Ibra tre giornate di stop, stangata sulla Lazio

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Il Milan sperava nella clemenza del giudice sportivo, ma di questi tempi non c’è spazio per il perdono, neanche se ti chiami Zlatan Ibrahimovic. Lo svedesone, dopo aver contribuito in maniera determinante alla cavalcata vincente dei rossoneri, rischia ora di compromettere la conquista del titolo, tirandosi fuori da una delle gare più importanti della stagione.

Il fattaccio è andato in scena ieri all’ora di pranzo, quando il Milan cercava la rimonta contro il Bari ultimo in classifica ed in vantaggio sul terreno di San Siro. Forse frustrato per la poca incisività in zona gol, forse affamato (vista l’ora), forse desideroso di raggiungere la doccia prima dei compagni, Ibra si è lasciato andare ad un gesto poco sportivo, colpendo un avversario con una manata.

Il gesto non è sfuggito all’arbitro, che lo ha immediatamente espulso, costringendo il Milan a giocare in inferiorità numerica per il resto della gara. Ma la vera doccia fredda è arrivata oggi, quando il giudice sportivo ha deciso di infliggere tre giornate di squalifica allo svedese.

Montella-Reja: Lazio favorita nel derby

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Pomeriggio rovente domani sotto il Cupolone, dove andrà in scena il derby della Capitale, tra una Roma che ha voglia di riscatto dopo l’eliminazione in Champions League ed una Lazio lanciatissima verso la conquista di un posto nella massima competizione del prossimo anno. Molti i motivi di interesse, come ad esempio la voglia di Reja di vincere finalmente la sua prima stracittadina, ma anche l’esordio di Montella da allenatore in un derby, dopo aver regalato parecchi dispiaceri alla Curva Nord nei suoi anni da giocatore. Chi parte favorita? Naturalmente la Lazio, come recita la classifica e come ricorda Vincenzo Montella:

Il favorito è sempre chi sta avanti in classifica. Ma noi non abbiamo paura. Dal punto di vista mentale la squadra sta molto bene, ha capito gli errori. Ho chiesto di arrivare al derby con la massima serenità per esprimere le energie da quando fischia l’arbitro, non prima. Non si può pensare di fare spettacolo all’improvviso, ma i giocatori si stanno ritrovando e ne sono consapevoli. Ho trovato una Roma in difficoltà, c’erano problemi che non sto a sindacare, ma il gruppo è affiatato e vuole riprendersi qualcosa che le compete.

Lazio: il nome nuovo è Diego

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Potrebbe esserci un clamoroso ritorno in Italia dell’ex trequartista della Juventus Diego Ribas da Cunha. A cercarlo pare sia la Lazio, allettata dalla volontà della dirigenza del Wolfsburg di liberarsi quanto prima dell’ingaggio pesante del brasiliano, specialmente ora che l’Europa è diventata un obiettivo impossibile da raggiungere.

Il recente cambio di panchina poi ha fatto il resto, con il nuovo tecnico, Littbarski, che ha lasciato intendere di non voler puntare su di lui. E così il costo del brasiliano, dopo essere sceso da 25 milioni (estate 2009) a 20 (estate 2010), durante l’estate del 2011 potrebbe crollare fino a 12, cifra che Lotito potrebbe permettersi di spendere.

Lazio: Santa Cruz no, Sculli vicino

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Per settimane, forse mesi, il nome di Roque Santa Cruz è stato accostato alla Lazio, ma alla fine della fiera l’attaccante ha preferito tornare alle origini, firmando per il Blackburn, squadra nella quale ha militato dal 2007 al 2009. Il paraguaiano torna ai Rovers in prestito dal Manchester City e conta di ripetere l’exploit della sua prima avventura al Blackburn (23 reti in 57 presenze. La Lazio dunque viene beffata sul filo di lana, a causa dell’eccessiva lentezza nella trattativa, come spiega il padre del calciatore:

La Lazio non è stata rapida e il Blackburn ha soddisfatto sia le richieste di mio figlio che quelle del City.

Zarate si confessa: sono metrosessuale e anche un po’ marpione

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Maurito Zarate è in Argentina per ltrascorrervi le vacanze di Natale. E dall’altra parte del mondo sta facendo discutere il popolo biancoazzurro – ma non solo – per un’intervista al programma della televisione argentina Biendeverano in cui racconta alcuni particolari molto personali della sua vita.

L’attaccante laziale ha detto – tra le altre cose – di essere metrosessuale, ovvero di essere un vero e proprio fanatico nella cura del proprio corpo:

Sono metrosessuale, uso una crema, ho molti profumi e diversi tatuaggi, sto attento al cibo, mi depilo tutto il corpo e faccio anche la ceretta: le prime volte mi provocava parecchio dolore, ora va meglio.

Floccari, infortunio sotto canestro

C’è preoccupazione in casa Lazio in seguito all’infortunio occorso a Sergio Floccari in serata. Normale amministrazione per un calciatore, direte voi, ignorando forse il modo in cui l’attaccante biancazzurro si

Calciomercato: gli obiettivi della Lazio

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Lo ha detto anche il presidente Lotito:

Siamo a novembre, non ho aperto nessun tavolo di trattative, poi acquistiamo solamente e non vendiamo.

La Lazio quest’estate ha operato con attenzione – e se ne vedono i risultati – rafforzando la squadra con il riscatto di Floccari e il gran colpo Hernanes, dopo l’acquisto in gennaio di Dias.

Resta però un problema, dietro i titolari molto spesso c’è il deserto. Prendiamo l’attacco: attualmente sono arruolabili solo Floccari, Rocchi e Zarate. Kozak si è dimostrato per ora ancora troppo acerbo. E un discorso simile può essere fatto per il centro della difesa: chi c’è dietro la premiata coppia Biava-Dias?

Lazio – Roma è già cominciata: Totti contro tutti

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In campo non ci sarà per squalifica, ma Francesco Totti non si perderebbe mai un derby, e per questo ha cominciato a disputarlo al di fuori del campo da gioco. Ovviamente davanti a sé ha trovato un terreno molto fertile. A lanciare la prima frecciatina è Paolo Di Canio, uno dei simboli della Lazio avendo vestito la maglia biancazzurra per tanti anni, il quale ha riaperto una vecchia ferita, quella del derby del 1989, affermando che sarebbe voluto arrivare fin sotto la curva dei tifosi della Roma per esultare del gol che poi decise la gara.

Provocazione colta al volo da Totti, il quale ricorda che Di Canio non può autoproclamarsi simbolo della Lazio avendo giocato con tante altre squadre. Ma uno come l’ex numero 9 laziale non poteva incassare in silenzio e parte all’attacco.

Lazio in formato Champions: Forlan, Godin e Miranda nel mirino

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Il mese scorso sembrava soltanto un’altra di quelle uscite alla Lotito destinate a fare rumore o poco altro. Ed invece l’intenzione di ingaggiare uno tra Giuseppe Rossi e Diego Forlan frulla davvero nella testa del patron biancoceleste, ringalluzzito dalla possibilità di lottare per lo scudetto fino alla fine del campionato.

Lui vorrebbe un colpo da far spellare le mani dagli applausi, Reja invece osserva la squadra con uno sguardo più “tecnico” e ammette che, se si dovessero spender soldi, magari sarebbe meglio farlo per un difensore.

Floccari: rigore nel derby? Lo tira Hernanes

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Era il 18 aprile scorso e sotto il Cupolone andava in scena la stracittadina. La Roma era lanciata all’inseguimento dell’Inter, mentre la Lazio viveva una stagione di dolori e proprio in quei giorni vedeva da vicino la possibilità della discesa nella serie cadetta. Ma, come spesso accade nei derby, non è detto che squadra favorita riesca ad avere la meglio e capitava che alla fine del primo tempo la Lazio fosse in vantaggio.

A inizio ripresa, poi, gli uomini di Reja potevano contare sul calcio di rigore che poteva scrivere la parola fine sui sogni giallorossi. Sul dischetto si presentava Sergio Floccari, ma il suo tiro non ebbe fortuna e la Lazio – demoralizzata – finì per perdere quella gara.

Gli obiettivi di calciomercato: Carlos Fernandez

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Il suo nome completo è Josè Carlos Fernandez Piedra, ed è conosciuto anche con come lo Zlatan Ibrahimovic peruviano, o Zlatan Fernandez, per la sua somiglianza con il centravanti del Milan – sia fisica, che nel modo di giocare.

Come potete immaginare si tratta di un attaccante peruviano di notevole stazza fisica – un metro e ottantotto di altezza per ottantotto chili di peso – e di 27 anni di età, che attualmente gioca nel Deportivo Quito.

Lotito: fortuna? La Lazio è forte

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Probabilmente nessuno si aspettava il primato solitario della Lazio dopo le prime otto giornate di campionato, forse neanche il più ottimista dei tifosi biancazzurri. Ma tant’è: la Lazio si può permettere il lusso di guardare dall’alto il resto della compagnia e non ha alcuna intenzione di fermarsi. Domenica prossima dovrà affrontare l’esame-Palermo, squadra guidata dall’ex Delio Rossi, ma soprattutto squadra di proprietà di Maurizio Zamparini, vulcanico presidente abituato ad esternare tutto ciò che gli passa per la mente:

La Lazio è stata sin qui molto fortunata, per questo si trova in vetta alla classifica, ma sta interpretando quello che si definisce il calcio all’italiana. Pensa a non prenderle, piuttosto che a esporsi. Il Palermo invece ne segna due e ne prende tre, ma non è certo inferiore alla Lazio, anzi è più brillante in attacco e a centrocampo.

Edy Reja frena: lo scudetto non è per noi

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In molti pensavano che il primato della Lazio fosse solo un fuoco di paglia, ma l’aquila continua a volare sul prato dell’Olimpico ed i biancazzurri sembrano non volersi fermare davanti a nulla. Otto giornate di campionato, 19 punti conquistati, frutto di sei vittorie ed un pareggio, mentre la casella sconfitte registra solo il 2-0 subito in casa della Sampdoria, quando correva la prima di campionato. La Curva Nord comincia a sognare in grande, ma Edy Reja – da buon condottiero – frena gli entusiasmi e non vuole nemmeno sentir nominare lo scudetto:

Lo scudetto non ci riguarda, siamo una squadra da prime 6 posizioni.