Juventus, preso Milanovic

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Mentre tutti discutono su chi acquistare nel prossimo mercato di gennaio, la Juventus guarda già al futuro e mette a segno il primo colpo dell’estate 2011. Si tratta di Milan Milanovic, diciannovenne difensore della Lokomotiv Mosca il cui contratto scadrà a marzo con la società russa, e che dunque arriverà a giugno a parametro zero.

Marotta è riuscito dunque a bloccare un difensore molto promettente che dovrebbe comunque arrivare a Torino già in primavera, quando il campionato russo sarà già finito, per iniziare ad allenarsi con i bianconeri, anche se non è detto che esordirà già con la maglia della Juve.

Veltroni: auguri a Del Piero, uomo straordinario

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Trentasei anni e non sentirli. Trentasei primavere e non avere alcuna voglia di smettere. Trentasei candeline da spegnere sulla torta della vita, che tante soddisfazioni gli ha regalato sia a livello professionale che privato. Alessandro Del Piero festeggia oggi il suo 36esimo compleanno e lo fa da professionista, giocando ancora (e bene) in uno dei club più blasonati del mondo, al contrario di molti colleghi che alla sua età vanno in cerca di gloria e fortuna in qualche campionato minore.

Il giorno del ritiro si fa sempre più vicino, eppure sembra che Pinturicchio stia vivendo una seconda giovinezza, risultando sempre più determinante per le sorti della Vecchia Signora e stritolando un record dopo l’altro, a dispetto dell’età che avanza. Un esempio da imitare in campo e fuori, come ha ricordato oggi Walter Veltroni, tifoso bianconero ed ex sindaco di Roma.

Juventus: Buffon perdonato? Non da Delneri

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Come se non bastassero gli infortuni, ora a tenere banco in casa Juventus c’è anche il problema con Buffon. L’assenza di ieri alla foto di gruppo si è sentita, ma pare essere stata superata. Ancora più pesante però, secondo Delneri, è l’assenza del portierone dal gruppo. E’ vero che è infortunato e non può nemmeno allenarsi, ma questo non vuol dire che quando i suoi compagni sfacchinano in campo lui non debba andare a sostenerli.

Per uno come Delneri poi, che conta più sul gruppo che sui singoli, una personalità come quella di Buffon è fondamentale per tenere insieme i suoi compagni e mantenere alto il morale, specialmente in un periodo così difficile come questo, in cui ad ogni partita si infortuna qualcuno (gli ultimi due sono Krasic che rimarrà fuori 25 giorni e Legrottaglie per oltre un mese).

Risolto il mistero Buffon

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Il clamore attorno all’assenza di Buffon alla foto ufficiale della squadra si può riassumere con in titolo di una commedia di Shakespeare Molto rumore per nulla.

Per sgonfiare il caso sono bastate le dichiarazioni di Silvano Martina, suo storico procuratore, prima al Corriere dello Sport

Gigi è semplicemente immerso nel programma di recupero, sta procedendo bene e fra un paio di settimane comincerà a lavorare sul campo.

e poi a Tuttojuve.com

Gigi aveva avvisato regolarmente i dirigenti che sarebbe mancato alla foto con la squadra, perché in quelle ore doveva sottoporsi a dei trattamenti rieducativi per il suo infortunio.

Insomma, sei ore di fisioterapia e allena­menti sono una giustificazione più che sufficiente per la sua assenza alla seduta fotografica di ieri.

Mistero Buffon: non si presenta alla foto di gruppo

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Ieri era in programma la rituale foto di gruppo che come ogni anno la Juventus scatta con tutta la rosa e lo staff negli studi LaPresse. Ma a differenza degli altri anni, mancavano due calciatori molto importanti: Amauri e Buffon. Per i cultori delle foto non sarà un dramma dato che entrambi verranno sostituiti con il ritocco dell’immagine al posto di due controfigure, ma il problema resta: perché non si sono presentati?

L’unico assente “giustificato” potrebbe essere l’italo-brasiliano, colpito da un forte attacco influenzale e lasciato per precauzione a casa. Quello che non si capisce è come mai non si sia presentato Gigi Buffon, vice-capitano dopo Del Piero, il quale è fuori momentaneamente a causa del recupero da un’operazione per l’ernia del disco.

Europa League: Juve ancora pari, Palermo ko

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Juventus – Salisburgo 0-0

CKSA Mosca – Palermo 3-1

Boniperti, Buchel, Camilleri, Costantino, Giannetti, Libertazzi, Liviero: alzi la mano chi conosce almeno uno di questi calciatori, a parte Boniperti, che però di nome fa Filippo e non Giampiero. Eppure proprio questi sette nomi formavano questa sera la panchina della Juventus, squadra decimata più che mai dalle defezioni. Gigi Delneri ha dovuto pescare nel settore Primavera per racimolare qualche elemento da portare in panca nella gara contro il Salisburgo, valevole per la quarta giornata di Europa League.

Detto questo, ci si sarebbe comunque aspettati una Juventus un po’ più determinata, considerando che finora l’Europa della Vecchia Signora ha portato solo pareggi e la miseria di 3 punti in classifica. La vittoria dello scorso sabato in casa del Milan, poi, ringalluzziva i bianconeri, che spinti dall’entusiasmo avrebbero potuto creare fuoco e fiamme sul terreno dell’Olimpico. E invece il primo tempo scorreva via nella noia totale e la ripresa non offriva molte occasioni per spellarsi le mani dagli applausi.

Inter, Juve, e quei due scudetti mancanti

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Ormai è scontro aperto:

La Juventus ha la sua politica, quando entreremo nel loro ordine di idee allora chiederemo anche noi i due scudetti che ci mancano nel passato.

Queste le parole del presidente Moratti ai giornalisti che lo stuzzicavano sulla richiesta di Andrea Agnelli di riavere indietro i due scudetti, quello revocato del 2005 e soprattutto quello assegnato all’Inter nel 2006. I trofei richiesti dal patron nerazzurro invece sono quello del 1998 (il famoso fallo di Juliano su Ronaldo) e quello del 2002, quello dell’altrettanto famigerato 5 maggio, non tanto per quella gara che l’Inter perse meritatamente, ma perché nelle partite precedenti la sua squadra aveva subìto, a suo dire, dei torti arbitrali che le fecero perdere i 10 punti di vantaggio che aveva accumulato sulla Juve.

Inter, lo scudetto 2006 potrebbe essere revocato

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Ieri l’annuncio della nuova dirigenza bianconera di voler richiedere indietro i due scudetti revocati per Calciopoli. Oggi invece comincia a circolare la notizia che, in attesa di prendere in considerazione le richieste di Agnelli e soci, la FIGC ha avviato un’inchiesta almeno per revocare quello assegnato all’Inter.

L’esposto presentato da Andrea Agnelli giace in federazione già da quasi 6 mesi, ma di fronte alle pressioni della piazza, e all’impossibilità di far finta (come avvenne nel 2006) che fosse la Juventus l’unica squadra coinvolta in movimenti sospetti come si apprende dalle recenti intercettazioni, ha messo in condizione la FIGC per avviare l’iter per la revoca dello scudetto ai nerazzurri.

La Juve potrebbe richiedere gli scudetti tolti

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Ventisette ottobre. E’ il giorno dell’assemblea azionisti della Juventus al Centro congressi del Lingotto di Torino. Probabilmente questa assemblea sarà ricordata perché è stata la prima del presidente Agnelli e segnerà l’ingresso nel Consiglio di Amministrazione della squadra di Pavel Nedved. Con l’entrata della furia ceca, del direttore generale Beppe Marotta, dell’avvocato Michele Briamonte e di Aldo Mazzia, il Cda sarà di 11 membri – contro i 7 attuali – tutti indicati dalla Exor (l’azionista di maggioranza della Juventus).

L’assemblea è stata aperta da Andrea Agnelli, che ha subito sottolineato come la sua nomina a maggio, e quindi la sua presenza nell’assemblea rappresenti

l’unità d’intenti della nostra famiglia, la mia e di mio cugino John Elkann.

Krasic squalificato due turni per simulazione

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La Juventus dovrà fare a meno del suo uomo migliore sia nel big match di sabato prossimo contro il Milan che nella gara casalinga contro il Cesena, valevole per la decima giornata di campionato. Milos Krasic, infatti, è stato fermato per due turni in seguito alla simulazione nella gara della scorsa domenica, che è valsa alla Juve la concessione di un calcio di rigore (tra l’altro sbagliato da Iaquinta). A decidere lo stop è stato il giudice sportivo Giampolo Tosel, dopo aver visionato le riprese televisive:

Krasic cadeva malamente in avanti e l’arbitro sanzionava con l’assegnazione di un calcio di rigore l’intervento, ritenuto falloso, del Portanova, che veniva ammonito. In realtà, le immagini televisive documentano, nell’esclusione di ogni ragionevole dubbio, che i due calciatori non vennero in alcun modo a contatto e che l’arbitro fu indotto in errore da un abile ”tuffo” in avanti effettuato dal calciatore bianconero (l’innaturale ”trascinamento” del piede sinistro ne evidenzia ulteriormente l’intento ingannevole).

Buffon al Manchester United?

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Gigi Buffon al Manchester United è uno dei classici del calciomercato. Ogni tanto la voce esce fuori, e ogni volta il portiere della nazionale dichiara che lui non ha nessuna intenzione di lasciare la Juventus, che vuole rispettare il suo contratto, e così via. Questa volta il copione sembra leggermente diverso – sempre che si dia credito alla notizia riportata oggi su Tuttosport.

Nonostante le smentite arrivate negli ultimi giorni, sembrerebbe che Gigi Buffon abbia già raggiunto un accordo con lo United. Avrebbe pure già trovato casa a Manchester, e la signora Buffon – Alena Seredova – sarebbe già volata in Inghilterra per occuparsi degli ultimi dettagli – come la ricerca della scuola per i figli.

Juventus: due di picche da Maxi Lopez, si pensa alla difesa

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Maxi Lopez non andrà alla Juventus. A ribadirlo in maniera piuttosto energica è Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, che in un’intervista di ieri ha chiuso le porte a qualsiasi trasferimento nel prossimo mercato riparazioni:

Non c’è nulla di vero, Maxi Lopez non si muove e non andrà alla Juve. Questo i nostri tifosi lo sanno. In questo momento della stagione nessuna società pensa ancora al mercato, noi dobbiamo pensare al nostro campionato, Maxi Lopez a gennaio non andrà né alla Juventus né in nessun’altra squadra. Smentisco tutto quello che è uscito in questi giorni sui giornali.

Europa League: batosta Palermo, pareggio Juve

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Palermo – CSKA Mosca 0-3

Salisburgo – Juventus 1-1

Serata da dimenticare per il Palermo, squadra rivelazione del campionato italiano, ma inconsistente in Europa League, tanto da venire asfaltata dal CSKA Mosca tra le mura amiche. E dire che i rosanero avevano tenuto bene nella prima parte della gara, mostrando anche spunti interessanti, ma erano i russi ad avere l’occasione migliore, quando Benussi atterrava Gonzalez, procurando il calcio di rigore. Ma il portiere del Palermo riusciva a trovare l’immediato riscatto, respingendo il tiro dal dischetto di Vagner Love e mantenendo immutate le speranze dei suoi.

Speranze che cominciavano a vacillare al minuto numero 34, allorché Daumbia veniva lasciato libero di colpire tra i difensori di casa. Primo tempo con il Palermo sotto di una rete e probabile strigliata di Delio Rossi ai suoi durante l’intervallo.

Juventus, più di una mano su Dzeko, e si pensa a Maxi Lopez

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Illazioni? Ipotesi? Molto di più. Le idee che circolavano nei giorni scorsi sul futuro dell’attacco bianconero sono chiare. Non ci sono “possibilità” ma “certezze”: a giugno Dzeko sarà bianconero. A meno di qualche stravolgimento dell’ultimo minuto infatti l’attaccante bosniaco, ormai da due anni associato a club italiani e dall’anno scorso a quello bianconero, finirà certamente a Torino.

A dirlo è Diego, ex bianconero ed ora proprio compagno dell’ariete del Wolfsburg, il quale evidentemente deve avergli rivelato qualcosa. Parlando con Tuttosport il brasiliano non è riuscito a trattenere lo scoop:

so che Edin ha un’opzione per trasferirsi alla Juve nella prossima estate.