Nike presenta le maglie ecocompatibili (gallery)

E chi lo avrebbe mai detto che una bottiglia in plastica, opportunamente trattata, potesse dar vita ad una maglia di calcio? In realtà il processo di trasformazione non è così nuovo, ma la Nike ha pensato bene di impiegarlo per la fabbricazione delle maglie delle varie nazionali che si contenderanno la Coppa del Mondo di qui a qualche mese. Per produrre ogni singola maglia in poliestere sono necessarie 8 bottiglie di plastica, raccolte per l’occasione nelle discariche di Giappone e Taiwan, per un totale di 13 milioni di pezzi.

Le nuove maglie sono state presentate ieri in quel di Londra alla presenza di grandi campioni del calcio, tra i quali Pato, testimonial numero uno dell’iniziativa con la maglia del suo Brasile. Le altre maglie ecocompatibili sono quelle di Inghilterra, Olanda, Portogallo, Usa, Corea del Sud, Australia, Nuova Zelanda, Serbia e Slovenia. A voi la gallery delle nuove divise.

Sorteggi Mondiale 2010: Italia ok, insidie per Germania e Brasile

Forse è sbagliato lasciarsi andare a facili entusiasmi, ma non si può nascondere che la nazionale azzurra abbia ricevuto un grosso regalo in fase di sorteggio per i prossimi mondiali con avversari, almeno sulla carta, abbastanza abbordabili. Scampato il pericolo di ritrovarsi di fronte Francia, Portogallo, Serbia e qualcuna delle temibili africane tutte muscoli, corsa e resistenza, all’Italia sono toccate nell’ordine Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia.

I precedenti sono tutti a favore degli azzurri, con un 4-3 rifilato alla Nuova Zelanda lo scorso giugno (nel primo ed unico incontro tra le due formazioni), un 2-0 ed un 3-1 contro il Paraguay (rispettivamente nel ’50 e nel ’98) ed il 3-0 contro la Slovacchia nel 1998.

Poche gare, dunque, tra l’Italia ed i futuri avversari, ma se la statistica conta qualcosa, possiamo tirare un bel sospiro di sollievo e guardare con fiducia al passaggio al turno successivo. Tutti contenti, dunque? Quasi.

Lippi a ruota libera

Ci ha portato alla conquista di un Mondiale ed è pronto alla nuova sfida, nella speranza di poter emulare le gesta di Mister Pozzo che nel ’34 e nel ’38 regalò all’Italia la più grande delle gioie sportive. Bisognerebbe solo avere un po’ di fiducia in Marcello Lippi, tecnico vincente e preparato, eppure considerato testardo ed arrogante, al punto da non voler neppure prendere in considerazione l’idea-Cassano. Lui va avanti per la sua strada e si confessa all’Espresso in un’intervista che tocca diversi temi:

In tanti dicono che sono testardo e arrogante. Il mio vero difetto è invece la coerenza. Tifosi e giornali sono come i partiti politici. Per la Nazionale ognuno ha il suo candidato. È legittimo, per carità. Ma io seguo con convinzione le mie idee. E quando non do spiegazioni è perché sono certo che ci costruirebbero su altre polemiche.

Questa è la risposta alla mancata convocazione di Fantantonio, che ci piaccia o no, e se gli chiedete di essere più preciso, vi sentirete rispondere:

Vedo episodi brutti. Gente che cerca di sobillare. A Villafranca faccio entrare una scolaresca nel campo. Inneggiano a Buffon, Pirlo, Cannavaro. Poi un paio di ragazzini vengono avvicinati da un gruppetto di adulti e cominciano a gridare: Cassano, Cassano. A Cesena una Nazionale sperimentale, senza campioni del mondo, sta mettendo sotto la Svezia. Tutto fila liscio ma a un minuto dalla fine si alza il coro: Cassano, Cassano.