Ultras violenti: le risposte di Maroni

Se il buongiorno si vede dal mattino, prepariamoci ad un campionato di fuoco e non solo sui campi di calcio, dove almeno “cinque sorelle” si daranno battaglia per conquistare la piazza d’onore, ma anche e soprattutto al di fuori del rettangolo di gioco.

L’antipasto ci è stato gentilmente offerto dai tifosi del Napoli, saliti domenica scorsa a Roma con intenzioni tutt’altro che pacifiche, dimostrando ancora una volta che il calcio non è più lo spettacolo più bello del mondo.

Immediate le reazioni da parte del mondo dela politica e, in particolare del ministro Maroni, che nella giornata di ieri si è incontrato con il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive per dare una risposta decisa a quanti chiedevano un intervento duro. E durezza c’è stata. Come avevamo previsto nell’articolo di ieri, a rimetterci è stata tutta la tifoseria napoletana, che per l’intero campionato non potrà più seguire i propri beniamini in trasferta.

Il Napoli è in Coppa Uefa

Missione compiuta: il Napoli da ieri sera è tornato finalmente in Europa, dopo 14 lunghissimi anni. Non che prima della gara di ieri ci fosse qualche dubbio in proposito, visto in 3-0 conquistato in Albania 15 giorni fa, ma ora c’è la certezza matematica dell’entrata in Coppa Uefa e sotto il Vesuvio si fa festa.

La partita con il Vllaznia è stata di fatto solo una formalità, di fronte al solito pubblico caloroso che non ha mai abbandonato la squadra, nemmeno quando giocava in serie C, e che ora può godersi questo grande traguardo raggiunto, grazie ad una formazione creata apposta per restituire a Napoli il posto che merita.

Al San Paolo ieri sera erano in 30.000, tanti per una gara che aveva ben poco da dire, visto il rsultato dell’andata. Un pubblico straordinario che non ha smesso mai di incitare la squadra, trascinandola verso il 5-0.

Serie A 2008/2009: Napoli

Calciomercato di lusso quello del Napoli in quest’estate. I partenopei si sono aggiudicati alcuni dei calciatori più promettenti della Serie A e alcune conferme che possono fare il salto di qualità, e da quanto visto finora non sembra abbiano sbagliato molto.

Sono stati 7 gli arrivi alle falde del Vesuvio, ma di questi quello che finora è stato più determinante è chi meno ti aspetti: Ignacio Pià, da sempre considerato un attaccante da Serie B, o al massimo da panchina, a cui sono bastati i due gol al Villaznia per diventare il salvatore del Napoli. Difficilmente lo vedremo all’opera da titolare, ma dalla forma che si intravede, non sembra volersi accontentare della panchina per tutta la stagione.

Napoli, bentornato in Europa!

E’ l’anno dei grandi ritorni in coppa, delle rivincite, dei riscatti dopo tanto penare. E così dopo Fiorentina e Juventus con più di mezzo piede nel tabellone principale della Champions League, ecco spuntare il Napoli tornato finalmente ad assaporare l’Europa.

L’ingresso in Coppa Uefa è ormai una pura formalità, dopo le tre sventole rifilate ieri sera al Vllaznia in Albania, ed il ritorno tra due settimane si preannuncia solo come una grande festa per salutare il ritorno del Napoli in Coppa Uefa dopo 14 lunghi anni.

In mezzo tante delusioni per i tifosi all’ombra del Vesuvio, compresa una stagione in serie C, ben lontani dal calcio che conta e dai palcoscenici internazionali. Ma il popolo napoletano non ha mai abbandonato la squadra al proprio destino e persino nella serie di minor prestigio faceva registrare 30.000 presenze al San Paolo. La gioia dunque è pienamente meritata ed il primo ringraziamento deve andare a De Laurentiis che ha creduto nella rinascita del Napoli Calcio, rendendola possibile.

Luigi Vitale: il volto nuovo del Napoli

Torna sulle pagine di Calciopro la rubrica dedicata ai giovani talenti destinati a diventare i campioni del futuro. Scusate l’assenza, ma tra Europei e calciomercato, le pagine dei giornali sono state strapiene di nomi di campioncini in erba, tanto da rendere difficile far selezione e consigliare il vero affare.

Stavolta però abbiamo voluto fare un’eccezione, portando all’attenzione un giovane italiano (una volta tanto!) che potrà fare la fortuna del proprio club, il Napoli, se verrà gestito nel modo adeguato. Stiamo parlando di Luigi Vitale, di professione esterno sinistro, in grado di giocare sia in difesa che sulla linea dei centrocampisti.

I partenopei sono da tempo alla ricerca di piedi buoni da utilizzare in quella zona del campo e fino a qualche giorno fa il ragazzo non veniva nemmeno preso in considerazione come eventuale titolare. Edy Reja, però, ha voluto concedergli la possibilità di mettersi in mostra ed ora Luigi Vitale potrebbe rappresentare il vero grande “acquisto” in casa Napoli.

Reja: tra soddisfazione e problemi

All’indomani della raggiunta qualificazione per il turno preliminare di Coppa Uefa, c’è entusiasmo in casa Napoli. Il più gongolante è l’allenatore Edy Reja che sperava sin dall’inizio in un risultato

Il Napoli torna in Europa!

Finalmente Europa! Il calvario è durato 14 lunghi anni, ma alla fine il Napoli è tornato a respirare il profumo del calcio internazionale, raggiungendo i preliminari di Coppa Uefa.

Ieri sera al San Paolo c’era il pubblico delle grandi occasioni, lo stesso pubblico che non ha mai abbandonato i colori azzurri, nemmeno durante l’inferno della serie C. Reja alla vigilia temeva che i ragazzi si lasciassero trasportare dall’entusiasmo dei sessantamila, gettandosi all’assalto e rischiando di veder sfumare l’esiguo vantaggio conquistato in Grecia.

Così non è stato e da oggi Napoli può ricominciare a sognare in grande, mentre aspetta di conoscere il prossimo avversario.

Luciano Castellini: il giaguaro!

E’ stato uno dei più grandi portieri italiani, eppure spesso non viene inserito nella lista dei migliori numeri uno. Uno strano destino quello di Luciano Castellini, che fece grande il Torino prima ed il Napoli poi nel corso degli anni ’70-’80 con le sue parate impossibili.

Lo chiamavano il giaguaro per quel suo modo di saltare da un palo all’altro della porta con scatto felino e riflessi impressionanti. Molto scenografico nelle uscite e nelle prese al volo, era il padrone indiscusso dell’area piccola e capace di muovere la difesa come pochi altri al mondo.

Mosse i primi passi da professionista nel Monza in serie B, esordendo in una gara con il Como persa per 5-0. Il suo destino sembrava segnato: mai più i tifosi avrebbero voluto vedere tra i pali un portiere che si faceva bucare con tanta facilità. Si accomodò dunque in panchina per il resto della stagione, finché a cinque giornate dal termine, il titolare subì un infortunio e Castellini venne chiamato a sostituirlo.

Il disastro del Milan continua nel calciomercato: persi Ronaldinho e Drogba

Brutte notizie per i tifosi del Milan. Forse adesso si renderanno conto cosa significa avere Berlusconi presidente, della società, oltre che del Consiglio.
Ad elezioni già passate si può parlare liberamente, e allora notiamo come le tecniche elettorali siano simili a quelle che il Presidente usa per il suo Milan.

Berlusconi aveva promesso, ancor prima di rendersi conto della possibilità effettiva, di far acquistare l’Alitalia da un gruppo italiano, e la stessa cosa ha fatto con Ronaldinho e Drogba.
Chissà, magari l’ha fatto per accaparrarsi i voti dei tifosi milanisti, fatto sta che, passate le elezioni, la compagnia italiana per aquistare l’Alitalia è svanita nel nulla, così come i due fuoriclasse di Barcellona e Chelsea.

Stadio San Paolo: il cuore di Napoli!

Terzo stadio italiano per capienza ed importanza, dopo il Meazza di Milano ed l’Olimpico di Roma, il San Paolo di Napoli rappresenta quanto di meglio possa offrire a livello di strutture sportive il nostro mezzogiorno.

La costruzione risale al 1959 ed inizialmente il progetto prevedeva un solo anello, quello superiore, raddoppiato poi con l’aggiunta di un altro al di sotto de livello stradale, per problemi legati alla capienza. Le tribune erano costruite in marmo, come nella maggior parte degli stadi che videro la luce in quell’epoca e solo dopo varie opere d ristrutturazione ha assunto l’aspetto attuale.

Deve il suo nome ad un episodio di carattere storico-religioso, secondo il quale San Paolo avrebbe raggiunto le coste italiane attraccando proprio a Fuorigrotta, la zona in cui sorge l’impianto.

Amarcord Lucarelli, esordio Cuper e riscatto Tiago: le storie della domenica

Giornata di grandi emozioni oggi a Livorno, con il passato che ritorna sia in campo che in panchina. Chissà che effetto farà vedere quella che per anni è stata una bandiera degli amaranto, vestire una maglia diversa, dopo aver proclamato per lungo tempo il suo amore eterno per i colori del club toscano. E’ la storia di Cristiano Lucarelli, bomber di razza, livornese nella pelle e nelle ossa, tanto da giurare che mai avrebbe abbandonato la sua squadra del cuore.

Così non è stato e le sirene straniere lo hanno convinto ad accasarsi presso lo Shakhtar, dove avrebbe avuto la possibilità di mostrare finalmente il suo valore anche a grandi livelli (leggi Champions League). Ma i sogni sono rimasti nel cassetto e, subito dopo l’eliminazione della squadra ucraina, Cristiano ha cominciato a sentire la nostalgia per il Bel Paese, chiedendo di essere rispedito al mittente. La destinazione scelta, però, non è stata la ridente Toscana, ma l’Emilia, sponda Parma, e la curva amaranto non ha gradito.

Appena rientrato lo scorso gennaio ha già avuto modo di pregustare i fischi ed i cori che i suoi ex tifosi gli avevano riservato. A distanza, certo, ma non abbastanza da non poter essere sentiti. Oggi è il giorno della verità e chi si aspetta appalusi e ovazioni per la bandiera, che bandiera non è più, resterà fortemente deluso. Il minimo che può aspettarsi dalla trasferta in terra toscana è che gli diano del traditore, ma comunque vada la “sua” curva sarà tutta per lui.