L’obiettivo dichiarato di inizio stagione era quello di migliorare l’ottimo terzo posto dello scorso anno. Guai però a parlare di scudetto, specie dopo le opache prestazioni di inizio stagione, quando la Juve si ritrovava decimata dagli infortuni e la parola crisi era diventata pane quotidiano nello spogliatoio.
Poi era arrivata la vittoria contro il Real Madrid in Champions League, seguita da un’infilata di ottime prestazioni, che avevano consentito a Del Piero & Co. di risalire posizioni in classifica, fin quasi a raggiungere quella vetta tanto agognata. ‘La Juve punta a migliorare il terzo posto dello scorso campionato’, continuva a ripetere il buon Ranieri, ma sotto sotto c’era la speranza di sorpassare l’Inter ed assumere il ruolo di protagonista assoluta.
Obiettivo quasi raggiunto al rientro dalla sosta natalizia, quando i nerazzurri incappavano in un paio di serate storte, pareggiando contro il Cagliari e andando a sbattere contro la banda di Doni e Floccari. Da meno sei a meno tre nel giro di pochi giorni, mentre l’Italia anti-nerazzurra cominciava a preparare la festa.