Ghirardi: “Le piccole non possono mantenere le grandi”

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Non ci vuole la sfera di cristallo per condividere il giudizio del patron del Parma, Tommaso Ghirardi, che ha parlato oggi a La politica nel Pallone su Gr Parlamento a proposito della riunione di domani della Lega:

Non sono ottimista sull’assemblea di domani, se si resterà sulle proprie posizioni non so cosa si potrà fare. Anche Beretta si trova a disagio.

In ballo non ci sono solo i 200 milioni di euro da dividere tra i club in base ai bacini di utenza, ma anche un pezzo del futuro di serie A, perché i presidenti non fanno altro che litigare:

Le grandi hanno anche delle ragioni e sono logiche per restare al passo con i grandi club europei, ma questo non è responsabilità degli altri 15 club che fanno fatica a chiudere bilanci con perdite decenti. Non si può pensare che le 15 piccole possano mantenere le 5 grandi.

Ghirardi: “15 club trattati come poveracci”

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Anche nel giorno del venerdì santo volano parole grosse tra i dirigenti dei club di Serie A. Ormai la partita è tra i primi 5 club per numero di tifosi (Juventus, Milan, Inter, Roma e Napoli), e tutti gli altri, l’oggetto del contendere sono i 200 milioni dei diritti televisivi.

Dopo la lite dei giorni scorsi tra Lotito e De Laurentiis, e la proposta di Lazio, Udinese e Cagliari di coinvolgere il bacino d’utenza e non i tifosi che si recano allo stadio (come volevano le big), a prendere la parola è Tommaso Ghirardi, presidente del Parma che di solito parla poco, ma quando parla si fa sentire.

Parma – Inter 2-0 : fotogallery

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L’eliminazione dalla Champions League pesa ancora sulle gambe e – soprattutto – sulla testa dei giocatori dell’Inter, che continuano a perdere punti dalla testa della classifica e forse dicono addio definitivamente al sogno scudetto. Contro il Parma gli uomini di Leonardo avevano la possibilità di avvicinare i cugini del Milan, impegnati nell’anticipo contro la Sampdoria, o almeno di mantenere inalterate le distanze.

Ma la voglia dei gialloblu di tirarsi fuori dalla zona più scomoda della classifica ha avuto la meglio ed alla fine della fiera è proprio il Parma a brindare. Il 2-0 dei padroni di casa è firmato dagli ex juventini Giovinco ed Amauri, che portano il Parma a 35 punti, quota che lascia ben sperare per la permanenza nella massima serie.

Serie A 33a giornata: Parma – Inter 2-0

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Anticipo della trentatreesima giornata di serie A.
Stadio Tardini, Parma:
Parma-Inter 2-0
Reti:
35′ pt Giovinco (P), 41′ st Amauri (P)

Parma – Inter 2-0

Dimenticare l’eliminazione dalla Champions League è compito arduo, soprattutto per una squadra quale è l’Inter reduce da una stagione – quella passata – in cui i nerazzurri avevano fatto incetta di trofei. Guardare al campionato, in un contesto di amarezza, diventa necessario ma anche difficile: occorre una reazione immedata con la convinzione che, a sei giornate dal termine, diventa impossibile perdere ulteriore lunghezza. Eppure, riprenders dalla batosta contro lo Schalke 04 assegnando colpe e responsabilità – Maicon e Thiago Motta finiscono furoi squadra per scarsa concentrazione – pare il peggiore degli inizi.

Leonardo sa bene che il Parma è avversario da non sottovalutare: non solo perché guidato da un allenatore esperto come Franco Colomba ma anche per il fatto che i ducali sono in piena lotta retrocessione e fare punti – anche per loro – è di vitale importanza. A rendere ancora di più il senso della delicatezza dell’incontro, il fatto che le doppie sfide in scena a San Siro e al Tardini sono incontri che vedono protagoniste due delle tre forze ancora in lizza per lo scudetto ma anche due delle sette squadre in ballo per non retrocedere. Trionfo e debacle, successo e catastrofe sportiva: gli intrecci degli anticipi della 33esima giornata di serie A dicono di fatto questo.

Amauri rivuole la Juve

Sognava di vincere e convincere con la casacca bianconera e invece si è ritrovato a dover recitare il ruolo dell’oggetto misterioso o anche del capro espiatorio delle disgrazie della Juventus.

Amauri polemico con la Juve

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Il suo passaggio dalla Juventus al Parma ha un po’ movimentato l’ultima giornata di mercato, per la felicità di quanti – tifosi della Vecchia Signora – si erano stancati di vederlo girovagare sul fronte d’attacco bianconero come un fantasma alla ricerca di se stesso. Ritrovare se stesso, tornare ad essere quello di Palermo e dei primi mesi sotto la Mole, quando i gol arrivavano con una facilità impressionante e lui diventava oggetto di desiderio per la nazionale di Lippi: questa è la missione di Amauri, che in quel di Parma cercherà di dimostrare di essere ancora un calciatore professionista e non il reduce da una crociera difficile da dimenticare. Ma l’addio alla Juventus (anche se solo momentaneo) non è stato dei più felici e l’italo-brasiliano ha qualche sassolino da togliersi dalla scarpa:

Anche l’anno scorso c’era la contestazione, adesso vediamo se il colpevole ero io. Da oggi in poi voglio pensare solo al Parma, le altre cose si vedranno in futuro perché comunque rimango un giocatore della Juve, ma da qui a giugno parlerò solo della mia nuova squadra.

Amauri al Parma?

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Amauri non parla, Tommaso Ghirardi – il presidente del Parma – smentisce, quindi l’affare si farà – o almeno così sperano i tifosi juventini ormai esasperati dall’italo-brasiliano.

Amauri in gialloblu è più di una voce di mercato. Tanto è vero che oggi l’attaccante bianconero ha finito prima l’allenamento e non ha pranzato con il resto della squadra.

Calciomercato: Bari e Parma guardano all’Inghilterra

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Una è ultima, l’altra è pericolante, per questo hanno bisogno di risalire la china in fretta. L’occasione migliore per Bari e Parma, probabilmente le uniche tra le squadre di bassa classifica a potersi permettere qualche investimento, è il mercato di gennaio. E per tentare di guadagnare qualche posizione in più hanno deciso di puntare in alto, alla Premier League.

In particolare sono i pugliesi i più scatenati, dato che hanno un enorme bisogno di sostituire al centro della difesa, vero tallone d’Achille, Bonucci e Ranocchia che lo scorso anno sono stati il segreto del successo della squadra di Ventura. Il colpo grosso pare possa essere Anton Ferdinand, fratello del più famoso Rio, che ha anche collezionato diverse presenze con la nazionale inglese Under 21. Le sue qualità non sono di certo al livello del calciatore del Manchester United, ma ha una discreta tecnica e molta esperienza, nonostante abbia solo 25 anni. Il fatto che non sia definitivamente esploso è dovuto più al fatto di essere un po’ “discolo”, dato che ha creato non pochi problemi alla sua società, che non per qualità in campo.

Moggi ritorna: nel Palermo?

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Cosa farà Moggi allo scadere dei cinque anni di squalifica, il 25 luglio 2011? Sull’argomento bisogna usare per forza il condizionale, perché il 28 marzo 2010 la FIGC ha dichiarato che Moggi è stato radiato, mentre l’ex-direttore generale della Juventus ha sempre replicato che non gli è mai arrivata alcuna comunicazione al riguardo.

Big Luciano vorrebbe rientrare nel mondo del calcio dalla porta principale, per cui difficilmente finirà alla Juventus perché potrebbe svolgervi solo un ruolo come consulente. Oggi è filtrata un’ipotesi interessante – e più realistica dopo l’addio di Sabatini -: Moggi potrebbe finire a Palermo.

Serie A 2010/2011: Parma

Se si va a guardare il tabellino dei trasferimenti del Parma sembra quasi che la squadra emiliana sia stata rivoluzionata, essendo una di quelle che hanno portato a termine il maggior numero di trasferimenti. Se però andiamo a vedere chi è arrivato, si capisce che quasi quasi la squadra è la stessa dello scorso anno.

Continua così la politica della società di puntare sui giovani cresciuti nei vivai di tutta Italia per dargli un’opportunità e farli diventare dei futuri campioni, ma questa politica, seppur molto positiva, non le ha permesso e probabilmente non le permetterà di fare tanta strada. Sono arrivati anche calciatori di un certo peso ed esperienza come Giovinco, Dzemaili, Paletta e Gobbi, e di partenze, se si escludono i prestiti, non ce ne sono state di così “dolorose” (Lunardini, Rossi, Pasi e Paponi), mentre peseranno un po’ di più gli addii a Biabiany e Lanzafame.

Brescia: Morrone se parte Baiocco?

 Il Brescia è tornato in serie A, dopo molte stagione trascorse nel Purgatorio della serie cadetta. Le Rondinelle sono molte attive sul mercato per arrivare a una salvezza tranquilla.

Per questo la società lombarda sta cercando giocatori d’esperienza. Sul taccuino degli operatori di mercato è finito Stefano Morrone del Parma. Per un centrocampista che potrebbe vestire la maglia del Brescia a uno che potrebbe togliersela: Davide Baiocco.