Mondiale 2010: conosciamo l’Inghilterra

L’Inghilterra è una delle nazionali più deludenti degli ultimi anni. Nonostante i club inglesi siano sempre sul tetto del mondo (anche se spesso sono formati da pochissimi giocatori britannici), la loro nazionale ha deluso continuamente nelle ultime uscite. L’unica vittoria al Mondiale risale ad oltre 40 anni fa, e mai è stata alzata al cielo la coppa dell’Europeo.

Per porre fine a questa tradizione negativa, la dirigenza inglese ha deciso di puntare su uno degli allenatori migliori a livello mondiale, il nostro Fabio Capello, che ha subito dimostrato di saper prendere in mano la squadra, raddrizzarla, e regalarle ciò che mai nessun allenatore era stato in grado di fare, e cioè un bel gioco spettacolare e convincente.

Peccato per loro che sia arrivato tardi, quando cioè i giocatori migliori sono ormai piuttosto anziani, ed il ricambio generazionale stenta ad arrivare. Per questo gli inglesi puntano molto su questo Mondiale, perché sanno che se non lo vincono stavolta non lo vincono più.

Mondiale 2010: conosciamo la Grecia

Dall’incredibile vittoria dell’Europeo 2004, la Grecia ha subìto una cocente delusione dopo l’altra. Da allora si sono susseguite la mancata qualificazione al Mondiale di Germania, l’eliminazione nella fase a gironi nell’Europeo successivo, ed ora c’è un alto rischio di figuraccia anche in quest’altro Mondiale. Nonostante un girone di qualificazione piuttosto semplice, in cui erano presenti squadre come Lussemburgo, Lettonia e Moldavia, la Grecia è riuscita nell’impresa di arrivare seconda, dietro la Svizzera, ed ha ottenuto la qualificazione grazie all’unico scatto d’orgoglio nello spareggio contro Israele.

Il tecnico che la guida, Otto Rehhagel, è lo stesso della vittoria nell’Europeo. Ma è rimasta quasi immutata anche la rosa dei calciatori che porterà in Sudafrica. Circa due terzi della squadra è composta da veterani, superstiti del 2004, ed il ricambio generazionale è molto limitato.

Mondiale 2010: conosciamo la Corea del Sud

Il nome Corea del Sud riporta alla mente dei tifosi italiani dei brutti ricordi. Tutti ricorderanno sicuramente la cocente eliminazione dal Mondiale del 2002 che fa il paio con quella contro la Corea del Nord di 40 anni prima, ma nonostante questo non si può di certo dire che la nazionale asiatica desti preoccupazione. Nonostante sia al suo settimo Mondiale consecutivo, la Corea del Sud continua a non convincere fuori dall’Asia, tanto da far sembrare che la qualificazione sia stata ottenuta grazie alla mediocrità delle avversarie più che per meriti propri.

Inoltre quest’anno a guidare la nazionale coreana non ci sarà quella vecchia volpe di Guus Hiddink che l’ha portata fino in semifinale nel 2002, o Dick Advocaat presente nel 2006. Sulla panchina stavolta siederà il semi-sconosciuto Huh Jung-Moo, il quale ha già guidato in passato la sua nazionale e qualche club del massimo campionato coreano. Di certo non una garanzia a livello mondiale.

Mondiale 2010: conosciamo la Nigeria

La Nigeria è il Paese che più di tutti ha rappresentato l’Africa nella storia della Coppa del Mondo. Purtroppo però, la storia è l’unica cosa dalla loro parte in questo torneo. La nazionale delle Super Aquile non può di certo mirare in alto quest’anno, come magari poteva avvenire negli anni ’90 quando a rappresentarla c’erano alcuni tra i calciatori più forti al mondo, e la dimostrazione si è avuta durante la qualificazione al torneo.

Nonostante contro non ci fossero degli squadroni, la Nigeria riesce a qualificarsi prima grazie ad un gol al 93′ nella penultima gara del girone e poi, nell’ultima partita, grazie ad una rocambolesca vittoria ottenuta contro il Kenya e la contemporanea sconfitta della Tunisia in Mozambico.

Mondiale 2010: conosciamo l’Argentina

Dopo le esclusioni dalla lista dei preconvocati avvenute nella giornata di ieri, le possibilità di vittoria dell’Argentina vengono leggermente ridimensionate. Di certo la nazionale di Maradona è una delle favorite per la vittoria finale, ma mancando uomini di classe ed esperienza, sostituiti da giovani interessanti ma non avvezzi a tali pressioni, la situazione potrebbe diventare molto più complicata.

La nazionale argentina non ha bisogno di presentazioni. La sua storia è ben nota, con le sue tante partecipazioni alla fase finale del Mondiale vinta già due volte, ed anche i suoi componenti sono molto conosciuti visto che molti di essi giocano in Italia (7 su 23), ci hanno giocato (come Veron e Coloccini), o hanno fama internazionale come Messi, Higuain, Tevez, Aguero, ecc.

Se proprio dobbiamo trovare un punto debole, questo è proprio il suo allenatore. Maradona infatti non aveva esperienza in quel ruolo fino a quando, nel 2008, non ha occupato la panchina dell’albiceleste (ad esclusione di una piccola parentesi di 15 anni fa), le sue scelte tattiche sono spesso discutibili, ma soprattutto lo sono le convocazioni, spesso dettate da motivi personali più che tecnici. Famosa infatti l’esclusione per dissapori con Riquelme, e quella momentanea di Aguero dopo aver tradito sua moglie (figlia di Maradona). Con lui una nazionale dalle potenzialità esplosive stenta sempre a trovare un gioco convincente, e la dimostrazione si è avuta durante le qualificazioni (famose le 4 sconfitte consecutive nel girone, tra cui il 6-1 contro la Bolivia), ed il fatto che il Messi allenato da Maradona non è lo stesso Messi allenato da Guardiola. Anzi, sembrano due giocatori diversi: anonimo il primo, incontenibile il secondo.

Mondiali 2010: la lista di Lippi

Il giorno tanto atteso è arrivato ed il toto-convocazioni finisce qui, di fronte alla lista dei trenta pre-selezionati da Marcello Lippi per il prossimo mondiale. Una lista che scontenterà non poco questo o quell’altro pseudo-allenatore (nel periodo dei mondiali lo siamo un po’ tutti) deluso dalla mancata chiamata dei propri beniamini. Ma Marcello Lippi sin dal ritorno sulla panca della nazionale aveva escluso qualunque condizionamento esterno, giurando di portare solo chi gli sembrava più adatto a difendere i colori dell’Italia (ed il titolo di Campione del Mondo) in terra sudafricana. Ed eccola allora la lista dei pre-convocati, che verrà sflotita la prossima settimana, per arrivare ai 23 effettivi più quattro riserve che parteciperanno solo in caso di infortunio di qualche “titolare”:

Portieri: Buffon (Juve), De Sanctis (Napoli), Marchetti (Cagliari), Sirigu (Palermo);

Difensori: Bocchetti e Criscito (Genoa), Bonucci (Bari), F. Cannavaro, Chiellini, Grosso (Juve), Cassani (Palermo), Zambrotta (Milan);

Centrocampisti: Camoranesi, Candreva e Marchisio (Juve), Cossu (Cagliari), De Rossi (Roma), Gattuso e Pirlo (Milan), Maggio (Napoli), Montolivo (Fiorentina), Palombo (Samp), Pepe (Udinese);

Attaccanti: Borriello (Milan), Di Natale (Udinese), Gilardino (Fiorentina), Iaquinta (Juve), Pazzini (Samp), Quagliarella (Napoli), Rossi (Villarreal).

Mondiali 2010: conosciamo la Francia

La Francia è una di quelle nazionali che non hanno segreti. Forte della sua esperienza e della classe dei suoi calciatori, la nazionale dei Bleus ha tutte le carte in regola per far bene in questo mondiale. Ha però un problema principale che nessun’altra nazionale ha, almeno a quel livello: la mancanza di serenità.

Questa è dovuta in primis al suo allenatore, quel Raymond Domenech che non piace assolutamente ai tifosi, e nemmeno a qualche giocatore. Proprio quell’allenatore accusato di cedere ogni volta che la posta in palio diventa importante, e che non riesce a trovare una quadratura ad una delle nazionali con più talenti al mondo. Se infatti fino al 2006 l’assenza di gioco era un po’ mascherata dalla genialità di Zidane, da quando il franco-algerino si è ritirato, i problemi per la Francia sono tornati a galla.

Mondiale 2010: conosciamo l’Uruguay

L’Uruguay è una delle nazionali più ricche di storia, ma anche meno facilmente inquadrabili del torneo. La nazionale sudamericana è alla sua apparizione numero 12 nella fase finale del Mondiale, torneo che ha vinto già due volte, l’ultima delle quali risale a 60 anni fa.

Dicevamo che non è facilmente inquadrabile in quanto è una squadra da cui ci si può aspettare di tutto. Viste le potenzialità che ha (attaccanti come Forlan, Cavani e Suarez, o altri come il capitano Lugano e Caceres), potrebbe battere chiunque, ma poi capitano diverse partite, specie se con squadre minori, in cui dei cali di tensione sfociano in una sconfitta.

Mondiale 2010: conosciamo il Messico

Il Messico probabilmente è una delle squadre più tribolate del torneo sudafricano. Negli ultimi due anni ha cambiato tre allenatori, tra cui anche uno molto conosciuto in Italia come Sven Goran Eriksson, il quale ha rischiato di far fallire la qualificazione ad una delle nazionali più forti del Nord America.

La nazionale che affronterà la fase finale del Mondiale sarà agli ordini di Javier Aguirre, uno che le competizioni internazionali le conosce piuttosto bene, avendo già allenato il Messico alcuni anni fa e avendo condotto l’Atletico Madrid in Champions fino allo scorso anno. Per arrivare in Sudafrica ha dovuto eliminare nell’ordine il Belize,  e poi Giamaica e Canada, agguantando il secondo posto dietro gli Stati Uniti nella classifica finale della Concacaf.

Mondiale 2010: conosciamo il Sudafrica

Manca poco più di un mese all’inizio del Mondiale in Sudafrica, ed è arrivato il momento, man mano che si susseguono le convocazioni, di conoscere le 32 squadre che si disputeranno la diciannovesima Coppa del Mondo. Cominciamo dai padroni di casa, teste di serie del gruppo A.

Se non avesse il favore del pubblico di casa, la nazionale sudafricana non avrebbe la benché minima speranza di passare il girone, e probabilmente non si sarebbe nemmeno qualificata per la fase finale del torneo. C’è però da dire che negli ultimi anni la squadra dei Bafana Bafana è cresciuta a livello internazionale, e questo è il suo terzo campionato del mondo, dimostrazione che non è proprio di bassissimo livello.