Qualificazioni Euro 2012, i convocati di Prandelli

La Serie A è ferma per sciopero, ma i calciatori non possono certo rifiutarsi di indossare la maglia della nazionale, in vista delle gare di qualificazione agli Europei del 2012. L’Italia di Cesare Prandelli, prima nel Girone C con 16 punti, dovrà vedersela con le Isole Far Oer (a Torshavn il prossimo 2 settembre) e con la Slovenia il 6 settembre all’Artemio Franchi di Firenze.

Due le novità principali nelle convocazioni del mister azzurro, rappresentate dal ritorno di Alberto Gilardino e di Davide Astori, mentre per il resto non si registrano grandi cambiamenti rispetto al passato. Dopo il salto trovate la lista completa degli azzurri che difenderanno i colori dell’Italia nelle sfide di qualificazione all’Europeo del prossimo anno.

Prandelli esalta Cassano e Balotelli

E’ un Prandelli soddisfatto e fiducioso quello che si presenta davanti a taccuini e microfoni al fischio finale di Italia-Spagna, amichevole di lusso giocata sul terreno del San Nicola di Bari e vinta per 2-1 dagli azzurri. Forse l’Italia non meritava di portare a casa il risultato, considerando le occasioni create dalla Spagna nella seconda frazione di gioco, ma un pizzico di fortuna nel calcio non guasta mai e per una volta possiamo addormentarci con la soddisfazione nel cuore. Il ct azzurro non si esalta più di tanto, ma vuole sottolineare quanto di buona fatto dai suoi:

Dobbiamo prendere questa vittoria nella maniera giusta. Fino a quando abbiamo avuto gambe e lucidità abbiamo fatto un’ottima partita, poi ci è mancato un po’ d’ordine ed è su quello che dobbiamo lavorare ancora di più ancora. Soprattutto in fase di non possesso palla. Abbiamo avuto personalità e coraggio, abbiamo giocato, e paradossalmente abbiamo avuto anche fin troppa personalità.

Amichevole Italia – Spagna 2-1

Amichevole di lusso per l’Italia di Prandelli, che al San Nicola di Bari si trovava ad affrontare la Spagna campione d’Europa e del mondo. Del Bosque ha mischiato le carte, lasciando fuori molti pezzi da novanta della sua armata e concedendo spazio a qualche giovane leva. Prandelli invece metteva in campo la migliore Italia possibile con Buffon a difendere i pali, Criscito, Ranocchia, Chiellini e Maggio in difesa, Pirlo, De Rossi, Thiago Motta e Montolivo a centrocampo, Cassano (capitano nella sua Bari) e Giuseppe Rossi in avanti.

Azzurri vivi e pimpanti nella prima parte di gara, tanto che al minuto numero 4 Criscito avrebbe potuto far esultare il San Nicola, se solo il palo non avesse respinto il suo tiro dalla distanza. Ma il gol era nell’aria ed arrivava quando il cronometro segnava il minuto numero 11: Montolivo si inseriva bene in area su suggerimento di Criscito (tra i migliori in campo) e beffava Casillas con un pallonetto.

Partite storiche: Italia – Cecoslovacchia, finale Campionato del Mondo 1934

L’Italia fa centro al primo mondiale giocato. Nel 1930 la prima coppa Rimet si era svolta in Uruguay, ma molte squadre europee non avevano partecipato perché avevano considerato troppo esose le spese di viaggio e di soggiorno.

Una cosa simile avviene quattro anni dopo, visto che alla fase finale della competizione partecipano sedici squadre, ma solo tre provengono dal continente americano – si tratta di Stati Uniti, Brasile ed Argentina.

Amichevole Italia-Spagna, i convocati di Prandelli

Foto: AP/LaPresse

Per gli impegni con i tre punti in palio manca ancora un mese abbondante, ma intanto la nazionale italiana di Cesare Prandelli si prepara ad una sfida suggestiva contro Sua Maestà la Spagna, campione d’Europa e del Mondo. L’amichevole contro le Furie Rosse si giocherà il prossimo 10 agosto sul terreno del San Nicola di Bari e per l’occasione Cesare Prandelli vuole proporre la migliore Italia possibile.

Dalle convocazioni diramate oggi spunta il nome di Daniele De Rossi, escluso dalle ultime uscite degli azzurri er motivi disciplinari. Capitan Futuro torna a disposizione del ct azzurro, in momento cruciale per la sua carriera professionistica, tra voci di mercato e tentativi della Roma di trattenerlo all’ombra del Cupolone.

Fabio Cannavaro si ritira

Foto: AP/LaPresse

Era il 9 luglio del 2006 e Fabio Cannavaro sollevava al cielo la Coppa del Mondo in quel di Berlino, dopo una finale al cardiopalma vinta ai rigori dagli azzurri. Oggi – a distanza di cinque anni da quella notte magica – il capitano di quella nazionale si ritira dal calcio giocato e si prepara a sedersi dietro una scrivania per continuare la carriera come dirigente.

Trentotto primavere il prossimo settembre, la maggior parte delle quali passate a correre dietro ad un pallone, a respingere gli attacchi degli avversari, ma anche quelli della critica, che in qualche circostanza non ha avuto pietà del difensore napoletano. Basti pensare alle polemiche nate nel 2005, quando vennero tirate fuori delle immagini in cui Cannavaro si mostrava su un lettino, intento a sottoporsi ad una flebo. In seguito venne accertato che si trattava di una sostanza non dopante, ma intanto le chiacchiere correvano sul filo.

Marcello Lippi torna in panchina

Foto: AP/LaPresse

Capo chino, volto scuro e neanche un mezzo sigaro da girare e rigirare tra le dita per allentare la tensione. E’ questa l’ultima immagine del Marcello Lippi allenatore al termine del mondiale sudafricano, ben diversa da quella esibita in quel di Berlino quattro anni prima. Le minestre riscaldate non sempre sono gustose e Marcello Lippi lo sapeva ancor prima di gettarsi nella seconda avventura sulla panca dell’Italia. E’ andata come è andata (eliminazione nella fase a gironi), ma a distanza di un anno il toscanaccio è pronto a rimettersi in gioco, nonostante l’ultima cocente delusione:

Lì per lì è stato veramente tremendo. Una pagina tra le più sofferte delle mia carriera. Ma piano piano sta scemando. Comunque un altro inverno a casa a non far niente non lo faccio. Tornerò ad allenare, preferibilmente una nazionale in vista di Brasile 2014.

Video: Il rigore più strano del mondo

Spareggio tra i trentini del Dro e gli altoatesini del Termeno, per decidere chi sarebbe salito nel campionato d’Eccellenza. La partita si decide ai calci di rigore. Arriva il turno

Irlanda – Italia 2-0: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

Delude l’Italia di Prandelli nell’ultimo impegno stagionale, sebbene ci sia poco da disperarsi considerando il clima amichevole della partita contro l’Irlanda di Trapattoni. La qualificazione ad Euro 2012 è stata quasi messa in cascina nella gara dello scorso venerdì contro l’Estonia, mentre ieri sera di giocava solo per la gloria, per regalare un sorriso alle migliaia di tifosi giunti a Liegi in Belgio per applaudire la nazionale italiana.

Missione incompiuta stavolta, perché il Trap vuole vincere anche quando gioca a Monopoli ed ha disegnato la sua Irlanda in modo che potesse infastidire la nostra nazionale. Complimenti agli avversari, anche se la loro vittoria per 2-0 è stata frutto anche dei demeriti dei nostri ragazzi, che quasi mai hanno mostrato brillantezza di gioco e pericolosità in attacco.

Amichevole: Irlanda – Italia 2-0

Foto: AP/LaPresse

Si arresta contro l’Irlanda il processo di crescita dell’Italia di Prandelli. L’allievo non è riuscito a superare il maestro Trapattoni e gli azzurri concludono nel peggiore dei modi una stagione che ha portato grandi soddisfazioni in casa Italia. La fortuna ha voluto che l’involuzione sia avvenuta in una gara senza punti in palio, ma la speranza è che di qui ai primi di settembre Prandelli riesca a ritrovare la giusta quadratura per rendere effettiva la qualificazione agli Europei del 2012.

Rispetto alla gara di venerdì contro l’Estonia, il tecnico azzurro ha lasciato spazio a molte delle cosiddette seconde linee, confermando solo Chiellini, Marchisio, Montolivo, Rossi e Pirlo. Spazio dunque a Viviano tra i pali, a Cassani, Gamberini e Criscito in difesa, a Nocerino a centrocampo ed a Pazzini in attacco.

Calcio: perdite per un miliardo di euro

Foto: AP/LaPresse

Oggi quasi tutti sono portati a pensare che il problema principale del calcio italiano sia rappresentato dal calcioscommesse, o più in generale dagli scandali che di tanto in tanto scuotono il mondo del calcio. Si sbagliano: e per rendersene conto basta una cifra tra il 2007 ed il 2010, i club che militano tra la serie A e la Lega Pro hanno prodotto complessivamente perdite per un miliardo di euro.

A rivelare questi dati preoccupanti è stato il ReportCalcio 2011 promosso da Figc, Arel e PricewaterhouseCoopers. Nella Serie A, nelle ultime due stagioni, i costi superano i ricavi di 180 milioni. Da una parte i ricavi – 2,5 miliardi di euro – sono troppo dipendenti dai diritti televisivi – che rappresentano i due terzi delle entrate -, e dall’altra il costo del lavoro – ovvero gli stipendi dei calciatori – è il più alto tra i campionati più prestigiosi a livello europeo.

Italia – Estonia 3-0: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

Manca solo la certezza matematica, ma a meno di clamorosi ribaltoni l‘Italia è con piede agli Europei del prossimo anno. L’ostacolo Estonia è stato brillantemente superato ed ancora una volta il campo ha dato ragione a mister Prandelli. Prima del fischio iniziale si discuteva sull’opportunità di far giocare in avanti il duo Cassano-Rossi, capace di grande numeri certo, ma destinato a concedere qualcosa in fatto di centimetri.

E invece i due piccoletti hanno ripagato in pieno la fiducia del ct, insaccando un gol a testa nella prima frazione di gioco. Buona la prova di Montolivo a centrocampo, ma è l’intero undici a meritarsi gli applausi del pubblico di Modena ed i complimenti di Prandelli:

Abbiamo mantenuto la concentrazione, abbiamo giocato. Non è ancora fatta, ma l’Italia sta crescendo in autostima. Possiamo migliorare ancora avendo più coraggio e tenendo la palla a terra. Abbiamo grandi margini grazie ai nostri giocatori di qualità.

Qualificazioni Euro 2012: Italia – Estonia 3-0

Foto: AP/LaPresse

Italia – Estonia 3-0

Cresce l’Italia di Prandelli e mette in tasca altri tre punti fondamentali per la qualificazione agli Europei del 2012. Non che la gara interna contro la modesta Estonia creasse chissà quante preoccupazioni all’undici azzurro, ma in campo internazionale non si può dare nulla per scontato, specie a campionato ormai concluso, con la testa già in vacanza e con lo scandalo delle scommesse che pesa come un macigno sullo stomaco del calcio nostrano.

Prandelli aveva chiesto ai suoi di mettere da parte le vicende da prima pagina e di concentrarsi sull’ultimo impegno ufficiale della nazionale (manca una sola amichevole e poi si partirà per le ferie), anche se l’avversario sembrava facile da superare. Per l’occasione il ct rispolverava un attacco stile Barcellona (almeno in fatto di altezza), proponendo Cassano e Rossi come terminali offensivi.