Gli ostacoli che potrebbero impedire il ritorno di Kakà al Milan

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Dove finirà Kakà a giugno? Per ora l’unica cosa certa è che non giocherà più nel Real Madrid. Sapere dove finirà è un altro paio di maniche. Il Milan non può, o non vuole spendere tanto:

Ricardinho guadagna troppo, anche perchè in Spagna si pagano meno imposte. Mi dispiace abbia dei problemi a Madrid, ma se vuole ritornare, deve ridurre i suoi emolumenti in maniera sostanziale.

Dicendo così Adriano Galliani, dimostra ancora una volta di essere un dirigente di valore, perché rilancia i rumori di un ritorno del calciatore brasiliano, fissando indirettamente le condizioni alle quali i rossoneri sono disposti a lanciare una trattativa.

Tottenham – Milan 0-0: fotogallery

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Recuperare una rete può essere impresa facile se ti chiami Milan, ma recuperare una rete in casa del Tottenham può rappresentare un’impresa ardua, un po’ per statistica (i precedenti con le squadre italiane recitano due vittorie per gli inglesi ed un pareggio) e un po’ per difficoltà di infilare la porta avversaria, avendo cura di un farsi infilare in contropiede, come era accaduto negli ultimi minuti della gara di andata.

Un’impresa, appunto. Un’impresa tentata e non riuscita, sebbene nella prima frazione di gioco il Milan abbia tenuto per larghi tratti il pallino del gioco, costringendo i padroni di casa a difendere l’esiguo vantaggio. Non che i vari Pato, Ibrahimovic e Robinho abbiano creato chissà quante occasioni da rete, ma se i rossoneri avessero chiuso in vantaggio la prima parte di gara nessuno avrebbe gridato alla scandalo.

Chiellini: battiamo il Milan!

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Sale l’attesa per l’anticipo di lusso del prossimo sabato tra il Milan capolista ed una Juve alla ricerca di se stessa ed in crisi di risultati ormai da troppo tempo. Una sfida che fino a qualche anno fa valeva per il tricolore e che ora ha perso un po’ dell’antico fascino, pur rimanendo una classica del calcio italiano.

I rossoneri cercano conferme dopo il 3-0 rifilato al Napoli, mentre i bianconeri non vogliono inanellare la terza sconfitta di fila, dopo quelle con Lecce e Bologna. Come finirà? Non avendo la sfera di cristallo è difficile lanciarsi in pronostici, ma dobbiamo credere alle parole di Giorgio Chiellini, che promette il massimo impegno nella sfida contro i primi della classe:

Sabato speriamo di fare un favore all’Inter. Moratti si tura il naso e tifa per noi? E’ normale, loro devono sperare in un passo falso dei rossoneri. Sabato scenderà in campo una Juventus che sarà in grado di battere il Milan.

Laporta svela qualche retroscena su Ibrahimovic

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Nonostante le 21 reti messe complessivamente a segno durante la sua stagione a Barcellona, l’acquisto di Zlatan Ibrahimovic è stato considerato da tutti un errore. Basta pensare alla differenza tra il prezzo di acquisto – complessivamente un settantina di milioni di euro, tra contanti e la valutazione data per Samuel Eto’o – e quello a cui è stato venduto al Milan – ventiquattro.

Dell’insuccesso spagnolo del calciatore, lo svedese e il suo agente Mino Raiola ne hanno sempre attribuito la responsabilità all’allenatore blaugrana Pep Guardiola. E in maniera non dissimile si è comportato l’ex-presidente della società catalana Joan Laporta in un’intervista rilasciata al quotidiano sportivo spagnolo As.

Moratti: scudetto? E’ corsa a tre

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Dalla scorpacciata di trofei della scorsa stagione ad un inizio non proprio facile in campionato, per poi recuperare punto su punto fino a portarsi a meno sei dalla testa della classifica. L’Inter comincia a crederci, comincia ad affilare le armi per il finale di stagione e intanto si gode la seconda posizione, in attesa dello scontro diretto con il Milan del prossimo 3 aprile. Sfida scudetto? Massimo Moratti non ne è convinto, ma si dice comunque divertito dalla situazione che si è venuta a creare in testa alla classifica:

Non credo che sarà decisivo, però tutto questo è divertente, comincia a diventare interessante.

Milan, Kakà potrebbe ritornare

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Un clamoroso scoop potrebbe essere stato annunciato, tra le righe, da Bosco Leite, padre-procuratore di Kakà. Ieri sera infatti era a San Siro durante Milan-Napoli, e l’occasione è stata propizia per poter parlare con Galliani ed avviare un discorso che ai nostalgici milanisti potrebbe piacere molto.

Da quanto si dice su Milan Channel, pare che non sia tanto il Milan a muoversi verso Kakà, ma è il brasiliano a chiedere di tornare, dato che a Madrid non si è mai espresso molto bene a causa prima degli infortuni e poi del cattivo rapporto con Mourinho.

La Russia chiama Gattuso

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Fino a ieri lo Anzhi Makhachkala era un club sconosciuto della serie A russa, arrivato undicesimo nell’ultimo campionato – quello vinto da Luciano Spalletti. Del resto cosa si poteva dire di un club nato nel 1992 e che gioca nella capitale del Daghestan – una delle repubbliche della Federazione Russa – e che si era visto nelle coppe europee solo nel 2001-2002, quando i Glasgow Rangers l’aveva buttato fuori al primo turno della Coppa Uefa?

Negli ultimi mesi qualcosa deve essere cambiato perché la squadra russa si è assicurata le prestazioni di un grande vecchio del calcio brasiliano. A trentasette anni, Roberto Carlos ha lasciato il caldo brasiliano per il freddo russo soprattutto a causa di uno stipendio di cinque milioni di euro – e un contratto di due anni e mezzo.

E’ in vista uno scambio Ramos-Pato?

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Nei giorni scorsi abbiamo scritto dei problemi tra Sergio Ramos e José Mourinho. Una soluzione possibile al caso potrebbe venire dalla partenza a giugno del campione del mondo spagnolo.

Una destinazione possibile sarebbe il Milan, in uno scambio con Pato. Un giocatore che, nonostante il talento, fa fatica a trovare la sua giusta collocazione in campo – e per di più di dice che non vada molto d’accordo con Zlatan Ibrahimovic.

Il Milan visiona Taiwo, Lucho e M’Bia

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Didier Deschamps ha bloccato con il suo Marsiglia – senza il suo centravanti titolare André Gignac – il Manchester United sullo 0-0.

Al Vélodrome di Marsiglia mercoledì c’era anche Ariedo Braida, il direttore sportivo rossonero. Ma non era lì per l’allenatore francese. In vista del mercato estivo, il dirigente del Milan sta setacciando in particolare il campionato francese.

Milan: Cassani e Cissokho nel mirino

Stagione nuova, esterni nuovi. I 34 anni di Zambrotta e l’inaffidabilità di Oddo, Abate e Antonini, buoni per fare da rincalzi ma non per giocare da titolari, hanno messo in moto la coppia Galliani-Braida per cercare di rinforzare il punto debole di una squadra buona ma non perfetta.

Se infatti la parte centrale della difesa, almeno finché regge Nesta, è fortissima, sono i terzini a latitare, e allora ecco i nomi nuovi, che però tanto nuovi non sono, individuati per questo compito: Cissokho e Cassani. Per quanto riguarda il primo, la situazione è piuttosto complicata. In primis, c’è da chiedere scusa al calciatore per averlo trattato come un pacco due anni fa, quando i rossoneri l’avevano acquistato ma poi scaricato con una scusa. Poi c’è da convincere il Lione che non vuol cederlo per meno di 15 milioni, mentre i rossoneri sono pronti a sborsarne una decina circa, ed infine bisognerà vedere se il Lione è disposto a lasciar partire entrambi i suoi terzini, visto che Bastos è in trattativa con la Juventus. Bisogna immaginare che, partito uno, l’altro rimarrà bloccato, quindi bisogna muoversi in fretta.

Gattuso commenta la squalifica in Champions

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Lui è così, prendere o lasciare. Duro e corretto in campo, schietto davanti ai microfoni, quando si tratta di commentare questo o quell’altro episodio. Nessuno può negare però che nell’andata degli ottavi di Champions League contro il Tottenham Rino Gattuso abbia esagerato, quando si è scagliato contro Joe Jordan con fare minaccioso, davanti allo sguardo allibito di milioni di telespettatori, che mai avevano assistito alla messa in scena del “Gattuso furioso”.

Per quel colpo di testa il centrocampista del Milan si è beccato ben cinque giornate di squalifica ed ora deve sperare che i suoi compagni conquistino la finale per poter tornare su un campo europeo prima del termine della stagione. Rino ammette le proprie colpe ma ha qualcosa da ridire riguardo al lungo stop inflittogli dall’Uefa. Eccolo al microfono de Le Iene:

Ho fatto una figura di m…a, ma per me il rispetto è importante. Mi hanno dato 5 giornate, ci manca solo che mi davano un mese di galera. Al ritorno volevo esserci, ma mi hanno consigliato di no: sono in 37mila, sai come sarei tornato gonfio a Milano. Avrei preso 37mila schiaffi.

L’Uefa stanga Gattuso

Era nell’aria ma non so se Gennaro Gattuso e il Milan si aspettassero una botta simile. La testata data a Joe Jordan – il viceallenatore del Tottenham – alla fine

Milan: maglia celebrativa per i 25 anni di Berlusconi

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Silvio Berlusconi non sta vivendo un periodo facile: deve subire nuovi processi e accuse infamanti, ed il suo governo sta mostrando una preoccupante debolezza. Non ci sono molti motivi per brindare.

Gli resta solo il Milan, che nonostante la debacle negli ottavi di Champions League sta guidando da settimane il campionato italiano. Se dovesse essere nella stessa posizione anche alla fine del campionato, oltre ad interrompere un lungo monopolio dell’Inter, il Milan conquisterebbe l’ottavo scudetto dell’era Berlusconi.