Messi conteso tra Inter e Milan

Il futuro immediato di Lionel Messi è Barcellona, ma non è detto che lo sia per sempre. Tanti, troppi indizi lo portano sulla via di Milano. Resta da capire però su quale sponda. I motivi per cui dovrebbe finire nel capoluogo lombardo sembrano tanti, l’ultimo dei quali (solo in ordine di tempo) è la firma del contratto di sponsorizzazione con la casa di moda Dolce&Gabbana. La Pulce presterà il suo volto per alcune campagne pubblicitarie, e così gli arrivi in terra meneghina, come quello dei giorni scorsi che ha fatto impazzire i tifosi, potrebbero diventare sempre di più.

A Milano poi Messi ha una casa, e non ha mai nascosto di apprezzare il calcio italiano, ritenendolo il più attraente, dopo la Liga ovviamente. Inoltre ha uno stretto legame con Davide Lippi che potrebbe pesare molto in un eventuale trasferimento in Italia. Ma dove finirà, al Milan o all’Inter? Cerchiamo di capirlo insieme.

Milan: via Nesta, nel mirino David Luiz

Il mercato estivo del Milan si farà principalmente in difesa. E’ un po’ il reparto che più ha fatto preoccupare nelle scorse settimane i tifosi rossoneri, dato che l’attacco può reggere così per qualche altro anno (ammesso che Pato rimanga), ed anche il centrocampo pare non destare preoccupazione.

Il problema principale deriva da Nesta. Il centrale idolo della tifoseria è in scadenza del contratto. La società vorrebbe prolungarlo, ma avendo già oggi 34 anni, Galliani vorrebbe rivedere l’ingaggio al ribasso. Una soluzione che di solito non piace a nessun calciatore, e non è detto che gli vada a genio. Per questo la dirigenza milanista si sta già guardando intorno per cercare un sostituto.

Milan, Galliani furioso con l’arbitro: “Perché ha fermato Inzaghi?”

Anziché essere sollevato per non aver perso sul difficile campo dell’Ajax e per la bella prestazione del suo Milan, Adriano Galliani ritorna ancora una volta a prendersela con gli arbitri. Questa volta sul banco degli imputati ci finisce il signor Brych, reo a suo dire di aver fermato ingiustamente Pippo Inzaghi lanciato a rete:

Una cosa non ho capito, come mai l’arbitro, al di là della parata del portiere su Boateng, perché ha fermato quella punizione in cui Inzaghi si era liberato solissimo davanti al portiere? E’ una cosa che non ho capito stasera. I giocatori mi hanno detto che non hanno chiesto la distanza, il pallone era fermo. Quindi, il pallone si può rimettere in gioco. E’ stata una cosa abbastanza grave perché, probabilmente, avemmo vinto la partita su quella palla. Totalmente incomprensibile.

Ronaldinho, niente Ajax: scelta tecnica o qualcosa di più?

Ronaldinho fino ad oggi ha giocato tutte le partite del Milan, ma contro l’Ajax potrebbe non scendere in campo. Anzi, probabilmente non andrà nemmeno in panchina. Stando alle parole del tecnico Allegri, il motivo è uno solo, e cioè far rifiatare un calciatore di 30 anni che ha giocato finora una partita ogni tre giorni da un mese e che ha uno stile di gioco che fa spendere molte energie.

Tutto qui? Pare proprio di no. Secondo il Corriere dello Sport c’è di più. La realtà è che, nonostante le sue giocate, il modo di intendere il calcio di Dinho ad Allegri non piace. Non torna mai in difesa, non si sacrifica per la squadra, ultimamente è molto calato nelle prestazioni, e a questo si aggiungono due aspetti piuttosto importanti: negli allenamenti non si impegna al massimo come fanno i suoi compagni ed inoltre sta facendo dei capricci per il rinnovo contrattuale.

Leonardo: “Inter? Mai dire mai”

Dopo Kakà, il secondo smacco dell’Inter nei confronti del Milan potrebbe chiamarsi Leonardo. La trattativa per il calciatore del Real Madrid non è ancora decollata, ma nel sottobosco degli accordi non ufficiali qualcosa si sta muovendo per l’altro brasiliano, quello che lo scorso anno sedeva sulla panchina rossonera.

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex calciatore ed osservatore milanista ha ammesso di avere due progetti nella sua vita, e cioè un ruolo dirigenziale nell’organizzazione dei mondiali del 2014 (progetto forse già tramontato del tutto), ed allenare in Premier League. Ma i rapporti con Moratti sono buoni, e non è detto che non possano trasformarsi in qualcosa di diverso.

Champions League: Milan-Auxerre 2-0 – Video e gallery

Quando giocava con la maglia dell’Inter gli rimproveravano spesso di non essere decisivo nelle gare internazionali, ma evidentemente l’aver cambiato sponda, dopo un anno alla corte del Barcellona, deve aver fatto bene a Zlatan Ibrahimovic, se è vero che questa sera contro l’Auxerre è stato il protagonista assoluto con una doppietta.

Grazie allo svedese, dunque, il Milan conquista i suoi primi tre punti in questa edizione della Champions League e comincia a portare fieno in cascina in attesa delle gare contro Ajax e Real Madrid, che accenderanno i cuori rossoneri nelle prossime settimane.

Champions League: tocca a Roma e Milan

Dopo il debutto a fatica dei campioni d’Italia e d’Europa in Champions League, tocca alle altre due italiane esordire nella massima competizione europea. Roma e Milan scenderanno in campo questa sera contro Bayern Monaco e Auxerre per tenere alto il nome del Belpaese e guadagnare punti fondamentali per il passaggio del turno.

Entrambe le compagini vengono da un turno infelice di campionato, l’una umiliata in quel di Cagliari con un 5-1 che lascia pochi alibi, l’altra sconfitta sul campo della neopromossa Cesena, nonostante la presenza in campo di campioni che da soli valgono (economicamente parlando) l’intera rosa avversaria.

Berlusconi: “La sconfitta del Milan? Colpa degli arbitri di sinistra”

E’ un fiume in piena Silvio Berlusconi quando si parla del suo Milan, anche più di quando si parla di politica o di economia. Il Premier, durante un dibattito tenuto ieri in occasione della festa dei giovani del Pdl, ha momentaneamente messo da parte la sua ironia per scagliarsi contro l’arbitro Carmine Russo che ha diretto Cesena-Milan, reo a suo dire di aver condizionato il risultato.

A Cesena il Milan ci ha dato dei dolori, ma non ha giocato male. Il problema è che spesso il Milan si imbatte in arbitri di sinistra.

Ormai questa fobia delle persone di sinistra ha invaso così tanto la mente di Berlusconi che le vede dappertutto. I magistrati che indagano su di lui sono di sinistra, i giudici che lo condannano sono di sinistra, ed ora anche gli arbitri che fischiano contro il Milan sono degli acerrimi comunisti. Ma cosa ha contestato Berlusconi? A suo dire sono stati negati ben tre gol alla sua squadra.

Milan, tutto nero. Allegri: “non siamo una squadra”

Con le 4 stelle partite per la trasferta di Cesena, il Milan e i milanisti erano convinti di tornare a casa con tre punti e tanti sorrisi sulle labbra. Ed invece la serata di ieri è stata ancora peggiore delle più nere previsioni. Non c’è solo la sconfitta contro la Cenerentola del campionato a bruciare, ma due constatazioni pesanti: il Milan è ben lontano dall’essere una squadra, ed anche le condizioni di Thiago Silva non fanno dormire notti serene ai suoi tifosi.

Il brasiliano infatti è uscito alla fine del primo tempo per un problema fisico dicendo queste parole:

Sono preoccupato. Mi fa male.

Parole che gettano nel caos l’ambiente, viste anche le condizioni di Nesta. Galliani infatti si è preoccupato di costruire un attacco stellare, ma si è affidato troppo all’ex laziale per la difesa, dimenticandosi delle sue condizioni fisiche spesso precarie. E così con lui fuori per ancora qualche settimana, se si infortunasse anche Silva sarebbero guai seri, visto che è appena partito Kaladze e i centrali rimasti sono Papastathopoulos e Yepes, non male, ma lontani anni luce dalla coppia titolare.

Ibrahimovic: Milan primo, Inter seconda

Ancora non ha avuto l’occasione di giocare con i nuovi compagni, se non in allenamento, ma Zlatan Ibrahimovic è già convinto della forza della sua nuova squadra e non ha paura di lanciarsi in promesse impegnative:

Sono sicuro che noi arriveremo primi e l’Inter seconda. Possiamo vincere tutto in Italia e in Europa. Ora sono nel Milan e la rivale numero 1 per noi è l’Inter, è una lotta tra queste due squadre.

Queste le parole di Ibra nel corso della presentazione ufficiale al fianco di Galliani e Robinho, altro acquisto dell’ultimo minuto. Poi lo svedese dedica qualche battuta ai tifosi dell’Inter che fino ad un anno e mezzo fa lo acclamavano come un re:

Se mi odiano perché ora gioco nel Milan non mi interessa. L’Inter ormai è il passato: il presente e il futuro è il Milan. Ho sempre vinto dove sono andato e quindi i tifosi devono essere contenti di avermi avuto.

Allegri: Robinho è un regalo

Qualche tempo fa sperava di convincere la società ad acquistare un buon centrocampista ed invece si è ritrovato tra le mani due attaccanti di razza, capaci da soli di fare la differenza e di riportare il Milan (almeno sulla carta) tra le candidate allo scudetto. Massimiliano Allegri non può che incarnare il proprio nome e dirsi felice per gli ultimi colpi del mercato rossonero, che in un paio di giorni hanno portato a Milano Ibrahimovic e Robinho. E se lo svedese era nella lista delle speranze del nuovo tecnico rossonero, Robinho arriva come la manna dal cielo, perché l’ex allenatore del Cagliari non si aspettava tanta grazia in un colpo solo:

Sono felicissimo per l’arrivo di Ibrahimovic, un grande giocatore. Non mi aspettavo un rinforzo supplementare del calibro di Robinho: si tratta di un bel regalo del presidente Berlusconi che ringrazio di cuore.