Appena prima dell’apertura della campagna abbonamenti per la stagione 2012/2013 Berlusconi rifiutò la famosa offerta pervenuta per Thiago Silva (40 milioni dal PSG), affermando che il Milan non avrebbe venduto le sue stelle. Immediatamente è partita la corsa all’abbonamento perché ancora i tifosi rossoneri credono a Berlusconi. Ora, dopo poche settimane, non solo Thiago è partito, ma è andato via anche Ibrahimovic, il più forte attaccante della Serie A. E questo ai tifosi non è andato giù.
Dopo le cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva il Milan punta a diventare sempre più made in Italy. Gli stranieri infatti costano tanto, e per questo Galliani, che ha escluso che arriverà un top player (motivo per pensare che invece arriverà), sembra aver rivolto le sue attenzioni verso il mercato della Serie A. Si sa infatti che sul mercato ci sono due attaccanti molto interessanti e, quando stanno bene, prolifici: Matri e Pazzini.
Che il trasferimento di Thiago Silva dal Milan al Paris Saint-Germain avesse già dato l’impressione di essere stato più imposto dai rossoneri che voluto dal calciatore era chiaro: ma oggi è lo stesso brasiliano a confermare che sarebbe rimasto volentieri a Milanello al 100%. Lo ha detto in conferenza stampa dal ritiro della nazionale olimpica del Brasile, scusandosi letteralmente con i tifosi del Milan.
Dzeko o Tevez? La partenza di Zlatan Ibrahimovic ha aperto la strada all’arrivo del bosniaco o dell’argentino, ma le ultime indiscrezioni portano ad uno scenario completamente diverso nel calciomercato del Milan. I rossoneri infatti non vorrebbero dilapidare gran parte del tesoretto messo da parte con la cessione dello svedese e di Thiago Silva e sarebbero orientati verso l’acquisto di un attaccante meno costoso. Il nome finito nella lista della spesa è quello di Alessandro Matri, poco certo di un posto da titolare nella Juventus di Conte.
La rosa dei possibili sostituti di Ibrahimovic si sta restringendo, ma non è detto che sia definitiva. In pole position attualmente sembrano esserci due attaccanti: Leandro Damiao ed Edin Dzeko. La società però non lascia fuori nessuno e così non sono da escludere anche gli arrivi di Tevez o Matri. Al momento però solo uno può arrivare, ma diventerebbero due nel caso di partenza di Robinho.
Adriano Galliani sembra sereno e dice che entro il 31 agosto verrà preso qualche campione. Sarà, ma intanto al Milan i mal di pancia continuano. L’ultimo sembra quello di Cassano, che se durante l’Europeo si era mostrato seccato dal possibile addio di Thiago Silva, ora che insieme al brasiliano è partito anche Ibrahimovic vuole decisamente andar via. Ed è una brutta tegola per i rossoneri visto che non ha un gran mercato e non ci guadagnerebbero così tanto da una sua cessione.
Rolando ha deciso, vuole solo il Milan. I rossoneri hanno individuato in lui il nuovo Thiago Silva, e della sua importanza al Porto ne sono talmente convinti che hanno subito sparato alto: 15 milioni per l’intero cartellino, senza altri discorsi su prestiti o comproprietà. Il Milan come sempre nicchia e tira sul prezzo, ma due elementi al momento giocano a suo favore.
Conosciamo benissimo Ibrahimovic e le sue uscite in grado di fare arrabbiare davvero tutti, ma stavolta ha passato il limite. Secondo quanto raccontato dalla redazione di Sport Mediaset ieri c’è stato un colloquio telefonico tra lo svedese ed un dirigente rossonero, e la conclusione della telefonata non è stata di certo una frase diplomatica. Anzi, dopo uno sfogo del genere possiamo mettere la parola fine all’avventura di Ibra al Milan.
Non si è ancora sbloccata la trattativa che porterà Zlatan Ibrahimovic alla corte del Paris Saint-Germain. Nonostante ieri si fossero diffuse voci su un accordo tra Mino Raiola e Leonardo, è lo stesso agente dello svedese a smentirle specificando che l’affare si farà, ma ad oggi non è ancora stato raggiunta l’intesa che renderà definitivo il passaggio di Zlatan all’ombra della Torre Eiffel. Qualche dettaglio da limire: l’affare difficilmente si chiuderà entro il fine settimana.
Tra qualche giorno Thiago Silva e Ibrahimovic firmeranno per il Paris St. Germain e nelle casse rossonere arriveranno 65 milioni, a cui se ne aggiungeranno molto probabilmente altri 15 per la cessione di Robinho, destinazione Malaga o Santos. Dunque cosa fare degli 80 milioni in tasca? Le alternative sono tante, anche se è chiaro che 20-30 milioni resteranno in cassa per ripianare i debiti.
Zlatan Ibrahimovic è virtualmente un giocatore del Paris Saint-Germain. Si è concluso infatti da poco l’incontro tra l’agente dello svedese Mino Raiola e il direttore sportivo dei francesi Leonardo per stabilire il contratto del giocatore ex-Juve, Inter e Barcellona. E Parigi conferma: è stato trovato un accordo, l’affare che porterà quindi l’attaccante e Thiago Silva all’ombra della Torre Eiffel sarà definitivo entro poche ore.
Ormai in casa Milan non si parla più del “se” Ibra e Thiago Silva partiranno, ma di cosa ne sarà della squadra subito dopo. La situazione comunque sembra abbastanza chiara: le casse rossonere ci guadagneranno due volte da queste due cessioni, la prima perché la metà del guadagno verrà investita e l’altra metà andrà a coprire le perdite, e la seconda perché si risparmierà un sacco in stipendi.
Ormai è fatta, Ibrahimovic e Thiago Silva andranno al Paris St. Germain. E’ stato deciso dopo l’incontro tra Mino Raiola e Galliani e la benedizione di Berlusconi. Il fattore che ha fatto decidere la casa rossonera per il sì è puramente economico, e non solo per i 65 milioni offerti dai francesi, ma anche perché considerando il risparmio negli stipendi (12 milioni per Ibra e 7,5 per Thiago), l’intero affare porta nelle casse milaniste 170 milioni di euro.
Il calciomercato del Milan potrebbe avere una svolta clamorosa nei prossimi giorni, per la delusione dei tifosi rossoneri, che vedrebbero sparire dalla rosa due pezzi da novanta difficilmente rimpiazzabili. Da questa mattina circolano voci insistenti su un’offerta del Paris Saint Germain per Ibrahimovic e Thiago Silva, che farebbero entrare nelle casse del Milan qualcosa come 65 milioni di euro. Ebbene, pare che l’accordo tra le due società sia stato raggiunto, mentre mancherebbe l’ok dei due diretti interessati.