Ibrahimovic: sono il numero uno

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Ha trascinato il Milan in testa alla classifica, risvegliando sogni che nel tifoso rossonero sembravano sopiti. E’ ovvio dunque che le copertine siano tutte per lui, Zlatan Ibrahimovic, arrivato a Milano per riprendersi il ruolo di protagonista che aveva perso durante la breve avventura spagnola. In questi giorni troviamo la sua faccia impressa su un paio di riviste, con tanto di interviste che hanno del clamoroso. Di fronte ai taccuini di Chi lo svedese di specchia nella sua bellezza (calcisticamente parlando):

Non vedo nel panorama calcistico un calciatore che mi assomigli. Al momento sono un pezzo unico e raro.

Inzaghi: operazione ok, programmato il rientro

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Dopo il grave infortunio contro il Palermo, qualcuno aveva cominciato a pensare che la carriera di Pippo Inzaghi fosse conclusa. Ma un calciatore che ha superato tantissimi infortuni, alcuni anche molto gravi, nella sua carriera, di certo non poteva fermarsi per una semplice operazione.

L’intervento, effettuato a Barcellona, al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, è andato bene, ed ora anche il decorso post operatorio è stato ottimale, tanto che Superpippo già oggi tornerà in Italia. Il suo rientro a Milano vuol dire una sola cosa: l’anno prossimo ci sarà ancora.

Allegri: Ibra è come Van Basten

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Si è conquistato sul campo la sua grande occasione ed ora che l’ha avuta non ci sta proprio a porsi dei limiti. Lui è Massimiliano Allegri, sulla panchina del Milan dalla scorsa estate e già nel cuore dei tifosi, che sognano di rivivere gli antichi fasti, dopo qualche anno di appannamento. La piazza gli chiede successi, specie dopo aver visto trionfare per anni i cugini nerazzurri e lui non si tira indietro e giura di non voler rinunciare a nessuno degli obiettivi:

Nella mia filosofia e in quella del Milan ci sono tre obiettivi: campionato, Champions League e Coppa Italia. Fino al 22 febbraio possiamo pensare a campionato e alla partita di Coppa Italia del 12 gennaio, quando riprenderà la Champions cercheremo di correre sui tre fronti e ottenere il massimo. La rosa è ampia e la squadra ha trovato il giusto equilibrio.

Milan: Pirlo non rinnova, possibile addio a giugno?

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Pirlo non è più insostituibile. Per questo del suo contratto da 5 milioni di euro a stagione si può fare tranquillamente a meno. E’ questa l’idea che circola negli ambienti milanisti in queste ore, messi in preallarme da due notizie: il rinvio da parte del calciatore della discussione sul rinnovo contrattuale e l’interessamento da parte di altri club.

Pirlo ha un contratto che scade alla fine della prossima stagione, dunque non c’è alcuna fretta di rinnovarlo, se entrambe le parti sono d’accordo nel farlo. Il problema è che ora Allegri, visti i continui infortuni del centrocampista, ha trovato un modulo vincente che non prevede il suo utilizzo, ma con 3 centrocampisti di quantità, a cui il tridente delle meraviglie può sopperire in qualità.

Inzaghi: l’intervento è perfettamente riuscito

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L’ultima volta che abbiamo visto in campo Pippo Inzaghi è stato due settimane fa, in occasione della vittoriosa sfida contro il Palermo. E questa mattina è stato operato dal professor Ramon Cougat all’ospedale Quiron di Barcellona.

L’intervento è perfettamente riuscito. Lo fa sapere il Milan in una nota pubblicata sul suo sito internet, in cui viene spiegato anche che l’operazione:

ha comportato la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro con la tecnica del tendine rotuleo. Il calciatore, dopo un breve soggiorno post-operatorio sempre presso l’ospedale Quiron, farà rientro in Italia dove inizierà la terapia riabilitativa.

Ronaldinho fa le ore piccole

Nell’ultimo periodo Allegri lo sta utilizzando con il contagocce, ma Ronaldinho trova ugualmente il modo di far parlare di sé, anche se questa volta avrebbe evitato volentieri di finire in

Milan: sarà Matri il sostituto di Inzaghi

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Fisicamente si assomigliano pure, tecnicamente un po’ meno, ma si stanno avvicinando. Matri sarà il sostituto di Pippo Inzaghi al Milan dal prossimo gennaio. A deciderlo è stato Massimiliano Allegri, che dopo la vittoria nel derby gode di maggiore considerazione in società, ed è riuscito anche a convincere Galliani dell’opportunità.

Matri ha tutte le caratteristiche necessarie per far bene al Milan. In primis, è già stato allenato da Allegri al Cagliari, e dunque non dovrebbe avere problemi ad inserirsi negli schemi. Come caratteristiche di gioco poi è molto simile a Superpippo come posizione, movimenti, e soprattutto carattere, visto che non farebbe storie se si dovesse accomodare in panchina. Inoltre è comunitario e disponibile per le coppe europee. L’unico problema potrebbe essere rappresentato da Cellino, visto quello che ha fatto per liberare lo stesso Allegri la scorsa estate. La valutazione dovrebbe aggirarsi sui 15 milioni, ma con qualche contropartita tecnica potrebbe abbassarsi notevolmente.

Inter-Milan: Benitez e Allegri vogliono i tre punti

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Il Milan scappa, l’Inter rincorre, trend invertito rispetto alle ultime stracittadine milanesi, quando erano i nerazzurri a fare la lepre in classifica, mentre i rossoneri arrancavano nell’inseguimento. Non che il vantaggio del Milan sui cugini sia incolmabile (tre soli punti in più), ma è chiaro che nel posticipo di domani sera sarà la squadra di Allegri a partire “favorita”, potendosi permettere il lusso di guardare gli avversari dall’alto in basso.

Che derby sarà? Qualcuno lo ha definito “il derby degli incerottati”, visti gli infortuni che hanno decimato entrambe le rose, ma resta pur sempre la sfida più importante dell’anno all’ombra della Madunina, chiunque siano i protagonisti in campo.

Milan, Pato torna a gennaio

Continua a perdere pezzi l’attacco del Milan, l’unico reparto che ad inizio stagione avrebbe dovuto mettere in difficoltà mister Allegri per via dell’abbondanza di piedi buoni. E invece a metà

Milan: riprende la caccia a Benzema

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Fino a qualche giorno fa Benzema era solo un sogno, uno di quei calciatori che prendere oggi è un affare perché il Real Madrid lo svende, ma che vista la concorrenza degli altri club europei è davvero difficile portare a casa. Specialmente se in squadra hai 5 attaccanti di ottimo livello.

Ma la situazione del Milan non è più la stessa di inizio stagione. Pato si infortuna in continuazione, Ibra va a corrente alternata, Robinho si mangia tantissimi gol, Ronaldinho passa più tempo a litigare che col pallone tra i piedi, e soprattutto Inzaghi ha già terminato la stagione con l’infortunio di mercoledì scorso. Se il Milan fosse a metà classifica e quasi eliminata dalla Champions League, poteva anche rimanere tutto immutato, ma al momento ci sono forti possibilità di vittoria dello scudetto, ed anche di arrivare in fondo alla competizione europea. Di conseguenza Galliani è costretto a gennaio a tornare sul mercato.

Inzaghi non molla. Gli auguri di Totti

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Qualche giorno fa aveva dichiarato di voler riflettere seriamente sul proprio futuro di qui al mercato invernale, perché uno come lui, nonostante i 37 anni suonati, soffre in modo esagerato la panchina ed avrebbe voglia di sparare le ultime cartucce in una squadra che gli permetta di scendere in campo con una certa frequenza.

Ora Filippo Inzaghi ne ha di tempo per riflettere e non da qui a gennaio, ma almeno fino alla conclusione del campionato, visto il grave infortunio che gli impedirà di ritoccare i propri record per diversi mesi. Lesione del legamento del ginocchio sinistro con interessamento del menisco: una diagnosi senza appello per l’attaccante rossonero, costretto al riposo in uno dei tanti momenti magici della sua carriera. Una carriera che potrebbe essere bruscamente interrotta da un infortunio tanto serio, anche se il diretto interessato si mostra ottimista alla vigilia dell’intervento chirurgico ed assicura il massimo impegno nel recupero.

Ibrahimovic-Onyewu, rissa in allenamento

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Chi avrebbe mai il coraggio di mettersi contro quell’armadio di due e metri e passa che risponde al nome di Zlatan Ibrahimovic? Beh, qualcuno ha osato tanto, rispondendo con le mani ad un tackle durissimo dello svedese durante l’allenamento di questo pomeriggio. Il temerario di turno è Oguchi Onyewu, difensore statunitense, che pure non difetta in fatto di centimetri e chili.

Ebbene, pare che il difensore non abbia mostrato timori reverenziali nei confronti del campione e lo abbia anzi preso per il collo. Finita lì? No, perché Ibra non è certo il tipo che si tira indietro di fronte a certe situazioni, tanto che per staccare i due colossi sono dovuti intervenire i compagni di squadra e qualche componente dello staff  (una decina di persone in tutto).