Spagna – Germania 1-0 – Mondiali 2010

La Spagna batte la Germania e guadagna la finalissima del mondiale, la prima della sua storia. Il risultato è lo stesso con il quale le Furie rosse ebbero la meglio sui tedeschi nella finale dell’Europeo del 2008, sebbene questa volta la Germania si fosse presentata all’appuntamento con più convinzione di quanta non ne avesse un paio di anni fa. La gara si apriva con una novità per parte nelle formazioni iniziali, con Loew costretto a rinunciare a Muller (squalificato e sostituito da Trochowski) e Del Bosque che decideva di escludere Torres dall’undici iniziale per far posto a Pedro.

Fin dalle prime battute si capiva che sarebbe stata la Spagna a guidare le danze, con un possesso palla continuo, che però portava pochi pericoli verso la porta difesa da Neuer. Villa ci provava al minuto numero 7, ma il portierone tedesco riusciva a far scudo e ad allontanare il pericolo.

Semifinale Mondiali 2010: Spagna e Germania a caccia degli oranje

Sin dall’inizio della kermesse mondiale, Spagna e Germania erano inserite nella lista delle favorite per la vittoria finale, ma il destino ha voluto che si incontrassero nel penultimo atto, quello che deciderà chi tra le due incontrerà l’Olanda nella finalissima di domenica. L’ultimo incontro con dei punti in palio tra tedeschi e spagnoli era andato in scena agli Europei del 2008, proprio nella gara conclusiva ed in quell’occasione erano state le Furie Rosse a prevalere, grazie al gol di Torres, che permise ai suoi di sollevare il secondo trofeo continentale.

Cosa è rimasto di quelle due compagini? La Spagna ha cambiato allenatore, ma ha continuato a puntare sui giovani, su una generazione di talenti che sta facendo la fortuna di diversi club in patria ed in giro per l’Europa. La Germania ha invece intrapreso la via del rinnovamento ed in quanto a giovani leve ha poco da invidiare alla maggior parte delle squadre europee.

Esoneri mondiali: 10 allenatori cacciati e 3 in bilico, la dura vita del ct

Tra i tanti record di questo Mondiale, potrebbe aggiungersi anche quello degli allenatori esonerati. Ancora il torneo non è finito, ma tra le 28 squadre già eliminate sono 10 i ct che hanno perso la panchina e 4 sono ancora nel limbo. Con l’auto-esonero di Maradona infatti le panchine che cambiano diventano un po’ troppe, se consideriamo che nelle altre edizioni le sconfitte venivano prese con più filosofia e ai commissari tecnici veniva data la possibilità di riprovarci.

Ma la cattiva aria poteva già essere respirata prima dell’inizio del Mondiale, dato che i primi due a saltare sono stati Lippi e Domenech ancor prima di disputare la prima gara. I ct di Italia e Francia erano ormai “alla frutta” da un po’, tanto che si conosce il nome dei loro sostituti già da un mese. Discorso simile per Otto Rehhagel, il quale ha concluso un ciclo di quasi 10 anni con la sua Grecia, il quale però si è dimesso solo dopo l’ultima partita.

Uruguay – Olanda 2-3 – Video e gallery – Mondiali 2010

L’Uruguay ha provato ad entrare nella storia, ma alla fine si è dovuto arrendere all’armata olandese, che non ha lasciato scampo ai sudamericani, spezzandone i sogni e rimandandoli a casa. Resta la grande amarezza per una gara tenuta bene fino al gol del sorpasso oranje, quando il solito Sneijder, bravo e fortunato, indovinava l’angolino giusto alla sinistra di Muslera. Fino a quel momento l’Uruguay aveva dato l’impressione di potersela giocare contro una squadra dal maggiore tasso tecnico, rispondendo con Forlan al gol di Van Bronckhorst.

Dopo il 2-1, la Celeste accusava il colpo e per Robben era un gioco da ragazzi infilare la rete che metteva fine alle speranze dei sudamericani. Non che i ragazzi di Tabarez non abbiano provato a rimettere in piedi la gara, specie nei minuti finali, ma i loro sogni si spezzavano sul triplice fischio, giunto qualche minuto dopo il 2-3. A voi il video e la gallery della gara.

Uruguay – Olanda 2 – 3 – Mondiali 2010

Nonostante il forcing finale dell’Uruguay, sarà l’Olanda la prima finalista di Sudafrica 2010. Una vittoria meritata, arrivata grazie ai colpi di genio delle sue stelle, Sneijder e Robben, e dalla poca volontà di attaccare della squadra di Tabarez, svegliatasi troppo tardi.

La fase di studio iniziale dura molto poco, dato che dopo pochi minuti Kuyt impegna Muslera con una girata in area precisa ma poco potente. Un dato però si nota subito: entrambe le squadre sono ben messe in campo e perforare le difese non sarà per nulla facile, per questo l’unica soluzione possono essere i tiri da lontano, e così sarà.

Il polpo Paul ha detto Spagna

Non è stata Cristiano Ronaldo, non Messi, Sneijder e nemmeno le tante bellissime donne che abbiamo potuto ammirare sugli spalti in Sudafrica. La vera star del Mondiale è un polpo. Si chiama Paul, vive in un acquario dello zoo di Oberhausen ed è stato finora il portafortuna della Germania.

Dall’inizio del Mondiale al polpo Paul venivano poste davanti due scatole, una con la bandiera della Germania ed una con quella della sua avversaria. In ognuna delle due erano contenuti dei molluschi di cui lui va ghiotto, e gli addetti allo zoo si sono accorti che la bandiera disegnata sulla scatola scelta da Paul era quella vincente nella gara successiva.

Semifinale Mondiali 2010, Uruguay e Olanda in cerca di gloria

E’ il momento della verità per Uruguay ed Olanda, che tra qualche ora si giocheranno un pezzo di storia nella prima semifinale del mondiale sudafricano. Diverse le ambizioni all’inizio della kermesse, con i sudamericani già pienamente soddisfatti nel caso di passaggio del turno e tulipani decisi a migliorare il piazzamento dell’edizione 2006, quando vennero estromessi negli ottavi dai padroni di casa della Germania. E invece – non senza sorpresa – Olanda ed Uruguay si ritrovano in semifinale ed ora sognare è lecito per entrambe le compagini.

Diversi anche i percorsi per arrivare a questo punto del torneo, con gli oranje che hanno avuto la meglio contro Sua Maestà il Brasile e la Celeste che ha cacciato via l’ultima africana rimasta in corsa, il Ghana, non senza polemiche per l’epilogo fatto di colpi di mano e rigori sbagliati.

Sneijder offende Maradona e Dunga

Ha trascinato la sua Olanda sino alla semifinale della Coppa del Mondo a suon di gol ed ora sogna di poter completare una fantastica quaterna, aggiungendo il Mondiale a scudetto, Coppa Italia e Champions League. Ma Wesley Sneijder forse farebbe bene a contare fino a dieci prima di dare giudizi su due calciatori che hanno vinto molto più di lui, specie con le maglie delle rispettive nazionali. Pare infatti che il numero 10 olandese si sia lasciato andare ad una frase infelice nei confronti di Diego Armando Maradona e Carlos Dunga, ct di Argentina e Brasile nella kermesse sudafricana:

E’ bello avere qualcuno al timone che riesce a trasmetterti calma e serenità, non panico. Anche se eravamo sotto col Brasile, il mister è rimasto calmo. Preferisco avere uno come Van Marwijk in panchina piuttosto che due idioti come Maradona o Dunga.

Klose sfida la Spagna e punta al record

Con la sua doppietta ha aiutato la Germania ad affondare la corazzata-Argentina, costringendola a tornarsene a casa con l’umiliazione di un poker subito e tanti interrogativi sul proprio futuro. Miroslav Klose sta diventando l’eroe assoluto dei tedeschi con quattro gol all’attivo (gli stessi del connazionale Thomas Muller) e la possibilità di raggiungere traguardi riservati solo ai grandi campioni.

Nella gara contro l’albiceleste si è tolto lo sfizio di eguagliare il connazionale Gerd Muller, che negli anni ’70 mise a segno la bellezza di 14 reti nei fasi finale delle kermesse mondiali, ma Klose non si accontenta e punta dritto al record di Ronaldo, che dal ’98 al 2006 ne segnò addirittura 15:

Sì, è vero. Voglio segnare almeno 5 gol in questo torneo. E sarò molto soddisfatto se ne farò 6.

Paraguay – Spagna 0 – 1 – Mondiali 2010

Il quadro delle semifinali si completa con la Spagna che batte il Paraguay facendo una fatica inaspettata alla vigilia, grazie ad un gol di Villa al termine di una gara noiosa che però è stata caratterizzata da alcune decisioni arbitrali discutibili e da due rigori assegnati nell’arco di un minuto.

La gara è piuttosto fiacca, nonostante si parta subito con un brivido. Non è passato nemmeno un minuto quando la difesa iberica perde il pallone e Cardozo tenta un tiro da fuori area, ben bloccato da Casillas. Si poteva sperare in una gara interessante, ma purtroppo questo rimarrà l’unico tiro in porta della prima ora di gioco. Da registrare nella prima frazione soltanto un tiro di Xavi alto di poco, un errore che poteva costare caro a Casillas, che calcia addosso a Valdez, ma per sua fortuna la palla non centra la porta, ed una rete annullata per un fuorigioco molto dubbio, sempre all’attaccante del Werder Brema, sul finire di tempo.

Germania – Argentina 4-0 – Mondiali 2010

Dopo Olanda ed Uruguay, anche la Germania raggiunge le semifinali di Coppa del Mondo, battendo un’Argentina che ha contenuto finché ha potuto la veemenza dei teutonici, ma che poi si è dovuta arrendere al gioco della squadra di Loew. Le intenzioni dei tedeschi si comprendevano sin dal 3′ minuto di gioco, quando Schweinsteiger batteva una punizione precisa per la testa di Muller, che aveva tutto il tempo di colpire di testa per la rete dell’1-0.

L’Argentina accusava il colpo e lasciava ampi spazi agli avversari, almeno fino al minuto numero 22, allorché Tevez si trovava sui piedi la palla del pareggio, ma veniva anticipato da Neuer. Due minuti dopo ancora Germania in avanti, con Muller che serviva un ottimo assist allo smarcatissimo Klose, che però calciava incredibilmente alto.

Brasile: Leonardo arriva, Kakà lascia

L’eliminazione ai quarti di finale della Coppa del Mondo per mano di un’Olanda concreta ma non proprio irresistibile, lascia non pochi rammarichi in casa Brasile. I verdeoro cercavano il loro sesto titolo mondiale, per poi presentarsi da campioni in carica nell’edizione organizzata in casa di qui a quattro anni. Ma la gara di ieri ha messo fine ai sogni di gloria ed è già ora di puntare il dito sui colpevoli o presunti tali.

Chi accusare della debacle? Felipe Melo ha le sue responsabilità (autorete e cartellino rosso), ma forse il problema sta a monte, nella composizione della squadra, nelle convocazioni discutibili del ct Dunga, che si è concesso il lusso di lasciare a casa uomini del calibro di Ronaldinho e Pato (tanto per citarne un paio). Ed ora la stampa brasiliana è tutta contro il condottiero, tanto che già si apre il toto-selezionatore in vista del prossimo mondiale. I nomi più gettonati sono quelli di Scolari e Leonardo, esperienza e carisma diversi, ma entrambi preferiti all’attuale ct nell’immaginario collettivo.

Uruguay – Ghana 1-1 (5-3 d.c.r.) – Mondiali 2010

Messo in archivio il capitolo Olanda-Brasile, con i verdeoro costretti ad uscire dalla kermesse sudafricana, il mondiale si apprestava a vivere il suo secondo quarto di finale con due delle squadre rivelazione, Uruguay e Ghana, capaci di eliminare compagini ben più accreditate.

Meglio l’Uruguay nella prima parte di gioco, con Forlan, Cavani e Suarez a cercare sin da subito il gol che avrebbe messo in discesa la gara. Ma gli africani si difendevano egregiamente, impedendo agli avversari di creare pericoli alla propria porta. Nell’ultimo quarto d’ora della prima frazione di gioco, poi, era il Ghana a mettere fuori la testa, cercando di sfruttare le fasce ed avvicinandosi con maggior vigore alla porta difesa da Muslera.

Olanda – Brasile 2 – 1 – Mondiali 2010

Una gara nervosa e molto dura premia alla fine l’Olanda, al di là dei suoi meriti, contro un Brasile che gioca molto meglio ma a cui mancano la fortuna e la testa per vincere le grandi competizioni.

Il primo tempo è tutto di marca brasiliana, con l’Olanda che in attacco latita e in difesa lascia molto a desiderare. I verdeoro, oggi in tenuta azzurra, non accelerano tantissimo, eppure riescono a mettere tante volte in difficoltà Heitinga e compagni, i quali appaiono troppo legnosi specialmente per Robinho in giornata di grazia. L’ex attaccante del Manchester City segna dopo pochi minuti, ma la rete viene annullata per fuorigioco di Dani Alves che gli aveva fornito l’assist. Ma la rete viene rimandata solo di pochi istanti, dato che nell’azione successiva la difesa oranje presenta un buco imbarazzante, in cui Felipe Melo infila un pallone perfetto per Robinho che batte di prima Stekelenburg.