Gattuso: grazie Galliani!

C’è stato un momento nel calciomercato della scorsa estate in cui sembrava che Ringhio Gattuso fosse in procinto di cambiar maglia. Lo voleva il Bayern Monaco, sempre più interessato a

Milan: ritiro e tecnologia per tornare grande

I progetti di inizio stagione erano ambiziosi: scudetto e Coppa Uefa per riscattare un’annata storta e deludente, nella quale non era neppure riuscito ad agganciare il treno Champions. Ed in casa Milan non sono abituati a guardare gli altri che si divertono e che magari sfottono pure, forti degli scudetti conquistati negli ultimi anni.

Ma i proclami di inizio stagione non hanno trovato riscontro sul campo e, nonostante un ottimo parco giocatori, con campioni che farebbero invidia a chiunque, i rossoneri sono costretti ad inseguire, mandando ancora giù bocconi amari, dal basso del loro -9 in classifica.

Ed allora ecco arrivare provvidenziale la sosta natalizia, utile per fare il punto della situazione e per tentare la risalita in classifica, nella speranza che le prime rallentino il passo, prese magari dall’inseguimento alla Champions. E mentre gli altri si ritroveranno sui soliti campi di allenamento dopo la pausa, i rossoneri festeggeranno l’arrivo del nuovo anno in quel di Dubai, in un centro atletico allestito dalla Technogym System proprio per permettere agli uomini di Ancelotti di recuperare la forma perduta.

Beckham, hai visto che Milan?

E’ stato bello vedere i bambini che mi hanno consegnato la maglia, sentire l’affetto del pubblico, ma stasera mi sarebbe piaciuto soprattutto giocare.

Parole che sanno di circostanza, ma che a fine gara lasceranno più di un rimpianto a David Beckham per non aver potuto vestire sin da subito la maglia numero 32. Doveva essere la sua serata, con tanto di passerella al centro del campo e applausi dei 50.000 accorsi ad ammirare il calciatore più mediatico del pianeta. Alla fine è stata la serata del Mlan, del gioco di squadra, dei gol a grappoli e della tenuta fisica, nonostante lì in mezzo manchi un leone come Gattuso.

Cinquina rifilata all’Udinese e messaggio proprio per il campione dei Galaxy: se vuole avere le sue opportunità, dovrà guadagnarsele, perché in un Milan così, sarà difficile trovare posto!

Victoria Beckham vs Ilaria D’Amico

E’ uno dei gocatori più popolari del pianeta, non solo per quanto fatto vedere in campo finora, ma soprattutto per quella capacità più unica che rara di attirare le attenzioni di pubblico e media. Che male c’è allora nel volerlo presentare in pompa magna in diretta tv, costruendo attorno ad esso un vero e proprio show? Non ci sarebbe nulla di male, in effetti, se non fosse che il mito risponde al nome di David Beckham ed ha una moglie gelosa ed agguerrita, che mal sopporta le presenze femminili al fianco del prezioso maritino.

Spieghiamo i fatti. Il Milan, d’accordo con Sky, stava pensando di organizzare uno spettacolo-evento per festeggiare l’arrivo di Beckham in maglia rossonera, con tanto di ospiti illustri. Per condurre la serata era stata scelta Ilaria D’Amico, volto femminile della tv a pagamento, molto apprezzata anche per la sua prorompente bellezza.

Ma non vedremo nulla di tutto questo, perché la cara Vic ha posto il suo veto, ritenendo sufficiente una semplice conferenza stampa alla presenza dei giornalisti. Roba da matti!

Milan, così non va!

Scudetto e Coppa Uefa: questi gli obiettivi dichiarati del Milan ad inizio stagione, mentre l’album si riempiva di figurine e le figuracce nelle amichevoli trovavano ampie giustificazioni (assenze e infortuni, ad esempio). E’ presto per i verdetti definitivi, ma, a pochi giorni dalla sosta natalizia, si può comincare a tracciare un bilancio della stagione rossonera, fin qui non proprio esaltante, non come previsto almeno.

Terzo posto in campionato in compagnia del Napoli, tre punti di distacco dalla Juventus e, soprattutto, a meno 9 dall’Inter; fuori dalla Coppa Italia; secondo posto nel girone di Coppa Uefa, dove teoricamente l’armata di Ancelotti avrebbe dovuto stradominare. A chi dare la colpa?

Che il Milan sia una delle squadre maggiormente falcidiate dagli infortuni non è una novità e ne abbiamo avuto la prova anche nella gara di ieri contro un Wolfsburg non certo irresistibile. Senderos, Pirlo, Seedorf vanno a completare la lunga lista di acciaccati che popola l’infermieria rossonera. Ma altre squadre hanno avuto gli stessi guai (forse anche maggiori) e ne sono venute fuori brillantemente (basta guardare in casa Juve o in casa Roma). E allora?

Milan: Nesta ancora K.O., la carriera ormai è a rischio

Nel Milan c’è un caso più unico che raro, e cioè quello di un calciatore in grado di infortunarsi anche senza giocare. Si tratta di Alessandro Nesta, considerato ormai troppi anni fa uno dei più forti difensori al mondo, ma è esattamente dal 2006, e cioè dal Mondiale di Germania, che accusa problemi fisici che non gli permettono di scendere in campo. Questi infortuni continuano a susseguirsi di mese in mese, e il suo rientro sembra ormai un miraggio.

L’ultima tegola proprio poche ore fa. Non si tratta di un vero e proprio infortunio, ma di un controllo medico che ha dato un esito negativo per i tifosi rossoneri. Siccome il calciatore non riesce a recuperare, sarà necessaria probabilmente l’operazione, il che significa altri mesi di stop. Il che si traduce, per un ragazzo di 32 anni, che non gioca da due stagioni, e che, se tutto va bene, potrebbe tornare in campo a 33 anni, un alto rischio per la carriera.

La Juve è travolgente, il Milan si arrende

Noi abbiamo fatto il gioco, la Juve ha fatto i gol.

Parola di Carlo Ancelotti al termine della batosta rimediata in quel di Torino. Peccato che il risultato racconti un’altra storia, peccato che le immagini della partita non gli rendano ragione. Il Milan ha fatto quello che ha potuto, mandando in campo una squadra rattoppata e priva di alcuni dei pezzi migliori, ma alla fine, se c’era qualcuno che meritava la vittoria, non si può dire certo che fosse il Milan.

Non dimentichiamo che anche Ranieri da inizio stagione deve fare i conti con la sfortuna e con gli infortuni di gente che garantisce la grande prestazione sempre e comunque (Buffon e Trezeguet su tutti) ed è quindi inutile attaccarsi alla scusa delle assenze per tentare di giustificare una sconfitta così ampia.

Juventus-Milan per decidere l’antagonista del gruppo di Mourinho

Obiettivo non sbagliare, Juventus-Milan è la partitissima del posticipo di domenica sera. Entrambe le squadre ci arrivano con l’obbligo di vincere, l’Inter infatti dispone di sei punti di vantaggio, e contro il Chievo nel pomeriggio, potrebbero addirittura diventare nove.

La squadra di Ranieri è rinfrancata dal primo posto ottenuto in Champions League, nel deludente pareggio a reti bianche contro il Bate Borisov. I rossoneri invece vogliono dimostrare che la parola crisi, appartiene soltanto nel vocabolario degli addetti ai lavori. Sarà anche la partita dei grandi assenti : Legrottaglie e Buffon nella Juventus, peggio sta il Milan che oltre alle indisponibilità di Gattuso, Nesta; Bonera, Inzaghi e Borriello, potrebbe anche perdere Kakà, vittima nei giorni scorsi di un fastidioso problema all’inguine.

Thiago Silva è del Milan

Incredibile dispetto del Milan ai cugini dell’Inter. Thiago Silva, uno dei più forti difensori nel panorama calcistico internazionale, è stato acquistato questa notte dalla Fluminense per 10 milioni di euro, ed un contratto da 2,5 milioni a stagione per 4 anni. Parliamo di “dispetto” e non di colpo di mercato perchè Thiago Silva non potrà giocare nel Milan in questa stagione.

Infatti nonostante il ragazzo arriverà domenica a Milano per la firma del contratto, non potrà essere schierato da gennaio nella rosa rossonera, in quanto già completa dal punto di vista degli extracomunitari. Il regolamento Uefa infatti prevede che ogni anno un club può tesserare soltanto un extracomunitario, ed il Milan, avendo già ingaggiato Ronaldinho, non può permettersi di schierare un altro brasiliano.

Gattuso, stagione a rischio

Gravissimo infortunio si prospetta per Gennaro Gattuso. Nel Milan, già falcidiato dagli infortuni, il solito gladiatore era voluto scendere in campo contro il Catania nonostante il mal di schiena. Evidentemente

Milan e Lazio, sponsor per un giorno

Ricordi di un calcio che non c’è più, quello dei calconcini così corti da sembrare mutande, quello dei numeri dall’1 all’11, quello delle maglie strette strette che si strappavano alla prima strattonata e, soprattutto, senza la scritta sul petto. Un calcio diverso, forse più vero, senza dubbio meno ricco.

Poi è arrivato il business e pian piano le maglie sono diventate una sorta di cartellone pubblicitario e non ci sorprenderemmo se un giorno anche su pantaloncini e calzettoni apparisse il nome di qualche ditta.

Ma in tempo di crisi abbiamo dovuto assistere anche ad un’inversione di tendenza, con alcune squadre italiane rimaste sconsolatamente senza sponsor, per la gioia dei nostalgici del tempo che fu. Tra queste, la Lazio, che ogni domenica affronta le avversarie con il petto libero da scritte (e qualche denaro in meno nel portafoglio). Ma questa sera, in occasione della gara contro la capolista Inter, anche i biancazzurri avranno il loro bel logo da esibire, ovvero PES 2009.