Mourinho: “Passaggio del turno col Chelsea? Non farò nulla. Lo amo”

 Voglio tornare in Inghilterra, ed essere di ritorno qui. Non sono il tipo di persona che riesce a nascondere i propri sentimenti. Io amo questi posti, li amo, li amo…”. Non è mai finito l’amore fra Josè Mourinho e il calcio inglese. Lo Special One, ieri a Londra per assistere a Chelsea-Fulham, ha rilasciato un’intervista al quotidiano “The Sun”: “Sono assolutamente certo che un giorno tornerò qui – dice ancora il portoghese – ma non lascerei mai un club a metà stagione per andare in un altro. Quindi fino al termine della stagione in corso non c’è alcuna possibilità che io me ne vada dall’Inter”.

Sfumato Kakà, ora le grandi d’Europa tremano

 MILANO, 21 gennaio– Ora le big d’Europa hanno paura. Ma soprattutto provano a blindare anzitempo i loro gioielli. L’affare Kakà sfumato all’ultimo sospiro, potrebbe portare a conseguenze devastanti nel panorama del mercato internazionale: lo sceicco Mansour, proprietario del Manchester City, ha il portafoglio pieno e una gran voglia di rifarsi andando a prendere un campione, uno di quelli con la C maiuscola. Anche se, a dirla proprio tutta, per far sì che la sua squadra entri a far parte dell’elitè del calcio mondiale, non basterà comprare campioni su campioni: il Chelsea di Roman Abramovič, ne è un esempio lampante.

Gerrard rischia 5 anni di carcere e la Nazionale

Meno di dieci secondi per rovinare irrimediabilmente una strepitosa carriera! E’ quello che potrebbe accadere a Steven Gerrard, dopo i fatti di un paio di notti fa, quando è rimasto coinvolto in una rissa, venendo poi accusato di aggressione e lesioni.

L’impressione è che qualcuno stia cercando di speculare sulla situazione, ma bisogna ammettere che il capitano del Liverpool era presente ai fatti e non si è certo tirato indietro al momento di alzare le mani. Ieri vi abbiamo dato la notizia così come ci era arrivata, senza dettagli né spiegazioni esaurienti sull’accaduto. Oggi arrivano le testimonianze dei presenti, che parlano di una lite scatenata dalla richiesta di Gerrard di cambiar musica. Al rifiuto del dj (Marcus McGee) sarebbero partiti i primi spintoni, seguiti poi da una gomitata inferta dal capitano all’uomo.

A quel punto sono intervenuti gli amici di Gerrard, spaccando una bottiglia sulla testa del dj, finito poi in ospedale con un dente rotto e quattro punti di sutura. Fin qui il racconto della rissa, durata, come detto, non più di 10 secondi. Ma ora per questa bravata, il capitano del Liverpool rischia cinque anni di carcere ed il posto in Nazionale (che per come stanno le cose, sarebbe il minore dei mali).

Ed ora Capello diventa “Il Padrino”

Accolto come il salvatore della patria al momento del suo insediamento, ha dovuto poi scontrarsi con la parte più ostile del popolo d’Inghilterra, poco abituato a riconoscere che uno straniero possa essere migliore, specie se italiano.

Ora lo chiamano “Il Padrino”, ma Fabio Capello ne ha dovuti mandar giù di bocconi amari, prima di riuscire a dimostrare di essere ancora quanto di meglio c’è sulla piazza a livello internazionale, il più vincente di tutti, l’unico che è riuscito nell’impresa di trionfare ovunque abbia messo piede.

Ma le prime uscite non proprio esaltanti dal punto di vista del gioco avevano riportato alla luce vecchie polemiche, come se ci si aspettasse di veder spuntare una bacchetta magica tra le mani del tecnico, capace di far girare testa e gambe dei giocatori. Ma lui è andato avanti per la sua strada, tra scelte scomode ed impopolari (vedi l’esclusione del beniamino Owen) e regole rigide, anche a rischio di diventare antipatico.

L’Inghilterra ai piedi di Capello, ma i colleghi mugugnano

Nella terra di Sua Maestà un tecnico così lo sognavano da tempo ed ora sono in molti a recitare il mea culpa per le critiche feroci dopo le prime non esaltanti prestazioni (almeno sul piano del gioco). Ora Capello è diventato “mister fabulous” e nessuno si permette più di criticarne metodi e convocazione.

Chi vince ha sempre ragione e, se c’è una cosa che Don Fabio sa fare bene, è proprio vincere. Tutti dalla sua parte dunque, perché è facile saltare al volo sul carro del vincitore, anche se fino al giorno prima si era stati dalla parte dei detrattori.

Ma in mezzo al clima di celebrazioni (specie dopo la vittoria in terra tedesca sulla Germania), c’è anche chi se ne infischia delle sorti della nazionale inglese e guarda al bene del proprio orticello, lanciando accuse neanche troppo velate contro il tecnico di Pieris. Parliamo degli allenatori della Premier, tutti o quasi schierati contro alcune richieste di mister fab.

Crisi in casa Beckham

Torna un po’ di sano gossip sportivo sulle pagine di Calciopro, con indiscrezioni fresche di giornata a proposito di una delle coppie più mediatiche del circo del pallone. E di chi altro possiamo parlare se non di Victoria e David Beckham, un giorno si e l’altro pure sulle pagine dei giornali di mezzo mondo?

Solo un paio di giorni fa vi avevamo preannunciato l’intenzione del biondo calciatore dei Los Angeles Galaxy di trasferirsi per qualche tempo a Milanello, tanto per tenersi allenato durante la pausa invernale del campionato a stelle e strisce. Niente di sicuro, per carità, ma qualcuno è arrivato addirittura ad insinuare che Beckham sarebbe potuto restare in rossonero (da giocatore a tutti gli effetti) fino a giugno.

Indiscrezioni, certo, come quella che vuole Victoria infastidia dall’eventualità, perché poco propensa ad abbandonare la sua carriera (quale poi, non lo abbiamo ancora capito) negli States. Aria di crisi?