Liga: video Real Madrid – Barcellona 1-1

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Il primo dei quattro scontri tra Real Madrid e Barcellona si chiude con un pari poco spettacolare. Se dal punto di vista del gioco il Barça è immensamente più forte del Real, ci sentiamo di dare la palma di migliore in campo a Mourinho che, dal punto di vista tattico, riesce a colmare le lacune tecniche e psicologiche dei suoi giocatori.

Lo Special One ha imparato dalla manita dell’andata e decide che il miglior modo per affrontare il Barcellona è con la cautela, e non a viso aperto. Ed il campo gli dà ragione. Per tutto il primo tempo c’è solo un’azione pericolosa per i blaugrana, ma una volta tanto a Messi rimane il colpo in canna. Ben più pericoloso Cristiano Ronaldo su punizione che sfiora il palo.

Real -Barça: quattro gare in venti giorni e tanti milioni in palio

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Tutti gli appassionati di calcio le aspettano. Il Barcellona e il Real Madrid si incontreranno quattro volte nei prossimi venti giorni. La prima sfida, quella di domani è la meno importante, perché qualunque sarà il risultato, con ogni probabilità il campionato finirà nelle mani dei catalani, ormai troppo lontani in classifica.

Poi verrà la finale di Coppa del Re il 20 aprile – allo stadio Mestalla di Valencia. Infine il piatto forte: l’andata e il ritorno delle semifinali di Champions League. Quattro gare in venti giorni.

Liga: Real e Barcellona vincono di rigore, doppietta per Kakà

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Segna solo su rigore, ma almeno segna. Kakà, che non gioca quasi mai per problemi fisici, viene finalmente mandato in campo titolare da Mourinho che preferisce far riposare i suoi uomini migliori dopo l’impresa contro il Tottenham in Champions League. L’avversario non è dei più semplici, l’Atletico Bilbao che prima di questa giornata era quinto in classifica, ma non importa, le “riserve”, se così si possono chiamare, del Real Madrid sono forti abbastanza da non impensierire lo Special One.

Due rigori, uno per tempo ed entrambi netti, consentono all’ex milanista di mandare in doppio vantaggio i suoi, mentre a metà secondo tempo Mourinho manda in campo Cristiano Ronaldo che segna pochi minuti dopo nel tentativo di soffidare a Messi il titolo di capocannoniere. I padroni di casa, se nel primo tempo avevano fatto vedere qualcosa, nella ripresa non sono pervenuti, ma dopotutto erano consapevoli che non era questa la partita da vincere.

Liga: finita l’imbattibilità di Mourinho, Barça a +9

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I giochi sono fatti, a meno di qualche (improbabile) rivoluzione, la Liga è nelle mani del Barcellona. Nei due anticipi di ieri, mentre i blaugrana superano, non senza qualche difficoltà, il Villareal, a far notizia è l’incredibile k.o. al Bernabeu del Real Madrid contro lo Sporting Gijon, squadra al limite della zona retrocessione che mette a segno un triplice colpo: battere uno squadrone come il Real, mettere a tacere le polemiche di Mourinho che incolpava molti club, tra cui proprio lo Sporting, di favorire il Barcellona, ma soprattutto interrompere la striscia positiva del tecnico portoghese che non perdeva una partita in casa da 9 anni.

Era il 23 febbraio 2002, lui allenava ancora il Porto ed era poco più che un ragazzino (calcisticamente parlando). Quella fu l’ultima sconfitta in casa per quello che sarebbe diventato lo Special One, rimasto imbattuto al Chelsea e all’Inter, ma non al Real Madrid, per ben 150 gare. A pesare, come sempre accade, è l’assenza di Cristiano Ronaldo, la vera anima della squadra. Di solito quando manca lui i blancos pareggiano o a stento vincono, ieri invece il Gijon si chiude per quasi tutta la partita e, a pochi minuti dallo scadere, segnano il gol vittoria.

Liga: il derby di Madrid va al Real, il Barcellona vince per Abidal

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E’ commovente vedere quanto persino un obiettivo così importante come il campionato spagnolo passi in secondo piano di fronte ad una tragedia sfiorata come la diagnosi di tumore al fegato di Abidal dei giorni scorsi. Il pubblico continua ad inneggiare verso di lui per tutta la partita, persino le immagini sui tabelloni mostranole sue immagini, ed ovviamente anche le reti sono dedicate al difensore francese che segue la partita da un letto d’ospedale.

Ma la scienza moderna fa miracoli, e così pare che dopo l’intervento riuscito alla perfezione dei giorni scorsi, Abidal potrebbe persino tornare a giocare nella prossima stagione. Il campo vede il solito Barcellona arrembante, spinto ancor di più, se possibile, dalla volontà di dedicare una vittoria al francese, e così con un gol nel primo tempo di Dani Alves ed uno nel secondo di Bojan Krkic, mette al sicuro i tre punti. La rete del Getafe che accorcia le distanze arriva ormai a tempo scaduto.

Dieci giocatori del Barça sottoposti a test antidoping

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Non accenna a placarsi la tempesta scatenata dall’emittente madrilena Cadena Cope, che qualche giorno fa aveva lanciato pesanti sospetti sui giocatore del Barcellona, ma anche su chi avrebbe il compito di occuparsi di controlli antidoping. A detta della radio (che citava comunque fonti vicine alle merengues) il Real Madrid era in procinto di chiedere controlli “seri” sui blaugrana, per verificare che fossero realmente a posto con le norme antidoping.

Un’accusa così diretta non poteva non portarsi dietro uno strascico di reazioni, tanto che il Barcellona ha minacciato il ricorso alle vie legali per difendere la correttezza dei propri giocatori. Nel frattempo Florentino Perez, presidente del Real Madrid, si è tirato fuori dalla storia, facendo sapere di non avere nulla a che fare con la vicenda. E fin qui è storia vecchia. La novità è arrivata oggi alla Ciudad Deportiva, quartier generale del Barcellona, dove si sono presentati due ispettori per effettuare controlli a sorpresa su ben 10 giocatori.

Il Barcellona accusato di doping (seconda puntata)

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L’emittente radiofonica Cadena Cope, quando ha raccontato che il Valencia e il Barcellona utilizzerebbero medici di dubbia reputazione sul tema del doping, probabilmente non pensava di generare il vespaio che ha prodotto.

Vi abbiamo già detto della guerra che è stata dichiarata, e di cosa sia pronto a fare il Barça. Sul tema poi è intervenuto il ministro dello sport Jaime Lissavetzky:

In Spagna, noi prendiamo sul serio la lotta antidoping in tutti gli sport, seguiamo scrupolosamente tutte le regole. Il rappresentante della FIFA mi ha detto che lo sport spagnolo era in pole position.

Il futuro di Mourinho è al Real Madrid

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Nell’istituzione Real Madrid c’è poco spazio per i sentimenti, o peggio per la pazienza. Soprattutto per quanto riguarda gli allenatori. Basta un dato per capirlo: negli ultimi vent’anni sulla panchina delle Merengues si sono succeduti la bellezza di ventitre allenatori diversi.

Insomma, pensare che a Madrid ci possa essere qualcuno che possa fare una carriera alla Ferguson è praticamente impossibile. Anche per uno degli allenatori più quotati del momento: José Mourinho.

Arrivato nella capitale spagnola l’estate scorsa, lo Special One è stato più volte dichiarato sul punto di partire ancora prima di aver completato il suo primo anno con i Blancos.

Doping al Barça? Il Real chiede test ‘seri’

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Il sasso nello stagno era stato lanciato qualche mese fa, allorché un medico sportivo spagnolo, Eufemiano Fuentes, finì dietro le sbarre in seguito ad un’inchiesta sul doping. Ebbene, bastò una presunta rivelazione fatta dal medico ad un compagno di cella per gettare ombre sulla nazionale spagnola campione d’Europa e del mondo:

Se parlassi, tutto il calcio spagnolo tremerebbe e toglierebbero all’istante il titolo mondiale ed europeo alla nazionale.

Perché la storia torna a galla proprio adesso? Perché pare che Florentino Perez sia pronto a chiedere in via ufficiale controlli antidoping più severi per Barcellona e Valencia. A rivelarlo è l’emittente radiofonica Cadena Cope, che cita fonti vicine al Real Madrid, secondo le quali il Valencia avrebbe rapporti diretti con Fuentes, mentre il Barcellona si fiderebbe di medici di “dubbia reputazione”.

Liga: il Real rosicchia due punti al Barcellona

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Non si può vincere sempre, regola non scritta del calcio, e così capitano quelle partite in cui ti va tutto storto. Di solito in gare del genere si perde, ma quando la squadra in questione è il Barcellona, al massimo può arrivare un pareggio. Capita così che i blaugrana impattino contro il Siviglia in una partita nata male e finita così così. Viene ingiustamente annullato un gol a Messi ad inizio gara, i blaugrana colpiscono anche una traversa ed il Siviglia si salva più volte dalla capitolazione grazie al suo portiere o a respinte di difensori sulla linea.

Poi, come spesso accade, basta un tiro in porta per segnare, e così è, e per fortuna che poco prima Bojan aveva segnato per i blaugrana, altrimenti una sconfitta sarebbe stata troppo pesante. Pareggia dunque il Barça e ne approfitta il Real Madrid che, anche senza Cristiano Ronaldo e Kakà,vince 2-0 contro l’Hercules. La squadra di Trezeguet è ben poca cosa, non impensierisce mai i blancos tanto che il migliore in campo è il portiere ospite, ma Benzema è in gran forma, segna una doppietta ma avrebbe potuto segnare almeno altre tre o quattro gol se il portiere non fosse stato così attento.

Anche la Juventus è interessata al figlio di Zidane?

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Oggi gli esperti di calciomercato si stanno interessando a giocatori sempre più giovani. Uno di questi ha un nome importante: Enzo Zidane. Il figlio del campione francese sta facendo parlare di lui nonostante l’età – ha solo sedici anni – nelle giovanili del Real Madrid.

E’ difficile vivere all’ombra di un genitore simile. Per farlo crescere più tranquillamente, Zizou starebbe vagliando diverse possibilità. Una di queste porterebbe il figlio allo Standard Liegi, viste le eccellenti relazioni che legano il club belga a quello spagnolo, e i buoni rapporti tra il Luciano d’Onofrio – vice-presidente esecutivo dei belgi – ed il campione francese.

Gli ostacoli che potrebbero impedire il ritorno di Kakà al Milan

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Dove finirà Kakà a giugno? Per ora l’unica cosa certa è che non giocherà più nel Real Madrid. Sapere dove finirà è un altro paio di maniche. Il Milan non può, o non vuole spendere tanto:

Ricardinho guadagna troppo, anche perchè in Spagna si pagano meno imposte. Mi dispiace abbia dei problemi a Madrid, ma se vuole ritornare, deve ridurre i suoi emolumenti in maniera sostanziale.

Dicendo così Adriano Galliani, dimostra ancora una volta di essere un dirigente di valore, perché rilancia i rumori di un ritorno del calciatore brasiliano, fissando indirettamente le condizioni alle quali i rossoneri sono disposti a lanciare una trattativa.

Liga: anche senza titolari Barça e Real continuano a vincere

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Il Barcellona per la Champions imminente, il Real per cause di forza maggiore, visto l’infortunio di Cristiano Ronaldo, sono costrette a fare a meno di diversi pezzi importanti nell giornata della Liga numero 27. Ma siccome le altre squadre sono ben poca cosa rispetto alle rose delle due big, il risultato finale non cambia.

Nell’anticipo Messi non viene risparmiato, e lui pare non risentire della stanchezza dato che un suo show manda in rete Keita per il gol che deciderà la partita. A dire il vero Barcellona-Saragozza sarebbe potuta finire con un passivo molto pesante per gli ospiti, ma il loro portiere li tiene a galla e ai blaugrana va bene così.