Pirlo – Seedorf, derby da ex

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Dopo giorni e giorni di chiacchiere stanno per accendersi i riflettori sul derby di Milano, mai così decisivo per la conquista del tricolore. Il Milan parte dal vantaggio di due soli punti in classifica e con la consapevolezza di dover invertire la rotta rispetto alle ultime uscite di campionato. Il vantaggio dell’Inter è invece di carattere psicologico, un po’ per i risultati convincenti dell’ultimo periodo e un po’ perché gli avversari saranno privi di un ex (Ibrahimovic) capace di cambiare le sorti di un incontro con una sola giocata.

Ci saranno però altri due ex illustri in campo, Pirlo e Seedorf, poco disposti a lasciare strada ai cugini verso la conquista dell’ennesimo scudetto consecutivo. Il centrocampista della nazionale italiana è pronto al rientro dopo l’infortunio al legamento del ginocchio:

Voglio solo tornare a giocare. Il derby è sempre una partita speciale ma non è cosi decisiva. Anche se quest’anno potrebbe decidere il titolo, mancano ancora tante partite.

Allegri: “il derby? E’ più determinante per loro che per noi”

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Dopo la tregua dovuta all’importanza dell’impegno della nazionale, si ritorna a pensare al campionato, ed i discorsi sul derby vengono immediatamente ripresi. Milan-Inter sarà la partita che deciderà molto probabilmente chi vincerà lo scudetto, ma nonostante i nerazzurri abbiano rosicchiato 4 punti nelle ultime due giornate ai cugini, Allegri non sembra per nulla preoccupato, ed anzi a Skytg24 afferma:

Credo che questa partita, questo derby, sia molto importante in chiave scudetto più per loro, che per noi.

La tranquillità del tecnico ex Cagliari proviene dal fatto che il Milan è in testa al campionato da 21 giornate, ha il terzo miglior attacco e la miglior difesa del campionato, ma anche se non lo dice, soprattutto dal fatto che non ha altro a cui pensare, mentre l’Inter ha la Champions che, si sa, porta via energie fisiche e mentali.

Derby, sale la tensione: Pato scalpita, Julio Cesar frena

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Ci sono ancora gli impegni con le nazionali da affrontare, ma è ormai evidente che il derby Milan-Inter è già nella testa dei calciatori. A sentirlo di più sono i brasiliani, che probabilmente saranno più degli italiani in campo, e che già cominciano a viverlo ora che si incontreranno in Scozia per l’amichevole della loro nazionale.

Il più convinto di tutti sembra essere Pato, che dopo la squalifica di Ibrahimovic non può permettersi il lusso di mancare. A mettere in apprensione il pubblico milanista è la caviglia infortunata nell’ultima di campionato, ma sta guarendo tanto da essere partito per il ritiro dove il medico della nazionale valuterà la situazione. In teoria potrebbe persino giocare con la maglia verdeoro, ma è più probabile che rimanga a riposo e scenda in campo nel derby che vale uno scudetto.

Ganso, il Milan gioca la carta dei brasiliani

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Nonostante manchino ancora una decina di giorni circa al derby di Milano, Inter e Milan già se le stanno dando di santa ragione, e non solo per quanto riguarda il campo. L’oggetto del contendere pare sia Ganso, il talento brasiliano per eccellenza inseguito dai migliori club europei.

Ma pare che siano proprio le milanesi in cima alla sua fantasia, solo che ancora non si è deciso quale delle due scegliere. Siccome la volontà del calciatore conta molto, pare che i due club, anziché puntare sulla società, mirino a convincere il calciatore, e nella giornata di ieri i rossoneri potrebbero avere inferto un paio di colpi decisivi.

Moratti: derby? Occhio al Napoli!

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Mancano quasi due settimane al derby di Milano, ma sotto la Madunina il clima è già arroventato e le polemiche sono all’ordine del giorno. Tutta “colpa” del gol che ha permesso all’Inter di battere il Lecce nella gara di ieri. Una rete molto simile a quella annullata ad Ibrahimovic contro il Bari, che avrebbe consentito al Milan di giocare la stradicittadina con un vantaggio maggiore di quello attuale. Dalle parte di Via Turati sostengono che ad arbitri invertiti i rossoneri avrebbero avuto sei punti in più in classifica, ma Massimo Moratti spegna sul nascere ogni polemica e ribatte:

Tiriamo corto: non sono uguali, quindi…

Duello milanese per Mexes?

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Anche se è stato annunciato più volte come futuro rossonero, il destino di Philippe Mexes non è ancora deciso. Sopratutto se si considerano veritiere le voci che parlano che negli ultimi giorni anche l’Inter si sarebbe fatta viva con il procuratore del giocatore.

Resta da capire se questa manovra nasconde un effettivo interesse dei nerazzurri o se si tratta della più classica delle manovre di disturbo.

Nesta si ritira a giugno?

Trentacinque anni suonati, diciotto dei quali trascorsi a tirar calci ad un pallone, a rincorrere gli attaccanti avversari ed a sollevare trofei con la maglia della Lazio, del Milan e

Milan, come cambia senza Ibra

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Ibrahimovic sarà appiedato per tre giornate, decisione del giudice sportivo dopo il pugno a Rossi di domenica scorsa. La condotta violenta prevede almeno 3 giornate di squalifica, ed anche se il Milan presentasse ricorso, c’è il rischio di vederne ridotta al massimo una, ma ciò non toglierebbe il problema principale, e cioè che i rossoneri dovranno affrontare il derby contro l’Inter senza il loro attaccante migliore.

Questa stupidaggine ora manda in crisi Allegri perché ha un attacco affollatissimo di ali e mezze punte, ma l’unica punta centrale era proprio Ibra. Dunque come comportarsi? Dalle prime indiscrezioni, il Milan potrebbe giocare con un 4-4-2 che prevede Pato come punto fisso e Cassano e Robinho ad alternarsi al suo fianco. Ma il modo di giocare dovrebbe cambiare un po’, visto che Ibra è insostituibile, e di certo Pato non è un ariete.

Ibra tre giornate di stop, stangata sulla Lazio

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Il Milan sperava nella clemenza del giudice sportivo, ma di questi tempi non c’è spazio per il perdono, neanche se ti chiami Zlatan Ibrahimovic. Lo svedesone, dopo aver contribuito in maniera determinante alla cavalcata vincente dei rossoneri, rischia ora di compromettere la conquista del titolo, tirandosi fuori da una delle gare più importanti della stagione.

Il fattaccio è andato in scena ieri all’ora di pranzo, quando il Milan cercava la rimonta contro il Bari ultimo in classifica ed in vantaggio sul terreno di San Siro. Forse frustrato per la poca incisività in zona gol, forse affamato (vista l’ora), forse desideroso di raggiungere la doccia prima dei compagni, Ibra si è lasciato andare ad un gesto poco sportivo, colpendo un avversario con una manata.

Il gesto non è sfuggito all’arbitro, che lo ha immediatamente espulso, costringendo il Milan a giocare in inferiorità numerica per il resto della gara. Ma la vera doccia fredda è arrivata oggi, quando il giudice sportivo ha deciso di infliggere tre giornate di squalifica allo svedese.

Milan – Bari 1-1: Allegri deluso

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Il pareggio dell’Inter nell’anticipo di venerdì aveva lasciato presagire la chiusura anticipata del campionato, certi come eravamo che il Milan non si sarebbe lasciato sfuggire l’occasione di allungare sui cugini. Del resto, lo sparring partner di giornata era il Bari, ultimo in classifica, distante anni dal Milan capolista (44 punti di distacco!) e forse in pochi immaginavano che alla fine della fiera i rossoneri si ritrovassero a dover rincorrere, per poi mettere in saccoccia la miseria di un punticino.

E dire che i padroni di casa avevano attaccato con costanza nella prima frazione di gioco, sfiorando più volte la rete con il trio delle meraviglie Ibrahimovic-Pato-Robinho. Ma sul finire del primo tempo arrivava la beffa, quando Rudolf portava i suoi in vantaggio.

Milan: Ambrosini con le valigie in mano, si pensa al colpaccio Robben

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Tra i tanti senatori che potrebbero andar via dal Milan a fine stagione, ora spunta uno che non fa mai parlare di sé e le sue vicende le lascia passare sotto silenzio, Massimo Ambrosini. Il centrocampista si è guadagnato il rispetto dell’ambiente per il suo carattere tranquillo e la sua professionalità in campo, ma per una volta alza la voce. Il motivo è, come sempre, la volontà di Galliani di tagliare gli stipendi in scadenza, e questo ad Ambrosini non va giù, tanto da minacciare di lasciare i rossoneri.

Ad attenderlo a braccia aperte è Carlo Ancelotti, con cui ha un rapporto straordinario, che ha già annunciato di volerlo con sé nella prossima stagione, sia che rimanga al Chelsea che se andasse alla Roma. Ma per un uomo d’esperienza che va via, un altro potrebbe arrivare. Circola da qualche ora l’ipotesi clamorosa che Arijen Robben potrebbe finire al Milan.

Anche il duo Arsenal/Chelsea su Mexes?

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I giornali e i media italiani non hanno alcun dubbio: la prossima stagione Philippe Mexes giocherà a Milano con la maglia dei rossoneri. In scadenza di contratto a giugno di quest’anno, il difensore francese può trattare il suo futuro con qualunque squadra alla luce del sole.

E in Italia si dice che avrebbe già firmato – o starebbe per firmare – un accordo di quattro anni con il Milan in cambio di uno stipendio annuo di 4,5 milioni di euro netti. Sicuramente un’offerta molto interessante per il difensore francese che si legherebbe al club rossonero fino al 2015 – quando avrà ormai 33 anni.