Mondiale 2010: conosciamo il Brasile

Dici Mondiali e pensi al Brasile, unica compagine ad aver partecipato a tutte le edizioni della Coppa del Mondo dal 1930 ad oggi. Con i suoi cinque trofei conquistati è anche la nazionale più titolata ed è per questo che alla vigilia di ogni kermesse mondiale viene inserita nella lista delle favorite per la vittoria finale. E’ così anche quest’anno, sebbene il ct Carlos Dunga sia stato duramente attaccato in patria per le esclusioni illustri, come quelle di Pato e Ronaldinho, ad esempio, il secondo dei quali non presente neanche nella lista delle “riserve”.

Il ct brasiliano, però,  non si è lasciato condizionare dalle pressioni della stampa, forte del primo posto ottenuto nel girone di qualificazione (9 vittorie, 7 pareggi e 2 sconfitte) e di convinzioni personali che lo hanno portato a scegliere anche giocatori poco utilizzati a livello di club o molto criticati nella stagione appena conclusa. Parliamo ad esempio del romanista Julio Baptista che nella Roma ha giocato solo una manciata di gare, partendo raramente da titolare, o di Kakà, che viene da una stagione non certo esaltante con la maglia del Real Madrid, o ancora di Felipe Melo, che nella Juve ha collezionato più figure barbine che gettoni di presenza.

Mondiale 2010: conosciamo la Danimarca

Una delle nazionali più rispettabili degli ultimi anni è risultata assente ingiustificata nelle ultime due uscite internazionali più importanti, il Mondiale del 2006 e l’Europeo 2008. Ma la Danimarca sembra aver superato questo periodo buio della sua storia, e vuol rifarsi in Sudafrica.

Questa voglia di riscatto nasce anche dal rinnovamento della rosa, la quale a parte il capitano, l’ex milanista John Dahl Tomasson, e pochi altri “vecchietti”, è stata ricostruita con tanti giovani, i quali oggi sono tra i più interessanti d’Europa. La nazionale danese ha sicuramente un futuro luminoso davanti a sé, ed il primo tassello di questa rinascita l’ha ottenuto durante la qualificazione a questo mondiale, ottenuta senza mai cali di tensione nel girone più equilibrato d’Europa, il girone A che comprendeva anche Portogallo e Svezia.

Mondiale 2010: conosciamo l’Olanda

La nazionale olandese è uno degli oggetti più misteriosi del calcio mondiale. Sulla carta fa paura dato che comprende alcuni dei calciatori più forti al mondo, due dei quali sono stati anche protagonisti dell’ultima Champions League come Robben e Sneijder. Ma l’Olanda non è solo questa. La nazionale dei tulipani può vantare una rosa di altissima qualità, tra le migliori al mondo, come sempre è stato negli ultimi decenni. Ma il motivo per cui alla fine dei conti non vince niente rimane un mistero.

Negli anni scorsi il vero problema si chiamava infortuni, visto che nei momenti più belli proprio le due stelle, ma anche altri campioni come Van Nistelrooy, finivano con il farsi male e saltare le partite più importanti. Quest’anno tutti i giocatori sono più o meno integri, e l’unica incognita resta così l’allenatore. Per vincere un Mondiale non c’è bisogno solo di grandi giocatori, ma anche di un bravo allenatore che li sappia far giocare, e Bert van Marwijk rappresenta un vero e proprio dilemma. Di esperienza ne ha il 58enne allenatore, ex di Feyenoord e Borussia Dortmund, ma sarà abbastanza per condurre l’Olanda fino alla fine del torneo?

Mondiale 2010: conosciamo il Ghana

Il Ghana è l’unica squadra africana che ha bissato la qualificazione al Mondiale del 2006, e questo la dice lunga sulle sue capacità. Si tratta infatti di una delle nazionali più continue ed interessanti del Continente nero, e senza dubbio quella con il miglior futuro davanti a sé. Lei infatti il suo Mondiale lo ha già vinto. Stiamo parlando di quello Under 20, dove non contano i fuoriclasse ma solo la bravura di tanti giovani talenti, come quelli che hanno battuto il Brasile nella finale dell’ottobre scorso, e che regalano un futuro luminoso alla nazionale ghanese.

Tornando a quella che dovrà affrontare il torneo Sudafricano, l’unica sfortuna del Ghana è quella di ritrovarsi nel girone più duro di tutto il Mondiale, con Germania, Serbia e Australia, perché altrimenti il passaggio del turno sarebbe stato assicurato. Lo dimostra la difesa di ferro del girone di qualificazione, con 10 partite su 12 senza subire reti, ed un ottimo reparto centrale con molti calciatori che si sono visti spesso dalle nostre parti (Asamoah, Appiah, Muntari, Essien), ed un attacco molto interessante.

Mondiale 2010: conosciamo la Serbia

Per essere un Paese relativamente giovane, la Serbia è senza dubbio una delle nazionali più interessanti a livello mondiale. Come Stato indipendente esiste solo dal 2006, ma è già tra quelle nazionali degne di rispetto e che può vantare alcuni tra i migliori giocatori dell’area balcanica. La dimostrazione di questa sua forza l’ha data durante il girone di qualificazione, dominato ai danni della Francia che ha rischiato di non partecipare al Mondiale in Sudafrica.

Nell’Est Europa la Serbia è probabilmente la nazionale con il tasso tecnico maggiore, forse anche superiore alla Russia, ed il suo selezionatore, Radomir Antic, è una sicurezza, vista la grande esperienza in campo internazionale e le tante ottime stagioni passate nella Liga in cui ha guidato l’Atletico Madrid (complessivamente per 5 anni), ma anche Real e Barcellona. Un curriculum davvero invidiabile.

Mondiale 2010: conosciamo l’Australia

Quattro anni fa l’Australia ci fece correre il rischio di venir eliminati dal Mondiale di Germania, facendoci sfumare il quarto titolo. Solo un penalty ottenuto furbescamente da Grosso nei minuti finali ci salvò da una lotteria dei rigori che avrebbe potuto farci finire il torneo con una grande delusione, ma probabilmente questo caso non verrà ripetuto quest’anno.

Non ci saranno infatti tra gli azzurri né Grosso e nemmeno Totti che quel rigore lo trasformò, ma soprattutto l’Australia non è più quella bella squadra compatta che era 4 anni fa, anche perché non ha più a guidarla quella vecchia volpe di Hiddink. Il nuovo ct, Pim Verbeek, non è di certo tra i più affermati a livello internazionale, e nemmeno la rosa dei canguri sembra all’altezza di quella del 2006.

Mondiale 2010: conosciamo la Germania

La formazione titolare della Germania è senza dubbio tra le più forti al mondo, ma nel prossimo Mondiale c’è il rischio che non sia al 100%. Il vero problema è l’assenza del suo calciatore più importante, Michael Ballack, uomo intorno a cui si costruisce tutto il gioco dei tedeschi, e che non andrà in Sudafrica a causa di un brutto infortunio subìto nell’ultima partita della stagione, la finale di FA Cup col suo Chelsea.

Il centrocampista avrà bisogno di almeno 2 mesi per riprendersi dalla lesione al legamento collaterale medio, e la sua assenza si farà sentire molto. Per fare un paragone è come se all’Italia mancasse Pirlo. Per questo le speranze della Germania di vincere il Mondiale si riducono enormemente, anche se resta una delle nazionali più temibili.

Mondiale 2010: conosciamo la Slovenia

La Slovenia è sicuramente una delle sorprese di questo Mondiale. Anche se il torneo non è ancora cominciato, la sua sfida l’ha già vinta, e cioè portare un piccolo Paese nel massimo campionato internazionale, dopo aver eliminato delle compagini di tutto rispetto come Repubblica Ceca e Polonia nel girone di qualificazione e la Russia ai play-offs.

Ed è stata proprio questa la vera impresa degli uomini di Kek, i quali sfruttano la tenacia ed il calcio a volte duro tipico della zona balcanica con qualche giocata da squadra navigata degna delle migliori nazionali. Per noi la Slovenia non è tanto una sorpresa, visto che è stata sul cammino dell’Italia più volte in passato, mettendoci spesso in difficoltà, e chissà che quest’anno non faccia qualche scherzetto a qualche big del calcio mondiale.

Mondiale 2010: conosciamo l’Algeria

L’Algeria torna a disputare un Mondiale dopo 24 anni di assenza. Questa mancanza è servita però a rafforzare la squadra, e costruire con calma una nazionale di livello discreto, considerata la più forte di tutta la sua storia. E guardando i numeri pare sia proprio così. Durante il girone di qualificazione infatti, l’Algeria ha vinto tutte le partite giocate in casa, facendo fatica solo fuori dalle mura amiche dove ha trovato i tre punti soltanto una volta.

La nazionale di Saadane non ha però fatto tanta fatica a qualificarsi per il torneo, ed ha dimostrato la sua forza anche nell’ultima coppa d’Africa dove si è classificata al quarto posto, battuta dalla Nigeria e rimanendo dietro alle altre due nazionali africane tra le più temibili in circolazione, e cioè l’Egitto e il Ghana.

Mondiale 2010: conosciamo gli Stati Uniti

Gli Usa sono la nazionale che probabilmente più di altre è cresciuta negli ultimi anni. Dal 1994, quando il calcio era un’entità sconosciuta in America, fino ad oggi, la nazionale a stelle e strisce ne ha fatta di strada. Da fare la parte della comparsa nel girone del Nord America è diventata prima la nazionale leader, ed ora pian piano si sta facendo strada anche al di fuori dei confini continentali.

Il torneo che sta per cominciare sarà il decimo mondiale a cui gli States partecipano, e dopo l’exploit della Confederations Cup dello scorso anno si candidano a possibile sorpresa. Il girone di qualificazione non è stato dei più difficili, visto che si è dovuta sbarazzare di Barbados, Trinidad e Tobago, Guatemala e Cuba, e l’unica nazionale un po’ più ostica è stato il Messico, ma il fatto che molti dei suoi componenti giochino in Europa (nel 1994 non ce n’era nemmeno uno), e la qualità del campionato di casa sia leggermente migliorata fanno ben sperare dall’altra parte dell’oceano.

Mondiale 2010: la Spagna compra gli arbitri?

L’Inghilterra ha paura della Spagna o sono le Furie Rosse ad aver paura di non poter ripetere i fasti dell’ultimo Europeo? Ancora non ci è dato saperlo, ma a poche settimane dall’avvio del Mondiale spuntano ombre pesanti sugli spagnoli, che starebbero manovrando in diverse direzioni per avere arbitraggi accomodanti durante la manifestazione. A rendere pubblica la situazione è il Mail On Sunday, tabloid britannico, che ha pubblicato oggi una telefonata tra il presidente della Football Association, Lord David Triesman, ed un’ex colloaboratrice:

Penso che stiamo facendo un ottimo lavoro con gli africani. Credo che stiamo facendo bene anche con alcuni dirigenti asiatici. Probabilmente, anche con l’America Centrale e Settentrionale. Ritengo che i sudamericani, sebbene non lo abbiano confermato, voteranno per la Spagna. E se la Spagna si ritira, visto che sta cercando la collaborazione della Russia per comprare gli arbitri ai Mondiali, i loro voti potrebbero riversarsi proprio sulla Russia.