Calcio scommesse, le reazioni degli azzurri

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Una notizia che spiazza sconvolge e fa discutere l’intero sistema del calcio italiano, che non si è ancora ripreso dal ciclone Calciopoli e si appresta a vivere un’altra pagina buia con la vicenda legata alle scommesse. A fare effetto sono soprattutto i nomi dei protagonisti, non impiegatucci e dirigenti di squadre di categorie inferiori, ma calciatori che hanno scritto pagine importanti per il calcio di Serie A e – nel caso di Beppe Signori – della nazionale italiana.

E proprio ai calciatori azzurri, quelli che si stanno allenando per i prossimi impegni internazionali dell’Italia, viene chiesto un commento sulla vicenda che sta scuotendo dal profondo il sistema. Da più parti arriva un invito alla cautela ed alla verifica dei fatti, prima di mettere alla gogna qualunque indagato. Il primo a presentarsi di fronte alla stampa è capitan Buffon:

Decisamente non ci voleva, in questo momento. Ora però aspettiamo. Finché non si sa qualcosa di più definitivo, non è il caso di dare giudizi.

Nazionale: Prandelli richiama Pirlo e Balotelli, fuori De Rossi

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Tempo di nazionale, tempo di convocazioni con le solite code polemiche che caratterizzano le chiamate a rapporto di Cesare Prandelli. Per la gara di qualificazione agli Europei del 2012 contro l’Estonia e per l’amichevole contro l’Eire di Giovanni Trapattoni, il ct italiano ha reinserito nella lista Mario Balotelli, mentre ha lasciato ancora fuori Daniele De Rossi.

L’attaccante del Machester City era stato escluso dall’ultima convocazione di Prandelli per via del codice di comportamento vigente nella squadra azzurra. Balotelli aveva sgarrato, intervenendo contro un avversario con un colpo proibito in gara di Europa League ed il commissario tecnico si era ritrovato costretto a fare a meno di lui per le gare contro Slovenia ed Ucraina. Stessa sorte era toccata a Daniele De Rossi, reo di aver colpito con una gomitata un avversario in Champions League.

Baggio lascia la Federcalcio?

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Non è passato nemmeno un anno dalla sua nomina, e già Roberto Baggio vuol dare l’addio alla Federcalcio italiana. Ancora non è detta l’ultima parola, ma pare che l’ex Divin Codino non abbia gradito la bocciatura in toto del suo piano piuttosto ambizioso per rilanciare il calcio italiano: una sorta di rivoluzione del settore tecnico ed un sistema di studio sui giovani su 60 mila partite per la modica cifra di 7 milioni di euro.

Un po’ i costi elevati, un po’ per lo “sconfinamento” di competenze che andavano ad intaccare quelle di Gianni Rivera nel settore giovanile e di Albertini e Sacchi nel Club Italia hanno fatto respingere il piano di Baggio che ha affermato

Se non posso lavorare….

Prandelli tifa Napoli

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E’ piuttosto raro che il selezionatore di una nazionale riveli le proprie speranze sull’esito del campionato, ma Cesare Prandelli non fa mistero delle simpatie che ha in animo ed ammette di tifare Napoli per la volata scudetto:

Per lo scudetto tifo Napoli. Rivedo la mia Fiorentina degli anni passati per la capacità di coinvolgere i tifosi e per la qualità della programmazione. Anche noi a Firenze volevamo lottare per questi traguardi, il Napoli sta dando una risposta straordinaria di compattezza e merita successi.

Amichevole: Ucraina – Italia 0-2

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La giovane Italia cresce sotto la guida di mister Prandelli e – pur imbottita di “riserve” – riesce ad espugnare il non facile campo di Kiev, dove l’Ucraina studia per diventare protagonista dei prossimi Europei disputati in casa. Rispetto alla gara dello scorso venerdì contro la Slovenia, il ct azzurro ha mischiato le carte, mettendo in campo una formazione rinnovata per otto undicesimi.

Le uniche conferme rispetto alla gara di Lubiana sono state quelle di Maggio e Chiellini in difesa e quella di Aquilani a centrocampo. Per il resto, Viviano ha preso il posto di Buffon, Gastaledello e Criscito hanno completato la linea difensiva, Montolivo, Nocerino e Marchisio si sono uniti al centrocampista bianconero sulla linea mediana del campo, mentre Gilardino e Rossi si sono divisi i compiti in attacco.

Amichevoli internazionali: Italia senza titolari, Ucraina senza Shevchenko

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L’amichevole che si disputerà domani tra Italia ed Ucraina serve più ad una delle due nazionali che ospiterà l’Europeo del 2012 che non agli azzurri. L’Ucraina infatti non disputa le qualificazioni, e dunque ha bisogno di partite come quella contro l’Italia per testare la rosa che scenderà in campo nel prossimo torneo.

Per questo motivo stona un po’ l’assenza dell’uomo simbolo della nazionale ucraina, Andriy Shevchenko, ex stella del Milan, che a dispetto dei suoi 34 anni rimane ancora l’uomo più importante della sua squadra. L’attaccante ha comunicato che domani non sarà in campo per dei problemi familiari di cui non ha voluto rendere nota l’entità. Ma non sarà l’unico a mancare.

Qualificazioni Euro 2012: Slovenia – Italia 0-1

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E’ una nazionale di serie B? Può darsi, ma la giovane Italia di Cesare Prandelli convince sempre più e porta a casa altri tre punti pesanti nel cammino di qualificazione verso l’Europeo del 2012.

Contro la temibile Slovenia, il ct italiano ha proposto una formazione in gran parte rinnovata rispetto alle ultime uscite, con il rientro di Buffon tra i pali, Chiellini e Bonucci chiamati a coprire il reparto difensivo centrale e la coppia Balzaretti-Maggio incaricata di coprire le fasce. A centrocampo trovano posto Thiago Motta, Aquilani e Montolivo, con Mauri leggermente avanzato a sostenere gli attacchi dell’ex coppia d’oro della Sampdoria Cassano-Pazzini.

Di Vaio ha voglia di azzurro

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Le 35 primavere si avvicinano a grandi passi, così come il momento del ritiro, che prima o poi dovrà arrivare anche per un highlander come lui. Ma Marco Di Vaio sembra aver assunto l’elisir dell’eterna giovinezza in dosi massicce, se è vero che continua a correre come un ragazzino di vent’anni ed a segnare gol pesanti per la salvezza del suo Bologna.

C’era un tempo in cui gli esemplari della sua razza avevano un posto in prima classe nell’arca della nazionale, anche se la carta di identità consigliava il ritiro e le pantofole. Ma non oggi, non con Cesare Prandelli alla guida degli azzurri, in virtù di una politica che punta sulla valorizzazione delle giovani leve e su progetti a lungo termine. Di Vaio accetta la scelta, ma sogna di poter vestire nuovamente l’azzurro almeno in una gara amichevole:

Prandelli sta seguendo un certo percorso, è giusto che sia così. Se continuo a fare bene fino a fine anno, magari una convocazione per un’amichevole sarebbe gratificante.

Prandelli: con la Slovenia gara determinante

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Dopo la pausa invernale, riprende il cammino di qualificazione dell’Italia verso l’Europeo del 2012. Il prossimo avversario si chiama Slovenia, nazionale giovane e poco esperta, ma non per questo da sottovalutare, specie tra le pareti domestiche. Cesare Prandelli non si sente i tre punti in tasca ed è consapevole della difficoltà della gara:

Affrontiamo una Slovenia molto motivata, dal grande entusiasmo, compatta e dalla grande qualità tecnica, soprattutto in attacco. Ma non dobbiamo dimenticare che noi siamo l’Italia e che la partita è determinante per il nostro cammino.

Un’Italia giovane e piena di problemi, ma motivata dalla voglia di arrivare e di dimostrare che i tre titoli mondiali conquistati non sono il risultato di eventi fortunati o di chissà quale altra strana alchimia.

Italia: Ranocchia torna a casa, forse fuori pure Cassano

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Non è una bella situazione quella che Prandelli si trova a dover affrontare a poche ore dalla sfida contro la Slovenia. La partita più importante del girone, dopo l’auto-eliminazione della Serbia, verrà infatti disputata senza infortunati eccellenti come Pirlo, senza i bad boys De Rossi e Balotelli, senza Ranocchia che non ha ancora smaltito l’infortunio e che è tornato a Milano in vista del derby, ma notizia dell’ultim’ora, anche forse senza Cassano.

Prandelli ha infatti ammesso di aver trovato un Fantantonio nervoso, oltre che lontano dalla forma dello scorso autunno. Si dice che alla base del suo nervosismo ci sia l’imminente nascita della sua primogenita che dovrebbe avvenire tra pochi giorni. Proprio quel nervosismo che lo portò tre mesi fa a litigare con Garrone.

Buffon: Prandelli è l’acquisto migliore per l’Italia

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Si è ripreso le chiavi della porta della Nazionale, dopo mesi e mesi di assenza per l’operazione all’ernia del disco, ed ora è pronto a proporsi come figura leader della giovane Italia nel cammino che porta alle qualificazione per l’Europeo del 2012. E’ un Gigi Buffon in vena di chiacchiere quello che si presenta alla conferenza stampa di Coverciano, di fronte ad una folla di giornalisti pronti ad ascoltare le parole del numero uno della nazionale italiana. L’apertura è per mister Prandelli:

Questa Nazionale ha margini di miglioramento eccezionali: 7-8 elementi sono molto giovani e non hanno un’elevatissima esperienza a livello internazionale. Fino ad ora sono rimasto piacevolmente sorpreso da questa Italia. La prima pietra su cui è nata questa squadra, ovvero l’acquisto più azzeccato è stato quello dell’allenatore. E’ l’ideale per valorizzare questo progetto. Sta a noi con le prestazioni meritarci la fiducia.