Juventus-Inter 9-1: i campioni contro i ragazzini!

A Roma mando una squadra di ragazzini!

Questa la minaccia di Massimo Moratti alla vigilia della finale di Coppa Italia contro la Roma, per rispondere a chi, con vena polemica, sosteneva che l’Inter fosse stata aiutata nel corso del campionato.

Poi la rabbia è rientrata ed i nerazzurri si sono presentati all’appuntamento con la migliore formazione possibile che non è riuscita tuttavia a frenare la voglia di riscatto di una Roma arrembante. Il presidente non ha voluto seguire l’esempio di papà Angelo, che nel lontano 1961, in polemica con la Federazione, decise di far scendere in campo la squadra primavera, beccandosi poi una multa di un milione di lire.

Umiliazione Juve, sconfitta 2-1 dal South China

Comincia male la tourneè cinese dei bianconeri. La partita d’esordio vede i ragazzi di Ranieri soccombere 2-1 contro il South China, una squadra poco più che amatoriale. “Il nostro non vole essere un semplice blitz, ma una semina. Nel mondo ci sono 160 milioni di potenziali tifosi, 80 dei quali in Cina”. Queste le parole dell’a.d. Blanc, ma viste le premesse, mi sa tanto che questi 80 milioni di tifosi potrebbero finire per tifare per qualche altra squadra.

Certo, la Juve giocava con assenze molto importanti. Non c’erano infatti i nazionali Del Piero, Buffon, Camoranesi e Chiellini; gli Under 21 Giovinco, Marchisio e De Ceglie, Iaquinta è ancora infortunato, e a lui si è affiancato Nedved, mentre Trezeguet ha la testa in Francia, dato che sua moglie gli sta per regalare un altro figlio. Ma la Juve è sempre la Juve, e certe figure andrebbero certamente evitate.

Juve in formato Champions, ad un passo da Amauri e Xabi Alonso

Forse la Juventus ha deciso di adottare la seconda maglia, quella rossa, come prima divisa, giusto per assomigliare di più al Liverpool, dato che gli piacciono così tanto i suoi calciatori. Dopo essersi assicurata a gennaio Sissoko, e visto che il centrocampista funziona bene nello scacchiere di Ranieri, si punta nuovamente verso la città dei Beatles per rinforzare la propria rosa.

Il nome che si fa sempre più insistente è quello di Xabi Alonso, fresco di convocazione nella nazionale spagnola. Il centrale ricomporrebbe una delle coppie di centrocampo più forti al mondo con il maliano, e l’accordo con il Liverpool non sembra nemmeno così lontano. Ieri infatti Blanc si è recato in Inghilterra per parlarne con i dirigenti dei Reds, e l’affare sembra già a buon punto.

Alessandro Del Piero: dall’inferno alla rinascita!

Più volte su queste pagine ci siamo occupati di lui, ma alla luce dei risultati raggiunti quest’anno sia a livello personale che di squadra, Alessandro Del Piero merita un capitolo a parte nella rubrica dei più grandi numeri 10.

Al momento, con Totti fermo fermo ai box, Alex è sicuramente quanto di meglio ci possa essere nel panorama calcistico nazionale e chi continua ancora ad avere dei dubbi sulla sua classe può tranquillamente accomodarsi sulla poltrona dell’antijuventino a prescindere.

Ed ora alzi la mano chi avrebbe scommesso un centesimo sulla sua ripresa completa dopo il grave infortunio di 10 anni fa in quel di Udine. “Finito” è il termine che più spesso è stato accostato al nome di questo campione, che si è dannato l’anima per tutto questo tempo, per dimostrare di essere ancora Alessandro Del Piero, il talento di San Vendemiano.

Samp-Juve 3-3: Del Piero capocannoniere (per ora)

E’ giunta l’ora! Oggi finalmente conosceremo il nome della Regina del campionato, in un duello a distanza che correrà per novanta minuti sull’asse Parma-Catania. Di fronte alla lotta scudetto tutto passa il secondo piano, persino una gara giocata in anticipo per non “disturbare” la visita del Papa a Genova.

Ma Sampdoria e Juventus ce l’hanno messa tutta per attirare l’attenzione sullo stadio Marassi, giocando una gara a viso aperto, in cui i punti in palio non servivano a muovere una classfica già pienamente soddisfacente per entrambe.

Alla fine il campo dirà 3-3 ed il risultato rispecchia in pieno una gara ben giocata e ricca di emozioni, con tre rigori assegnati e magie da una parte e dall’altra che valevano, come si suol dire, il prezzo del biglietto.

Michael Laudrup: un danese di classe

Ancora un numero 10 di grande talento su queste pagine, uno dei più eleganti che abbiano mai calcato i campi del nostro Paese, Michael Ludrup, danese tutto classe ed inventiva, che molti cuori ha fatto trepidare tra gli amanti del bel calcio.

Ha vinto molto durante la sua lunga carriera, pur mancando l’appuntamento con la storia nel 1992, quando la sua nazionale andava a fregiarsi del titolo di Campione d’Europa, nonostante la sua assenza.

Così va il calcio e Michael ha avuto ben poco di cui pentirsi, convinto com’era delle sue ragioni che lo avevano allontanato dalla maglia biancorossa della Danimarca, a causa di divergenze con l’allenatore Richard Møller Nielsen.

Carletto Parola: il Signor Rovesciata

Ancora un grande del passato ad arricchire queste pagine, anche se dubito che qualcuno tra i nostri lettori abbia avuto la fortuna di vederlo giocare. Il passato al quale ci riferiamo è molto lontano nel tempo, ma le gesta di questo campione sono rimaste come slogan dello sport più bello del mondo.

Stiamo parlando di Carletto Parola ed ora alzi la mano chi non unisce questo nome alla spettacolare rovesciata che lo ha reso famoso, finendo poi stampata sulle Figurine Panini a mo’ di spot promozionale.

Cominciamo la sua storia proprio da quel 15 gennaio 1950, quando Carletto riuscì ad impedire un gol quasi certo della Fiorentina, esibendosi in una spettacolare sforbiciata volante, che fece balzare in piedi l’intero stadio. Quel gesto rimase impresso come un marchio di fabbrica e, benché Parola si sia distinto anche per altre doti tecniche, verrà ricordato da allora in poi soprattutto per quel movimento acrobatico.

Mercato pazzo: Juve su Alonso, Inter su Henry, Lippi al Barcellona

Mancano ancora due turni alla fine del campionato, ma già fervono i preparativi per allestire le squadre di serie A per la prossima stagione. A muoversi soprattutto i grandi club, orientati non ad un radicale cambiamento dei propri organici, ma a delle sistemazioni nei vari reparti, tali da garantirgli maggior competitività sia in Italia che in Europa.

Si è mosso in anticipo il Milan, unica società per il momento ad essersi garantita il grosso nome, Flamini, strappato alla concorrenza di club italiani e stranieri. Lo voleva anche la Juventus, costretta ora a volgere lo sguardo verso altri obiettivi, primo fra tutti Xabi Alonso, non più titolare nel Liverpool di Benitez ed in cerca di una collocazione che gli permetta di esprimere il suo talento con maggiore continuità.

Ma lo spagnolo non è il solo obiettivo della società bianconera, ancora alla ricerca di un accordo definitivo con Amauri e impegnata in diverse trattative per garantire a Buffon un valido sostituto. I papabili sono nomi noti e meno noti, come Cudicini, secondo portiere del Chelsea, e Fiorillo, 18enne portiere di proprietà della Samp. Nei progetti di Cobolli Gigli ci sarebbe la volontà di acquistare metà del cartellino del giovane numero uno, per poi lasciarlo maturare ancora un anno a Genova.

Manuele Blasi: La Gea? Ho inventato tutto!

Riusciremo a venirne a capo e a scoprire almeno una parte di verità? Stiamo parlando del processo a carico della Gea, che vede imputati Luciano ed Alessandro Moggi, Davide Lippi, Franco Zavaglia, Francesco Ceravolo e Pasquale Gallo.

Ieri l’ennesima puntata della telenovela si è svolta presso la decima sezione penale di Roma e quanto è venuto fuori dagli interrogatori è stata la dimostrazione che certi argomenti evidentemente fanno ancora paura e sono destinati a lasciare strascichi polemici ancora per molto tempo.

Sul banco dei testimoni è stato chiamato a deporre Manuele Blasi, ora al Napoli, ma all’epoca dei fatti tesserato per la Juventus. Tra un “non so” ed un “non ricordo”, il calciatore ha pronunciato parole che scagionerebbero da ogni accusa gli imputati, ma al tempo stesso potrebbero creare a lui stesso seri problemi con la legge. Vediamo com’è andata.

Il disastro del Milan continua nel calciomercato: persi Ronaldinho e Drogba

Brutte notizie per i tifosi del Milan. Forse adesso si renderanno conto cosa significa avere Berlusconi presidente, della società, oltre che del Consiglio.
Ad elezioni già passate si può parlare liberamente, e allora notiamo come le tecniche elettorali siano simili a quelle che il Presidente usa per il suo Milan.

Berlusconi aveva promesso, ancor prima di rendersi conto della possibilità effettiva, di far acquistare l’Alitalia da un gruppo italiano, e la stessa cosa ha fatto con Ronaldinho e Drogba.
Chissà, magari l’ha fatto per accaparrarsi i voti dei tifosi milanisti, fatto sta che, passate le elezioni, la compagnia italiana per aquistare l’Alitalia è svanita nel nulla, così come i due fuoriclasse di Barcellona e Chelsea.

Roma attenta! La Juve ora ci crede

Incrocio di destini domani sull’asse Roma-Torino. La 35^ giornata di campionato ci propone due sfide che potrebbero valere l’ingresso in Champions League dalla porta principale, senza dover passare per gli scomodi preliminari di agosto.

Ad onor del vero non si può negare che la Roma sia favorita, forte della sua posizione lì a due passi (anzi sei) da quella vetta lungamente inseguita e rimpianta. La Juve è dietro e non può far altro che compiere il proprio dovere contro una Lazio con scarse ambizioni, nella speranza magari che i cugini granata le facciano un bel regalo, fermando l’armata di Spalletti.

Certo che il calcio è proprio strano! Fino ad una settimana fa la Roma era nella posizione di chi aspetta uno scivolone altrui per avvicinarsi. Ci ha creduto fino alla fine che l’Inter potesse perdere terreno, lasciando qua e là qualche punticino prezioso. E invece, quando meno te lo aspetti arriva il Livorno, la Cenerentola che scende all’Olimpico senza pretesa alcuna, ed un gol all’ottantanovesimo uccide ogni speranza.

Calciopoli-bis, ecco cosa rischia la Juventus

Si sta per concludere il processo alla Juventus denominato Calciopoli-bis, che vede coinvolti ancora una volta Moggi e la sua cricca. Le indagini si basano sullo scambio di sim telefoniche che servivano per i raggiri dell’ex dg bianconero, e che ha coinvolto molte più squadre di quelle che aveva coinvolto il primo calciopoli. Secondo la Procura di Napoli, che ha riaperto l’inchiesta, stavolta sono coinvolti in maniera diretta arbitri e dirigenti anche di squadre di serie B (uno su tutti il Messina).

I tifosi juventini però possono stare un pò più tranquilli di due anni fa. Infatti hanno già pagato tanto (la perdita di due scudetti e la retrocessione in B sono stati una bella mazzata) e adesso le pene che rischiano potrebbero essere più lievi. Soprattutto a pagare stavolta non saranno i tifosi, ma solo le persone coinvolte, e la società stessa in misura marginale. Ma andiamo a vedere cosa rischia la Juventus.