Liga: Higuain chiama, Messi risponde

Dopo le prime giornate di assestamento, Real e Barça riprendono a fare ciò che vogliono nella Liga, e così anche nella giornata disputata ieri strapazzano le rispettive avversarie. Nel primo pomeriggio il Real Madrid torna in vetta alla classifica grazie al sonoro 4-1 rifilato al Betis Siviglia. In gol l’incredibile Gonzalo Higuain autore dell’ennesima tripletta che gli permette di scavalcare nella classifica marcatori persino Cristiano Ronaldo, mentre a segnare la quarta rete (che poi sarebbe il gol del 2-0) ci pensa un rinato Kakà che non vedevamo in forma come nelle ultime settimane da almeno 3 anni.

Ma il primato dura poco perché, appena il Barcellona scende in campo contro il Santander, si riprende subito il suo posto. I blaugrana non hanno bisogno di presentazioni, ma quando Iniesta è in giornata di grazia è in grado di far segnare anche un bambino di 5 anni. Figuriamoci se anziché un bambino, davanti ha un certo Lionel Messi. La Pulce mette a segno due delle tre reti che mandano al tappeto gli avversari (l’altra è di Xavi), e così la classifica ora dice Barça a 17 e Real a 16.

Europa: la top ten dei giocatori più efficaci d’Europaaison

Chi ha dominato questo inizio di stagione 2011-2012 in Europa? La risposta è facile, ma le cifre continuano a fare girare la testa. Concentriamoci sulle tendenze mostrate dai campionati europei in questo inizio di stagione.

Per fare un quadro della situazione si può dare un’occhiata ai giocatori più efficaci. La lettura della classifica ci permette di verificare che quattro club si distaccano dalla massa grazie alla presenza in squadra di giocatori eccezionali.

Liga: continua la favola del Levante

Da quanti anni non capitava di aprire la classifica della Liga dopo 6 giornate e vedere in vetta alla classifica un nome diverso da Barcellona o Real Madrid? Probabilmente i nostri lettori più giovani non conosceranno la risposta, ma in ogni caso eccoci qui, con una classifica che vede, come sempre, il Barça al primo posto, ma non da solo. A fargli compagnia a 14 punti c’è il sorprendente Levante, squadra piccola e sempre abituata a viaggiare tra Serie A e B, che oggi si ritrova con un punto in più del Real Madrid.

Certo, è vero che siamo ancora all’inizio del campionato, ma andare a vincere 0-1 sul campo del Betis è un ottimo segnale, specialmente quando anche le big di Spagna faticano. Lo dimostra il Barcellona che, seppure senza correre grandi rischi e dominando la partita, porta a casa la vittoria contro lo Sporting Gijon grazie ad una sola rete, quella di Adriano che ribatte in rete un pallone che aveva colpito il palo calciato da Xavi.

Liga: anche in Spagna le grandi stentano

Se dopo tre giornate di campionato in Italia l’Inter ha un solo punto e il Milan due, in Spagna non è che vada tanto meglio a Real Madrid e Barcellona. Sarà che siamo all’inizio della stagione e ancora non tutti i meccanismi sono rodati (anche se entrambe le squadre sono cambiate ben poco rispetto alla scorsa stagione), fatto sta che le avversarie non sembrano più sottomesse come accadeva fino all’anno scorso, e danno battaglia fino alla fine.

Ne sa qualcosa Mourinho che, dopo la pesante scoppola di domenica scorsa non va oltre lo 0-0 contro il Racing Santander. Un campanello d’allarme gravissimo in quanto, nonostante nomi altisonanti e tantissimi uomini offensivi in rosa, due partite di fila senza segnare gol sono preoccupanti. Specialmente se ti chiami Real Madrid. Il Racing, da parte sua, fa una gara onesta, imbavagliando i campioni blancos ed evitando di correre grandi rischi.

Guardiola: “Quest’anno il Barça non vince nulla”

E’ piuttosto raro che una squadra come il Barcellona impatti due partite consecutive e tanto basta per far gridare al calo di concentrazione o all’appagamento di una squadra che ha ormai vinto tutto ed è ormai priva di stimoli. Pep Guardiola non si scompone più di tanto e risponde alle critiche a modo suo:

Da quando sono qui non ho mai promesso nulla. Se vi piacciono le frasi a effetto allora vi dirò che quest’anno probabilmente non vinceremo nulla. Quello che prometto è che giocheremo sempre per vincere, che giocheremo come abbiamo fatto con la Real Sociedad e col Milan: 23 tiri in porta e 70% di possesso palla. Ma non posso promettere titoli.

Liga: il Barça getta due punti, il Real corre

Il bello del calcio è che tutto può sempre accadere. Anche se ti chiami Barcellona. Stadio Anoeta di San Sebastian, Real Sociedad-Barcellona. Guardiola lascia in panchina mezza formazione titolare risparmiata per la sfida di Champions contro il Milan, ma che la giornata non dovesse andar bene si capisce sin da subito, quando dopo mezz’ora Sanchez cade male e si infortunia, e sicuramente salterà l’appuntamento con i rossoneri.

I blaugrana però non ne risentono, e prima di quest’episodio avevano già messo sotto gli avversari chiudendo la partita già dopo 10 minuti grazie alle reti di Xavi e Fabregas. Sembrava una vittoria facile, magari una goleada, ed invece accade ciò che spesso capita alle squadre troppo forti: nella ripresa sottovaluta l’avversario, e se ne pente amaramente.

Xavi: Guardiola è il miglior allenatore di tutti i tempi

Chi è il miglior allenatore nella storia del calcio? Chiedetelo agli azzurri del Mundial ’82 e vi sentirete rispondere Enzo Bearzot, chiedetelo al Milan degli anni ’90 e vi sentirete rispondere Arrigo Sacchi, chiedetelo all’Inter che ha conquistato il triplete e vi sentirete rispondere Josè Mourinho. Ma nessuno degli allenatori citati è riuscito a fare ciò che ha fatto Pep Guardiola nel Barcellona. Palmares alla mano, lo spagnolo ha conquistato quasi tutto quello che c’era da conquistare, tanto che Xavi,   uno dei suoi centrocampisti di maggior talento, lo elegge come tecnico migliore del mondo:

Credo che ci siano pochi dubbi: per me è il miglior allenatore del mondo. Ha rivoluzionato il calcio, al Barça ha dato quel qualcosa in più in termini di ordine e disciplina di cui avevamo bisogno.

Liga, apertura col botto: il Real ne fa 6, il Barcellona 5

Siamo appena alla prima giornata del campionato spagnolo, ed è già chiaro come finirà: Real Madrid e Barcellona si giocheranno lo scudetto fino all’ultima giornata, o almeno fino all’ultimo mese. Per le altre non ce n’è. La dimostrazione la danno le due gare di apertura, con i ragazzi di Mourinho che mostrano i muscoli contro il Saragozza, e quelli di Guardiola che rispondono contro il ben più rinomato Villareal.

Ma cominciamo dalla prima gara, quella del Real Madrid. I blancos, in trasferta a Saragozza, mettono subito in chiaro che non ci tengono ad arrivare secondi anche quest’anno. Mourinho schiera il suo solito schema con Ronaldo, Ozil e Di Maria dietro Benzema, ed ha subito ragione. La resistenza dei padroni di casa finisce a metà primo tempo, quando il campione portoghese apre le marcature. Da allora sarà uno show.

Mourinho: “Kakà è un mio giocatore”

 Inizia finalmente la prima giornata di Liga, e con lei iniziano anche le conferenze stampa di Josè Mourinho. Dello Special One si può dire tutto, tranne che le sue dichiarazioni siano banali.  Anche oggi ha risposto alle domande dei giornalisti,  a partire dal mercato (soprattutto in uscita) del Real. Ecco le sue parole su Kakà, dopo le voci su un suo possibile trasferimento:

Kakà è’ un mio giocatore e non ha mai saltato un allenamento. Per mia scelta ha giocato poco nei primi due match ufficiali della stagione ma nel precampionato ha avuto tantissimo spazio, quindi non ci sono problemi

Più duro invece con altri giocatori della rosa, che evidentemente non rientrano nei piani del tecnico di Setubal:

 Per Diarra, Drenthe, Gago e Pedro Leon non sono preoccupato, di loro si sta occupando Zidane. Hanno ancora cinque giorni di tempo per trovarsi una sistemazione.

Supercoppa spagnola: Barcellona – Real Madrid 3-2, blaugrana campioni

Partita emozionante e ricca di gol quella che ha visto scontrarsi il Barcellona ed il Real Madrid nel secondo clasico della stagione. L’andata della Supercoppa spagnola si era conclusa sul 2-2 ed al Barça sarebbe bastato lo 0-0 tra le mura amiche per mettere le mani sul primo trofeo stagionale. Ma quando scendono in campo le due grandi di Spagna difficilmente le reti restano inviolate ed era quindi lecito attendersi l’ennesima gara spettacolare.

Nella prima parte di gara il Real sembrava intenzionato a ribaltare il pronostico e Cristiano Ronaldo testava i riflessi di Valdes già al primo minuto. Ma verso il quarto d’ora i padroni di casa si facevano avanti con Pedro che impegnava Casillas, lesto a respingere di piede. Il gol era nell’aria ed arrivava di lì a poco, quando Messi inventava per Iniesta, che scavalcava il numero uno ospite e faceva esultare il Camp Nou.

Liga Spagnola, non si gioca la prima giornata

 Stasera al Camp Nou di Barcellona andrà in scena il ritorno della Supercoppa Spagnola tra Barcellona e Real Madrid, per vedere chi vincerà il primo “titulo”, come direbbe Mourinho. Questo incontro che vede di fronte due formazioni piene di campioni  sarà per almeno due settimane l’unica partita di calcio spagnolo che potremo seguire.

Infatti  le minaccie di sciopero dei giorni passati da parte dei giocatori sono diventate realtà oggi, quando non è stato trovato nessun accordo tra la Lega dei Club spagnoli e i calciatori. E così i campionati della Liga e della Secunda Division non partiranno il prossimo week-end, e potrebbero fare lo stesso anche tra due settimane.  Non è la prima volta in Spagna che questo accade, visto che era già successo nel 1979, nel 1981 e nel 1984. Ma a quei tempi non c’erano ancora le Pay Tv e sicuramente la sospensione del campionato non fece scalpore come oggi.