Gigi De Canio contro Felipe Melo

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C’è una coda polemica al termine di Juventus-Lecce, giocata ieri pomeriggio e vinta agevolmente dai bianconeri. A gettare il sasso nello stagno è Felipe Melo, che se la prende con l’allenatore dei salentini, Gigi De Canio, reo – a suo dire – di aver mancato di rispetto alla Vecchia Signora nel corso un’intervista:

De Canio impari a rispettare la Juve. Prima della gara aveva parlato troppo: ora torni a casa zitto.

L’allenatore del Lecce non ci sta e si prende la scena per dire la sua:

Sono stupito per le dichiarazioni rilasciate da Felipe Melo al termine della gara di ieri. Non riesco a capire a quali mie interviste faccia riferimento il calciatore brasiliano, visto che solo sabato mattina ho parlato di Juventus-Lecce, evidenziando la mia stima verso Del Neri e la squadra bianconera.

Del Piero record, 178 gol in A con la Juve

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E’ l’uomo dei record, il simbolo della Vecchia Signora da più di 17 anni, da quando arrivò a Torino – via Padova-  per fare da riserva ad un certo Roberto Baggio. Ma uno come Alessandro Del Piero era destinato ad un ruolo da protagonista e lo si intuiva già da quella stagione (era il ’93-’94), nella quale mise a segno le sue prime cinque reti in campionato con la maglia della Juventus.

Da allora è trascorsa una vita, 17 anni di lacrime e sudore, di infortuni ed occasioni mancate, ma anche e soprattutto di successi sia personali che di squadra. E 17 anni di gol, ben 178 in Serie A con la casacca bianconera, l’ultimo dei quali siglato proprio oggi contro il Lecce, che gli vale l’aggancio ad un altro mito della storia della Juventus, Giampiero Boniperti.

Juventus: Luis Fabiano, Benzema, Dzeko o Cassano? Aperto il toto-attaccante

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La Juventus ha deciso di rivoluzionare il suo attacco, e tra gennaio e giugno farà arrivare almeno 1-2 giocatori di altissimo livello. Il piano è quello di ingaggiare subito una prima punta che possa garantire i gol che segnava Trezeguet ai tempi d’oro, e che Amauri non pare poter eguagliare, ed assicurarsi una seconda punta che possa sostituire Del Piero a fine stagione, quando cioè (a scanso di stravolgimenti) il suo contratto dovrebbe scadere.

Il nome nuovo che si fa per la prossima riapertura del calciomercato è quello di Luis Fabiano, vicinissimo in passato al Milan, ma che sicuramente non rientra più nei piani rossoneri da quando è stato ingaggiato Ibrahimovic. L’attaccante del Siviglia non è più titolare, e siccome gli spagnoli si sono quasi assicurati l’attaccante della nazionale cilena Humberto Suazo, potrebbero decidere di cederlo per risparmiare un ingaggio importante.

Gli obiettivi di calciomercato: Neymar

Neymar da Silva Santos Júnior ha solo diciotto anni, ma fa parlare di sé già da tempo. Sarà stato per le parole dell’immenso Pelé:

E’ il mio erede, anzi, può addirittura diventare più forte di me. Devono solo avere la pazienza di farlo crescere.

O forse perché è il primo brasiliano così giovane ad aver ricevuto un ingaggio di livello europeo – nel Santos guadagna 250.000 euro al mese promessi, ovvero circa 3 milioni di euro l’anno -, ma oggi è il calciatore diciottenne con la più alta valutazione al mondo: secondo i media brasiliani sarebbe di circa 37 milioni di euro.

Del Piero: la Juve non ha limiti

Cari amici, oggi è il 10/10/10. E sono anche le 10.10. E’ il giorno del 10!

Così Alessandro Del Piero questa mattina apriva il botta e risposta con i propri ammiratori su Facebook. E’ il giorno del 10, dunque il suo giorno, perché quel numero lo ha accompagnato per quasi tutta la carriera da professionista, se si escludono i primissimi anni in maglia bianconera, quando faceva la riserva di Baggio, e le gare della nazionale. In ogni caso, il capitano della Juventus ha voluto approfittare di questo giorno particolare per intrattenere i propri ammiratori sul social network:

Dato che capita una volta ogni cent’anni, e temo che la prossima non ci sarò (o perlomeno non credo che sarò ancora in campo…), questa data va celebrata in un modo speciale, come merita un numero per me molto speciale.

Inter-Juventus, cresce l’attesa

Di parole ne sono state spese tante, forse troppe, ma tra poco più di due ore sarà il campo a stabilire chi tra Inter e Juventus avrà più voglia di lasciarsi alle spalle le polemiche, nella speranza che la gara di stasera non ne crei di nuove.

Tre i punti che separano le due squadre, con l’Inter che spera di aggiudicarsi l’incontro per sorpassare i cugini rossoneri e riportarsi in vetta alla classifica al fianco della Lazio. La Juventus punta invece a colmare il gap che la separa dai nerazzurri o almeno a non perdere troppo terreno dalla testa della classifica.

Ma Inter-Juve, checché ne dicano i protagonisti dentro e fuori dal campo, non si gioca solo per i tre punti. Forse un tempo era così, ma tutto è cambiato da Calciopoli, da quando i bianconeri persero trofei (e faccia), conoscendo per la prima volta l’onta della retrocessione.

Adebayor vuole la Juve, Sissoko solo una maglia

Per uno che va, uno che viene. Il prossimo mercato della Juventus (e non necessariamente quello estivo), potrebbe vedere dei movimenti molto interessanti. Uno potrebbe essere in uscita e riguarda Sissoko, non molto d’accordo sulle scelte di Delneri di fargli fare il vice-Melo. Sissoko fino ad un paio d’anni fa era il centrale più apprezzato in Italia, ma una lunga serie di infortuni lo avevano lasciato fuori dal campo per troppo tempo. Ma

mi sento bene fisicamente come una volta. Non so quale sia il centrocampo ideale del mister, ma spero di poter giocare contro l’Inter.

Al momento c’è il Wolfsburg che vorrebbe il maliano, ma Sissoko ribadisce che vuol rimanere e giocare.

Andrea Agnelli: le nostre vittorie sono meritate

Moratti chiama, Agnelli risponde. Il derby d’Italia si avvicina a grandi passi e – non essendoci più i protagonisti un tempo – tocca ai rispettivi presidenti smuovere le acque della vigilia. A lanciare il guanto della sfida dialettica era stato il patron nerazzurro, che in settimana aveva “invitato” la Vecchia Signora a restituire altri scudetti, dando così ragione all’amministratore delegato Paolillo.

La risposta di Andrea Agnelli arriva solo oggi e non a mezzo stampa, bensì dal sito ufficiale della società bianconera. Il presidente della Juventus si rivolge ai propri tifosi, invitandoli a non alzare i toni polemici in questi giorni, ma il riferimento alle parole di Moratti è più che palese:

Cari tifosi, questa prima parte di stagione agonistica è stata spesso accompagnata da polemiche, da opinioni e in taluni casi da attacchi veri e propri alla Juventus e alla sua storia. Tra poche ore si aprirà il palcoscenico su una partita che da sempre racchiude gran parte della storia del calcio. Una storia per noi juventini fatta di passione e molto spesso di vittorie, tutte meritate sul campo.

Europa League: Juve buon pari, Palermo di misura

Manchester City – Juventus 1-1

Palermo – Losanna 1-0

Si conclude con Manchester City-Juventus e Palermo-Losanna la seconda giornata delle italiane impegnate in Europa League. La gara di spicco era naturalmente quella dei bianconeri, chiamati a riscattare il deludente 3-3 interno contro il modesto Lech Poznan nella gara d’esordio. C’era poi da valutare lo stato psicofisico degli uomini di Delneri, dopo i risultati altalenanti di questo inizio stagione, caratterizzato da vittorie sonanti alternate ad evidenti amnesie collettive.

C’era chi si aspettava l’ennesima magra figura della Vecchia Signora al cospetto di un Manchester City che nella prima giornata aveva strapazzato il Salisburgo e invece la Juventus ha saputo stupire, conquistando un ottimo punto in terra inglese e lamentandosi per qualche occasione sprecata.