Meazza o San Siro: lo stadio più grande d’Italia

Nel nostro viaggio alla scoperta degli stadi più belli del mondo, non poteva di certo mancare il Meazza di Milano, considerato da molti quanto di meglio possa offrire l’Italia in fatto di impianti sportivi.

I lavori di costruzione iniziarono nel 1925 e, dopo poco più di un anno, venne inaugurato con un derby cittadino che vide gli interisti imporsi per 6-3. Il nome scelto fu quello di San Siro, al quale era dedicata una chiesa nelle vicinanze, nome che identificò lo stadio fino al 1979, quando venne dedicato a Giuseppe Meazza, giocatore storico dell’Inter e campione del mondo con la nazionale italiana nel ’34 e nel ’38.

Inizialmente apparteneva al Milan, mentre l’Inter era costretto a giocare all’Arena Civica, fino al 1947, quando l’impianto venne acquistato dal Comune di Milano, che ancora oggi lo gestisce. Nel 1935 l’impianto subì una prima ristrutturazione che portò il numero di spettatori da 35.000 a 150.000, rendendolo lo stadio all’epoca più grande del mondo.

Milan-Barcellona 4-0: Cruijff umiliato

Era il 18 maggio 1994 ed il Milan scendeva in campo ad Atene per riscattare l’onta subita l’anno precedente in quel di Monaco, quando l’Olympique Marsiglia aveva ridemensionato le sue ambizioni europee.

Terza finale consecutiva per la squadra di Capello che si trovava a dover affrontare l’avversaria più temibile, quella che nessuno avrebbe mai voluto incontrare: l’invincibile Barcellona di Johann Cruijff. Il desiderio di rivincita era forte, ma il Milan partiva per la Grecia con consapevolezza di chi sa che può scottarsi di nuovo e portare a casa l’ennesima delusione.

Del resto quel Barcellona godeva di tutti i favori del pronostico, tanto che alla vigilia il tecnico olandese aveva fatto proclami di vittoria, definendo il Milan “prosaico” e lasciandosi andare a valutazioni frettolose sui giocatori avversari, primo fra tutti Marcel Desailly, considerato un centrocampista dai piedi imbarazzanti, un operaio del pallone, senza tecnica calcistica.