Azzurri, parte dei premi all’Unità d’Italia

Mai edizione dei mondiali partì con così tante polemiche intorno alla maglia azzurra. Non bastavano i 60 milioni e passa di commissari tecnici pronti a sparare addosso a Lippi per ogni singola scelta, ci mancavano solo le accuse del mondo della politica (e di Calderoli in particolare) che qualche giorno fa ha invitato la Federcalcio a ridurre gli eventuali premi vinti dai calciatori azzurri in terra sudafricana.

La polemica è rimbalzata qua e là per un paio di giorni, con gli azzurri che non hanno preso bene il suggerimento del ministro leghista e con Abete, presidente della Figc, pronto a precisare:

C’è molta attenzione sul versante fiscale. Se la Federazione determina un premio a un giocatore, è un reddito a 360 gradi e determina la tassazione. Sul versante fiscale dobbiamo dire che avere dei giocatori che guadagnano bene vuol dire anche avere la certezza di introiti per lo Stato.

Wenger: Italia vecchia e senza talento

Quante possibilità ha l’Italia di bissare il trionfo di quattro anni fa? Nessuna, stando al parere di Arsene Wenger, tecnico dell’Arsenal:

Rispetto l’Italia. Riesce sempre ad ottenere il massimo dal minimo e non bisogna mai trascurarla. Il talento per vincere il Mondiale, però, non c’è. Avete qualche centrocampista emergente, come Marchisio, però le punte, Gilardino e Pazzini, sono già vecchie. Voi italiani siete troppo conservatori con i giovani: quando arrivano in squadra hanno già dato.

Amichevoli pre-mondiali: Svizzera-Italia 1-1

Svizzera – Italia 1-1

Finisce in parità l’ultimo test azzurro prima della partenza per il Sudafrica, con una squadra completamente rivoluzionata rispetto alla gara contro il Messico. L’avversaria di turno era la Svizzera, la stessa nazionale che l’Italia incontrò alla vigilia del mondiale del 1982 e di quello del 2006 (e se siete scaramantici cominciate a toccare ferro), così come lo stesso è il punteggio finale (1-1).

Dopo qualche minuto di studio erano gli elvetici a passare in vantaggio, grazie alla rete firmata da Inler al minuto numero 10. Ma stavolta l’Italia è sembrata più reattiva rispetto a quella “ammirata” contro il Messico, tanto che dopo soli quattro minuti riusciva a trovare il pareggio con Quagliarella, stasera impiegato sin dal primo minuto.

Pirlo ko, pronto Cossu

Continua la lista dei probabili assenti illustri al mondiale sudafricano, vista l’esclation di infortuni che sta interessando le varie nazionali. Stavolta la tegola pesante cade sulla testa della comitiva azzurra,

Amichevoli pre-mondiali: Italia-Messico 1-2

Si conclude con una sconfitta la prima amichevole dell’Italia in vista del Mondiale sudafricano. Lo sparring partner era il giovane e veloce Messico, non certo l’invincibile armata, ma molto più avanti nella preparazione rispetto alla nazionale azzurra. Lippi ha provato a mettere in pratica gli schemi studiati nel ritiro del Sestriere, con Marchisio nelle insolite vesti di trequartista davanti alla coppia De Rossi-Pirlo.

In avanti Di Natale, Gilardino e Iaquinta con compiti anche di copertura, qualora il Messico si fosse fatto sotto. Ed i sudamericani non hanno certo mostrato timori reverenziali di fronte all’Italia Campione del Mondo, tanto che dopo la fiammata iniziale degli azzurri (traversa di Iaquinta) cominciano ad avvicinarsi pericolosamente alla porta di Buffon, fin quando al 17′ ci scappa la rete di Vela.

Italia, i numeri di maglia

Oltre alla lista dei 23 che partiranno per la spedizione sudafricana, c’era grande curiosità per il numero di maglia che ciascun giocatore italiano avrebbe scelto per accompagnare la propria avventura. Scontato il numero 1 di Buffon ed il 5 di Cannavaro, mentre mantengono lo stesso numero di maglia avuto ai precedenti mondiali Camoranesi (16), Pirlo (21), Gilardino (11), Gattuso (8) e Zambrotta (19). Il numero 10 va sulle spalle di Totò Di Natale, mentre De Rossi passa dal 4 al 6 e Iaquinta si assicura l’11.

Dimostrano di non essere scaramantici Bocchetti del Genoa e Palombo della Sampdoria, che prendono rispettivamente il 13 ed il 17. Da citare il numero 20 di Pazzini, nella speranza che possa emulare le gesta di Paolo Rossi nel 1982, quando con quel numero sulle spalle si consacrò capocannoniere, trascinando la nazionale di Bearzot al suo terzo titolo mondiale. Dopo il salto la lista completa.

Mondiale 2010: la lista di Lippi

Dopo le indiscrezioni che si sono rincorse per tutta la giornata, arriva finalmente la lista ufficiale delle convocazioni di Marcello Lippi in vista del prossimo mondiale sudafricano. Il ritardo nella comunicazione era dovuto probabimente alle condizioni di Camoranesi, che fino a qualche ora ga ha tenuto in allarme la comitiva azzurra. Ma ora che l’italo-argentino è stato dichiarato abile ed arruolato non c’è più motivo di attendere ed ecco dunque la lista ufficiale.

Come ampiamente pronosticato, non faranno parte della comitiva azzurra Sirigu, Borriello e Cossu. Fuori anche Cassani al quale è stato preferito il genoano Bocchetti, che evidentemente nel ritiro del Sestriere deve aver offerto maggiori garanzie in fase difensiva. Un po’ a sorpresa, invece, rientra nella lista il nome di Fabio Quagliarella, sebbene la sua stagione sotto il Vesuvio non sia stata esattamente esaltante. Il ballottaggio era comunque tra il napoletano e Giuseppe Rossi, anche lui non al meglio della condizione fisica nell’ultima stagione con la maglia del Villareal.

Cassano era peggio di Balotelli

Una volta c’erano Cassano e le cassanate e non sapevi mai se quel metro e settantacinque di classe pura sarebbe riuscito a terminare la partita senza dare di matto. Oggi ci sono Balotelli ed i capricci e non sai mai se quel metro e novanta di classe (in parte ancora da dimostrare) riuscirà ad ottenere la maglia da titolare nella prossima partita, per concluderla poi senza creare polemiche con avversari, tecnico, compagni e tifosi.

Cassano e Balotelli, accomunati da un talento superiore alla norma, ma anche da un carattere esuberante che finisce per infastidire anche l’uomo più paziente del mondo. Ma Fantantonio ora è cresciuto ed a pochi mesi dai 28 anni si rivede nel giovane attaccante nerazzurro:

Io e Mario ci assomigliamo. Lo conosco: è un bravo ragazzo, ma si fa trasportare troppo dall’istinto. Poi ha soltanto 19 anni. Io alla sua età ero anche peggio: un pazzo scatenato, non ascoltavo nessuno. Però alla fine l’ho pagata. Non ho vinto niente.

Mondiali 2010: la lista di Lippi

Il giorno tanto atteso è arrivato ed il toto-convocazioni finisce qui, di fronte alla lista dei trenta pre-selezionati da Marcello Lippi per il prossimo mondiale. Una lista che scontenterà non poco questo o quell’altro pseudo-allenatore (nel periodo dei mondiali lo siamo un po’ tutti) deluso dalla mancata chiamata dei propri beniamini. Ma Marcello Lippi sin dal ritorno sulla panca della nazionale aveva escluso qualunque condizionamento esterno, giurando di portare solo chi gli sembrava più adatto a difendere i colori dell’Italia (ed il titolo di Campione del Mondo) in terra sudafricana. Ed eccola allora la lista dei pre-convocati, che verrà sflotita la prossima settimana, per arrivare ai 23 effettivi più quattro riserve che parteciperanno solo in caso di infortunio di qualche “titolare”:

Portieri: Buffon (Juve), De Sanctis (Napoli), Marchetti (Cagliari), Sirigu (Palermo);

Difensori: Bocchetti e Criscito (Genoa), Bonucci (Bari), F. Cannavaro, Chiellini, Grosso (Juve), Cassani (Palermo), Zambrotta (Milan);

Centrocampisti: Camoranesi, Candreva e Marchisio (Juve), Cossu (Cagliari), De Rossi (Roma), Gattuso e Pirlo (Milan), Maggio (Napoli), Montolivo (Fiorentina), Palombo (Samp), Pepe (Udinese);

Attaccanti: Borriello (Milan), Di Natale (Udinese), Gilardino (Fiorentina), Iaquinta (Juve), Pazzini (Samp), Quagliarella (Napoli), Rossi (Villarreal).