Le spese pazze dei Beckham

Ci era parso di capire che la signora non gradisse affatto la destinazione scelta dal marito, considerando l’Italia inferiore a Londra o a Los Angeles in quanto a glamour o a sciccheria.

E invece pare proprio che Victoria Beckham abbia trovato pane per i suoi denti in quel di Milano, città che, a suo dire, non ha niente da invidiare a New York, ad esempio.

Durante il breve soggiorno nella capitale della moda, la Posh Spice si è divertita nella corsa all’acquisto, trascinandosi dietro anche il famoso marito e costringendolo a spese folli per tutta la famiglia. Volete i dettagli dell’operazione-Milano?

Distrutto l’Allianz Arena!

L’Allianz Arena non c’è più! La casa del Bayern Monaco e del Monaco 1860, uno degli stadi più moderni della Germania è stato completamente raso al suolo, lasciando a terra fumo e rovine. Un terremoto? Un cedimento strutturale? Un attentato? No, semplicemente uno spot!

Tranquilli ragazzi, stiamo scherzando: il “gommone” è ancora lì, a far bella mostra di sé dalle parti di Monaco di Baviera, pronto ad ospitare gare nazionali ed internazionali, ma deve essere stato uno choc per i tedeschi accendere la tv e vederlo crollare al suolo…

In realtà si trattava solo dello spot promozionale di Ultimatum alla Terra, film che molti di voi avranno avuto il piacere di vedere, essendo sui nostri schermi da un paio di settimane. Ebbene, in Germania hanno deciso di promuovere la pellicola, dando dimostrazione della potenza distruttiva di Klaatu, che, con la sola forza del pensiero, riduce in cenere il povero stadio.

Quando la Serie A giocava anche a Natale

Un altro calcio, un’altra vita, un secolo fa… Eppure non sono passati molti anni da quando la sosta natalizia è diventata effettiva e molti di voi ricorderanno partite giocate in date curiose, come l’antivigilia di Natale o il 30 dicembre.

Oggi si va in vacanza poco prima delle festività ed il campionato resta fermo per 2-3 settimane, ma c’era un tempo in cui bisognava darsi malati, se si voleva banchettare con la famiglia.

Poi arrivarono le richieste del sindacato calciatori ed il campionato riuscì a fermarsi almeno in prossimità del Natale. Era il 1974, ma c’era ancora molto da lavorare per arrivare alla situazione attuale. Natale con i tuoi si, ma Capodanno in campo, visto che nel 1977, nel 1983 e nel 1988 si giocò il 31 dicembre, a dispetto della sosta e delle ferie. Dalla stagione 1991-’92 poi si decise di fermare il carrozzone per le due festività maggiori di questo periodo e da allora non si è più tornati indietro.

Foto Test, seconda puntata

Ecco alla seconda puntata del giochino “indovina il calciatore“. Per chi si fosse perso la prima puntata ecco il link per partecipare. Nella giornata di Natale non vogliamo parlare di polemiche e soliti veleni, ma con il calcio vogliamo soltanto giocare, e quindi vi invitiamo a scoprire chi si cela dietro questi volti d’annata.

Il gioco è molto semplice. Guardate la foto e, senza scendere con lo scroll, tentate di indovinare chi si cela dietro questo volto di 20-30 o 40 anni fa. Dopodichè scorrete la pagina finchè non apparirà il nome dell’ex calciatore, e proseguite. Vediamo in quanti riusciranno ad indovinarli tutti. Cominciamo dal primo, quello della foto sopra.

Il Milan a Dubai. E le altre?

C’era un tempo in cui il mondo del pallone non prevedeva soste, non in inverno almeno, quando i club erano chiamati a scendere in campo persino a ridosso del Natale, considerato quasi alla stregua di una festività “ordinaria”. Poi il sindacato dei calciatori riuscì a far valere le proprie richieste, imponendo uno stop al campionato di almeno 2 settimane a cavallo delle feste.

Tutti in ferie, dunque, e arrivederci alla seconda domenica di gennaio. O almeno per quanto riguarda le partite ufficiali, perché in realtà saranno molte le squadre che concederanno ben poco riposo ai propri tesserati.

Del Milan abbiamo già detto in un articolo a parte, ma le altre come si regoleranno con il calendario delle vacanze? Qualcuno sarà lasciato libero di banchettare fin dopo Capodanno, ma la maggior parte dei calciatori sarà chiamata a riprendere la preparazione prima del brindisi. Ma andiamo per ordine.

Milan: ritiro e tecnologia per tornare grande

I progetti di inizio stagione erano ambiziosi: scudetto e Coppa Uefa per riscattare un’annata storta e deludente, nella quale non era neppure riuscito ad agganciare il treno Champions. Ed in casa Milan non sono abituati a guardare gli altri che si divertono e che magari sfottono pure, forti degli scudetti conquistati negli ultimi anni.

Ma i proclami di inizio stagione non hanno trovato riscontro sul campo e, nonostante un ottimo parco giocatori, con campioni che farebbero invidia a chiunque, i rossoneri sono costretti ad inseguire, mandando ancora giù bocconi amari, dal basso del loro -9 in classifica.

Ed allora ecco arrivare provvidenziale la sosta natalizia, utile per fare il punto della situazione e per tentare la risalita in classifica, nella speranza che le prime rallentino il passo, prese magari dall’inseguimento alla Champions. E mentre gli altri si ritroveranno sui soliti campi di allenamento dopo la pausa, i rossoneri festeggeranno l’arrivo del nuovo anno in quel di Dubai, in un centro atletico allestito dalla Technogym System proprio per permettere agli uomini di Ancelotti di recuperare la forma perduta.

Da Del Piero a Totti, le vacanze dei calciatori

Rompete le righe, ci si rivede subito dopo Capodanno. Dopo mesi e mesi di duro lavoro (beati loro che possono permettersi il lusso di faticare tanto!), i calciatori di serie A si concedono qualche giorno di riposo, scegliendo mete note e meno note per le loro vacanze.

Come al solito sono gettonatissime le località di mare, ma non manca chi invece preferirà la quiete della famiglia, come da tradizione natalizia. I tanti stranieri del nostro campionato torneranno (quasi tutti) nei propri Paesi di origine, approfittando della lunga sosta per rivedere famiglie e amici.

E’ il caso, ad esempio, degli innumerevoli brasiliani che popolano la nostra serie A, da Pato a Kakà, da Ronaldinho a Rubinho, oltre naturalmente ad Adriano che è partito con una settimana di anticipo e che forse prolungherà la vacanza vita natural durante (ma questo è un altro discorso…).

La vittoria in Champions vale 110 milioni di euro

Sono rimaste in sedici a tentare di guadagnare il trofeo più ambito d’Europa a livello di club, ma in ballo non c’è solo il prestigio e le prime pagine dei giornali. La squadra che conquisterà la Champions League 2008-09, potrà contare su un introito pari a 110 milioni di euro, tra premi, biglietti e sponsor.

E’ questo il risultato di una ricerca condotta dal professor Simon Chadwick per conto della MasterCard, sponsor ufficiale della Champions League sin dal 1994:

In periodi economicamente incerti, il richiamo universale dello sport rimane forte, rendendolo uno dei settori più remunerativi. La competizione continua a rappresentare un’importante fonte di rendimento e attività commerciali per le squadre, soprattutto per quelle che si qualificano alla fase a eliminazione diretta. Questo inevitabilmente contribuisce in modo significativo al fatturato dei concorrenti. Inoltre, gli introiti provenienti dalla partecipazione alla Champions League sono particolarmente importanti in un momento in cui le squadre si trovano ad operare in condizioni difficili.

Le mutande di Vucinic e le esultanze proibite

La palla che supera la linea di porta e finisce per gonfiare la rete avversaria: nel calcio non c’è momento più bello, sia che si tratti di una gara tra scapoli e ammogliati sia che in ballo ci siano tre punti pesanti o una vittoria che vale una stagione.

Il fondo il gioco del calcio è tutto qui, al di là dello spettacolo, delle magie, dei milioni e degli interessi: quello che conta veramente è buttarla dentro. E in quel momento si diventa eroi, ci si ritrova al centro del mondo per un attimo infinitamente lungo, tanto che è difficile controllare le proprie azioni.

C’è chi per non sbagliare compie sempre lo stesso gesto, come un marchio di fabbrica, qualcosa che tutti si aspettano di vedere. C’è chi invece si lascia andare all’istinto e quello che ne vien fuori non sempre è destinato a raccogliere applausi. Chiedete, ad esempio, a Mirko Vucinic, che proprio ieri, dopo il gol vittoria contro il Cagliari, si è esibito in uno curioso strip, togliendosi i pantaloncini, per poi correre sotto la curva.

Mou-Mihajlovic, quando il calcio è polemica

Gli allenatori di quest’anno sembrano particolarmente agguerriti, e pronti ai battibecchi. In questi primi mesi di Serie A, Mourinho aveva acceso e subito spento numerose piccole polemiche, ma ce n’è una che non accenna a calmarsi, quella proprio con l’ex interista Sinisa Mihajlovic. Tutto è nato da un’infelice frase del neoallenatore del Bologna, che riferendosi al caso Adriano ha dichiarato:

“Mourinho e i suoi sono arrivati dicendo che loro sapevano come gestire il gruppo ed erano i più bravi. Invece mi sembra che siamo alle solite. Noi lo abbiamo gestito per 4 anni, evidentemente quando Mancini lo lasciava fuori un motivo c’era. Però quando non giocava c’erano sempre polemiche e Roberto veniva attaccato. Con Mourinho questo non succede”

Ovviame la risposta del tecnico portoghese non si è fatta attendere:

“Tutti meritano una seconda opportunità. Se questa società ha dato la possibilità di allenarsi a uno che ha sputato in faccia a un avversario, perchè non concedere un’altra possibilità di giocare ad Adriano?”

Riferendosi ad una vecchia squalifica di Mihajlovic per uno sputo ad un avversario. Ma ancora la risposta del serbo non si è fatta attendere, guardate un pò cosa ha dichiarato.

Beckham ha trovato casa

Per trovargli una sistemazione comoda si era disturbato persino capitan Maldini, procurandogli un superattico nel centro di Milano, a due passi dai locali alla moda e dalla vita notturna movimentata. Tutto questo prima che la signora si decidesse a seguire il marito, spaventata – si dice – all’idea di dover subire un secondo (?) tradimento.

Parliamo della coppia più glamour del calcio internazionale, David e Victoria Beckham, pronta a sbarcare in Italia la prossima settimana ed in cerca di una tana dove trascorrere il periodo di permanenza nel Belpaese.

Ma non ci sarà nessun superattico, né un comodo appartamento all’interno del quadrilatero della moda: la signora ha deciso che per i prossimi tre mesi può andar bene anche un albergo lontano dal centro e dai flash curiosi dei paparazzi.