Eufemiano Fuentes, un nome che ha conquistato suo malgrado le pagine dei giornali qualche anno fa, quando venne fuori uno degli innumerevoli scandali nel mondo del ciclismo. Il medico spagnolo venne arrestato per aver fornito sostanze dopanti a diversi eroi della bicicletta, nell’ambito di un’inchiesta che vede coinvolto anche Alberto Contador, vincitore negli anni passati di Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta di Spagna. Ebbene, ora dalle carte del medico spagnolo spunta anche il nome Milan nella lista dei “clienti” per l’acquisto di una sostanza proibita.
Doping
Doping nel calcio, da Maradona a Mutu i casi più eclatanti
Un triste risveglio per l’Italia appassionata di sport, allorché i tg olimpici (e non solo quelli) trasmettevano la notizia del marciatore Alex Schawzer, trovato positivo a sostanze proibite e fatto fuori dalla kermesse londinese. Una notizia che però non trova impreparati gli amanti del pallone, abituati ormai da anni (purtroppo) a veder crollare i propri miti sotto i peso di sostanze dopanti. Una tentazione che non ha risparmiato fenomeni veri del calcio mondiale (vedi Diego Armando Maradona) o giovani promesse mai espresse, come nel caso di Adrian Mutu.
Zeman – Vialli, è guerra aperta
E’ passato un secolo (quasi tredici anni) da quando Zeman lanciò i propri sospetti sulla Juventus ed in particolare sulla muscolatura di calciatori come Vialli e Del Piero, che – a suo dire – dovevano necessariamente far uso di sostanze dopanti per giustificare una crescita così “miracolosa”.
Sospetti infamanti che Gianluca Vialli non ha mai dimenticato, tanto da cercare una vendetta sul boemo a tanti anni di distanza. L’allenatore ora è alla guida di un Pescara che tanto bene sta facendo nel campionato cadetto. Tutto merito della cura Zeman? Forse sì, ma l’ex attaccante della Vecchia Signora vuole comunque insinuare il dubbio.
Dieci giocatori del Barça sottoposti a test antidoping
Non accenna a placarsi la tempesta scatenata dall’emittente madrilena Cadena Cope, che qualche giorno fa aveva lanciato pesanti sospetti sui giocatore del Barcellona, ma anche su chi avrebbe il compito di occuparsi di controlli antidoping. A detta della radio (che citava comunque fonti vicine alle merengues) il Real Madrid era in procinto di chiedere controlli “seri” sui blaugrana, per verificare che fossero realmente a posto con le norme antidoping.
Un’accusa così diretta non poteva non portarsi dietro uno strascico di reazioni, tanto che il Barcellona ha minacciato il ricorso alle vie legali per difendere la correttezza dei propri giocatori. Nel frattempo Florentino Perez, presidente del Real Madrid, si è tirato fuori dalla storia, facendo sapere di non avere nulla a che fare con la vicenda. E fin qui è storia vecchia. La novità è arrivata oggi alla Ciudad Deportiva, quartier generale del Barcellona, dove si sono presentati due ispettori per effettuare controlli a sorpresa su ben 10 giocatori.
Doping al Barça? Il Real chiede test ‘seri’
Il sasso nello stagno era stato lanciato qualche mese fa, allorché un medico sportivo spagnolo, Eufemiano Fuentes, finì dietro le sbarre in seguito ad un’inchiesta sul doping. Ebbene, bastò una presunta rivelazione fatta dal medico ad un compagno di cella per gettare ombre sulla nazionale spagnola campione d’Europa e del mondo:
Se parlassi, tutto il calcio spagnolo tremerebbe e toglierebbero all’istante il titolo mondiale ed europeo alla nazionale.
Perché la storia torna a galla proprio adesso? Perché pare che Florentino Perez sia pronto a chiedere in via ufficiale controlli antidoping più severi per Barcellona e Valencia. A rivelarlo è l’emittente radiofonica Cadena Cope, che cita fonti vicine al Real Madrid, secondo le quali il Valencia avrebbe rapporti diretti con Fuentes, mentre il Barcellona si fiderebbe di medici di “dubbia reputazione”.
Kolo Touré positivo ad un controllo antidoping
Brutte notizie per Roberto Mancini, tecnico del Manchester City, che per qualche tempo dovrà fare a meno di Kolo Touré, trovato positivo ad una sostanza proibita durante un controllo antidoping.
L’ombra del doping sulla Spagna campione del mondo
C’è aria di bufera nello sport spagnolo, in seguito ad una vasta operazione antidoping che sta coinvolgendo sempre più protagonisti. Qualche giorno fa era stata fermata una delle professioniste più rappresentative dell’atletica leggera, Marta Dominguez, oro nei 3000 siepi ai Mondiali di Berlino del 2009. Insieme a lei sono finiti in carcere l’allenatore, il manager ed il medico, tale Eufemiano Fuentes, già noto alla giustizia iberica per il coinvolgimento nello scandalo che sconvolse il mondo del ciclismo quattro anni fa. Cosa c’entra tutto ciò con il calcio?
C’entra eccome, perché pare che il dottore in questione abbia confessato ad un compagno di cella di essere a conoscenza di casi di doping nel mondo del calcio. E non stiamo parlando di casi isolati, magari presenti nelle serie inferiori, ma di atleti che hanno fatto parte della nazionale spagnola campione d’Europa e del mondo nel biennio 2008-2010:
Se parlassi, tutto il calcio spagnolo tremerebbe e toglierebbero all’istante il titolo mondiale ed europeo alla nazionale.
Caso Cannavaro-doping, ottenuta la piena assoluzione per tutti
Com’era facile prevedere, si è alzato tanto polverone per niente. Il caso che ha soltanto leggermente spaventato i tifosi juventini della positività al test antidoping di Cannavaro lo scorso anno
Il mea culpa di Mutu
Dove sarebbe arrivata la Fiorentina la scorsa stagione se avesse potuto contare sull’apporto di Adrian Mutu? Difficile saperlo, ma è certo che la lunga assenza del rumeno non ha facilitato
Flachi, 12 anni di squalifica per cocaina
La carriera professionistica di Francesco Flachi termina qui ed in modo tutt’altro che decoroso. L’attaccante del Brescia era stato trovato positivo alla cocaina nel dicembre scorso dopo una gara di
Mutu fuori nove mesi: squalifica eccessiva?
E venne il giorno del verdetto per Adrian Mutu, trovato positivo per ben due volte alla sibutramina e fermo ai box da mesi in attesa della decisione del Tribunale Nazionale
Mutu: chiesto un anno di squalifica
Dopotutto poteva anche andargli peggio. La procura federale ha chiesto “solo” un anno di squalifica per Adrian Mutu, trovato positivo alla sibutramina, metabolita di un farmaco per perdere peso, in
Doping: Mou accusa, il CSKA si difende
Gli è capitata la compagine più abbordabile tra quelle rimaste a contendersi il massimo titolo a livello continentale, ma evintentemente per lui non è abbastanza, se è vero che sta cercando in tutti i modi di movimentare la vigilia. Parliamo di Josè Mourinho, mago dell’ars oratoria e specialista nel creare polemiche anche laddove non ce ne sono. Scusate la presa di posizione, ma mi sembra piuttosto curioso che un allenatore del suo calibro, alla guida di uno degli organici più completi a livello internazionale, tiri fuori la storia del doping per distogliere l’attenzione dal quarto di finale di Champions League.
Bersaglio delle sue critiche (e delle sue accuse) è il CSKA di Mosca, prossima avversaria dell’Inter in Champions. L’episodio al quale fa riferimento lo Special One è quello che ha visto coinvolti i giocatori Berezutski e Ignashevich, trovati positivi ad una determinata sostanza nel dicembre scorso e squalificati per una sola giornata:
C’è qualcosina di grigio nel cammino del Cska in Champions: se vanno due giocatori al controllo antidoping e gli trovano sostanza non permessa c’è qualcosina di grigio.
Flachi: richiesta squalifica a vita
Si era già fatto due anni di squalifica per cocaina, era tornato e ci è ricascato. Per questo la Procura antidoping ha chiesto la squalifica a vita per Francesco Flachi.