Zamparini spiega i motivi dell’esonero di Pioli

L’aria è pesante, il malumore si taglia a fette ed il pubblico sembra non gradire l’ultima uscita pazza del patron Zamparini, che a pochi giorni dall’inizio del campionato si è reso protagonista di un clamoroso passo indietro, esonerando Stefano Pioli ed affidando il Palermo nelle mani di Devis Mangia. Il cambio di allenatore non è che la punta dell’iceberg in una situazione che ha visto volar via i pezzi migliori, da Pastore a Cassani, da Sirigu a Nocerino. Ma il patron Zamparini minimizza ed attacca la stampa, prima di spiegare i motivi che hanno portato al licenziamento di Pioli:

Non c’è alcun caos. C’è disinformazione sui numeri della nostra campagna acquisti, penso ci sia una cattiveria costante nei confronti del Palermo. Perché nessuno ha scritto di caos Cellino quando ha esonerato Donadoni? Noi ci siamo mossi sul mercato investendo perché sia per la squadra che per l’allenatore sta cominciando un nuovo ciclo e probabilmente sarà un anno di transizione.

Palermo: saltato Pioli, arriva Mangia

Che Pioli non sarebbe arrivato alla fine della stagione lo sapevamo già tutti, e che non sarebbe arrivato nemmeno a mangiare il panettone era un sospetto che avevamo in molti. Ma che non avrebbe nemmeno visto il calcio d’inizio del campionato, questo proprio non potevamo immaginarcelo.

E così, in questa gara tra Zamparini e Cellino tra chi è più mangia-allenatori, il presidente del Palermo pareggia i conti con il suo omologo sardo che qualche settimana fa aveva fatto fuori Donadoni, cacciando Pioli a 10 giorni dall’esordio in campionato.

Palermo, Pioli rischia la panchina

 Sembra incredibile eppure anche se il campionato deve ancora incominciare potrebbe arrivare il secondo esonero di questa serie A. Dopo Donadoni, esonerato dal Cagliari da Cellino, ecco che anche il presidente rosanero per non esser da meno sta pensando di esonerare Pioli, arrivato a giugno al posto di Delio RossiZamparini ha dichiarato in questi giorni di esser preoccupato per la squadra:

Ci sono problemi gravissimi, sono molto preoccupato. La squadra peggiora e non è colpa degli uomini che vanno in campo ma della condizione atletica e della posizione in campo.

Ovviamente il presidente non ha accennato al fatto che la rosa sia stata menomata dalle partenze di Pastore, Sirigu, Cassani e Bovo, senza sostituirli degnamente. Le colpe imputate a Pioli sono i troppi gol subiti in queste amichevoli estive, ben 12 nelle ultime cinque partite, oltre ovviamente alla eliminazione prematura dall‘Europa League.

Serie A 2011/2012: conosciamo il Palermo

Il mercato del Palermo si è sicuramente caratterizzato dal tanto parlare che si è fatto intorno all’affare-Pastore. Purtroppo per i tifosi però, i tanti milioni incassati dal Psg non sono stati investiti, tanto che in entrata l’unico acquisto di peso che si è registrato è stato quello di Matias Silvestre.

Insieme all’ex catanese sono arrivati Mantovani e le solite scommesse di Zamparini come Lores, Cetto e Zahavi. Di contro sono partiti in molti, da Lanzafame a Sirigu, da Goian a Kasami, da Guana a Carrozzieri, fino a Glik. Insomma, gli incassi sono stati tanti e gli investimenti pochi, e così si spiega l’ennesima contestazione dei tifosi che ha fatto infuriare il presidente rosanero.

Preliminari Europa League, Thun – Palermo 1-1

Foto: AP/LaPresse

Il 2-2 casalingo nella gara di andata del terzo turno preliminare di Europa League costringeva il Palermo a fare risultato sul campo del Thun. Un’impresa non proprio facile, considerando che gli svizzeri al Barbera si sono dimostrati squadra difficile da superare, mai doma e capace di sfruttare al meglio le disattenzioni difensive della compagine di Pioli.

La gara di ritorno in terra svizzera partiva da queste premesse, ma ci si sarebbe aspettati che il Palermo provasse almeno a gettarsi all’attacco, alla ricerca di quel risultato che avrebbe potuto regalare la qualificazione al turno successivo. E invece nel corso della prima frazione di gioco gli svizzeri hanno spesso messo sotto gli ospiti, presentandosi più volte dalle parti dell’area avversaria.

Javier Pastore saluta Palermo e promette successi al PSG

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Maurizio Zaparini ha mantenuto la promessa e – dopo aver annunciato che avrebbe venduto Javier Pastore all’estero – ha ufficializzato il passaggio del talento argentino al Paris Sait Germain. Il Flaco dunque non calcherà più i terreni italiani (almeno non nella prossima stagione) e si appresta a vivere la sua nuova avventura in terra di Francia, non prima di aver salutato Palermo ed i palermitani, che lo hanno sempre trattato come un re:

Ho tanti bei ricordi. Voglio ringraziare i miei compagni, i dirigenti e soprattutto i tifosi. Sono felice, ma nello stesso tempo ho un grande dolore nel cuore. A Palermo mi hanno dato tanto amore e mi hanno insegnato molto. Colgo l’occasione per ringraziarli, vorrei poterli abbracciare tutti. Chiedo scusa ai miei compagni di squadra per tutte le volte che ho sbagliato. L’Italia è e sarà sempre la mia seconda casa. Sono profondamente grato a tutti. Non ho mai vissuto niente di simile, mi dispiace solo di non essere stato in grado di dare di più al Palermo.

Preliminari Europa League, Palermo – Thun 2-2

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La stagione ufficiale delle squadre italiane si è aperta oggi con il primo incontro di qualificazione all’Europa League tra il Palermo ed gli svizzeri del Thun. Buona, ma non buonissima, la prima degli uomini di Pioli, che hanno impattato per 2-2, al termine di una gara che avrebbero potuto vincere con facilità, specie nella prima frazione di gioco, quando le occasioni da rete sono state numerose.

E invece il Palermo ha rischiato addirittura di perdere, andando sotto di un gol quando correva il minuto numero 6 della prima frazione di gioco. Il pareggio arrivava a distanza di pochi minuti, grazie ad Ilicic, che tentava la bordata dai 25 metri e riusciva ad insaccare alla destra di Da Costa. Di lì a poco il Palermo avrebbe avuto l’occasione per portarsi in vantaggio, ma Nocerino e lo stesso Ilicic non riuscivano a concludere degnamente.

Pastore, Chelsea o PSG. Ilicic l’erede

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L’unica certezza su Javier Pastore è che il prossimo anno non militerà più nel campionato italiano.  Il talento argentino è stato corteggiato da diverse squadre, prima Juventus, poi Inter e infine Milan, ma le richieste esose del presidente Zamparini non lasciano speranza  per le squadre italiane che non possono nemmeno avvicinarsi ai 50 milioni pretesi. Rimane così una corsa tra il Chelsea di Villas Boas, che dopo il no di Modric si è gettata a capofitto su Pastore, e il nuovo Paris Saint Germain che con i soldi del Qatar è pronto a fare follie sul mercato.

L’incontro tra Zamparini e Marcelo Simonian, agente del calciatore, è previsto per domani e potrebbe risultare decisivo per il cambio di maglia di Pastore. Le parole del presidente del Palermo non lasciano speranze ai tifosi rosanero, il giocatore verrà venduto per esigenze di bilancio:

Sono costretto a vendere Pastore perchè abbiamo 20 milioni di buco in bilancio e non intendo coprirli di tasca mia. Ho già investito 100 milioni, il Palermo adesso deve camminare con i suoi piedi. Mi auguro che questa storia si chiuda questa settimana perchè non ne posso più.

Zamparini: “cedo Pastore in 10 giorni, spero alla Roma”

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Si riaccende il mercato su Pastore ora che l’Argentina è uscita dalla Coppa America. La firma può arrivare da un giorno all’altro, e Zamparini è sicuro che il fantasista non vestirà la maglia del Palermo il prossimo anno. Secondo il patron, Pioli sta già costruendo la squadra senza di lui, e così conta di venderlo entro la fine di luglio. Il piano è semplice: 50 milioni, ma con alcune eccezioni.

Un po’ più sbottonato del solito, Zamparini ha ammesso che c’è un grande club europeo, senza farne il nome, che gli ha offerto 45 milioni di euro. Lui ha risposto di volerne 50, ma non ha chiuso definitivamente la porta, come a dire che se non arrivano offerte migliori, potrebbe accettare quella. Il Milan si è fatto avanti, ma “è presto per parlarne” ha ammesso, mentre con la Roma la situazione è diversa.

Palermo, entro 6 mesi il nuovo stadio

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Anche il Palermo avrà il suo stadio di proprietà. Dopo l’annuncio della Juventus, diversi club come Milan, Inter, Fiorentina e Lazio hanno annunciato di voler costruire un impianto privato, ma poi a causa dei costi o della burocrazia, non se ne è fatto nulla. Ed invece ecco che ieri sera Maurizio Zamparini si presenta in conferenza e dà una notizia che nessuno si aspettava. Non solo il Palermo avrà il suo stadio, ma lo avrà in appena 6 mesi.

A dir la verità il progetto è partito nel 2006, ma a causa della solita burocrazia, tra controlli e autorizzazioni varie, si è arrivati a dare l’ok pochi giorni fa. I lavori cominceranno a breve e, secondo i calcoli del patron rosanero, nella prossima stagione (quella 2012/2013), la squadra giocherà in uno stadio appartenente al club.