Van Der Sar vicino al ritiro?

Trentanove anni sul documento di identità, parecchi dei quali passati a difendere una porta dagli attacchi dei “nemici”, nella solitudine che solo un portiere può conoscere. Lui è Edwin Van

Il crollo della Juve nelle parole di Buffon

Migliorare il terzo posto della scorsa stagione: questo predicava Ranieri sin dall’inizio del campionato. guardandosi bene dal fare proclami. Ma diciamoci la verità: sotto sotto in casa Juve hanno sempre creduto nel sogno scudetto, nella speranza che la prima in classifica facesse prima o poi un passo falso, come quello di sabato scorso, ad esempio, quando si è fatta recuperare due reti dal Palermo.

La Juve ci credeva, ci ha creduto fino a quando non si è ritrovata di fronte il Genoa delle meraviglie, con quel gioco veloce ed ordinato e con quel Thiago Motta che ha scritto la parola fine su qualunque sogno. Ed ora non resta che tirare le somme, cercando di tenere ben saldo il secondo posto in classifica e di conquistare la finale di Coppa Italia, per dare un senso ad un’intera stagione. E a fare i conti dell’oste arriva Gigi Buffon, che dalle telecamere del Chiambretti Night traccia un bilancio della stagione bianconera, ammettendo al tempo stesso la superiorità degli avversari:

Noi della Juve ci siamo liquefatti, spappolati: l’Inter si merita quello che ha. Lo ammetto siamo diventati un colabrodo, le cose sono cambiate. Ma quando si prendono tanti gol le colpe sono sempre di tutti.

Da Abbiati a Koch, storie di portieri sfortunati

Portieri in prima pagina: generalmente accade in occasione di papere eclatanti o (meno spesso) per interventi miracolosi o rigori parati. Stavolta a rendere protagonisti due numeri 1 sono i gravi infortuni riportati sul rettangolo verde.

Cominciamo dal più recente, quello cioè che visto cadere Christian Abbiati dopo un contrasto con Favalli e che gli è costato il resto della stagione. La diagnosi parla di lesione del legamento crociato del ginocchio destro, il che significa sei mesi di stop e addio sogni di gloria. Il portierone del Milan si è detto pronto a ricominciare da capo, ma ammette che i momenti successivi all’incidente non sono stati affatto facili:

Domenica ero veramente arrabbiato, erano anni che non piangevo dai nervi, dalla disperazione, ma l’ho accettato. Ormai già ci rido sopra… Solo quando ho provato a rialzarmi ho capito che l’infortunio era al ginocchio e da lì ho iniziato a piangere dal nervoso, perché ho capito che era finita e tutto quello che avevo fatto fino a quel momento certamente non svaniva, ma si fermava lì.

Van der Saar, da saponetta a recordman

Dany Verlinden, chi era costui? Il suo nome è noto per lo più agli amanti delle statistiche, che dal lontano 1990 non riescono ad aggiornare la casella relativa all’imbattibilità di un portiere in terra europea. Ma se chiedete a Edwin Van der Saar chi era questo sconosciuto, siamo certi che vi saprà dare una risposta, visto che lo spilungone olandese sta tentando di prenderne il posto nella lista dei portieri meno battuti per numero di minuti.

Il record di Verlinden si è fermato a 1390 minuti, ossia un’ora e mezza in più del numero uno del Manchester United, il quale proprio domani contro il Blackburn potrebbe raggiungere e superare il mito del Brugges. Una bella soddisfazione per Ice Rabbit, come lo chiamano in terra inglese, che ha già stracciato il record di portiere più imbattuto della Premier League, mettendo in riga portieri molto più osannati di lui.

Perché, diciamocelo chiaramente, Van der Saar non ha mai goduto di grande considerazione, specie durante la sua esperienza italiana, quando la Juventus perse partite e campionati a causa della sua poca sicurezza tra i pali (lo chiamavano “saponetta”) Ed anche ora che difende i pali di una delle squadre migliori d’Europa, tende spesso ad essere messo in ombra dalle prestazioni dei grandi assi che compongono la rosa.

Buffon vuole gli auguri da Obama

Da anni non conosce il significato della parola ‘concorrenza’. Casillas gli avrà pure soffiato il titolo di miglior portiere dell’ultimo Europeo e, di conseguenza, miglior portiere del 2008, ma la leadership tra i pali è sempre in mano sua e ne passerà di tempo prima che si possa parlare di un erede.

Lui è Gianluigi Buffon, faccia da cartone animato, sorriso sempre pronto e mani usate come calamite ad afferrar palloni da una vita intera. L’ultimo periodo lo ha visto fermo ai box, spettatore impotente davanti alla tv, mentre la sua Juve macinava risultati e punti.

Ma non illudetevi che la convalescenza di Gigi sia stata caratterizzata solo da allenamenti e palestra. Nei tre mesi e mezzo di lontananza dai campi il portierone della Juve e della nazionae si è dilettato in progetti ambiziosi, l’ultimo dei quali ha visto la luce proprio in questi giorni. In occasione del suo 31esimo compleanno (oggi per la precisione) ha voluto regalarsi un nuovo sito internet, gianluigibuffon.com, nella speranza che ciò possa servire ad cementare maggiormente il rapporto con i tifosi. Ma non finisce qui. Il numero uno al mondo vorrebbe ricevere una mail dall’uomo più influente del pianeta, Barack Obama.