Balotelli ne combina un’altra: dà fuoco a casa sua

Sono bastati pochi gol e qualche mese lontano dai guai per far credere che Mario Balotelli fosse ormai cresciuto e avesse smesso di commettere le balotellate. Ma evidentemente dobbiamo ricrederci un po’ tutti. E’ bastata una notte da ragazzino per rimettere tutto in discussione. Per la precisione la notte tra venerdì e sabato, trascorsa con degli amici in casa sua. Tutto normale, se non fosse che i 5 hanno deciso di lanciare dalla finestra del bagno alcuni petardi.

Mentre effettuavano quest’operazione, alcuni asciugamani hanno preso fuoco, ed in pochi attimi le fiamme si sono allargate a tutta casa, tanto da rendere necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Accorsi sul posto, i pompieri hanno impiegato mezz’ora a disperdere il fumo e domare le fiamme, ma non finisce qui.

Il tennista Nadal diventa calciatore

Ancora non ha deciso di abbandonare il tennis, ma non si lascia chiusa nessuna porta, nemmeno quello di cambiare sport. Rafa Nadal, pluricampione del mondo della racchetta, dopo aver vinto decine di trofei si è reso conto di non essere più il più forte, visto che è sceso al numero 2 della classifica mondiale e ormai ha cominciato a conoscere la sconfitta. Per questo ha deciso di “consolarsi” con la sua seconda passione: il calcio.

Nadal a dire la verità è già inserito bene in questo mondo, visto che deteneva fino a pochi giorni fa il 10% del Maiorca ed ha molti amici nel Real Madrid, tra cui Iker Casillas, ma per fare le cose per bene ha deciso di partire dal basso, firmando per l’Inter Manacor, squadra dilettantistica che gli permetterà di disputare gare soltanto quando non ci sono tornei tennistici.

Argentina, Lionel Messi diventa attrazione turistica

Quanto sareste disposti a spendere per vedere in azione Lionel Messi? Beh, in fondo non si tratta di un’impresa impossibile da realizzare, ma c’è qualcuno che ha pensato bene di speculare sui sogni degli ammiratori della Pulce, facendosi promotore di un’iniziativa a dir poco curiosa.

Parliamo di un’agenzia di viaggi argentina, la Tangol, che offre un pacchetto turistico comprendente un biglietto per una gara della Seleccion al Monumental di Buenos Aires ed una guida personale che conosce vita, morte e miracoli del fantasista del Barcellona.

Calciatori più pagati al mondo: Beckham resta irraggiungibile

Con il passaggio di Eto’o all’Anzhi, squadra russa che gli garantisce 20 milioni di euro l’anno, in molti hanno detto che il camerunense sarebbe diventato il calciatore più pagato della storia. Questo è vero solo in parte, visto che lo è solo dal punto di vista dell’ingaggio. Se infatti andiamo a vedere tutti gli introiti, quindi compresi quelli pubblicitari che, alla fine dei conti, sono la fetta più grossa, ci accorgiamo che l’ex interista è appena al decimo posto.

Al primo posto di questa invidiabile graduatoria stilata dalla rivista Forbes, si attesta l’ineguagliabile David Beckham, che nonostante i 36 anni suonati continua a guadagnare tanto sul campo e tantissimo fuori. Ormai è diventato il simbolo dell’Adidas, ma anche di diverse case di moda, tanto che in totale la rivista stima che riesca a guadagnare circa 30 milioni di euro all’anno. Altro che Anzhi. La classifica prende in considerazione anche il patrimonio netto, e qui c’è da farsi venire i brividi: 160 milioni di euro, quanto un industriale di alto livello.

Savio Nsereko sparito nel nulla

Savio Nsereko, attaccante della Juve Stabia, è sparito letteralmente nel nulla da alcuni giorni. Il calciatore, di proprietà della Fiorentina, ha avvisato pochi giorni fa il suo allenatore, via sms, che quel giorno non si sarebbe allenato, e da allora non si è più fatto né sentire né vedere. Per questo, dopo aver denunciato la sua scomparsa ai carabinieri, la pista principale che si segue non è quella del rapimento, ma dell’allontanamento volontario.

Sono scattate subito le indagini e sono state controllate le aree di Firenze, dove il calciatore ha le maggiori amicizie, nella cittadina tedesca dove vivono i suoi genitori e nella città bulgara dove vive la sua fidanzata, ma tutte le ricerche hanno dato esito negativo.

Massimo Cellino scaramantico: il 17 settembre venite allo stadio vestiti di viola

Per avere successo nel mondo del calcio ci si affida alla bravura dei propri giocatori, alla preparazione dei tecnici, alla fortuna e – sempre più spesso – alla scaramanzia. L’ultimo esempio viene dall’invito del patron del Cagliari, Massimo Cellino, che per avere la sorte a favore nella gara contro il Novara, ha chiesto ai propri tifosi di presentarsi allo stadio vestiti di viola. La gara si giocherà infatti il giorno 17, numero considerato infausto da molti italiani, ivi compreso il presidente sardo, che ha palesato le proprie convinzioni sul sito della società rossoblu:

Cagliari-Novara è in programma sabato 17 settembre al Sant’Elia e, secondo la Presidenza, quel numero che scompare da camere d’albergo, ascensori o carrozze ferroviarie, non porta bene alla Società rossoblu. Come premunirsi? Secondo i bene informati, sovrapponendo negatività a negatività, dopo quel numero segue il colore viola. Quindi per far sì che due negazioni affermino o, se preferite, che dal meno per meno scaturisca il segno più, venite allo stadio con qualcosa di viola indosso.

Italia Paese per vecchi: le italiane di Champions tra le squadre più anziane d’Europa

L’Italia è sempre stata accusata di essere il Paese con il campionato più “vecchio”, vista la media d’età dei nostri calciatori. Ora la conferma ci arriva dal Football Observatory dell’Università di Neuchatel, in Svizzera, secondo cui, considerando soltanto le squadre in Champions League, le tre italiane rientrano nelle prime 5 posizioni nella classifica della media d’età più alta.

Il Milan è sempre stato abituato ad essere additato come club anziano, in cui sono i senatori a comandare, e a dispetto di uno degli allenatori più giovani della competizione, si ritrova con il poco ambito titolo di squadra più vecchia con una media d’età che sfiora i 30 anni (29,69), parecchio più alta della seconda in graduatoria, l’Apoel Nicosia, che ha una media di 28,57. L’Inter si attesta al terzo posto in questa poco invidiabile classifica, con un’età media di 28,04 anni, mentre il Napoli arriva quinto (27.66) appena dietro lo Zenit.

Calcio italiano: meno tifosi, più ultras, e la Juve resta la più amata d’Italia

I vari scandali che si sono susseguiti negli ultimi anni, sfociati nello sciopero dei calciatori di dieci giorni fa, hanno portato un effetto quasi scontato, gli italiani si stanno “disamorando” del calcio. Quelle persone che si definiscono amanti del calcio solo come sport, che lo guardano in modo più distaccato, non come una ragione di vita ma solo come un modo per passare qualche ora spensierata, insomma la parte buona del calcio, si è ridotta, e per la prima volta da quando queste rilevazioni sono state fatte, è calata solo il 50%.

Per la precisione i dati Demos-Coop hanno calcolato che gli italiani “tifosi” si sono ridotti al 45% (l’ultima volta erano 52%, sintomo che lo sciopero dei calciatori ha lasciato il segno), mentre, al contrario, sono aumentati quei tifosi esagitati, che chiamiamo ultras, che fanno del calcio una ragione di vita, che trasformano lo stadio in una bolgia, e che delle volte degenerano anche in episodi di violenza.

Ferguson: “mai interessato a Sneijder”

Sembra un po’ la storia della volpe che non arriva all’uva e dice che è acerba. Sir Alex Ferguson, in visita in questi giorni in Italia, non poteva non soffermarsi sul calcio italiano e gli ultimi risvolti, almeno parlando di quello giocato, e non si è fatto pregare, mostrandosi aperto e cordiale con chi lo tartassava di domande.

Il motivo che più lo lega all’Italia è la trattativa del suo Manchester United per Sneijder, con il quale è stato vicinissimo, offrendo anche 39 milioni di euro, ma per cui alla fine non si è fatto più nulla. Il motivo? Per Ferguson è perché l’olandese non poteva sostituire Scholes, per il quale esistono solo due “vice” naturali: Xavi e Iniesta. La realtà è che forse il suo club non aveva i soldi che servivano per l’ingaggio dell’interista, e dunque è saltato tutto.

Balotelli ne fa un’altra: veronica mal riuscita e Mancini lo caccia dal campo (video)

Non ne fa una giusta Mario Balotelli. Nemmeno d’estate, quando la tensione delle partite importanti manca, riesce a star calmo. Lo scenario della sua nuova bravata è lo stadio di Los Angeles in cui il suo Manchester City affrontava i padroni di casa del Galaxy. Supermario segna quasi subito su calcio di rigore, ma alla mezz’ora ha una ghiotta occasione a tu per tu con il portiere, con il compagno Dzeko libero a due passi.

Balotelli ha due scelte, calciare a rete o passare al bosniaco, ed invece…fa la veronica. Una piroetta con tanto di colpo di tacco piuttosto lenta e goffa che non inquadra la porta, ed anche se lo facesse la palla non sarebbe comunque entrata perché sembrava un passaggio al portiere. Immediata la reazione di Mancini.

Ronaldinho, troppa movida? E i tifosi lo denunciano

Foto: AP/LaPresse

Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Dopo essersene andato da Milano perché troppo distratto dalla movida meneghina, Ronaldinho era tornato a casa per puntare al Mondiale del 2014. Ma difficilmente lo vedremo giocare ancora con la maglia verdeoro perché lì, anziché impegnarsi sul campo, ha preferito scatenarsi in discoteca.

Le prestazioni con il pallone tra i piedi, anche se ti chiami Ronaldinho ed hai vinto un Pallone d’Oro, calano se non sei al top della forma, e così, come capitato per Adriano e Ronaldo, anche lui ormai viene accolto dai tifosi soltanto con fischi su fischi. Per questo motivo la società del Flamengo ha deciso di passare al contrattacco.