La rivoluzione estiva in casa Real

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A ogni stagione il calciomercato del Real Madrid registra un gran numero di operazioni in entrata ed uscita. Quest’estate non sarà diversa, con numerosi giocatori a cui verrà “consigliato” di cambiare aria. Florentino Perez è ormai abituato a questo genere di operazione e si sta già preparando per tempo.

Secondo il quotidiano spagnolo Sport, la dirigenza dei Blancos avrebbe redatto una lista di otto giocatori, divisi in tre categorie destinati ad essere venduti. La prima riguarda un solo giocatore, Jerzy Dudek. Il portiere polacco, il cambio di Iker Casillas, ha un contratto in scadenza nel prossimo giugno e non verrà prolungato. A 37 anni, e con solamente 12 partite in quattro stagioni – principalmente in Coppa del Re -, non dovrà lasciare un gran ricordo nei tifosi della Casa Blanca.

Liga: il Real sotterra di gol il Malaga, al Barça basta Messi

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Il Real Madrid si traveste da Udinese, e contro il Malaga segna 7 gol nel posticipo della 26^ giornata, anticipata per dare un vantaggio ai club spagnoli impegnati nelle coppe europee. La gara, anticipata da un prepartita tutto pepe tra i due allenatori, viene praticamente consegnata da Pellegrini a Mourinho, dato che la sua squadra, dovendo affrontare la prossima settimana l’Osasuna in una sfida per la salvezza, lascia in panchina molti titolari per farli rifiatare, tanto non avrebbe avuto alcuna possibilità di vincere contro il Real.

Mourinho pare non interessarsi della manifesta superiorità dei suoi, e non gli chiede di andarci cauti, così in un’ora di gioco arrivano 7 gol (di cui tre di Cristiano Ronaldo), e ci si ferma solo perché il portoghese accusa un dolore di non si sa quale natura e lascia il campo anzitempo lasciando i suoi in 10 perché le sostituzioni erano già finite. Al Barcellona invece basta appena una rete, quella del solito Messi, che risolve una difficile gara contro il Valencia.

Mourinho contro Pallegrini: se il Real mi caccia torno in Italia

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Real Madrid-Malaga sembrerebbe una gara come tante altre, ma a renderla interessante è il confronto tra i due allenatori, Josè Mourinho, alla guida dei blancos, e Manuel Pellegrini ex allenatore delle merengues ed ora sulla panchina degli andalusi. A lanciare la sfida è stato proprio il tecnico spagnolo, che nei giorni scorsi si è permesso di mettere in discussione le capacità dello Special One, lanciandosi in un “vedremo quanti punti avrà il Real a fine stagione”. E volete che Mourinho sia rimasto insensibile alla provocazione?

Il secondo è il primo degli ultimi: non conta segnare 500 gol se non sei campione. Io non farò come Pellegrini: se il Real Madrid dovesse cacciarmi non finirei di certo al Malaga ma in una grande squadra, sia essa italiana o inglese.

Laporta svela qualche retroscena su Ibrahimovic

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Nonostante le 21 reti messe complessivamente a segno durante la sua stagione a Barcellona, l’acquisto di Zlatan Ibrahimovic è stato considerato da tutti un errore. Basta pensare alla differenza tra il prezzo di acquisto – complessivamente un settantina di milioni di euro, tra contanti e la valutazione data per Samuel Eto’o – e quello a cui è stato venduto al Milan – ventiquattro.

Dell’insuccesso spagnolo del calciatore, lo svedese e il suo agente Mino Raiola ne hanno sempre attribuito la responsabilità all’allenatore blaugrana Pep Guardiola. E in maniera non dissimile si è comportato l’ex-presidente della società catalana Joan Laporta in un’intervista rilasciata al quotidiano sportivo spagnolo As.

Mourinho sbeffeggiato in Spagna, non lo sopportano più nemmeno i madridisti

Una volta José Mourinho veniva bersagliato dagli avversari perché faceva paura. Ora invece i suoi atteggiamenti hanno talmente stufato i media spagnoli, che è diventato una barzelletta. Lui è così, fa parlare sempre di sé, solo che in Spagna non sopportano chi si lamenta, ed anzi questo potrebbe costargli caro.

L’ultimo motivo di lamentela riguarda i giorni di riposo concessi al suo Real, troppo pochi visti gli impegni della squadra. Se fosse il primo motivo per cui lamentarsi, sarebbe passato, ma si tratta almeno della ventesima polemica che Mourinho è riuscito a tirar fuori dopo appena 8 mesi di madridismo. Il quotidiano As, vicinissimo alla casa blanca, le ha elencate tutte.

E’ in vista uno scambio Ramos-Pato?

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Nei giorni scorsi abbiamo scritto dei problemi tra Sergio Ramos e José Mourinho. Una soluzione possibile al caso potrebbe venire dalla partenza a giugno del campione del mondo spagnolo.

Una destinazione possibile sarebbe il Milan, in uno scambio con Pato. Un giocatore che, nonostante il talento, fa fatica a trovare la sua giusta collocazione in campo – e per di più di dice che non vada molto d’accordo con Zlatan Ibrahimovic.

Liga: male Real, pari e altri due punti persi sul Barça

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Mourinho sarà anche un bravo stratega, ma ancora non ha capito come deve far giocare questo Real Madrid. O meglio, non ha capito chi far giocare di punta. Se infatti lascia fuori Benzema per far giocare Adebayor, come nella scorsa partita, va a finire che il togolese è impalpabile ed il francese entra e segna dopo due minuti; quando invece accade il contrario, è Benzema che gioca malissimo e l’ex Arsenal fa vedere le cose migliori con solo 20 minuti a disposizione.

A causa di questo rebus che non trova una soluzione, il Real Madrid lascia sul suo percorso altri due punti nei confronti del Barcellona, pareggiando 0-0 contro il Deportivo. La squadra di Lacoruna va molto male in campionato, ma quando affronta le big ogni tanto regala qualche sorpresa. E così va a finire che annulla il tridente blancos Kakà-Ronaldo-Benzema, e trema solo a causa del palo che Adebayor colpisce nel finale.

Mourinho deve risolvere il caso Ramos

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In pochi mesi José Mourinho è riuscito a dare la sua impronta al Real Madrid, non tanto sul piano del gioco, quanto nello spirito che i suoi giocatori hanno mostrato in campo. Per capirlo basta osservare la generosità con cui giocano De Maria e Marcelo, o ammirare il pronto adattamento di Mesut Özil nel suo nuovo ruolo.

Lo Special One però non può dormire sugli allori, perché ogni giorno si trova davanti nuovi problemi da risolvere: l’eccellenza del Barcellona, le divergenze d’opinione con certi dirigenti – soprattutto con Valdano – e infine alcune questioni che riguardano lo spogliatoio.

Real Madrid: Raul Albiol l’uomo ombra di José Mourinho

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José Mourinho è un allenatore speciale per tante cose: una di queste è che sa legare come pochi con i suoi giocatori. In ognuno dei club in cui ha allenato finora è riuscito a creare un rapporto speciale con un giocatore che spesso ha visto le partite dalla panchina – o peggio dalla tribuna -, ma che ha sempre continuato a remare con il tecnico.

Ieri questi giocatori si chiamavano Derlei, Geremi o ancora Marco Materazzi, oggi è il venticinquenne campione del mondo Raul Albiol.

Quale sarà il futuro di Kakà?

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Dopo essersi fatto notare nella nazionale tedesca durante la scorsa edizione della Coppa del Mondo, Mesut Özil si è imposto con una velocità impressionante nella formazione titolare del Real Madrid.

Autore di nove reti e di una decina di assist, il nazionale tedesco, così come l’altro giovane rampante acquistato a giugno – l’argentino Angel De Maria -, sta relegando in panchina il Pallone d’Oro 2007, ovvero Kakà.

Liga: il portiere Aranzubia segna “alla Rampulla” e salva il Deportivo

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Sono molti i temi da affrontare nella ventiquattresima giornata di campionato nella Liga spagnola, ma il più eclatante riguarda il portiere del Deportivo Lacoruna, dato che le vittorie di Real Madrid e Barcellona non fanno più notizia.

E così il protagonista di giornata diventa il portiere spagnolo Aranzubia che, al novantaquattresimo minuto, sul punteggio di 1-0 per l’Almeria, decide di mettere pressione agli avversari dirigendosi in area di rigore sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Un’azione che vediamo spesso, ma è l’epilogo ad essere diverso dal solito: Aranzubia infatti si inserisce con i tempi giusti, e come accadde con il mitico Michelangelo Rampulla secoli fa, incorna il pallone che vale il pareggio ed un grosso pezzo di salvezza, dato che ora la sua squadra si ritrova a +3 dalla zona retrocessione, ma con 4 squadre a fare da schermo.

Il primo rinforzo per il Real Madrid a giugno

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José Mourinho potrebbe anche lasciare il Real Madrid a giugno – anche se dopo aver ridotto il divario dal Barcellona nell’ultimo week-end le sue quotazioni sono di nuovo in aumento -, ma intanto da buon professionista sta preparando al meglio il terreno per il prossimo calciomercato estivo.

In bella evidenza sul taccuino dell’allenatore portoghese c’è il nome del giovane – ventuno anni – centrocampista del Getafe Dani Parejo. Il giocatore si era messo particolarmente in luce nella partita di campionato giocata contro le Merengues – mettendo tra l’altro anche a segno una rete.

Liga: il Barcellona si ferma, il Real compie l’impresa, vittoria in 10 per 90 minuti

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Non capita tutti i giorni che il Barcellona lasci due punti per strada, e allora per non perdersi quest’occasione, il Real Madrid mette in campo tutte le energie e lo spirito di sacrificio che un po’ sono mancati quest’anno. L’inaspettato stop di sabato dei blaugrana in casa dello Sporting Gijon, squadra evidentemente indigesta a Guardiola visto che almeno una volta a stagione riesce a strappare qualche punto, dà al Real l’opportunità di riaprire il campionato.

Ma nella partita di domenica i madrileni si danno la zappa sui piedi da soli. Sono passati appena due minuti dal fischio d’inizio, che Casillas esce in modo spericolato dall’area e stende Callejon: rosso diretto. Ma Mourinho riesce a tenere unita la squadra, e negli occhi dei blancos compare una forza di volontà e uno spirito di sacrificio simili a quelle che si leggevano nei giocatori dell’Inter dello scorso anno. E così, nonostante l’inferiorità numerica per tutta la gara, non solo il Real vince (gol di Marcelo), ma disputa una delle migliori partite della stagione.

Fabregas tra Chelsea e Real Madrid

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Cesc Fabregas si allontana dal Barcellona. Lo confermano le dichiarazioni di un dirigente del club catalano. Per Raul Sanllehi:

Cesc è un grande giocatore catalano. Sarà il benvenuto a Barcellona per la partita di Champions League. Ma oggi è impossibile pensare a un trasferimento.

Queste dichiarazioni fanno capire, molto chiaramente, che i Blaugrana hanno abbandonato l’idea di reclutare Cesc Fabregas. Nonostante il pesante pressing attuato l’estate scorsa per tentare di strappare il fenomeno spagnolo all’Arsenal.