Juve, tutti per uno: Del Piero & Co. “agli ordini” di Ranieri

Era partita con grandi ambizioni, pronta a confermare (e se possibile, migliorare) quanto di buono fatto durante la scorsa stagione, quando, da neo-promossa, si ritrovò a conquistare un ottimo terzo posto.

Ma la Juve vista in questo inizio campionato non ha brillato come ci si aspettava, nonostante l’attacco stratosferico e i tanti buoni giovani presenti nella rosa. Nove punti in sei giornate: decisamente pochi per una squadra che vuole arrivare in alto. Per non parlare poi della Champions League: una vittoria sofferta in casa ed un pareggio con la cenerentola del girone, in attesa dello scontro con il Real della prossima settimana.

Cosa c’è che non va? La dirigenza bianconera ha cercato di trovare una risposta, organizzando un faccia a faccia sul campo di allenamento di Vinovo, dove la squadra si stava preparando per il trittico terribile dei prossimi giorni (Napoli, Real, derby). Presente la Juve al completo, da Secco a Blanc, da Cobolli Gigli a Ranieri, a tutta la squadra, infortunati compresi.

Juventus, lavori in corso….

Altro che crisi. La Juventus di questi tempi pare essere in alto mare, sia per i risultati che per il gioco. Ma i bianconeri non possono stare a lungo lontani dagli obiettivi importanti, e per questo motivo stanno cominciando sin da ora per pensare a come dare una sterzata improvvisa ad una stagione che si sta mettendo piuttosto male.

Al momento Ranieri non è in discussione, ma non è detto che non lo sarà in futuro. Nell’immediato si pensa al mercato di Gennaio per rinforzare ulteriormente una squadra già forte, ma ancora non fortissima, e che con qualche innesto in più potrebbe competere contro la corazzata dell’Inter.

Giovinco, accordo in stile Del Piero

E’ un matrimonio che si farà quello tra la Juventus e Sebastian Giovinco, tentato fino a ieri dalle sirene inglesi ed in cerca di un contratto più vicino alle sue qualità. La firma ancora non c’è, ma l’incontro di ieri tra Alessio Secco e Pasqualin & Co. sembra aver spianato la strada verso un futuro colorato di bianconero per la Formica Atomica.

L’incontro è avvenuto nel ristorante Due Spade di Sandrigo, già teatro nove anni fa di un’altra storica firma che portò al prolungamento del contratto di Alex Del Piero. Sono cambiati i protagonisti (Pasqualin a parte): prima c’era Giraudo a rappresentare la società e a dichiarare di aver mangiato “il baccalà più caro della sua vita”. Sono cambiati anche i termini economici (10 miliardi di lire per convincere il capitano a restare). Quello che non cambia mai è l’abilità di Pasqualin nell’ottenere quello che vuole.

Il diretto interessato non era presente all’incontro perché in ritiro con la Nazionale Under 21 ed è per questo che in calce al contratto non c’è ancora la firma. Ma si rimedierà il 17 ottobre prossimo in sede, quando finalmente Giovinco leggerà con i propri occhi i termini dell’accordo: 750 mila euro a stagione per cinque anni.

Giovinco non rinnova, gli juventini tremano

ll ruolo di fantasista nella Juventus pare essere ereditario. Al ritiro (o alla partenza) di un grande numero 10 pare ne consegua obbligatoriamente un altro. Il primo dell’era moderna fu “Le Roi” Platini. Alla sua partenza esplose Roberto Baggio, a cui seguì Alex Del Piero. Sembrava si fosse trovato il futuro proprietario dello scettro di leader in Giovinco. Come caratteristiche fisiche e tecniche ci siamo, ma c’è ancora qualcosa che non va: il contratto.

La “Formica Atomica” ha dichiarato di voler rimanere alla Juve a vita, ma visti i pochi zeri sul contratto offerto dalla dirigenza, e invece quello cospicuo che lo aspetterebbe se si trasferisse in Premier League, Giovinco ancora non ha deciso per chi firmare.

Samp-Juve? No, Cassano-Del Piero

Non solo il derby di Milano a tenere banco in questa quinta giornata di campionato, ma anche altre gare che assumono un significato particolare, specie se viste in prospettiva futura. Parliamo di Sampdoria-Juventus, partita dal sapore particolare sia per il prestigio in sé della gara, sia per la vicenda-Cassano che da giorni occupa le prime pagine dei giornali.

Eh si, perché non è una novità che il talento di Bari Vecchia interessi alla Vecchia Signora (e scusate il gioco di parole), che mira a trovare un valido sostituto al capitano sempreverde. Ma senza fretta, ragazzi. A frenare gli entusiasmi è il presidente della Juventus, Cobolli Gigli, che negli ultimi giorni ha speso parole di stima nei confronti della linea verde bianconera (Giovinco su tutti), lasciando intendere che il blucerchiato difficilmente avrà un futuro dalle parti di Torino.

Dichiarazioni di circostanza, dettate per lo più dall’impossibilità di avere sin da subito il campione barese. Ma in futuro chissà…

I guai della Vecchia Signora

A forza di dire che la Juve ha un attacco stellare e che Ranieri ha problemi di abbondanza, andrà a finire che si ritroverà a giocare con i giovani della primavera.

In casa bianconera non si respira un’aria di ottimismo alla vigilia della trasferta contro il Cagliari, squadra che ha sempre creato qualche impaccio alla Vecchia Signora. Il problema, che ci crediate o ne, si chiama “attacco” o, se preferite, turnover forzato, a causa dei tanti, troppi problemi che stanno affliggendo il reparto avanzato titolare.

Di Trezeguet avevamo già detto in settimana. Il risentimento al ginocchio destro lo costringerà all’intervento ed al riposo per almeno quattro mesi, con conseguente cambio di piani da parte del mister. Ma il francese non è l’unico pensiero nella testa di Ranieri, che a Cagliari dovrà fare a meno anche di un Del Piero in forma strepitosa, ma uscito acciaccato dalla gara contro lo Zenit.

Trezeguet deve essere operato

L’attacco stellare della Juventus resterà per un po’ senza una delle sue punte di diamante, a causa dell’infortunio occorso a David Trezeguet nella gara contro lo Zenit St. Pietroburgo. In

Del Piero pensa all’estero, forse non sarà bianconero a vita

Un Del Piero come un fiume in piena non lo si era mai visto. Ci è riuscito Sportweek, il settimanale della Gazzetta dello Sport, a farsi raccontare tutti i retroscena di una carriera tra le più importanti in Italia, ed una confessione shock: la Juventus potrebbe non essere la sua unica squadra per tutta la vita.

Ma non solo. Pare infatti che da piccolo, quando cioè a 12 anni lasciò casa per diventare un calciatore, stava quasi per finire al Torino. Eh sì, proprio con la maglia dei tanto odiati cugini. Una scelta che avrebbe cambiato radicalmente la sua carriera (sicuramente non sarebbe finito alla Juve), e in cui è stato salvato dalla propria famiglia che gli fece cambiare idea in tempo.

La Juventus conquista l’Europa

Non c’erano dubbi sulla qualificazione della Juventus al tabellone principale della Champions League, né in fase di sorteggio né, tantomeno, dopo averla vista giocare e vincere (bene) nella gara di andata. Ieri sera c’era da onorare l’impegno, in una sorta di ultima amichevole prima del campionato, utile soprattutto a far macinare chilometri europei a chi non era stato tra i protagonisti del 4-0 della gara di Torino.

E allora spazio alla coppia d’attacco Amauri-Iaquinta (quest’ultimo aveva giocato la partita di andata, ma non nel suo ruolo), con il brasiliano che ha avuto parecchie occasioni per far valere la sua forza fisica e l’indubbio talento. Suo il gol che ha consentito alla Juve di pareggiare a metà primo tempo, dopo un imperioso colpo di testa, pezzo forte del suo repertorio.

Certo, da domenica tornerà a sedersi in panchina, viste le gerarchie che favoriscono Del Piero e Trezeguet (due che nell’ultima stagione hanno messo a segno la bellezza di 41 gol in campionato), ma siamo certi che uno come lui tornerà molto utile alla causa bianconera.

2 mesi di stop per Chiellini

Solo tanta paura per Chiellini e niente di più. Tirano un sospiro di sollievo tifosi, dirigenti, allenatore, ma soprattutto il difensore bianconero che dopo l’infortunio di ieri temeva di dover

Serie A 2008/2009: Juventus

La Vecchia Signora, dopo il crollo della B e il miracoloso terzo posto della scorsa stagione a cui nessuno credeva, ritorna prepotentemente nella lista che le compete: quella delle squadre che puntano allo scudetto. Per farlo, nel perfetto stile Juve, si punta sull’ossatura già esistente, tra le più solide d’Europa (Del Piero, Buffon, Nedved, Camoranesi, ecc.), su qualche giovane interessante proveniente dal vivaio e su pochi acquisti mirati in quei reparti dove, con la Champions già in tasca, servirà un certo turnover.

Con questo obiettivo gli acquisti di questo calciomercato sono stati solo 7 (di cui molti per la panchina), che diventano 10 se consideriamo i tre ritorni a casa di Giovinco, Marchisio e De Ceglie che si siederanno in panchina con l’intenzione di rimanerci il meno possibile. Anzi, probabilmente saranno loro l’effetto sorpresa della prossima stagione.

Juventus: finalmente l’Europa!

E’ fatta! Dopo due lunghissimi anni di attesa la Juventus torna a pieno titolo nel tabellone principale della Champions League. Non che alla vigilia avessimo dei dubbi in proposito, ma le gare estive possono riservare sempre qualche spiacevole sorpresa e magari far sudare più del dovuto per raggiungere l’obiettivo.

Così non è stato per l’armata bianconera, trascinata da un Del Piero in forma strepitosa, che sembra destinato a vivere la sua seconda, terza giovinezza, alla faccia di chi lo dava per finito prima ancora che raggiungesse i trent’anni. Ora di anni ne ha trentaquattro, ma non smette mai di stupire e si candida ufficilmente per un ruolo da protagonista anche nella prossima stagione.

Il capitano corre e suda, recupera palloni che sembrano irrimediabilmente persi, scodella inviti precisi al millimetro per i compagni di reparto e non disdegna mai la conclusione. Giusto dunque regalare a lui la copertina e cominciare il racconto della partita dal suo gol capolavoro, un gol alla Del Piero, di quelli che metteva a segno anni fa, strappando applausi in tutta Europa.