Daspo di 5 anni per Falco, l’invasore pro-Cassano

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Mario Ferri, un nome che dice poco alla stragrande maggioranza degli italiani, ma basta citare il suo soprannome, “Falco”, per individuare il soggetto del quale stiamo per parlare. Il suo volto ha fatto il giro del mondo e la sua maglietta pro-Cassano è diventata un vero e proprio incubo per mister Lippi nella sua seconda avventura sulla panchina dell’Italia.

Ebbene, il Falco per i prossimi cinque anni non volerà più negli stadi italiani ed internazionali, essendo stato raggiunto da un provvedimento di restrizione (Daspo), che lo costringerà a presentarsi in caserma nelle ore in cui si giocano gli incontri clou.

Allegri a Le Iene: Mourinho è patetico

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Puntata de Le Iene da non perdere quella di domani, con un Massimiliano Allegri che risponde alle domande su colleghi, calciatori e mercato in modo aperto e spiritoso, non risparmiando critiche ed appunti a chicchessia. Non sappiamo quanto ci sia di realmente sentito e quanto di provocatorie nelle parole rivolte a Josè Mourinho, definito un vero patetico:

Ogni tanto è patetico. Ripete sempre continuamente le stesse cose, diventa anche banale. Credo che sia molto bravo, ma dietro la sua arroganza nasconde delle insicurezze.

Inter, Paolillo minaccia: “non compriamo dalle piccole”

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Continua il braccio di ferro sui diritti televisivi tra le 5 grandi del calcio italiano (Inter, Milan, Juventus, Napoli e Roma) e tutte le altre. Dopo la minaccia di andare a giocare in Ligue 1 o in Premier League fatta dal presidente juventino Andrea Agnelli, oggi è la volta di Ernesto Paolillo, amministratore delegato dell’Inter, che propone una sorta di “ripicca”:

Le grandi potrebbero scambiarsi tra di loro calciatori e non prendere calciatori dalle altre squadre e lo si puo’ dire con assoluta trasparenza. Se da una parte vengono portati via soldi alle cinque grandi, è evidente che poi non si vanno a regalare soldi alle piccole.

Udinese: la scarpa di Di Natale congelata per i posteri

Per una piccola realtà come Udine avere un calciatore che vince la classifica capocannonieri è un evento eccezionale. Figuriamoci averne uno che la vince per due anni consecutivi, e che è in grado di trascinarti in Champions League superando squadroni come Juventus, Roma o Lazio. Per questo, per mantenere viva la memoria di questo “eroe locale” che è diventato Antonio Di Natale, ecco l’idea: congelare lo scarpino con cui ha segnato il suo gol numero 100.

L’Ideaprototipi di Basiliano, d’accordo con l’Associazione Udinese Club, ha deciso di congelare la scarpa sinistra che Totò Di Natale portava contro la Sampdoria per 2000 anni, “eternalizzando” persino i frammenti di terra dello stadio Friuli che dunque rimarranno intatti per i prossimi due millenni, così che i posteri potranno adorarla come una reliquia.

Materazzi-Zidane hanno fatto la pace!

Sembrava impossibile, con i due che si mandavano a quel paese da anni, ma alla fine pare proprio che Marco Materazzi e Zinedine Zidane abbiano fatto la pace dopo la testata più famosa del mondo. E’ dall’estate del 2006, dall’ormai mitica serata di Berlino in cui l’Italia si laureò campione del mondo, che i due non si incontravano. Ci hanno provato tv e giornali a fargli stringere la mano, ma alla fine è stato il destino a rimetterli faccia a faccia.

A raccontare la vicenda è lo stesso difensore dell’Inter ad un giornale francese, So Foot, in cui ha raccontato cosa è accaduto il 3 novembre scorso. Entrambi erano a Milano, ed il caso ha voluto che si incontrassero in un parcheggio di un hotel.

Milan, Berlusconi: “Voglio stadio a mio nome”

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La campagna elettorale è già iniziata da un pezzo, ma la persona che più intreccia vita politica e calcio ancora non aveva sfruttato questa carta. Ma siccome lo conosciamo, sapevamo che prima o poi l’avrebbe giocata, e così è stato.

Silvio Berlusconi, intervistato a Porta a Porta, ha calato l’asso, e per far fare un balzo definitivo alla sua notorietà, specialmente in quella città di Milano dove rischia il tracollo di voti, la spara grossa: vorrebbe che lo stadio di San Siro fosse intitolato a suo nome.

L’Inter supera la Juve per numero di tifosi. O forse no?

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Quale squadra ha più tifosi in Italia? Questa annosa questione ha sempre avuto una sola risposta, la Juventus, ed ha sempre lasciato il tempo che ha trovato, dato che si trattava soltanto di una questione di orgoglio juventino. Ma non quest’anno. Tra i vari criteri che sono stati proposti per dividersi la golosa fetta da 200 milioni di euro dei diritti televisivi, c’è anche quella dei tifosi. In pratica le grandi squadre hanno proposto che i diritti fossero suddivisi in base al numero dei sostenitori, in questo modo anche un solo tifoso in più vale oro.

Ad accapigliarsi oggi sono Inter e Juventus a causa di un sondaggio galeotto, condotto da Ipr Marketing, il quale ha rilevato che, per la prima volta nella storia, c’è stato un sorpasso dei nerazzurri sui bianconeri, con 7,5 milioni di sostenitori di Eto’o e compagni che lasciano indietro invece i fan di Del Piero a 7 milioni.

Calciatori più ricchi del 2011: vince Cristiano Ronaldo, Balotelli primo italiano

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L’annosa sfida tra Cristiano Ronaldo e Messi questa volta va al portoghese. Ma non stiamo parlando di calcio giocato, bensì di chi ha il conto in banca più ricco. Se infatti la Pulce guadagna più di tutti in quanto a sponsor, è CR7 a superarlo per stipendio, guadagnando un milione netto al mese, o circa 23 euro al minuto (compreso mentre dorme), solo per prendere a calci un pallone.

La stella del Barcellona arriva solo secondo, guadagnando in un anno “appena” 10,5 milioni, seguito da Fernando Torres e Yaya Touré con 10 milioni netti. A stabilirlo è Futebol Finance che ha stilato la sua top 100 dei Paperoni del calcio, inserendo il primo calciatore della Serie A, Ibrahimovic, al settimo posto con 9 milioni di euro l’anno, seguito a ruota da Eto’o con 8 milioni.

Balotelli collezionista di multe, oltre 27 in meno di un anno

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Mario Balotelli si è trasferito a Manchester 8 mesi fa, ma ha già accumulato ben 27 multe (contando solo quelle fatte dai vigili). Il motivo? Nonostante possegga un’auto da centinaia di migliaia di euro, se ne disinteressa, ed anche se guida poco, finisce per trasgredire al codice della strada quasi ogni volta che si mette al volante.

E’ questa la conclusione a cui giunge il quotidiano britannico The Sun, che oggi esce con un breve resoconto delle Balotellate effettuate sulla sua Maserati. Purtroppo però non sono le uniche. Un esempio? Va al ristorante e lascia l’auto sulla doppia striscia gialla dove ovviamente non si può parcheggiare. Il risultato è che gli viene rimossa dal carrattrezzi talmente tante volte da essere diventato un abituée del deposito.