Champions League: il Bayern Monaco scappa, Milan agganciato dall’Ajax (gallery)

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Si mette davvero male per le italiane in Champions. Le due sconfitte di ieri sera le fanno scivolare nella classifica dei gironi, tanto da mettere in pericolo una qualificazione che sulla carta sembrava piuttosto agevole. Chi sta peggio è la Roma, che oltre a perdere ieri sera si ritrova a fronteggiare un Bayern Monaco che ha una fortuna che dire sfacciata è dire poco.

I tedeschi, ombra di sé stessi in campionato, mostrano una squadra non fortissima nemmeno contro il Cluj, ma a differenza delle partite di Bundesliga, hanno dalla loro la buona sorte. Vanno prima in svantaggio grazie alla rete di Cadù, ma poi riescono a ribaltare il risultato in 6 minuti grazie a due autoreti, una delle quali proprio dell’autore del gol dello 0-1. Ma non finisce qui perché i rumeni non si danno per vinti, riprendono ad attaccare e colgono anche un palo, e a 10 minuti dalla fine Gomez chiude i conti con un altro gol fortunoso, sfruttando un rimpallo favorevole. La rete di Culio a 4 minuti dal novantesimo non servirà a molto. Il Bayern ora ha la qualificazione in pugno con 9 punti, mentre tutte e tre le inseguitrici ne hanno solo 3.

Real Madrid-Milan 2-0: fotogallery

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La sfida stellare al Santiago Bernabeu se la aggiudica il Real Madrid delle meraviglie, che ha saputo sfruttare al meglio il timore iniziale del Milan, piazzando un uno-due difficile da recuperare. E così capita che al minuto numero 14 le merengues siano già in vantaggio di due reti, con i rossoneri costretti a risvegliarsi improvvisamente dal sogno di espugnare il catino infuocato dei blancos.

La serata è più storta che mai e ci si mette anche la sorte ad impedire agli uomini di Allegri di dimezzare quantomeno lo svantaggio (vedi traversa di Pirlo). Milan solo sfortunato? Naturalmente no, perché di fronte ad un Cristiano Ronaldo in grande spolvero e alle ottime individualità dell’undici di Mourinho c’era ben poco da fare.

Roma-Basilea 1-3: fotogallery

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La Roma non c’è, non può essere quella ammirata questa sera sul prato dell’Olimpico, di fronte ad un Basilea generoso, ma – almeno sulla carta – inferiore ai giallorossi. Il tecnico degli svizzeri aveva dichiarato di voler vincere contro l’illustre avversaria, ma in pochi alla vigilia si sarebbero aspettati un’umiliazione simile, con la Roma incapace di reagire alle folate offensive degli avversari, che scendevano verso la porta di Lobont come un’orda di barbari alla conquista della Capitale.

Colpa delle assenze pesanti (De Rossi e Vucinic su tutti), delle poche idee o della scarsa condizione fisico-atletica, fatto sta che la Roma di stasera non ha entusiasmato, rimediando l’ennesima batosta della stagione. Non si può certo dire che i giallorossi non abbiano provato a raddrizzare la gara, ma non si può affermare nemmeno che la vittoria del Basilea sia immeritata o che sia frutto di pura fortuna.

Serie B 10a: fotogallery Empoli-Siena 3-0 e Padova-Cittadella 2-1

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Posticipi della 10a giornata di serie B.

Padova-Cittadella 2-1: 25′ pt Piovaccari (C), 46′ pt Succi (P), 43′ st Bovo (P)
Empoli-Siena 3-0: 35′ pt e 39′ st Coralli (E), 44′ pt Fabbrini (E)

Padova-Cittadella 2-1: tra i tanti derby veneti della cadetteria 2010/11, anche questo. Due formazioni con ambizioni differenti, lo dice la graduatoria. I 5 punti degli ospiti sono un magro bottino che colloca gli uomini di Foscarini all’ultimo posto. Il Padova, dal canto suo, è in lotta per agguantare il vertice: la prolificità di Succi (sette reti fino a inizio gara) e la tenuta della retroguardia sono buone novelle a cui, forse, neppure il tifo biancorosso credeva per davvero. Il primo dato: è partita vera, con la voglia da parte di entrambe di conquistare i tre punti.

Secondo dato: meglio il Cittadella nella prima parte con il conseguente vantaggio – meritato ma casuale – di Villanova e compagni. E’ il 25′ quando, in occasione di un lancio lungo, l’incomprensione tra Cesar e Agliardi mette Piovaccari nella condizione di recuperare palla e spingerla in spaccata alle spalle di Agliardi. Il raddoppio avrebbe assestato un gancio da probabile knock out, ma Nassi – che quell’opportunità ce l’ha per davvero – conclude sulla traversa da ottima posizione.

Bari-Lazio 0-2: fotogallery

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Non va in scena lo spettacolo al San Nicola di Bari, dove la Lazio cercava i punti necessari per confermarsi in vetta alla classifica. Il Bari, da parte sua, non ha offerto la migliore prestazione possibile per contrastare il gioco dei capitolini ed imporre i propri ritmi. Ne risulta un primo tempo assai equilibrato e – a dire il vero – noioso, in cui le squadre hanno mirato più a non prenderle che a suonarle.

Nella ripresa la Lazio ha tentato qualche sortita offensiva in più, riuscendo finalmente a bucare la porta di Gillet (inoperoso fino a quel momento) con un tiro non irresistibile di Hernanes. Qualche minuto dopo i biancazzurri consolidavano il vantaggio, un po’ per merito di Mauri (sua l’azione che ha portato Floccari al tocco sporco) e un po’ per demerito della linea difensiva dei galletti, che lasciavano l’attaccante laziale tutto solo davanti al portiere.

Cagliari-Inter 0-1: fotogallery

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Chi si aspettava un’Inter distratta dalla Champions Legaue e meno pericolosa del solito per via delle assenze dei big (Milito e Cambiasso su tutti), sarà rimasto deluso di fronte alla squadra ammirata in quel di Cagliari, su un campo tutt’altro che facile da espugnare.

E invece i campioni d’Italia hanno trovato il modo di portare a casa i tre punti, capitalizzando al meglio la rete del solito Eto’o e respingendo le folate offensive dei padroni di casa, che oggi tornavano a contare sull’apporto di Conti ed Agostini. Niente risultato clamoroso, dunque, nell’anticipo dell’ora di pranzo, con le dirette concorrenti dell’Inter costrette a giocare per la vittoria in virtù della rete del camerunense, sempre più decisivo nelle imprese dei nerazzurri

Roma-Genoa 2-1: fotogallery

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Innanzitutto fare punti, il gioco verrà. Era l’input di Ranieri alla sua Roma, in piena crisi di risultati e deludente sotto ogni punto di vista (facciano testo i 12 gol subiti che rendono quella capitolina la squadra più perforata della serie A).

Genoa tonico anche all’Olimpico ma i Grifoni sono sembrati eccessivamente spreconi sotto porta: Toni e Criscito si sono divorati palloni cui serviva solo garantire l’appoggio verso la rete, Palacio sempre un pizzico in ritardo, Rudolf capace di cambiare in meglio il volto degli uomini di Gasperini ma il suo ingresso è parso tardivo. Borriello e Brighi risollevano i destini della Roma che, a otto punti in graduatoria, può quantomeno respirare dopo aver agguantato, tra gli altri, proprio il club di Preziosi.

Milan-Chievo 3-1: fotogallery

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Due assist di Ibrahimovic, due gol di Pato ed uno di Robinho: il Milan cerca di dare spettacolo tra le mura amiche, pur non riuscendoci sempre, ma portando a casa tre punti importantissimi in proiezione futura. Importanti perché il Chievo gioca bene lontano da Verona e perché qualcuno pensava che i rossoneri si sarebbero presentati sul terreno di San Siro con la testa alla gara di Champions League contro il Real Madrid.

Ma alla fine il Diavolo è riuscito ad avere la meglio, pur soffrendo in alcuni tratti, di fronte ad una squadra che non regala niente e che cerca sempre il gioco e la via della rete. Del resto con un Ibrahimovic che si trasforma in uomo-assist, un Pato che ritrova la via della rete dopo i vari infortuni, con un Robinho che sigla la sua prima rete italiana era difficile non vincere.

Serie A 7a giornata: Milan – Chievo 3-1

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Anticipo della settima giornata di serie A.
Stadio Giuseppe Meazza di San Siro, Milano
Milan-Chievo 3-1
Reti: 18′ pt e 30′ pt Pato (M), 25′ st aut. Ibrahimovic (M), 46′ st Robinho (M)

Due gol di Pato nel primo tempo piegano il Chievo dopo 45′ di gioco: la squadra di Pioli, che a fronte del passivo non si è espressa male, paga un paio di disattenzioni difensive che il brasiliano (al rientro dopo un lungo stop) sfrutta nel migliore dei modi.

Tuttavia, a mettere lo zampino in entrambe le reti è stato Zlatan Ibrahimovic: senza segnare, lo svedese diventa protagonista in entrambe le circostanze per aver fornito al Papero i due palloni da trasformare in gol. Nel primo caso (18′) l’ex Barcellona è impeccabile nel cross dalla sinistra: Pato raccoglie e calcia con un destro al volo su cui Sorrentino non può nulla.

Serie B: FOTO della 10a giornata

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La decima giornata di serie B in una carrellata di click: Bonazzoli che trascina la Reggina a Trieste, la festa del Livorno che supera il Torino soffrendo nel finale, la gioia di Piccolo il cui gol consente al Piacenza di espugnare Crotone.

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Oppure l’espressione da “Capitano” di Cristiano Doni, due gol e tanta sostanza nel corso della sfida tra Atalanta-Ascoli; le esultanze di Ebagua e Altinier in Portogruaro-Varese o il tripudio dei tifosi del Novara dopo il gol partita di Motta; gli acuti della Reggina e del Pescara, vittoriose a suon di marcature (doppiette per Bonazzoli, Ganci e Sansovini).

Totti nuovo premio: il tapiro d’oro per l’auto danneggiata (gallery)

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Francesco Totti non è mai stato così protagonista delle cronache come in questi giorni. Nelle ultime due settimane gli è successo di essere premiato per il Golden Foot, poi l’auto danneggiata da un vandalo, la proposta di ritornare in nazionale, il rischio di perdere un’altra auto a causa di un errore dell’autista (salvata da un intervento repentino proprio del capitano giallorosso), e non poteva mancare il premio che finisce nelle mani di chi subisce delle disavventure: il tapiro d’oro.

Ieri sera l’inviato di Striscia la Notizia Valerio Staffelli ha raggiunto l’attaccante della Roma per consegnargli il premio a causa del suo “attapiramento” dopo il danneggiamento della sua auto.

Non so cosa può essere successo. Sono cose che capitano

ha spiegato il romanista, che non esclude possa essersi trattato di un evento casuale o uno premeditato di qualcuno che poteva avercela con lui. Totti ha anche parlato del suo rapporto con la nazionale, un rapporto ormai definitivamente finito in quanto gli sembra più corretto lasciare spazio ai giovani. I suoi estimatori dunque possono mettersi l’anima in pace, il Pupone non tornerà a vestire la maglia azzurra, anche dopo che gli sarà passato l’attapiramento.

Ivan Bogdanov chiede scusa all’Italia

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Per tre giorni il suo volto ha riempito le prime pagine di giornali e telegiornali, da quando – incappucciato – ha animato una tranquilla serata di calcio internazionale, incitando i propri connazionali e facendo di fatto interrompere una gara valida per le qualificazioni ad Euro 2012.

Pensava di farla franca Ivan Bogdanov, nascondendosi nel bagagliaio di un pullman di tifosi serbi pronti a tornare in patria, dopo la gara non giocata contro l’Italia. Pensava di poter varcare impunemente i confini e di rientrare indisturbato in Serbia, ma l’efficienza della polizia italiana gli ha impedito di mettere in atto il suo piano.

E ora eccolo qui, all’interno di un carcere genovese, assistito da un avvocato d’ufficio (a quanto pare anche le bestie hanno diritto ad una difesa), chiedere scusa e cercare di spiegare le sue ragioni.

Italia-Serbia diventa un caso politico

All’indomani del vergognoso spettacolo passato davanti agli occhi degli italiani (e non solo) in diretta tv, si sprecano le chiacchiere sulle varie responsabilità, i commenti su cosa si poteva fare per evitare il fattaccio, i botta e risposta tra Italia e Serbia sul comportamento delle rispettive forze di polizia.

Sta di fatto che Italia-Serbia, valevole per le qualificazioni ad Euro 2012, non si è giocata per colpa di un manipolo di bestie (ci perdonino gli animalisti), partite da Belgrado con la ferma intenzione di creare scompiglio sia all’esterno che all’interno dello stadio Ferraris di Genova.

A chi dare la colpa? Chi ha aperto le gabbie, permettendo a 100-200 imbecilli di varcare la frontiera per mettere a fuoco e fiamme la città di Genova?

Champions League: Inter-Werder Brema 4-0 – Video e gallery

La sconfitta rimediata sul campo dell’Olimpico di Roma è già dimenticata e l’Inter ritrova immediatamente la via della vittoria, imponendosi contro un Werder Brema apparso per nulla pericoloso e competitivo in Champions League. E dire che i tedeschi potevano subito far male ai campioni d’Europa, ma il pallonetto Hugo Almeyda salvato sulla linea da Lucio era solo un fuoco di paglia ed i veri fuochi (stavolta d’artificio) stavano per essere esplosi sul prato di San Siro da Eto’o e compagni.

Il camerunense ha vissuto stasera il suo ennesimo momento di gloria, mostrandosi ancora una volta decisivo in questo avvio di stagione. Tre reti per lui, una per Sneijder, sempre più in vista sul panorama calcistico europeo e sempre più vicino alla conquista del Pallone d’Oro.