Francia: risse e diserzioni, i Bleus sono scoppiati

Il litigio di due giorni fa tra Anelka e Domenech, con conseguente cacciata dell’attaccante del Chelsea, è solo la punta di un iceberg su cui la nave francese sta andando a schiantarsi rovinosamente. Lo spogliatoio, ancor prima dell’inizio del Mondiale, si sapeva fosse contro il suo allenatore, e l’esclusione di Anelka ha portato come conseguenza quella di alzare i toni dello scontro.

Questa mattina si dice ci sia stato un forte litigio tra Ribery e Gourcuff, subito smentito dal centrocampista del Bayern Monaco, mentre è stato confermato un altro litigio, quello tra Evra ed il preparatore atletico Robert Duverne, a cui poi è seguito l’ammutinamento da parte dei calciatori, i quali hanno deciso di non presentarsi all’allenamento pomeridiano.

Italia – Nuova Zelanda 1-1 – Mondiali 2010

L’Italia non c’è. Quanto di buono fatto contro il Paraguay viene cancellato dalla prestazione di oggi contro la modesta Nuova Zelanda, considerata la cenerentola del girone F sin dal sorteggio. Da salvare solo il possesso palla, nettamente a favore degli azzurri e qualche conclusione in più rispetto alla gara d’esordio. Per il resto, tanta confusione, poche idee apprezzabili ed una condizione fisica che è sembrata meno brillante di qualche giorno fa.

Lippi ha riproposto la stessa formazione del debutto, eccezion fatta per Buffon, fermo per un ernia del disco. Nessun cambio di modulo come ci sarebbe aspettati, ma a cambiare sono stati alcuni schemi non eseguiti alla perfezione come nella gara con i sudamericani. A complicare le cose ci è messa poi la rete realizzata a freddo dalla Nuova Zelanda, quando il cronometro segnava il minuto numero 7 del primo tempo.

Mondiali 2010, l’Italia ci crede

Non è ancora il momento della verità per l’Italia di Lippi, ma il prosieguo del cammino mondiale dipende molto dalla gara di oggi contro la Nuova Zelanda, perché vincere significherebbe portarsi in testa al girone e guardare con maggiore tranquillità all’ultima partita. Molto dipenderà dal risultato di Slovacchia-Paraguay, ma questo non è certo il momento di far calcoli e l’unica cosa che conta è portare a casa tre punti fondamentali.

Giochiamo contro una delle cenerentole del mondiale, ma abbiamo imparato in questi giorni che in Sudafrica non ci sono squadre materasso e che anche le grandi possono inciampare sulla voglia di mettersi in mostra delle cosiddette piccole. Lippi questo lo sa bene e mette in guardia i suoi:

Non dobbiamo certamente temere la Nuova Zelanda sul piano tecnico, ma sulla fisicità e sui colpi di testa. Ci è richiesta una partita di grande attenzione sui calci piazzati e di tenerli lontano dalla nostra area di rigore e di sfruttare il gioco in velocità, con palla bassa. Abbiamo molto da perdere, c’è in gioco il passaggio del turno, quindi lavoreremo sodo.

Camerun – Danimarca 1 – 2 – Mondiali 2010

A differenza di quasi tutte le partite di questo Mondiale, Camerun-Danimarca si può definire finalmente una partita divertente. Le due squadre si affrontano a viso aperto, sapendo che una sconfitta significherebbe eliminazione, ed anche un pareggio sarebbe molto rischioso. Ma purtroppo per la nazionale africana, è lei la prima a salutare il torneo con una giornata d’anticipo, dato che la seconda sconfitta su due partite non le dà più speranza di proseguire.

Anelka insulta Domenech e viene fatto fuori

Nervi tesi in casa Francia, mentre il biscotto sta per essere inzuppato nel latte di Uruguay-Messico, alle quali basta un solo punto per essere certe della qualificazione agli ottavi di finale della Coppa del Mondo. I vicecampioni del mondo stanno per salire sull’aereo che li riporterà in patria, dopo aver raggiunto la qualificazione alla kermesse mondiale solo grazie ad un colpo di fortuna (anzi di mano).

Ma la sorte si è ripresa tutto con gli interessi ed ora la classifica del girone A recita Uruguay e Messico 4 punti, Francia e Sudafrica 1 punto. Nervi tesi, dicevamo, le cui prime avvisaglie si sono avute nell’intervallo della gara contro il Messico, quando Domenech invitava Anelka a rispettare le consegne se non voleva rischiare di uscire anzitempo dal campo. Ma l’attaccante del Chelsea non ha gradito né il “consiglio” né i toni usati dal ct ed ha risposto per rime, mandando a quel paese Domenech e apostrofandolo con il più classico “figlio di…”.

Ghana – Australia 1-1 – Mondiali 2010

Dopo lo scivolone di ieri della Germania, il Ghana si ritrovava tra le mani la possibilità di portarsi in testa al proprio girone, avendo già battuto la Serbia nella gara d’esordio. Il compito sembrava abbastanza agevole, considerando che lo sparring partner rispondeva al nome dell’Australia, umiliata con un poker nella prima partita da sua maestà la Germania e incapace di mostrare un gioco degno della kermesse mondiale (non che le grandi abbiano fatto di meglio, intendiamoci).

E invece ecco che al minuto numero 11 erano proprio i canguri a portarsi in avanti e ad infilare il portiere africano con una conclusione di Holman, imbeccato da Bresciano. Poi però l’Australia peccava di ingenuità ed era Kewell a giocare a pallavolo nella propria area di rigore, beccandosi il rosso e consentendo al Ghana di battere dal dischetto: tiro di Gyan e gol che valeva il pareggio, quando il cronometro segnava il minuto numero 25 del primo tempo.

Mondiali 2010, viaggio dietro le quinte delle nazionali (fotogallery)

Avete mai sognato di diventare invisibili e fare un giro indisturbati nel “dietro le quinte” di un Mondiale? CalcioPro ve ne dà la possibilità, e se proprio non riusciamo a farvi sentire l’audio delle sgridate o delle tattiche dei commissari tecnici, almeno possiamo farvi vedere gli spogliatoi e le foto che non avete mai visto del famoso tunnel, quello che porta i calciatori al campo.

Concentrazione e tensione si possono notare sui volti dei calciatori prima dell’inizio della gara, anche se si chiamano Leo Messi o Douglas Maicon. Oggi così sfatiamo anche un mito, e cioè che i calciatori non mangiano dolci. All’interno dello spogliatoio del Sudafrica abbiamo scoperto, di fianco all’immancabile frutta, qualsiasi tipo di alimento, compresi i dolci, per recuperare un po’ degli zuccheri persi durante la partita. E che dire della sensazione che si prova quando, oltrepassata quella fatidica porta, ci si trova di fronte alle panchine e agli appendiabiti? Sarà capitato a tutti noi di entrare in uno spogliatoio per giocare una partita di calcetto o per un campionato dilettantistico (gli spogliatoi, come forma almeno, sono molto simili), ma volete mettere che al posto della vostra maglietta amatoriale trovate quelle di Tevez, di Ribery o di Santa Cruz? Dopo il salto troverete tutte le emozioni del dietro le quinte.