatti sarebbero avvenuti un paio di settimane fa in una discoteca di Leeds, ma solo ora sarebbe saltato fuori il nome del talento brasiliano, che si dice estraneo alla vicenda e pronto a collaborare con la polizia.