Manchester City, rivoluzione a gennaio: arrivano Dzeko e Alves, via mezza squadra

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Sarà perché l’Europa League impegna di meno e dunque c’è bisogno di meno calciatori in rosa, oppure perché tra un po’ passa l’inverno ed il pericolo infortuni diminuisce, ma certo è che il Manchester City ha intenzione di rendersi protagonista del mercato di gennaio spendendo 50 milioni di sterline, le quali però potrebbero non uscire tutte dalle tasche dello sceicco Mansour.

Almeno 30 di questi milioni potrebbero essere versati nelle casse del Wolfsburg per Dzeko, bruciando così la concorrenza di Juventus e Bayern Monaco. Il City vuol vincere il campionato, ma né Santa CruzAdebayor sembrano gli uomini ideali per farlo. Per questo, al fianco dell’intoccabile Tevez che ha ribadito una volta per tutte di voler rimanere, potrebbe essere messo l’attaccante più desiderato del mondo.

Premier League ghiacciata, in Bundesliga risorge il Bayern

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In Germania, come in Spagna, Italia e Francia, si è giocato l’ultimo infreddolito turno del 2010. Non si può dire lo stesso per l’Inghilterra, dove il calcio accompagnerà le vacanze dei tifosi d’Oltremanica. C’è ben poco da dire dell’ultima giornata di Premier, se non che si sono disputate appena 3 partite visto che la neve ha fatto rinviare quasi tutte le gare della diciottesima giornata.

Il Manchester City aveva l’occasionissima, in casa contro l’Everton, di balzare in testa alla classifica, seppur con due partite in più dello United ed una in più dell’Arsenal. Ed invece la seconda squadra di Liverpool compie il delitto perfetto: colpisce a freddo gli avversari quando ancora non sono entrati in partita, raddoppia e si chiude in difesa. Nella ripresa l’Everton rimane in 10 per l’espulsione di Anichebe, ma non è grave perché la difesa regge, e nonostante il gol di Touré, un po’ il palo, un po’ Howard ed un po’ l’imprecisione non consentono a Balotelli e compagni di pareggiare.

Premier League: dischetto maledetto, Rooney e Drogba sbagliano i rigori, ma i Red Devils volano lo stesso

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Il calcio di rigore non pare più un modo per segnare. Nella giornata di Premier League appena trascorsa i due calciatori più rappresentativi, Drogba per il Chelsea e Rooney per il Manchester United, sbagliano i rispettivi calci dal dischetto, ma se per l’inglese non fa nulla, visto che il suo United batte ugualmente l’Arsenal, altrettanto non si può dire per l’ivoriano, dato che l’errore costa ai Blues la quinta partita senza vittorie.

La diciassettesima giornata di Premier vede un primo tentativo di fuga del Manchester United. I Red Devils surclassano nel big match di ieri sera l’Arsenal, ex capolista, ma soltanto un gol di Park può regalargli la vittoria. Risultato stretto visto il rigore sbagliato da Rooney e le tante belle parate dell’esordiente Szczesny tra i pali dei Gunners, e così ora la prima squadra di Manchester effettua il sorpasso, ma con una gara in meno rispetto all’Arsenal, quindi potenzialmente avrebbe 5 punti di vantaggio sulla seconda.

Tevez annuncia: “voglio andar via da Manchester”

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Se la partenza dallo United di due anni fa era legata esclusivamente ad un fattore economico, ora che si trova sull’altra sponda della città il problema è più di natura personale. Carlos Tevez, uno degli attaccanti più prolifici e bizzosi al mondo, ha reso nota la sua volontà di lasciare il Manchester City a fine stagione, appena la seconda con la maglia celeste.

Alla base della sua richiesta ci sono principalmente due fattori, uno è il ben noto cattivo rapporto con i dirigenti. Ma questa non è una novità visto che Carlitos non è mai andato d’accordo con nessuno. Stavolta la colpa non è di Roberto Mancini, come verrebbe subito da pensare visti i tanti diverbi tra i due davanti alle telecamere, specie dopo le sostituzioni. Ma i dissapori sarebbero molto più accesi anche con altri dirigenti come Garry Cook, direttore esecutivo del club.

Premier League: Arsenal capolista, il Chelsea non vince più

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E sono quattro. Il Chelsea non vince da un mese, e la gara contro l’Everton non fa eccezioni. Lo squadrone di Ancelotti è in crisi d’identità, non riesce più ad ottenere i tre punti e ancora una volta ha bisogno di un calcio di rigore per segnare. Finisce 1-1 contro l’Everton, e l’enorme vantaggio accumulato nelle prime 12 giornate viene definitivamente dilapidato.

I Blues erano in testa dalla prima partita, ma va dato atto che stavolta nessuno ha mollato, e così non ci si ricorda nemmeno da quanti anni non si vedeva l’Arsenal in vetta alla classifica di Premier League. I ragazzini di Wenger sono davvero fenomenali, battono il Fulham 2-1 con gol uno più bello dell’altro, ed approfittando del campo impraticabile del Blackpool che ha fatto rinviare la partita contro il Manchester United si godono, almeno per una settimana, il primato.

Beckham: probabile ritorno in Inghilterra, sponda Everton

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Dopo il brutto infortunio dello scorso anno sembrava quasi che David Beckham dovesse dire addio al calcio. Una volta guarito, pareva quasi che non potesse far nulla di più che giocare nei Los Angeles Galaxy dove i ritmi non sono di certo quelli europei. Ed invece, come un gatto, le 7 vite dello Spice Boy non sembrano finite, ed ora è tentato dal ritorno in Europa.

Ancor di più, il ritorno potrebbe avvenire nella sua Inghilterra, in quel campionato dove ha più volte ribadito non poter vestire nessuna maglia che non sia quella del Manchester United. Ma siccome i Red Devils di prenderlo non ci pensano affatto, l’opportunità di un ritorno in trionfo gliela offre David Moyes dell’Everton, che nei giorni scorsi ha ribadito che, se Beckham se la sentisse, lui gli offrirebbe un posto da titolare.

Premier League: il Manchester United ne fa 7 al Blackburn, pokerissimo di Berbatov

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Ci lamentavamo delle goleade che Barcellona e Real Madrid erano in grado di fare, ma anche la Premier League non è da meno. Negli anticipi di ieri il Manchester United dà una lezione di calcio al Blackburn, rifilandogli ben 7 gol. Una gara mai messa in discussione dato che Berbatov ci mette appena due minuti per aprirla. Il bulgaro alla fine segnerà ben 5 gol, e la rete della bandiera di Samba arriva quando i suoi sono sotto già di una valanga di gol.

Molto più emozionante è la gara dell’altra squadra di Manchester, quel City che ha accarezzato la vittoria per pochi minuti, dopo che Richards aveva infilato la porta dello Stoke a dieci minuti dalla fine di una partita molto complicata. Ma quando ormai gli uomini di Mancini stavano per esultare, l’urlo di gioia gli si ferma in gola perché Etherington va a segnare la rete del pari al 91′, facendo nuovamente scivolare il City lontano dalla vetta.

Ancelotti si sfoga: non sono come Ferguson

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C’è malumore in quel di Londra, sponda Chelsea, dove il nostro Carletto Ancelotti sta vivendo il primo momento di difficoltà da quando ha scelto di approdare alla corte di Abramovič. Le due sconfitte consecutive rimediate nelle ultime giornate non contribuiscono a rasserenare un ambiente scosso dalle ultime indiscrezioni di radiomercato che vorrebbero il tecnico italiano sulla via dell’abbandono alla panca sin dalla prossima estate.

Ancelotti ha voluto mettere subito i puntini sulle “i” in questo senso, rassicurando la piazza sul suo futuro, ma è evidente che qualcosa si è rotto e l’ingranaggio non gira più come dovrebbe:

Tutto quanto riportato dai giornali inglesi è falso. Ho un contratto fino al 2012 e intendo onorarlo. Sto bene al Chelsea, mi trovo bene con la società e con i giocatori.

Premier League: Chelsea sconfitto e campionato riaperto

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Il Chelsea aveva il campionato in mano, ma almeno per adesso ha bruciato il suo vantaggio. A Birmingham arriva la seconda sconfitta consecutiva per gli uomini di Ancelotti che stanno pagando una partenza a razzo, e questo permette alle avversarie di avvicinarsi, ed al Manchester United addirittura di agganciare il primo posto.

Male i Blues, giocano senza mordente e così una rete dei padroni di casa basta a stendere l’incredibile armata londinese. Ne approfitta lo United che, ritrovato Rooney, ritrova anche la sicurezza. Non segna lui, ma i due gol dei suoi compagni bastano ad avere la meglio sul Wigan e a raggiungere a quota 28 punti la capolista. Malissimo invece l’Arsenal, che aveva l’opportunità di attuare il sorpasso, e nel derby contro il Tottenham ci stava anche riuscendo, arrivando al 50′ in vantaggio di due gol. Molto bene gli uomini di Wenger nel primo tempo con i gol di Nasri e Chamakh, ma nella ripresa si addormentano e prima Bale accorcia le distanze, e poi Van Der Vaart e la deviazione di Kaboul a 4 minuti dal termine completano la rimonta.

Premier League: Macheda salva il Manchester United, finita la magia del Liverpool

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Se l’è vista davvero brutta Sir Alex Ferguson ieri pomeriggio, e se non fosse per il suo pupillo, probabilmente rischierebbe di veder scappare via il Chelsea sin dalla 12a giornata. Al Villa Park i padroni di casa mettono sotto il Manchester United (ancora senza Rooney) che sembra una squadra di provincia. I Red Devils subiscono per oltre un’ora, prendono due gol e vengono salvati altre due volte dai pali.

Insomma, sembrava dovesse essere una disfatta per gli uomini di Ferguson, ma come sempre dal cilindro vien fuori il colpo segreto. Nella ripresa il tecnico rischia grosso, toglie Berbatov ed inserisce Macheda, e non sbaglia. Il romano segna un gol strepitoso a 9 minuti dal termine che mette pressione all’Aston Villa, e questa pressione si traduce nel pareggio di Vidic pochi minuti dopo. Lo United rimane a -3 dal Chelsea che gioca stasera, e che potrebbe tentare una fuga.

Chelsea sempre più italiano: licenziato Wilkins, arrivano Maldini, Galli o Zola

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E’ successo tutto in pochi minuti. Durante la sfida tra Chelsea riserve e Bayern Monaco riserve, l’assistente di Carlo Ancelotti, Ray Wilkins, è stato convocato dalla dirigenza dei Blues che gli hanno comunicato il licenziamento. Una notizia shock, che lui non si aspettava minimamente e che rimane avvolta dal mistero.

Non si sa infatti se a volere la sua testa fosse Ancelotti, Abramovich o qualche altro dirigente, ma fatto sta che non si conosce nemmeno il motivo, ed è strano visto che lui è uno dei professionisti più apprezzati del campionato inglese. La sua funzione lo scorso anno è stata di insegnare il calcio britannico ad Ancelotti, assisterlo con la lingua ed inserirlo nella squadra. Ma ha anche funzioni tecniche da vero e proprio vice, e dunque il suo compito non si poteva dire già concluso.

Premier League: derby di Manchester a reti bianche, Essien rilancia il Chelsea

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Riprende la corsa del Chelsea, che se fuori casa sembra una squadra normale, in casa è mostruosa. Contro il Fulham la partita era difficile, ma gli uomini di Ancelotti hanno mostrato la solita compattezza, specie in difesa, e sono riusciti a portare a casa il risultato grazie alla rete di Essien. Osservato speciale Drogba, in campo nonostante la malaria, gioca 90 minuti e sembra che per lui questo problema non valga più di un semplice raffreddore.

Le attenzioni di questa giornata erano incentrate soprattutto sul derby di Manchester, uno dei rari con entrambe le compagini nelle zone alte della classifica. Ma come spesso accade quando la gara è molto tesa, sono più i contrasti che i tiri in porta, e lo 0-0 finale (con tanto di fischi assordanti del pubblico) è la fotografia di una delle partite più brutte dell’anno.