Mondiale per club 2012, il Corinthians batte il Chelsea

Per la prima volta dal lontano 2006 una squadra europea cede ad una sudamericana. E’ il Chelsea di Benitez, a cui non riesce la doppietta, a cedere il passo ad un Corinthians che in fin dei conti ha meritato la vittoria. Nonostante nelle semifinali i Blues siano apparsi più in palla dei brasiliani, la finale è stata completamente diversa. L’errore più importante lo compie Benitez che preferisce Moses ad Oscar, ed il gioco ne risente.

Mondiale per Club, il Chelsea batte il Monterrey e va in finale

Tutto facile per gli uomini di Benitez in semifinale del Mondiale per Club contro il Monterrey. Il tasso tecnico del Chelsea è troppo marcato e così i messicani durano poco più di un quarto d’ora all’impatto con i Blues. La prima rete arriva al 17′ con un assist di Oscar per Mata che insacca all’angolino dove Orozco non può arrivare. Per un po’ i messicani rimangono in partita, ma ad inizio ripresa prima Fernando Torres mette al sicuro il risultato, e poi il difensore Chavez mette nella sua porta il gol dello 0-3. Alla fine per i messicani ci sarà la consolazione del gol della bandiera nel recupero.

Video Barcellona – Santos 4-0

Ennesimo trofeo da mettere in bacheca per il Barcellona di Pep Guardiola, che batte il Santos cella finalissima del Mondiale per Club di Yokohama e sale ancora una volta sul tetto del mondo. Il 71% di possesso palla ed il 4-0 finale dimostrano come la gara sia stata a senso unico, con il Barça che avrebbe potuto infierire e che ad un certo punto della partita ha dato l’impressione di concedere spazio volontariamente agli avversari.

Finale Mondiale per Club, il Barcellona travolge il Santos

Barcellona contro Santos, Messi contro Neymar. Semmai ce ne fosse bisogno, i catalani confermano di essere la squadra più forte del Pianeta, così come la Pulce dimostra per l’ennesima volta di non avere rivali a livello planetario. La finale del Campionato del Mondo per Club è tutta qui, a beneficio di quanti pensavano che i sudamericani avrebbero potuto interrempere l’egemonia dei blaugrana e a dispetto di quanti si ostinano a vedere in Neymar un antagonista valido di Messi.

La finalissima di Yokohama non ha avuto storia, a giudicare dal possesso palla (71% per i catalani) e dal risultato finale, che ha visto prevalere il Barça per 4-0. L’equilibrio nel punteggio durava solo 17 minuti. Poi Xavi vestiva i panni del fenomeno, stoppava un pallone di tacco e serviva Messi, che scavalcava il portiere avversario con un pallonetto.

Mondiale per Club, il Barça travolge l’Al-Sadd e raggiunge il Santos in finale

Tutto facile per il Barcellona di Guardiola, che si aggiudica senza grossi sforzi la semifinale del Campionato del Mondo per Club contro gli arabi dell’Al-Sadd. Il tecnico catalano decideva di non rischiare alcuni dei suoi pezzi migliori, lasciando a riposo Xavi, Piqué e Fabregas, mentre l’Al-Sadd schierava la migliore formazione possibile nella speranza di frenare l’invincibile armata spagnola.

Nel primo quarto di gara i blaugrana tentavano in tutti i modi di filtrare nel fortino arabo, ma né MessiVilla riuscivano a sollevare le braccia in segno di esultanza. Il vantaggio degli spagnoli arrivava solo al minuto 25 della prima frazione di gioco, quando Adriano approfittava di un errore di Saqr ed appoggiava in rete.

Mondiale per Club, Neymar trascina il Santos e aspetta Messi in finale

Risultato scontato nella prima semifinale del Campionato del Mondo per Club, che vedeva di fronte i brasiliani del Santos ed i giapponesi del Kashiwa Reysol. Risultato scontato sì, ma gara più difficile del previsto per Neymar e compagni, che forse non si aspettavano di trovarsi di fronte una squadra pronta a lottare ed a ripartire anche quando il punteggio sembrava sfavorevole.

I brasiliani partivano nel migliore dei modi, con il fenomeno Neymar che colpiva un clamoroso palo nei primi minuti di gioco. Il pupillo di Pelè aveva l’occasione di rifarsi al minuto numero 19, quando strappava applausi a scena aperta, lasciando sul posto un avversario ed infilando la rete con uno splendido sinistro a giro, che toglieva le ragnatele dall’incrocio dei pali.

Neymar ammette: “Leo Messi è il più forte del mondo”

Chi è il più forte calciatore dell’era moderna? Leo Messi, a giudicare dai trofei collezionati sia a livello individuale che con la maglia del Barcellona. Se invece poniamo in quesito in terra brasiliana, forse uscirà fuori il nome di Neymar, pupillo di Pelè e grande promessa del Santos. I due giovani fenomeni si ritroveranno di fronte con tutta probabilità il prossimo 18 dicembre a Yokohama nella finalissima del Campionato del Mondo per Club.

I brasiliani sono già in Giappone, mentre il Barcellona sarà chiamato ad affrontare il peggiore degli avversari (domani c’è il clasico contro il Real Madrid) prima di partire per la terra del Sol Levante. Intanto Neymar rilascia interviste a destra e a manca, come la più navigata delle star ed ammette che il calciatore più forte del mondo è proprio Leo Messi:

Lionel Messi è il miglior giocatore al mondo, ma noi stiamo studiando i modi per rallentarlo.

Inter – Mazembe 3-0: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

Missione compiuta! L’Inter cercava la vittoria nel Mondiale per Club per riscattare un inizio di stagione non proprio esaltante, tra infortuni eccellenti e risultati non sempre all’altezza delle aspettative. Qualcuno diceva che il Torneo di Abu Dhabi rappresentava l’ultima spiaggia per Rafa Benitez, alle prese sin dall’inizio con una squadra oramai sazia di vittorie e poco disposta a sudare ancora sul campo per ottenere il risultato. Qualcuno sosteneva addirittura che Benitez fosse sulla via dell’esonero, a prescindere dal risultato nel Mondiale per Club.

Ma ora tutti i discorsi sono inutili, alla luce del 3-0 rifilato al modesto Mazembe, che pure aveva strappato applausi nella seminale contro l’International do Porto Alegre.

Inter Campione del Mondo 2010

Foto: AP/LaPresse

Finale del Mondiale per Club 2010.
Da Avellaneda, Zayed sport city stadium, Abu Dhabi:
Inter-TP Mazembe 3-0
Reti:
13′ pt Pandev (I), 17′ pt Eto’o (I), 40′ st Biabiany

Campione del Mondo per club 2010: è così che l’Inter suggella la fantastica annata nella quale i nerazzurri avevano già messo in bacheca Champions League, Coppa Italia e scudetto. Sono bastati 20′ di gioco per rimarcare l’evidente, nettissimo divario tra la rosa interista e quella dei campioni d’Africa del TP Mazembe per i quali, in verità, giocarsi la finale è di per sè un traguardo storico e chissà quant’altre volte ripetibile. Nella sera in cui hanno fatto festa tutti, Eto’o si è laureato migliore in campo servendo a Pandev un assist al bacio e andando a scrivere il proprio nome sul taccuino dei marcatori al 17′, consentendo ai compagni di raddoppiare. E’ spiaciuto per Sneijder, messo ko dai coreani in semifinale, e per Stankovic, finito in panchina nonostante quanto fatto nel corso della stagione bastasse e avanzasse per regalargli la possibilità di dividere il trofeo con altri dieci titolari, mentre Massimo Moratti è tornato espressione emblematica di giubilo confermandosi, sulla falsa riga del maestro (prima di lui, papà Angelo) ottima guida per aver vinto tutto.

Onori anche per Benitez che, sebbene l’ombra di Josè Mourinho sembrasse fargli compagnia in panchina (le dichiarazioni della vigilia del portoghese: “Guarderò la partita con la maglia dell’inter, la squadra deve tornare con la coppa”), ha vissuto forse la giornata più felice da quando fa l’allenatore nerazzurro: in parecchi gli diranno, o lo penseranno quantomeno, che è il quarto trofeo di Josè, la verità invece porta a dire che per l’ex Liverpool è giunto il momento di allontanare i fantasmi dell’esonero e spingere un po’ più distante quel passato che pesa quanto un fardello. Aver dimostrato al mondo che anche Rafa sa essere un vincente è la maniera migliore per archiviare in fretta quello che è stato e ricompattare un gruppo che, sugli allori del passato, è rimasto adagiato fino a ora. Messo in vetrina il trofeo, si guardi avanti, magari con un occhio spalancato sul mercato di riparazione, visto che proprio l’Inter è attesa ad almeno un colpo importante (non solo per replicare all’ingaggio quasi sicuro di Cassano da parte del Milan ma per necessità). Punteggio mai in bilico, equilibri chiari fin da subito. Con ordine.

Mondiale per Club, Inter-Seongnam 3-0: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

Nessuna sorpresa nella seconda semifinale del Mondiale per Club in scena ad Abu Dhabi, dove l’Inter era chiamata a dimostrare al mondo intero di non essere una squadra di brocchi e di avere ancora parecchia fame di vittorie. I coreani del Seongnam avevano sperato di ripetere l’impresa del Mazembe, che solo 24 ore prima aveva umiliato i supertitolati colleghi dell’International do Porto Alegre.

Speranze vane, visto che l’Inter dopo tre soli giri di lancette era già in vantaggio, grazie al gol messo a segno da Dejan Stankovic, lesto a raccogliere un suggerimento di Milito. Al minuto numero 32, poi, era capitan Zanetti a scrivere il proprio nome sul tabellino dei marcatori, mettendo la parola fine alle paure nerazzurre.

Mondiale per Club: Inter – Seongnam 3-0

Foto: AP/LaPresse

Semifinale del Mondiale per club.
Zayed Sport City, Abu Dhabi:
Inter-Seongnam 3-0
Reti:
3′ pt Stankovic (I), 32′ pt Zanetti (I), 28′ st Milito (I)

Quanti spunti di riflessione prima di dichiararci, per quattro giorni, tutti filo interisti per il semplice fatto di essere italiani: obiettivo dichiarato, per riconsegnare un po’ di lustro al calcio nostrano, è quello di strappare dalla bacheca del Barcellona, stracolma di trofei, il Mondiale per club e riportarlo in patria dopo 3 anni (nel 2007 lo vinse il Milan ai danni del Boca Juniors).

Banco di prova assai prestigioso e, sulla carta, non particolarmente difficile, per una squadra – quella alle dipendenze di Rafa Benitez – che nell’ultimo periodo si è smarrita rispetto all’armata che, con Josè Mourinho, aveva vinto tutto. Non brillano, gli ultimi nerazzurri, e pagano oltremodo un’infermeria che piena così con la si poteva immaginare di certo, altrimenti papà Moratti sarebbe ricorso eccome al mercato estivo. Invece confidando sulla forza di un collettivo sul quale non pareva necessario apportare ritocchi, l’Inter ha ignorato il calciomercato e cambiato, per l’addio prematuro del portoghese, soltanto il tecnico.

Mondiale per Club: il Mazembe asfalta l’International e vola in finale

Foto: AP/LaPresse

Clamoroso ad Abu Dhabi! Chi si aspettava una finale italo-sudamericana nel Mondiale per Club deve incassare la sua prima cocente delusione, nella speranza che le sorprese siano finite qui. La prima semifinale del trofeo internazionale più importante a livello di club vedeva di fronte l’International do Porto Alegre, supertitolata squadra brasiliana e detentrice della Copa Libertadores, ed il modesto e quasi sconosciuto TP Mazembe, squadra congolese detentrice della Champions League africana.

Ci si aspettava dunque, se non una gara a senso unico, almeno una vittoria della squadra favorita, tanto che già si preparavano i titoloni per il gran finale del prossimo sabato. Ma il calcio è strano, la palla è rotonda ed i pronostici sono fatti per essere ribaltati, al punto che stasera ci ritroviamo a commentare la vittoria di Davide contro Golia.