Spot di Mourinho: “sono il miglior allenatore del mondo”

Ormai è arcinoto che José Mourinho abbia un ego smisurato. Non è difficile quindi immaginare che si sia prestato volentieri alle riprese di questo spot – al di là del fatto che guadagnerà un milione di euro l’anno per prestare la sua faccia alla banca portoghese BCP.

Perché scrivo questo? Facile, perché questo spot lancia il tema dell’orgoglio portoghese, di cui lo Special One sarebbe una specie di modello visto che ha vinto in tutta Europa ed è – secondo lui

il migliore allenatore del mondo

anche se

sono sempre al centro di tutte le critiche, di tutti i commenti, di tutti gli sguardi.

.

Video: giocatore svenuto viene fatto cadere dai barellieri

Siamo nel campionato portoghese: Salvador Agra, il centravanti dell’Olhanense viene colpito da una ginocchiata al viso – involontaria – di un difensore dell’Uniao Leiria – che si chiama Edson.

L’attaccante perde i sensi, spaventando gli spettatori accorsi allo stadio Jose Arcanjo e i calciatori in campo, che cercano di rianimarlo sventolando le magliette – chissa perché. in queli attimi concitati i barellieri lo caricano sulla barella – ma lo fanno cadere dopo pochissimi secondi.

Cristiano Ronaldo e Irina Shaik presto sposi?

Cristiano Ronaldo non è solo un giocatore: è anche un sex symbol, un testimonial di campagne pubblicitarie – basta fare il nome di Giorgio Armani, ma anche Nike, Castrol, Clear… -, e un’icona – a quanto si dice – per i gay. Come David Beckham – di cui ha preso il testimone come corpo per l’intimo Armani. Gli manca solo di trovare la sua Posh Spice, al secolo Victoria Adams, per convolare a giuste nozze.

E ora forse, dopo aver flirtato con mezzo mondo – nel suo interminabile elenco di conquiste si passa da Raffella Fico, Paris Hilton e Kim Kardashian, a Ruby Rubacuori alias Karima el-Moarough, la diciottenne marocchina che ha messo nei guai il nostro premier -, il sexy calciatore portoghese sembra voler mettere la testa a posto.

Quale sarà l’allenatore della Roma nella prossima stagione?

Foto AP/LaPresse

Il futuro di Vincenzo Montella si gioca nei prossimi dieci giorni. La Roma dovrà incontrare prima il Lecce, poi arriverà il ritorno di Champions League contro lo Shaktar Donetsk, ed infine il derby.

Un vero e proprio tour de force che ci dirà – con ogni probabilità – se l’aeroplanino sarà solo un traghettatore o qualcosa di più. In questo quadro, la partita con il Parma non ha rappresentato un buon segnale, perché ancora una volta la Roma ha accusato dei problemi di tenuta fisica – facendosi rimontare due reti in poco tempo.

Gli obiettivi di calciomercato: David Luiz

Foto: AP/LaPresse

Il suo nome intero – come capita spesso per i calciatori brasiliani – è lungo come una filastrocca: David Luiz Moreira Marinho. Sarà per questo che è più conosciuto solo come David Luiz. Ha ventitre anni – è nato a Diadema, il 22 aprile 1987 – e gioca come difensore centrale nel Benfica – ma qualche volta viene schierato come terzino sinistro.

La massa fisica è imponente – un metro e ottantanove per 84 chili -, ma è anche un difensore veloce e attento nelle marcature – per intenderci ricorda Chiellini. L’unico neo, se così si può dire, è che, con i mezzi fisici di cui dispone, potrebbe essere molto più pericoloso nell’area avversaria sui calci piazzati. E invece negli ultimi due anni ha segnato solo 4 gol.

Mourinho, niente Portogallo: il Real chiude le porte al suo allenatore

Allenare la nazionale portoghese per Josè Mourinho resta per ora un sogno. Sicuramente è una possibilità solo rimandata, ma fatto sta che nelle prossime due partite contro Danimarca ed Islanda la nazionale di Cristiano Ronaldo dovrà arrabattarsi come meglio può, mentre lo Special One dovrà rimanere a Madrid.

A renderlo ufficiale è stato ieri Perez che, senza dare spiegazioni, ha detto che Mourinho non andrà da nessuna parte, nemmeno quando al quartier generale del Real saranno rimasti tre o quattro giocatori.

Mourinho-Portogallo, decide il Real

Mourinho sulla panchina del Portogallo? Sì, ma solo ad interim, per le prossime due gare dei lusitani nelle qualificazioni europee, e solo e soltanto se il Real Madrid darà l’ok all’operazione. Trovano dunque conferma le indiscrezioni di ieri, che vedevano il tecnico di Setubal contattato dalla Federazione Portoghese:

Il Presidente Gilberto Madail mi ha offerto la panchina della nazionale per le due gare di ottobre contro Danimarca e Islanda. In quel periodo avrei a disposizione solo 3-4 giocatori del Real, perché gli altri sarebbero con le loro nazionali per cui il mio lavoro qui non ne risentirebbe.

Portogallo: richiesto Maradona, e nel frattempo tenta Mourinho

Il Portogallo è senza allenatore, e quest’assenza pesa talmente tanto da portare un solo punto nelle ultime due partite di qualificazione agli Europei (arrivato peraltro dopo aver subìto 4 gol da Cipro). Una situazione davvero insostenibile a cui i vertici della Federazione lusitana vogliono trovare una soluzione.

Finora sono stati contattati diversi allenatori con esperienza sulle panchine delle nazionali come Aguirre (ex ct del Messico) e Pekerman (Argentina), ma il sogno resta Diego Armando Maradona. L’ex ct dell’albiceleste si è detto interessato, ma finora non ha dato l’ok, e così bisogna trovare una soluzione per le prossime due partite di qualificazione che non si possono fallire. E la soluzione ha già un nome: Josè Mourinho.

Mourinho ingordo: vinco col Real, poi mondiale col Portogallo

L’ambizione di Josè Mourinho non conosce limiti, e questo lo sapevamo da un pezzo, da quando promise ai tifosi interisti che avrebbe riportato a Milano la Coppa dalle grandi orecchie. Missione compiuta e via verso nuove sfide, stavolta in terra di Spagna, ad allenare una squadra piena zeppa di campioni ed impaziente di tornare ai vertici del calcio nazionale ed europeo. Una nuova missione da compiere per il tecnico di Setubal, che ora spera di diventare l’unico allenatore capace di conquistare il titolo nei tre maggiori campionati continentali ed il primo a portare a casa tre Champions League con squadre diverse. L’unico a poterlo eguagliare, a sentir lui, è Carletto Ancelotti:

In questo momento siamo in gioco io, Carlo Ancelotti e Fabio Capello. Quest’ultimo ha vinto in Italia e in Spagna ma se, come dice lui, non tornerà ad allenare un club allora non potrà raggiungere questo obiettivo. Restiamo dunque io e Carlo, ma non so se lui ha il mio stesso obiettivo di vincere nei tre campionati più importanti al mondo. Vorrei anche vincere la Champions con tre club diversi.

Mourinho difende Cristiano Ronaldo

L’uscita agli ottavi di finale per mano della Spagna ha creato non poche polemiche in casa-Portogallo, con un batti e ribatti di responsabilità che sembra destinato a proseguire per lungo tempo. Il primo a mostrare il disappunto era stato Cristiano Ronaldo subito dopo il triplice fischio finale che rimandava i lusitani a casa, quando in diretta mondiale sputava contro una telecamera.

Ma se il gesto del capitano ci può stare alla fine di una gara da dentro o fuori, quello che proprio non ci sta è il seguito, con la stella del Real pronta a gettare la colpa della debacle sul suo tecnico:

Sono distrutto, desolato e frustrato, con una tristezza inimmaginabile. Come spiego la sconfitta? Chiedete a Queiroz.