La vittoria in casa della Roma ha rivitalizzato la Vecchia Signora, che ora prova a salvare il salvabile, giocando ogni partita come se fosse una finale. L’avversaria di turno era un Genoa non matematicamente salvo e deciso ad interrompere il mini trend positivo dei bianconeri fatto di un pareggio e due vittorie.
La gara della Juventus cominciava i salita con l’autorete di Bonucci che avrebbe potuto tagliare le gambe e fiaccate il desiderio di vittoria. Il pareggio bianconero arrivava solo al 5′ della ripresa, quando Pepe trovava la deviazione di Rossi su assist di Aquiliani e bruciava Eduardo.
Anticipo della trentaduesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Torino: Juventus-Genoa3-2 Reti: 6′ pt aut. Bonucci (J), 5′ st Pepe (J), 11′ st Floro Flores (G), 18′ st Matri (J), 38′ st Toni (G)
Juventus – Genoa 3-2
Sbancare la Roma giallorossa, a detta di Luigi Delneri, è significato invertire in maniera definitiva il trend negativo che ha visto la Juventus protagonista di un campionato altalenante. Parola d’ordine, quindi, diventa “continuità ”. Fondamentale continuare la striscia di risultati positivi: ancora più della polemica che vede protagonista Gigi Buffon e parte della società bianconera (nemmeno oggi, il numero uno azzurro, è stato schierato nell’undici titolare), ancora più delle voci di mercato che vedono Beppe Marotta impegnato in più di una trattativa per costruire la rosa che verrà .
Ospite a Torino, un Genoa da metà classifica che, messa in cantiere la salvezza, non pare voler chiedere molto di più al campionato. Ballardini lascia a casa Kucka, Rafinha e Veloso oltre allo squalificato Criscito: attacco affidato all’inedita coppia formata da Paloschi e Floro Flores. Delneri, oltre a quella di Buffon, deve annoverare le defezioni di Chiellini e Del Piero. In mediana viene proposto il trio formato da Krasic, Marchisio e Pepe. Matri in attacco, Storari confermato tra i pali.
Povero Marchetti, passare da un presidente come Cellino ad uno come Preziosi non dev’essere di certo facile, e di questo se n’è accorto in tempo, visto che il suo passaggio in Liguria è saltato proprio all’ultimo momento, quando tutti lo davano per fatto.
La trattativa, come un po’ tutto quello che riguarda il portiere azzurro ultimamente, è avvolta nel mistero. Ma ricapitoliamo la vicenda. Marchetti era ad un passo dalla Juventus, ma un po’ le problematiche con Storari, un po’ l’insistenza del Genoa che gli garantiva un posto da titolare, a differenza della Juve che l’avrebbe preso come vice-Buffon, hanno fatto preferire i Grifoni.
Nelle ultime ore è successo davvero di tutto nel calciomercato, e considerando che non siamo nemmeno negli ultimi giorni della finestra di gennaio, questo fa ben sperare per qualche altro fuoco d’artificio dell’ultimo minuto.
Nonostante sia molto apprezzato in Premier League, per Federico Macheda non c’è più posto nel Manchester United, almeno per ora. Per questo verrà ceduto in prestito in Italia, dove tornerÃ
I buoni rapporti tra le società dell’Inter e del Genoa hanno fatto sì, ancora una volta, che le trattative che con le altre squadre sembravano chiuse, potessero mantenere almeno uno
rimanere vicino a mia moglie Carolina Marcialis in attesa di diventare mamma.
Quindi
Se posso continuare a giocare con la Samp, benissimo, altrimenti cambio squadra ma resto qui, magari al Genoa. Poi penserò a una città da dove sia facile raggiungere Genova: Parma, Milano, Firenze, Torino.
Se questa dichiarazione rappresenta solo una delle tante provocazioni di FantAntonio lo vedremo a breve. Il 3 dicembre è il primo giorno in cui si riunirà il collegio arbitrale che dovrà decidere sul contenzioso tra il club blucerchiato e il giocatore barese.
Undici punti in dieci giornate di campionato possono essere sufficienti per una squadra che punta alla salvezza, ma non per un’invincibile armata, costruita per far male a qualunque avversaria e
Non le manda a dire, com’è nel suo stile, Enrico Preziosi, patron del Genoa. E non fa niente se è molto amico di Moratti, ieri sera l’Inter non gli è piaciuta e allora ecco lo sfogo:
Sono disgustato, lo spettacolo degli ultimi quindici minuti è stato inverosimile. Vedere una squadra che punta a vincere lo scudetto comportarsi come una provinciale è disgustoso. Non dovrebbero ricorrere a certi espedienti.
E’ durato solo un giorno il battibecco tra Portsmouth e Genoa sulla questione Boateng. Il calciatore era passato quest’estate dagli inglesi ai liguri per 6 milioni di euro, ma poi
Boateng è stato venduto dal Portsmouth per circa 6 milioni di euro subito dopo la penalizzazione subita dal club inglese per debiti che gli è costata la retrocessione in Seconda Divisione. Vista la situazione economica pessima, era normale che il club stesse molto attento alla riscossione dei crediti, e così è andato in “pressing” su Preziosi sin dal primo giorno di scadenza della prima rata, due settimane fa, quando nessun bonifico è stato fatto sul conto del Portsmouth.
Se ci fosse un premio per la squadra che si è mossa meglio sul mercato estivo, questo andrebbe sicuramente al Genoa. La squadra di Preziosi infatti si è data da fare più di tutti per migliorare una rosa già discreta, trasformandola in una corazzata da Champions League.
La maggior parte degli acquisti sono arrivati nella prima parte del mercato, e si tratta di nomi di livello internazionale come i portoghesi Eduardo e Veloso, due nel giro della nazionale da tempo, Luca Toni, Chico, Zuculini, e la ciliegina sulla torta, uno degli esterni più ricercati in Europa, Rafinha. A questi grandi acquisti va aggiunto il ritorno dal prestito al Bari di Ranocchia, ampiamente valorizzato in Puglia e che, almeno per quest’anno, andrà a comporre una delle difese migliori della serie A.
E’ Genoa-show in questa fase di calciomercato! Enrico Preziosi non ha certo risparmiato energie (e soldoni contanti), portando a casa una serie di colpi clamorosi. E così dopo Toni, Zuculini,
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