Probabilmente già da questa sera si conoscerà il destino di Walter Mazzarri. E’ previsto per oggi infatti l’incontro chiarificatore tra l’allenatore del Napoli ed il suo presidente Aurelio De Laurentiis per decidere la politica da adottare nei mesi a venire.
Le due parti si dovrebbero essere avvicinate un po’ dopo la decisione della Juventus di puntare su Antonio Conte. Non c’è nulla di ufficiale, ma sembra ormai scontata questa scelta, così Mazzarri potrebbe decidere di terminare quanto iniziato quest’anno, allenando la squadra anche in Champions League.
In questo video trovate diversi giocatori del Napoli mentre si fanno tatuare da un certo Enzo Brandi. Tra di loro ci sono il capitano Paolo Cannavaro, Marek Hamsik, Fabiano Santacroce
Festa grande sotto il Vesuvio, dove il Napoli ha conquistato la matematica qualificazione alla Champions League del prossimo anno senza dover passare per il turno preliminare. Serviva un solo punto ai partenopei per raggiungere l’obiettivo che avrebbe fatto la felicità della folla del San Paolo. Ed alla fine della fiera il punto è arrivato contro l’Inter di Leonardo scesa a Napoli per mantenere la seconda posizione.
Ad andare in vantaggio erano proprio gli ospiti, grazie ad una splendida rete di Eto’o al quarto d’ora della prima frazione di gioco. Gelo sul San Paolo, sebbene mancasse ancora più di un’ora al fischio finale dell’arbitro. Ma il cuore dei napoletani ricominciava a battere al minuto numero 45, quando Zuniga infilava Julio Cesar, scatenando l’apoteosi. Ripresa sostanzialmente tranquilla ed equilibrata, fino al 90′, quando finalmente lo stadio poteva esplodere in un urlo liberatorio.
Posticipo 37a giornata Serie A
Stadio San Paolo di Napoli
Napoli – Inter 1-1
Reti: Eto’o 15′ (I); Zuniga 46′ (N)
In palio non c’era nulla di concreto, soltanto un posto in classifica che vale più per l’ambizione che per una eventuale qualificazione alle coppe europee, ma di certo lo spettacolo non è mancato, almeno nel primo tempo. Tutto esaurito da oltre una settimana per Napoli-Inter, sfida in ottica secondo posto in cui ai nerazzurri basta un solo punto per assicurarsi il titolo di vice-campione d’Italia mentre ai partenopei serve un pari per essere sicuri del terzo posto che manda direttamente in Champions, visto che negli scontri diretti contro l’Udinese hanno sempre perso.
I padroni di casa, senza il bomber Cavani squalificato, scelgono di non scoprirsi e preferiscono un 4-5-1 con Lavezzi unica punta ed una formazione che in fase offensiva vede Hamsik fare da seconda punta; anche i nerazzurri decidono di non scoprirsi troppo, con Leonardo che manda in campo il veterano Materazzi a fare coppia con Ranocchia centrale ed un centrocampo muscolare con Kharja ad inventare per la coppia Milito-Eto’o.
Il futuro sembra delineato. Anche se c’è chi sta cercando di ricucire, il rapporto tra il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis e Walter Mazzarri sembra molto compromesso. Dietro a questo però non ci sarebbero le sirene della Juventus, ma piuttosto uno scontro di due personalità molto forti tra le quali il dialogo negli ultimi mesi si è interrotto.
Per il presidente del Napoli ci sarebbe l’opportunità di ricucire il rapporto con il toscano a patto di rispondere alle richieste – legittime – dell’allenatore. E Mazzarri essenzialmente vorrebbe due cose.
Da una parte sa benissimo che i risultati – a costo zero – ottenuti quest’anno saranno difficilmente ripetibili nella prossima annata se non ci sarà una pesante campagna acquisti, che porti il Napoli ad avere una rosa di ventidue giocatori di ottimo livello. Questo perché l’anno prossimo lo sforzo richiesto per la Champions sarà molto più rilevante di quello sostenuto in questa annata per l’Europa League. E il toscano non vuole fare la meteora sul palcoscenico più importante del calcio europeo.
Nonostante la qualificazione in Champions sia ad un tiro di schioppo, la situazione di Mazzarri è sempre più in bilico. Non tanto perché ci siano pressioni esterne, ma è lui
Lo scudetto è stato un sogno cullato a lungo e visto sfumare a pochi passi dal traguardo, ma ora che siamo alla fine dei conti il Napoli non può perdere l’occasione di agguantare un posto in Champions, ciliegina sulla torta di una meravigliosa stagione. Il confronto con il Genoa non era dei più agevoli, ma Mazzarri chiedeva ai suoi un ultimo sforzo per restare in scia dell’Inter e staccare di 8 punti – seppur momentaneamente – la Lazio.
Missione compiuta non senza fatica né senza patemi d’animo per il caloroso e bagnato pubblico del San Paolo, che per esultare al gol di Hamsik ha dovuto attendere fino al minuto numero 83. Ma alla fine contano i tre punti ottenuti sul campo ed i 68 in classifica, ad una sola lunghezza dall’Inter seconda.
Anticipo della trentacinquesima giornata di serie A.
Stadio San Paolo, Napoli: Napoli-Genoa 1-0
Rete: 38′ st Hamsik (N)
Napoli – Genoa 1-0
Crollano ambizioni e motivazioni nell’istante in cui svaniscono aspettative rincorse, inaspettate e disattese. Due partite nate male e finite in maniera scialba sono bastate al Napoli di Walter Mazzarri per accantonare quel pensiero costante – mai pronunciato, ma era scaramanzia – chiamato tricolore. Non certo a dimenticare lo straordinario percorso sportivo intrapreso e portato avanti dalla rosa azzurra, rivelkazione autentica del campionato a prescindere da come andrà a finire. Secondo o terzo posto, venendo meno il gradino principale, sono a conti fatti un dettaglio messo lì solo a far lustrare annali e statistiche. Arrendersi mai, tuttavia: cavalcando il motto del proprio, coriace allenatore, i partenopei ci proveranno fin’oltre una condanna – impetuosa – della matematica.
Neppure il Genoa, in realtà, pare avere molto altro da domandare a una stagione non esaltante: salvezza tranquilla e nulla più. Con tali presupposti, e il rafforzativo garantito dalla pluriennale amicizia che lega i due opposti schieramenti di tifosi, il clima nel quale lo stadio San Paolo accoglie le due formazioni pare subire gli effetti di una pacifica condivisione di destini e prese d’atto. Sarà festa, in ogni caso: per il fatto che, a questo punto, va celebrata l’annata più che il singolo punteggio.
Un nome che sembra uno scioglilingua, Denis Stracqualursi, 23 anni, potrebbe essere il prossimo fenomeno che i club di mezzo mondo si contendono sul mercato. A seguirlo in Italia c’è il Catania, ma anche il Napoli che fino a ieri si vociferava avesse perfino offerto 8 milioni al Tigre, la squadra in cui milita, per ingaggiarlo.
L’offerta è stata smentita dalla società, ma si tratta del solito tira e molla tra un club che vuole acquistare un giovane interessante e l’altro che non vuol perdere un possibile campione, almeno non per pochi soldi. Stracqualursi è un centravanti di sfondamento, un ragazzone di un metro e 90 che ha dalla sua il passaporto comunitario che può sempre far comodo.
Dove giocherà il prossimo anno Edinson Cavani? I tifosi partenopei sperano che l’attaccante resti a lungo in quel di Napoli, poiché è difficile trovare un altro bomber da 26 gol (fino alla 34esima giornata) in campionato. Ma radiomercato impazza e si fanno sempre più insistenti le voci che lo vorrebbero lontano dal Vesuvio e pronto a trasferirsi in una società che gli consenta maggiori soddisfazioni (se non sul campo, almeno nel conto in banca).
Di fronte ad un’offerta indecente Aurelio De Laurentiis potrebbe cedere e magari rinforzare la squadra con il soldi incassati dalla sua vendita. Ma ora è presto per fare previsioni, come conferma il procuratore dell’attaccante, Claudio Anellucci:
Sul futuro di Cavani sono state scritte tante cose inutilmente, cose blaterate da tanti personaggi che non fanno bene il proprio lavoro. Ma è inutile oggi addentrarsi in queste cose.
Quali sono i tifosi più caldi? Ognuno può dire la sua, ma credo sia difficile trovare uno stadio più bollente del San Paolo. Basta pensare ai 40-50.000 spettatori che affollavano lo stadio quando la loro squadra del cuore, il Napoli, giocava in serie C. Dove altro sarebbe potuto succedere?
Personalmente non ho mai avuto l’occasione di vedere una partita nello stadio napoletano. Ma mi bastano le immagini televisive per capire quello che dicono i calciatori – o gli ex-calciatori – azzurri: le sensazioni provate in uno stadio come il San Paolo, sono uniche.
Nuova puntata della telenovela Walter Mazzarri. Dove allenerà il prossimo anno? Per i tifosi napoletani il coach toscano ha detto più volte che continuerà la sua avventura alle pendici del Vesuvio.
Ma i tifosi bianconeri continuano a sperare, anche perché ogni tanto Mazzarri si rifiuta di parlare del suo futuro, come ieri:
Io parlo alla fine, sono uno serio e dico sempre le cose in faccia. Non sono distratto dai giornali e vado dritto per la mia strada. I bilanci, così come li fanno la società, i giornalisti e tutto l’ambiente, alla fine li fa anche il tecnico. Tutto il resto sono cavolate per cercare di destabilizzare l’ambiente. Ora sono intento a portare il Napoli più avanti possibile. Le voci che arrivano dal Nord non mi interessano.
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