Lionel Messi miglior marcatore di Champions League

Ancora lui, ancora un record polverizzato, alla faccia di chi continua a metterne in discussione le doti, proponendo paragoni con i grandi del presente e del passato. Leo Messi entra ancora una volta nella leggenda del calcio internazionale, conquistando l’ennesimo primato della sua straordinaria carriera. 58 è il numero fortunato del giorno, il primo estratto sulla ruota di Barcellona, che fa della Pulce il miglior cannoniere della Champions League.

Messi supera Muller, 86 gol nell’anno solare

Messi, Messi, Messi. 86 volte Messi nell’anno 2012. 86 come le delusioni inflitte ai malcapitati portieri avversari, 86 come le esultanze dei tifosi del Barça, 86 come le reti messe a segno in un anno solare tra club e nazionale. La Pulce sbriciola l’ennesimo record, superando in classifica quel mostro sacro di Gerd Muller, che nel 1972 infilò le reti avversarie per 85 volte.

David Beckham lascia i Galaxy, sarà Australia o ritiro?

Il prossimo 1 dicembre David Beckham giocherà il suo ultimo match con la maglia dei Los Angeles Galaxy. Lo ha annunciato il sito internet del club che in una nota ufficiale ha reso nota la volontà dello Spice Boy di lasciare il club alla scadenza del contratto. L’occasione è quella della finale di Championship contro Houston in modo che, se dovesse arrivare una vittoria, potrebbe lasciare da vincitore.

Dove andrà Del Piero? Sicuro non in Thailandia

Cominciamo a depennare qualche Paese. Alex Del Piero è appena rientrato dalle vacanze e si è messo a cercare sul serio un club in cui giocare nella prossima stagione. L’offerta economicamente più vantaggiosa gliel’ha presentata la squadra thailandese del Muang Thong United: 5 milioni al’anno, compresi i diritti di immagine e tutto il resto, per 2 anni. Ma lui ha detto no grazie.

Pelè: “Sono come Michelangelo e Beethoven”

La modestia non è di certo il miglior pregio di Pelè, ritenuto da molti il più forte calciatore di ogni tempo o al massimo – insieme a Maradona – uno dei migliori in assoluto. Più volte ‘O Rey ha voluto ribadire la propria leadership nel mondo del calcio, ma forse non si era mai spinto al paragone con illustri artisti del passato:

Mio padre era solito dirmi che ero nato per giocare al calcio e che avevo un’inclinazione davvero speciale per questo. Però mi diceva anche che se non mi fossi allenato bene e preparato a dovere sarei stato come tutti gli altri. Aveva ragione. Io sono nato per il calcio, come Beethoven per la musica e Michelangelo per l’arte e per dipingere.

Diamanti contro Totti: “Bandiera da 10 milioni”

Ha ancora un senso parlare di bandiere nel calcio moderno? Sì, se con il termine bandiera si definisce un giocatore che non ha mai cambiato casacca, che ha giocato a lungo con la stessa squadra, che ha rinunciato alla possibilità di conquistare trofei pur di non lasciare la sua realtà. Giocatori come Maldini, Totti, Zanetti, Del Piero e pochi altri possono considerasi vere e proprie bandiere del calcio moderno. Ma non secondo Alessandro Diamanti, fantasista del Bologna, che scalda la vigilia della gara contro la Roma, attaccando il capitano giallorosso.

Alessandro Del Piero giocherà per altri cinque anni

La carta di identità gli suggerirebbe di attaccare gli scarpini al chiodo e di godersi la meritata pensione. Ma Alex Del Piero – 37 anni suonati – non ha alcuna intenzione di lasciare il rettangolo verde ed annuncia dal palco del Globe Soccer di Dubai, dove ha ritirato un premio alla carriera, di voler continuare a correre e sudare dietro ad un pallone:

Non mi fermo, ho ancora il desiderio di stare in campo. Voglio andare avanti altri dieci anni. Sono troppi? Allora diciamo otto, anzi cinque, che è pure un bel numero.

Argentina, Messi capitano e atleta dell’anno

Gli rimproverano di non essere determinante con la maglia dell’Argentina. Dicono che non è un campione completo come lo fu Maradona qualche decennio fa. Ma il ct dell’albiceleste, Alejandro Sabella ha grande fiducia nelle doti di Lionel Messi, tanto da promuoverlo al ruolo di capitano:

Messi è il migliore, possiede qualità enormi. E’ insieme un creatore di gioco e un realizzatore, per questo dev’essere la locomotiva che tira il treno.

Neymar ammette: “Leo Messi è il più forte del mondo”

Chi è il più forte calciatore dell’era moderna? Leo Messi, a giudicare dai trofei collezionati sia a livello individuale che con la maglia del Barcellona. Se invece poniamo in quesito in terra brasiliana, forse uscirà fuori il nome di Neymar, pupillo di Pelè e grande promessa del Santos. I due giovani fenomeni si ritroveranno di fronte con tutta probabilità il prossimo 18 dicembre a Yokohama nella finalissima del Campionato del Mondo per Club.

I brasiliani sono già in Giappone, mentre il Barcellona sarà chiamato ad affrontare il peggiore degli avversari (domani c’è il clasico contro il Real Madrid) prima di partire per la terra del Sol Levante. Intanto Neymar rilascia interviste a destra e a manca, come la più navigata delle star ed ammette che il calciatore più forte del mondo è proprio Leo Messi:

Lionel Messi è il miglior giocatore al mondo, ma noi stiamo studiando i modi per rallentarlo.

Pirlo in dubbio, la Juve trema

Lo davano per finito, in fase discendente rispetto alla magnifica parabola che lo ha portato sul tetto d’Europa e del mondo con la maglia del Milan e della Nazionale. E invece Andrea Pirlo sta vivendo una seconda giovinezza con la casacca della Juventus, tanto che molti dei successi della Vecchia Signora in questo inizio stagione sono passati per i suoi piedi. “E se si fermasse Pirlo?”. E’ la domanda ricorrente nei salotti televisivi, come se si volesse testare la forza dei bianconeri in mancanza del fantasista.

Ebbene, gli scongiuri di Pirlo non hanno funzionato, se è vero che oggi il numero 21 della Juventus si è fermato a causa di un problema al ginocchio. Allenamento interrotto per lui e grande preoccupazione per Conte e per i tifosi di Madama, che potrebbero ritrovarsi senza il faro del centrocampo per le gare contro Lazio e Napoli.

Del Piero: “Smetto a 40 anni”

E’ il simbolo della Juventus, la bandiera, il capitano, colui che meglio rappresenta la Vecchia Signora degli ultimi 20 anni (o quasi). Dici Alessandro Del Piero e pensi alla Juve e viceversa. Ultimamente la sua stella brilla un po’ meno rispetto al passato, colpa di quel 37 stampato sul documento di identità alla voce “età” e colpa di un allenatore che fu suo compagno di squadra e che ora lo utilizza con il contagocce, regalandogli spesso solo gli ultimi cinque minuti a mo’ di passerella. Ma Pinturicchio (così lo soprannominò l’Avvocato Agnelli) non si arrende e rilancia:

Giocherò fino al 40 anni.

Messi candidato al titolo di ‘Personaggio dell’anno’ del Time

Ha collezionato una montagna di trofei con la maglia del Barcellona, sia a livello individuale che di squadra, ma mai sperava di essere candidato per un riconoscimento come questo. Lui è Lionel Messi, inserito nella lista degli aspiranti al titolo di Personaggio dell’anno del Time.

Tra i 32 candidati al premio del prestigioso magazine, il numero 10 del Barça e della nazionale argentina è l’unico rappresentante del mondo dello sport e per mettere in bacheca il riconoscimento dovrà battere la concorrenza di personaggi del calibro di Steve Jobs, Silvio Berlusconi, Angela Merkel, Barak Obama e Dominique Strauss-Kahn, che nell’ultimo anno si sono distinti (nel bene o nel male) nei rispettivi campi.