Prandelli deluso: pochi giovani da convocare

Il campionato italiano è il più bello del mondo? Forse sì, ma non per merito dei giovani nostrani, sempre meno presenti (numericamente parlando) nella massima serie. Il problema del ricambio generazionale, dopo gli splendori di Germania 2006, si era posto già nel periodo del Lippi 2, ma non è bastato cambiare condottiero per vedere in campo ragazzini di belle speranze.

E così ci ritroviamo alla vigilia del doppio impegno (Irlanda del Nord e Serbia) verso Euro 2012 a veder convocato un campione del mondo bello stagionato come Gianluca Zambrotta, segno evidente che c’è ben poco da scegliere. A lamentarsi è Cesare Prandelli, che proprio non riesce ad individuare giovani stelle italiane nel campionato di serie A:

Il campionato è ricco di per sé ma povero per quel che mi riguarda. Mi aspettavo qualcosa in più. Non vedo giovani in grado di star qui ora. Spero che tra 5-6 mesi il campionato me li offra.

Prandelli: Totti-Cassano? Si può fare

Il suo uomo di maggior talento, Antonio Cassano, ha espresso qualche tempo fa il desiderio di giocare ancora una volta con l’amico Totti, magari in una gara amichevole della Nazionale. E il ct Cesare Prandelli non è rimasto insensibile alle richieste del numero 99 doriano, impegnandosi a fare quanto possibile per esaudirne il desiderio:

Troppo tardi per vedere Totti e Cassano insieme? Non è mai troppo tardi e se ci sarà l’occasione, un’amichevole importante, potremmo pensarci. L’idea di vederli ancora assieme potrebbe trasformarsi in una bella serata, con due amici che si ritrovano. Dobbiamo vivere il calcio in maniera sincera, senza alimentare le polemiche.

Qualificazioni Euro 2012: Italia-Isole Far Oer 5-0

Italia – Isole Far Oer 5-0

Missione compiuta! L’Italia di Prandelli voleva cominciare con il piede giusto l’avventura verso gli Europei del 2012 e guadagnare i sei punti in palio nelle prime due uscite del nuovo corso. Troppa fatica con l’Estonia nel debutto ufficiale, un po’ meno nella gara di questa sera, che ci vedeva protagonisti contro le Isole Far Oer, la squadra materasso del girone.

Alla fine sarà cinque a zero per la nuova Italia, un risultato di cui non andare troppo fieri, vista la scarsa vena agonista dell’avversario, ma anche un risultato che fa morale, in vista dei prossimi impegni internazionali. Dubbi sull’esito della gara ce n’erano ben pochi, ma il rischio era la nazionale italiana si specchiasse nella propria superiorità tecnica, lasciandosi andare a giochi di prestigio assolutamente inutili.

Le confessioni del nuovo Cassano

Ricordate il Cassano furente che mandava a quel paese l’arbitro, lanciandogli addosso la maglia e intimandogli un perentorio “ci vediamo dopo”? Bene, dimenticatelo, perché il Cassano post-matrimonio (ma ancor prima, post-fidanzamento) è un altro uomo, come ha già avuto modo di sottolineare il ct della nazionale Cesare Prandelli. Ed il fantasista della Samp non può che dar ragione al tecnico azzurro nel corso della conferenza stampa a Coverciano:

Nella mia carriera ho fatto disastri inenarrabili. Ma non sono un terrorista e non è vero che spacco gli spogliatoi. In Nazionale non ho mai mancato di rispetto a nessuno, compagni o giornalisti, verso i quali ho una diffidenza istintiva. Ma sono maturato, Carolina mi ha cambiato la vita, la ringrazierò per l’eternità.

Prandelli coccola Cassano

La prima è andata ed i tre punti sono stati portati a casa, pur non giocando a memoria, pur soffrendo eccessivamente la modesta Estonia, che avrebbe potuto costringere Prandelli alla prima magra figura sulla panca dell’Italia. Il mister lo sa, ma non si piange addosso e cerca invece di guardare al futuro, a come potrebbe diventare la nazionale di qui a qualche mese:

Questa Nazionale può dare molto ma molto di più. L’ho sempre detto, ci vuole pazienza. E’ come quando qualcuno vuole costruire un grattacielo: scava le fondamenta e trova subito difficoltà. Il calcio italiano ha molta più qualità di quello che ora noi immaginiamo. Ma stiamo appena alle fondamenta, abbiamo cominciato a capire come dobbiamo giocare. E se riusciamo a vedere che grattacielo verrà, è veramente un edificio molto bello.

Prandelli: vittoria meritata

Cesare Prandelli ci tiene da sempre a conciliare bel gioco e risultati, ma a questo punto della stagione è bene accontentarsi del solo risultato e rimandare a giorni migliori l’elemento-spettacolo.

Qualificazioni Euro 2012: Estonia-Italia 1-2

Estonia – Italia 1-2

Finalmente Italia! Dopo quattro pareggi e tre sconfitte, arriva la prima vittoria azzurra in questo 2010, nonché la prima di Cesare Prandelli alla guida della nazionale. Lo sparring partner era l’Estonia, nella prima gara di qualificazione agli Europei del 2012. Un’avversaria facile da superare sulla carta, ma non così sprovveduta sul rettangolo verde ed aiutata dalla scarsa vena della comitiva azzurra, bella da vedere ma non incisiva come ci si sarebbe aspettati.

E così capita che l’Italia mostri buone trame di gioco per la prima mezz’ora del primo tempo, con passaggi e scambi precisi, senza però creare particolari preoccupazioni al portiere avversario. Le azioni da gol in questa fase sono quasi nulle, se si esclude un tiraccio di Vassiljev ed un tentativo di Pazzini. Al 25′ invece arriva il gol dei padroni di casa, che sfruttano un calcio di punizione respinto da Sirigu e ribattuto in rete da Zenjov.

Balotelli emozionato e insoddisfatto

Qualcuno non avrebbe mai voluto vederlo in maglia azzurra per via delle origini ghanesi, qualcuno invece lo vorrebbe in pianta stabile nel nuovo corso della nazionale italiana. Sta di fatto che ieri sera Mario Balotelli ha esordito nella nazionale maggiore, voluto e difeso da Cesare Prandelli che non è certo abituato a farsi condizionare dal sentimento popolare. E Supermario racconta così il debutto ai microfoni di Sky:

Posso dirvi che ero molto emozionato prima la partita, ma soprattutto durante l’inno di Mameli. Quasi non riuscivo a cantare ed è strano per me perché di solito non sento mai l’emozione, ma questa volta sì, lo devo ammettere. Poi la partita è iniziata e tutto è passato, ma quando giochi per la Nazionale, per il tuo Paese, non c’è nulla di paragonabile, neanche la finale di Champions con l’Inter.

Amichevoli: Italia-Costa D’Avorio 0-1

Speravamo di cominciare con un “buona la prima” e invece dobbiamo accontentarci di tanta buona volontà e di poco altro. Il ciclo di Prandelli sulla panchina azzurra si apre così come si era concluso quello di Lippi, vale a dire con una sconfitta, sebbene le sensazioni al fischio finale non siano neanche lontanamente paragonabili.

Certo, ci si aspettava qualcosa di più dalla giovane Italia messa in campo dal neo-ct contro la Costa D’Avorio, ma le attenuanti sono parecchie e si spera che da qui a settembre – quando si comincerà a giocare con i punti in palio – ci sia modo di mettere a punto qualche meccanismo in più.

Sotto il diluvio dell’Upton Park di Londra, la nazionale azzurra non è riuscita ad avere la meglio sui rocciosi africani, privi di Drogba, ma pur sempre temibili nelle ripartenze. Bene l’Italia nel primo quarto d’ora di gioco, quando Balotelli si avvicinava alla porta in un paio di circostanze, cercando anche il dialogo con il duo Cassano-Amauri.