Paese che vai, scandalo (calcistico) che trovi. Accade in Spagna, nella Liga (la nostra Serie A), in cui il Villareal è appena retrocesso ed in cui le due pericolanti Rayo Vallecano e Granada si sono appena salvate. Un caso, sembrerebbe, se non fosse che per un rimorso di coscienza il calciatore del Rayo Michu ha ammesso che le squadre erano d’accordo.
Liga
Cristiano Ronaldo: “Italia? Mai dire mai”
Al Real Madrid ha trovato la situazione ideale per giocare a calcio e per il momento non prende in considerazione l’idea di lasciare la capitale spagnola per cercare fortuna in altri lidi. Ma Cristiano Ronaldo non chiude le porte ad un eventuale trasferimento in Serie A, come ammette lui stesso ai microfoni di Mediaset:
Sono orgoglioso di giocare nel Real Madrid perché mi diverto, e solo quando non ti diverti più è il segnale che è arrivato il momento di andarsene. Io per ora sto bene qui, nel club più importante al mondo. Rispetto il campionato italiano, ma in questo momento lo metto al terzo posto dietro al calcio spagnolo e a quello inglese. Ma un giorno mai dire mai, perchè no? In Italia ci sono squadre fantastiche come l’Inter, il Milan e la Juventus.
Clasico Barcellona – Real Madrid 1-2, blancos ad un passo dalla Liga
Ormai è fatta, Mourinho può finalmente dire di aver battuto il Barcellona ed aver messo in cantiere questa Liga. Dopo che nell’ultimo mese il Barça aveva rosicchiato 6 punti alla banda di Mou, nella partita più importante dell’anno, il Clasico, i blancos riescono ad ottenere i tre punti che valgono lo scudetto.
Liga, Mourinho: “Forza Abidal”
Di solito è sufficiente nominare il Barcellona in sua presenza per scatenare un finimondo dialettico, fatto di invettive e recriminazioni. Ma di fronte al dramma umano di Eric Abidal, anche il freddo Josè Mourinho riesce a mettere da parte la rivalità sportiva, per unirsi al coro di incoraggiamento verso lo sfortunato difensore blaugrana.
Abidal, dopo il trapianto carriera a rischio
C’è sconcerto e sconforto nel mondo del calcio per l’ennesima tremenda mazzata arrivata sulla testa di Eric Abidal, costretto a sottoporsi ad un trapianto di fegato per sconfiggere il tumore che lo ha colpito circa un anno fa. Al momento è impossibile parlare di tempi di recupero, anche perché non è poi così sicuro che il difensore del Barcellona possa tornare a calcare un rettangolo di gioco.
Abidal, trapianto di fegato per il difensore del Barcellona
Una vicenda che ha commosso il mondo del calcio (e non solo). E’ la storia di Eric Abidal, che lo scorso anno ha scoperto di avere un tumore al fegato ed è stato costretto a sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico. Il difensore del Barcellona tornò poi a calcare i rettangoli verdi, togliendosi anche parecchie soddisfazioni. Fino ad oggi, almeno, quando è arrivata la notizia di un nuovo intervento, questa volta per un trapianto di fegato.
Spagna, il Real mette lo sgambetto al Barça: niente Bernabeu per la Coppa del Re
La Coppa del Re, l’equivalente della Coppa Italia in Spagna, è arrivata all’ultima fase. In quell’occasione si affronteranno Barcellona ed Altetico Bilbao. Fin qui nulla di strano se non fosse che al momento della decisione su quale stadio potesse essere scelto per disputare la finale, a sorpresa il Real Madrid ha cancellato il nome del Santiago Bernabeu tra i papabili.
Non che fosse una regola fissa, ma storicamente ogni volta che né il Real Madrid né l’Atletico Madrid arrivavano alla finale, questa partita veniva disputata nella Capitale spagnola. Ma la rivalità tra i blancos ed i blaugrana, che quest’anno ha toccato livelli storici ed è stata acuita dall’eliminazione del Real proprio per mano del Barça, ha portato la dirigenza madrilena a chiudere il proprio stadio alla finale.
Banega si investe da solo, 6 mesi di stop per infortunio
Un infortunio in cui c’è la frattura di caviglia, tibia e perone per un calciatore non è una cosa tanto comune, ma nemmeno rara. Questo genere di trauma infatti può avvenire in una partita di calcio. Non di certo presso un distributore di benzina. E’ accaduto ieri in Spagna ad Ever Banega, centrocampista del Valencia, in passato seguito anche dall’Inter.
Barcellona – Real, Mourinho insulta l’arbitro in garage
Gli anni passano, le situazioni cambiano, ma Josè Mourinho rimane sempre lo stesso. Lo Special One non riesce proprio a digerire la superiorità del Barcellona ed ogni scusa diventa buona per attaccare gli odiati rivali. A dire il vero, nel Clasico di ieri sera il suo Real avrebbe meritato qualcosa di più del 2-2, ma ciò non giustifica il comportamento dell’uomo di Setubal, che a fine gara ha atteso l’arbitro Teixeira nel garage del Camp Nou per vomitargli addosso tutto il proprio risentimento:
Vai artista, ti piace fregare i professionisti…
Clasico in Coppa del Re: Barcellona – Real 2-2
Non è destino, Mourinho non riesce a superare Guardiola nel Clasico, ma almeno questa volta gli va dato atto di averci provato. La gara di ritorno di Coppa del Re tra Barcellona e Real Madrid riparte dal 2-1 per i blaugrana ottenuto al Bernabeu.
Questa volta Mourinho, nonostante si giochi sul difficilissimo Camp Nou, decide di non fare le barricate come all’andata in cui aveva schierato 6 giocatori difensivi, ma commette l’errore contrario, e cioè inserire tutti i giocatori offensivi, con Higuain di punta, Ronaldo, Ozil e Kakà alle sue spalle, e Xabi Alonso e Diarra a fare da diga propositiva. Il Barcellona scende in campo con la formazione tipo, anche se dalla panchina sarebbe in grado di costruire un’altra formazione titolare che quasi non farebbe rimpiangere Messi e compagni.
Mourinho e Real Madrid di nuovo ai ferri corti
Ci risiamo, ogni settimana post-Clasico si trasforma in un’agonia per Mourinho. Nonostante il Real Madrid di quest’anno sia più convincente di quello passato e lo dimostrano i 5 punti di distacco dal Barcellona nella Liga, basta perdere uno dei tanti scontri stagionali contro il Barça per rimettere alla gogna lo Special One.
Stavolta la discussione è con Sergio Ramos e Casillas. Il virgolettato è riportato dal quotidiano Marca, di solito considerato “amico” del Real, che ha riportato le parole esatte che Mourinho e i suoi giocatori si sono scambiati durante l’ultimo allenamento.
Clasico in coppa del Re, vince ancora il Barça
Non c’è nulla da fare per Mourinho, evidentemente deve lasciar stare gli scontri diretti e concentrarsi su altro per poter vincere qualcosa nella Liga. Nemmeno un Barcellona con qualche defezione si riesce a battere, e ciò significa che la squadra di Guardiola è troppo più forte del Real. L’occasione del nuovo Clasico è la sfida di coppa del Re, valida per i quarti di finale disputata al Bernabeu.
Mourinho sceglie di affrontarla con uno schema tutto nuovo: tutta difesa e palla a quei tre attaccanti (Ronaldo, Benzema, Higuain) che qualcosa inventeranno, mentre Guardiola lascia a casa Valdes che in campionato aveva regalato il gol del momentaneo 1-0 ai blancos per schierare Pinto, e si copre un po’ di più con 4 difensori bloccati dietro, senza le solite scorribande sulle fasce, ed un centrocampista in più, spostando Fabregas ad esterno sinistro, anche se le intenzioni sono quelle di mantenere maggiore equilibrio.
Calcio estero: Scholes riporta in vetta lo United, Real e Barça faticano ma vincono
Si dice che l’Italia sia il Paese con i calciatori più vecchi, ma vedendo l’ultima giornata di Premier League, sembra che questo forse non sia tanto un handicap. Il Manchester United, in attesa del posticipo di stasera del City (che non è detto che vinca visto che è nei posticipi che la squadra di Mancini perde la maggior parte dei punti) si riprende la vetta grazie ad un ragazzino, il giovane Paul Scholes che di anni ne ha 37.
Dato per ritirato ad inizio stagione, la sua assenza tra le file dei Red Devils si è fatta sentire talmente tanto che un paio di settimane fa Ferguson gli ha chiesto di rientrare in squadra. E ieri è arrivato il gol che ha sancito il suo ritorno. Un gol importantissimo visto che la partita contro il Bolton si stava mettendo male. Rooney infatti aveva appena sbagliato un rigore, e lo 0-0 sembrava non doversi sbloccare. Un gol del rosso centrocampista però ha dato il via alla vittoria dato che, nella ripresa, gli avversari sono dovuti uscire dalla loro area ed hanno permesso agli uomini di Ferguson di segnare altri due gol.
Adidas realizza scarpe d’oro per celebrare Lionel Messi (foto)
Come se di premi ne avesse ricevuti pochi quest’anno, Lionel Messi ne ha ottenuto un altro dal suo sponsor personale, l’Adidas. La casa sportiva ha infatti realizzato, in esclusiva per lui, un paio di scarpe dorate per celebrare i tre Palloni d’Oro consecutivi ricevuti dall’attaccante del Barcellona.
Sulle scarpette infatti si possono leggere da un lato gli anni in cui ha vinto i premi (2009, 2010 e 2011) con la scritta “Gracias a Todos”, la frase che ha rivolto dal palco Messi al momento della premiazione, e dall’altro “Fifa Balon d’Or, Player of the Year”.