Zahia Dehar, l’escort è diventata stilista

Visto che questo scandalo ha riguardato il calcio francese, vi rinfresco la memoria. Zahia Dehar è una ragazza dalle forme generose di origini magrebine che ha fatto parlare di sé per il suo mestiere – il più vecchio del mondo -, e per aver inguaiato tre nazionali francesi – Ribery, Govou e Benzema.

La ragazza ha affermato di essere stata pagata dai tre giocatori per le sue prestazioni sessuali quando era ancora minorenne. In Francia è un reato punito con tre anni di reclusione più 45.000 euro di multa.

Calciomercato low cost: i giocatori francesi senza contratto

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Siamo abituati a pensare al mondo del calcio come una specie di favola dove tutti vivono felici – ricchi – e contenti. La crisi, strano a dirsi, sta colpendo anche questo settore.

Molti giocatori si devono scontrare ormai con la realtà, in Francia diversi calciatori – anche di prima fascia – si devono fronteggiare un presente fatto di disoccupazione. In un mercato fatto di idee – ma di pochissimi soldi – potrebbero rappresentare una possibilità per colmare delle lacune.

Gli obiettivi di calciomercato: Moussa Sissoko

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Moussa Sissoko è un possente centrocampista – 187 cm di altezza per 83 chilogrammi – francese di origini maliane di ventuno anni che gioca nel Tolosa. Un anno fa aveva colpito gli osservatori di mezza Europa con una stagione esplosiva fatta di 37 partite disputate e sette reti segnate, che gli è valsa l’elezione a miglior giovane del campionato francese.

Questa stagione si sta rivelando più deludente della precedente. E il centrocampista nato a Blanc Mesnil – ovvero nella periferia parigina – ha riconosciuto che quest’anno il suo apporto è insufficiente. All’Équipe ha raccontato che

Il fatto di non essere stato più decisivo m’infastidisce un po’. Come centrocampista è mio compito sostenere gli attaccanti, fare degli assist decisivi e di segnare qualche rete. Per adesso, i numeri sono deludenti.

Trezeguet: pietà per Domenech

Non c’è mai stato feeling tra David Trezeguet e Raymond Domenech, a causa delle scelte discutibili dell’allenatore, che spesso non prendeva in considerazione l’attaccante, nonostante la caterva di gol che metteva a segno nel campionato italiano. Ora che il ct della Francia è stato silurato, per Trezegol è arrivato il momento dello sfogo:

Quando è diventato allenatore della Nazionale Maggiore, è cambiato. Prima, aveva dei principi ed era molto più calmo. Ci sono allenatori che sanno gestire i media ed altri che non lo sanno fare: Domenech appartiene alla seconda categoria, sono sicuro che amava vedere le sue foto e le sue parole sui giornali. Ha voluto mettersi in mostra, ma è scivolato ed ora il calcio francese sta soffrendo per colpa sua.

Anelka squalificato per 18 partite della nazionale

Mano pesante della Federcalcio francese nei confronti dei ribelli “sudafricani”, i giocatori che ebbero l’ardire di mettersi contro l’allora ct della nazionale, Raymond Domenech, rifiutandosi di scendere in campo nell’allenamento prima dell’ultima gara del girone eliminatorio contro i padroni di casa del Sudafrica. Tutto era cominciato nell’intervallo della gara contro il Messico, quando l’allenatore dei galletti aveva chiesto a Nicolas Anelka di rispettare le consegne e di mantenere la posizione assegnatagli sul terreno di gioco.

Per tutta risposta l’attaccante del Chelsea aveva mandato a quel paese il ct, apostrofandolo con epiteti non proprio simpatici all’indirizzo della mamma. Epiteti che finirono subito in prima pagina e che costrinsero la Federazione francese a prendere posizione nei confronti di Anelka, rispedito in patria con il primo volo.

Anelka denuncia L’Equipe

Ricordate il violento litigio tra Raymond Domenech, tecnico della Francia, e l’attaccante Nicolas Anelka durante il mondiale sudafricano? I due ebbero un breve ma intenso scambio di opinioni nell’intervallo della

Francia, rivoluzione Blanc: non convocati i 23 nazionali di Sudafrica 2010

Partito Domenech, i francesi pensavano che la situazione si sarebbe un po’ rasserenata con un altro allenatore, ma alla sua prima conferenza da ct dei transalpini, Laurent Blanc ci va subito giù duro e lancia un avvertimento che farà tremare i suoi tifosi: dalle prossime convocazioni (5 agosto) per le qualificazioni ad Euro 2012 saranno esclusi tutti e 23 i calciatori partiti per il Sudafrica.

Il segnale è chiaro: chi si ribella paga. Ed i calciatori il mese scorso decisero di ribellarsi proprio perché sapevano che, dopo il Mondiale, alla guida della nazionale non c’era più Domenech. Ma evidentemente hanno sbagliato i calcoli.

Francia: risse e diserzioni, i Bleus sono scoppiati

Il litigio di due giorni fa tra Anelka e Domenech, con conseguente cacciata dell’attaccante del Chelsea, è solo la punta di un iceberg su cui la nave francese sta andando a schiantarsi rovinosamente. Lo spogliatoio, ancor prima dell’inizio del Mondiale, si sapeva fosse contro il suo allenatore, e l’esclusione di Anelka ha portato come conseguenza quella di alzare i toni dello scontro.

Questa mattina si dice ci sia stato un forte litigio tra Ribery e Gourcuff, subito smentito dal centrocampista del Bayern Monaco, mentre è stato confermato un altro litigio, quello tra Evra ed il preparatore atletico Robert Duverne, a cui poi è seguito l’ammutinamento da parte dei calciatori, i quali hanno deciso di non presentarsi all’allenamento pomeridiano.

Anelka insulta Domenech e viene fatto fuori

Nervi tesi in casa Francia, mentre il biscotto sta per essere inzuppato nel latte di Uruguay-Messico, alle quali basta un solo punto per essere certe della qualificazione agli ottavi di finale della Coppa del Mondo. I vicecampioni del mondo stanno per salire sull’aereo che li riporterà in patria, dopo aver raggiunto la qualificazione alla kermesse mondiale solo grazie ad un colpo di fortuna (anzi di mano).

Ma la sorte si è ripresa tutto con gli interessi ed ora la classifica del girone A recita Uruguay e Messico 4 punti, Francia e Sudafrica 1 punto. Nervi tesi, dicevamo, le cui prime avvisaglie si sono avute nell’intervallo della gara contro il Messico, quando Domenech invitava Anelka a rispettare le consegne se non voleva rischiare di uscire anzitempo dal campo. Ma l’attaccante del Chelsea non ha gradito né il “consiglio” né i toni usati dal ct ed ha risposto per rime, mandando a quel paese Domenech e apostrofandolo con il più classico “figlio di…”.