Coppa Italia, Inter e Palermo a caccia del titolo

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Ancora qualche ora di attesa prima che vado in scena l’ultimo atto stagionale del calcio nostrano, con l’attesissima finale di Coppa Italia tra Inter e Palermo. Gli occhi sono ancora puntati sulle magie di Messi, sul Barcellona campione d’Europa e su Abidal che solleva la Champions League, e sarà dura scendere sulla terra ed accontentarsi del calcio “umano” che ci verrà proposto (con tutto il rispetto per le pretendenti al titolo).

Ma Inter-Palermo è comunque una gara da seguire dal primo all’ultimo minuto e piena di spunti interessanti per l’una e per l’altra compagine. Il Palermo torna a giocarsi una finale dopo 32 anni e spera di mettere in bacheca il primo trofeo della sua storia, al termine di una stagione travagliata. L’Inter di coppe nazionali ne ha già sei in bacheca ed è alla sua sesta finalissima in sette anni, ma vuole conquistare il suo terzo trofeo stagionale (dopo Supercoppa Italiana e Mondiale per Club) e regalare a Leonardo la prima coppa da allenatore nerazzurro.

Video: cresce la febbre a Palermo per la finale di Coppa Italia

Per l’Inter la Coppa Italia rappresenta il trofeo che dovrebbe salvare la stagione – anche se aver vinto il mondiale per club ha un altro valore.

Il problema è che la piazza ha sofferto troppo, perché si è passati da un triplete alla vittoria dello scudetto ad opera degli odiati cugini. E una vittoria in Coppa Italia permetterebbe di giocarsi con loro la supercoppa italiana all’inizio della nuova stagione.

Zamparini: “Pastore? Quaranta milioni come acconto”

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Ma quanti soldi vuole Maurizio Zamparini per vendere Javier Pastore? Per ora non è dato saperlo. Davanti ai microfoni della stampa davanti alla sede della Lega, il patron del Palermo si rifiuta di fare una cifra:

Quanto costa Pastore? Non ha prezzo. Quaranta milioni? Quaranta milioni è l’acconto.

Difficile, se non impossibile che il giocatore parta quest’estate, perché

in questo momento metterebbe in difficoltà la squadra, l’abbiamo costruita su di lui per l’anno prossimo.

Milan: alle viste scambio Cassano-Pastore con il Palermo?

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Non ha ancora fatto nessuna “Cassanata”, ma Fantantonio di certo non può gradire a lungo l’essere relegato in panchina. Va bene che gli siano preferiti dei mostri sacri come Ibrahimovic, Robinho e Pato, ma visto che ultimamente Allegri ha schierato Boateng pur di non farlo giocare, e dato che Galliani ha ammesso che è alla ricerca di una mezz’ala sinistra, diventa chiaro come il futuro di Cassano al Milan abbia i giorni contati.

Si sa che il talento barese non ha mai gradito la panchina, ma pare sia quello il suo ruolo designato per la prossima stagione. Un ruolo che potrebbe fargli perdere anche la convocazione ad Euro 2012 (Prandelli è stato chiaro, chi non gioca non viene convocato), ed in tutto questo si vocifera di una difficoltà di ambientamento della madre nella città di Milano. Per questo si comincia a discutere di una sua probabile cessione.

Palermo: sequestrate azioni a Zamparini

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E’ decisamente una brutta mattinata per Maurizio Zamparini che oggi ha scoperto di rischiare di perdere la proprietà della società del Palermo a causa di un problema legato alla sua attività di imprenditore. Zamparini afferma che si tratta di un pm che lo perseguita, e che gli lancia accuse infondate, ma la vicenda che riguarda uno dei suoi supermercati, “i Sanniti” di Benevento, va avanti ormai da mesi.

Senza entrare nei particolari giudiziari, basti dire che al patron dei siciliani vengono contestate irregolarità edilizie e ambientali nella costruzione dell’impianto, con danno al Comune di Benevento. Per questo oggi la magistratura si è mossa ed ha provveduto a sequestrare parte dei suoi beni privati e persino le azioni del Palermo fino al 70% per un ammontare di 25 milioni di euro.

Zamparini: “Senza Juve si sta benissimo!”

Il patron del Palermo è una vera e propria miniera di notizie per chi si occupa di sport. Uno di quelli che permettono di riempire pagine e pagine di quotidiani e blog grazie ai suoi interventi.

Anche quando interviene a sproposito. Come in questo caso:

Agnelli dice che andranno a giocare in un’altra Lega? Magari… Abbiamo già giocato senza la Juve e si è stato benissimo. L’esodo dei tifosi rosanero verso Roma è bellissimo e dimostra come i dati che ci sono in Lega come bacino d’utenza sono falsi.

Palermo – Milan 2-1: fotogallery

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Una vittoria per entrare nella storia. Questo era l’obiettivo dichiarato di Delio Rossi, che dopo una stagione travagliata sulla panchina del Palermo con tanto di esonero e riassunzione) sperava di poter regalare al popolo rosanero una finale di Coppa Italia. Il Milan dal canto suo sognava di bissare il successo in campionato e di mettere in bacheca un altro importante trofeo.

Si partiva dal 2-2 dell’andata ed i rossoneri sapevano che per passare il turno avrebbero dovuto segnare un gol in più degli avversari. Impresa non facile al Berbera, non questa sera almeno, perché i padroni di casa hanno giocato a viso aperto, ribattendo colpo su colpo ad ogni azione degli avversari.

Semifinale Coppa Italia: Palermo – Milan 2-1

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Gara di ritorno della semifinale di Tim Cup valevole per l’approdo in finale.
Stadio Barbera, Palermo:
Palermo-Milan 2-1
Reti:
18′ st Migliaccio (P), 28′ st Bovo (P), 49′ st Ibrahimovic (M)

Qualificato per la finale di Coppa Italia: PALERMO
Contro: la vinente di Inter-Roma (domani ore 20.45)

Palermo – Milan 2-1

La pancia piena con sensazione di sazietà? O piuttosto una sbornia da scudetto non ancora smaltita? Forse, nè l’una nè l’altra, perchè il Paelrmo ammirato allo stadio Barbera, di fronte a un pubblico che ha saputo nuovamente stupire per impeto e trasporto, è sembrata squadra determinata e piena di vigore. Volevano la finale a ogni costo, i rosanero, e l’hanno ottenuta in virtù di una prestazione che ha legittimato il successo.

Fuori Cassano e Ibrahimovic, neppure in panchina Gattuso: Allegri opta per l’inserimento a centrocampo di Flamini e Van Bommel e affida l’attacco a Pato e Robinho. Delio Rossi schiera i migliori ma non Miccoli che, assieme a Pinilla, si accomoda in panchina. La prima occasione dell’incontro è dei rossoneri: verticalizzazione di 30 metri di Pirlo, palla sui piedi di Robinho che, a tu per tu con Sirigu, calcia clamorosamente alto. All’8′ è Flamini a spaventare Sirigu: il portiere di casa respinge con i pugni sulla linea di porta. Il Palermo si affaccia dalle parti di Abbiati al 16′: cross di Cassani per Hernandez che serve Pastore, palla di poco a lato. Ancora locali al 22′: Pastore smarca Migliaccio che libera Hernandez, provvidenziale l’intervento di Flamini.

Palermo – Bari 2-1: fotogallery

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Partita quasi priva di significato quella che segna il primo anticipo della 36esima giornata di campionato, tra un Palermo che non molto da chiedere alla classifica ed un Bari ormai certo della retrocessione nella serie cadetta, anche se voglioso di onorare fino in fondo la stagione.

Meglio gli ospiti nelle primissime battute di gioco, mentre il Palermo non riusciva a trovare le giuste geometrie. Il vantaggio dei Galletti arrivava al minuto numero 7, quando Gazzi imbeccava Bentivoglio per lo 0-1 che faceva esultare i tifosi biancorossi. Il pareggio dei rosanero arrivava dopo la mezz’ora, per merito della coppia Pinilla-Miccoli, con il capitano che infilava il portiere ospite.

Serie A 36a giornata: Palermo – Bari 2-1

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Anticipo della trentaseiesima giornata di serie A.
Stadio Barbera, Palermo:
Palermo-Bari 2-1
Reti:
7′ pt Bentivoglio (B), 39′ pt Miccoli (P), 8′ st Bovo (P)

Palermo – Bari 2-1

A chi serva la gara odierna? Converrà abituarsi perchè, a questo punto della stagione, tra qualche gara ancora ricca di spuunti e intrisa di motivazioni ve ne saranno parecchie altre depauperate di ogni significato. Palermo e Bari, al campionato, hanno poco di più da chiedere: i rosanero sono proiettati verso la semifinale di ritorno della Tim Cup, i Galletti matematicamente retrocessi da qualche giornata.

Ospiti privi degli squalificati Glik e Rudolf, Mutti schiera un 4-3-1-2 lasciando Bentivoglio dietro la coppia di attaccanti, composta da Romero e Huseklepp. Di contro, Delio Rossi opta per un 4-3-1-2 che prevede la presenza di Ilicic e Kasami al fianco di Miccoli e Pinilla. Primi vagiti del match di marca ospite: al 7′ il Bari è già in vantaggio grazie a Bentivoglio che raccoglie un cross di Gazzi dalla sinistra e conclude da ottima posizione. Spigliata la manovra ospite, contratta quella locale.