Blatter: “Roma multata per razzismo? Inaccettabile”

Sperava nella mano pesante del giudice sportivo, ma si è ritrovato a commentare una pena a suo dire inaccettabile. La vicenda è quella dei cori razzisti rivolti a Balotelli nel corso di Milan-Roma, posticipo della 37a giornata di Serie A, ed a dirsi indignato è Sepp Blatter, presidente della Fifa, che aveva chiesto una dura lezione per la società giallorossa. Di fronte ai 50mila euro di multa, il numero uno della federazione internazionale si è dunque scagliato contro la Figc, non ritenendo adeguata la sanzione.

Guerra Mourinho – FIFA, Pandev mostra le prove del complotto

Che qualcosa non quadrasse nell’elezione del miglior allenatore dell’anno, si era capito già da un po’. José Mourinho qualche giorno fa aveva denunciato la FIFA, accusata di aver truccato le votazioni in modo da far risultare vincitore Vicente del Bosque. In sostegno del suo ex allenatore è arrivato Goran Pandev che, in qualità di capitano della nazionale macedone, aveva diritto al voto. Ieri l’attaccante ha dichiarato di aver votato per lo Special One, ma alla FIFA non erano d’accordo.

Blatter favorevole alla moviola in campo sui gol fantasma

L’ultimo episodio clamoroso è capitato nel nostro campionato, in una gara – Milan-Juventus – che può decidere l’intera stagione. Ma la letteratura calcistica è piena zeppa di situazioni come quella del gol-non gol di Sulley Muntari, che lo scorso sabato ha scatenato una lunghissima serie di polemiche. Josep Blatter, numero uno della Fifa, pur non riferendosi alle vicende del calcio nostrano, dice basta ai gol fantasma ed invoca l’uso della tecnologia per evitare situazioni spiacevoli ed inutili recriminazioni.

Il Sion denuncia la FIFA

Ricordate la vicenda di qualche settimana fa in cui la FIFA aveva chiesto alla Federazione svizzera di prendere provvedimenti contro il Sion, pena l’eliminazione delle squadre elvetiche dalle competizioni europee? Ebbene, ieri la dirigenza del Sion è passata al contrattacco ed ha denunciato la FIFA stessa alla magistratura di Zurigo. Una denuncia penale in cui si chiede persino l’arresto dei massimi dirigenti della federazione calcistica internazionale.

La vicenda nasce la scorsa estate, quando per delle irregolarità al Sion era stato negato di agire sul mercato. Ignorando tale blocco, il club acquistò 6 giocatori e alla prima partita in cui li ha schierati in campo, è stato penalizzato con l’esclusione dall’Europa League.

Razzismo nel calcio, tutti contro Blatter

Uno che di polemiche se ne intende, il presidente Fifa Joseph Blatter, ne ha aperta un’altra destinata a far parlare molto, forse anche troppo, nelle prossime settimane. Dopo anni di battaglie, portate avanti a tutto dire più dalla Uefa che dalla Fifa, contro il fenomeno del razzismo, dopo i milioni spesi per le campagne pubblicitarie e i tanti sforzi dell’esecutivo guidato da Michel Platini, sono bastati pochi secondi per distruggere tutto, il tempo per il numero uno del calcio mondiale di pronunciare poche parole:

Il razzismo nel calcio non esiste.

Apriti cielo. Il riferimento di Blatter è ad una polemica che sta coinvolgendo in questo periodo John Terry per presunte frasi razziste rivolte durante una partita di Premier League ad un avversario, “risolte” a suo dire da Blatter con una normale stretta di mano.

Fifa: Blatter rieletto tra le polemiche

Foto: AP/LaPresse

Non è servito l’intervento della Federazione calcistica britannica che aveva chiesto il rinvio delle elezioni del presidente Fifa. Questa mattina il comitato si è riunito ed appena in 17 su 206 hanno sostenuto tale proposta, così si è proceduto alle elezioni e Blatter ha vinto per il quarto mandato consecutivo.

Delle vere e proprie elezioni bulgare visto che, dopo il ritiro di Mohamed bin Hammam, l’unico nome sulla scheda era proprio il suo, il quale ha ottenuto 186 voti, contro gli stessi 17 di prima che hanno votato contro e 3 astenuti.

Fifa: anche Blatter coinvolto nelle tangenti

Foto: AP/LaPresse

L’inchiesta della Fifa non smette mai di stupire.

E’ in arrivo uno tsunami sul calcio mondiale

ha dichiarato Jack Warner, presidente della Concacaf, vicepresidente Fifa, e tra gli indagati responsabili delle mazzette per l’assegnazione del Mondiale al Qatar e alla Russia. Ma pare che la tecnica delle bustarelle fosse molto rodata in quanto pare ne fosse coinvolto anche il super-capo Blatter.

Si tratta per ora solo di indiscrezioni, ma secondo quanto riporta questa mattina il sito di Rai Sport, pare che sia stato lo stesso Blatter a versare una tangente da un milione di dollari proprio alla Confederazione americana di Warner, evidentemente per assicurarsi la rielezione.

Fifa: anche Blatter è indagato!

Foto: AP/LaPresse

Blatter sapeva e non ha fatto niente. Partono da qui le indagini su Josep Blatter, il padre e padrone del calcio mondiale che ormai controlla da 13 anni, ed ha intenzione di controllare ancora a lungo. Tutto nasce dall’inchiesta, avviata ormai da mesi, sulle presunte tangenti che hanno portato i delegati Fifa ad assegnare il Mondiale del 2018 alla Russia e quello del 2022 al Qatar.

Siamo ormai ad un punto di svolta in quanto c’è finalmente qualcuno che parla. E’ Mohamed bin Hammam, presidente della Confederazione asiatica, il quale ha denunciato che Jack Warner, presidente del Concacaf, aveva comunicato a Blatter il giro di bustarelle, ma il presidente della Fifa non aveva denunciato nessuno.

Fifa: l’Inghilterra fornisce le prove della corruzione nell’assegnazione del Mondiale

Foto: AP/LaPresse

Ci sono le prove! A scoperchiare il vaso di Pandora è stata la commissione parlamentare britannica che ha voluto vederci chiaro su come mai una candidatura che in molti davano per vincente come quella inglese per il Mondiale del 2018 potesse prendere appena due voti. A fornire le prove sarebbe stato Lord David Triesman, presidente di England 2018, le cui parole fanno tremare la Fifa.

In particolare punta il dito contro due delegati africani, il vice-presidente della Fifa, Issa Hayatou e il presidente della Confederazione Africana (CAF), l’ivoriano Jacques Anouma, accusati di aver intascato 1,5 milioni di dollari per il loro voto, ed ha denunciato anche la richiesta da parte di altri 4 delegati (il presidente della confederazione dell’America del Nord e Centrale, quello della confederazione sudamericana, della federcalcio brasiliana, e della federazione thailandese) di aver chiesto bustarelle per un totale di 3 milioni di sterline per votare l’Inghilterra.